Miti e realtà dell’intervento psicoeducativo

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Transcript della presentazione:

Miti e realtà dell’intervento psicoeducativo Sassuolo, 3/11/2007 Enrico Micheli Laboratorio psicoeducativo Laboratorio psicoeducativo

Con questa relazione vorrei… Ragionare con voi per riassumere lo “stato dell’arte” di un argomento complesso Tracciare una mappa dell’intervento che ne deriva Affrontare aspetti organizzativi che possono renderlo possibile Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Cosa sappiamo? Laboratorio psicoeducativo

Consolidamento di conoscenze Le classificazioni condivise: DSM IV, ICD10 Disturbi Pervasivi dello Sviluppo: Lo “Spettro Autistico” La diagnosi precoce Conoscenze biologiche, genetiche, neurologiche, psicologiche Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Miti superati Disturbo gravissimo e incurabile Totale isolamento, stereotipie, peggioramento e regressione, autolesionismo A eziologia psicologica, relazionale Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo variabilità 50% non sviluppa linguaggio (25%?15%?10%) 70% ha un QI inferiore a 70 Disarmonie nello sviluppo cognitivo buona memoria meccanica abilità visuospaziali percezione deficit di teoria della mente, di funzione esecutiva e coerenza centrale Laboratorio psicoeducativo

Il trattamento: l’educazione del bambino Insegnare abilità per ridurre la disabilità Insegnare abilità per migliorare la qualità della vita Modificare l’ambiente per aiutare la persona disabile a viverci Insegnare “coping strategies” Laboratorio psicoeducativo

Le prime interazioni sociali al centro Orientamento al nome Attenzione congiunta Intenzione congiunta Emozione congiunta Imitazione Laboratorio psicoeducativo

Miti e realtà dell’intervento Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Vecchi e nuovi miti Miti sull’origine e illusioni di terapia: il periodo psicodinamico Miti che nascono in ambito scientifico (conoscenze o aspetti reali) e poi si distaccano dalla realtà Delacato, CF, diete Miti all’interno dell’approccio psicoeducativo che forzano le conoscenze in nome della scienza Il marketing ABA Laboratorio psicoeducativo

La questione dell’efficacia Distinzione tra strumenti , tecniche, strategie / filosofia e organizzazione Il primo livello si confronterà con l’efficacia specifica , acquisizione di abilità o specifici progressi Il secondo livello si confronterà sull’efficacia generale: miglioramento della qualità della vita Laboratorio psicoeducativo

fattori che contribuiscono all’efficacia del trattamento Precocità e intensità del trattamento. Strutturazione dell’intervento educativo (definizione chiara degli obiettivi e dei criteri) Applicazione all’intervento educativo delle conoscenze sulle caratteristiche dell’autismo in modo da adattare ad esse le attività educative (visualizzazione, prevenzione dei problemi di comportamento con un adattamento dell’ambiente, ecc) Coinvolgimento attivo dei genitori nel trattamento Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Stato dell’arte Anni 70: Rivoluzione scientifica: un Disturbo dello Sviluppo. Abbandono teorie e terapie psicodinamiche. Lavoro di grandi maestri: Eric Schopler, Michael Rutter, Lorna Wing, Ivar Lovaas Conoscenza dell’autismo Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Applicazione alla terapia dell’autismo di interventi educativi costruiti su: psicologia dell’apprendimento e del comportamento; psicologia dello sviluppo; psicologia cognitiva; conoscenze sulla comunicazione, il linguaggio e l’interazione sociale Laboratorio psicoeducativo

Sviluppo e applicazione di tecniche e strumenti Applicazione di tecniche di insegnamento già presenti Scoperta di strategie derivate dalla conoscenza empirica dei disturbi dello spettro autistico Strategie e tecniche per l’interazione sociale Strategie e tecniche per la comunicazione, sia verbale sia non verbale Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Integrare necesse est L’esperienza delle “scuole” ha costruito numerosi strumenti Ogni bambino è diverso Ogni famiglia è diversa Quindi l’operatore esperto avrà una ricca cassetta degli attrezzi L’uso di questi attrezzi avrà il suo razionale: nella valutazione del singolo bambino Nell’organizzazione generale dell’intervento Laboratorio psicoeducativo

Approccio dimensionale e non categoriale Una ricca “cassetta degli attrezzi” Che permetta scelte non tra categorie mutualmente escludentisi (Lovaas/TEACCH/Denver/Vattelapesca) Sviluppo/funzionale ; direttivo/interattivo ; naturale/artificiale; Laboratorio psicoeducativo

Cosa insegnare/come insegnare Apprendimento cumulativo o gerarchico? Programmazione funzionale o di sviluppo? Il come insegnare è indipendente dal cosa insegnare? Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Come insegnare Normale mediazione Organizzazione facilitante dell’ambiente Routine Visualizzazioni Strutturazione spazi, materiali, compiti, tempi Insegnamento naturalistico e incidentale Insegnamento altamente strutturato (Discrete trial ) Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Cosa insegnare Conoscenze sullo sviluppo tipico della socialità, della comunicazione, del linguaggio, del funzionamento intellettivo, dlel abilità sociali Conoscenze sullo sviluppo e funzionamento autistico Sviluppo di un solido filone “cognitivo” Laboratorio psicoeducativo

Aree variamente compromesse con cui “fare i conti” Prime abilità di nterazionesociale reciproca: l’intersoggettività Comnicazione Funzione esecutiva Coerenza centrale Intelligenza Linguaggio Flessibilità Laboratorio psicoeducativo

Lo sviluppo e il ciclo di vita Dall’attenzione congiunta alle abilità sociali Dalla comunicazione al linguaggio Dall’orientamento all’autonomia Le tappe dello sviluppo dell’intelligenza Prevenzione e gestione delle rigidità Complesso intreccio e continue scelte tra interventi riabilitativi dominio specifici e interventi “protesici” Laboratorio psicoeducativo

Cognitivo-comportamentale non solo deficit ma sviluppo, funzionamento diverso che permane Repertorio/sviluppo (Sviluppo/funzionale) Percorso cumulativo / percorso gerarchico (si può insegnare tutto?) Evoluzione della specie / evoluzione dell’individuo Laboratorio psicoeducativo

La valutazione come chiave per un intervento cognitivo-comportamentale Uso flessibile e orientato all’intervento di strumenti di valutazione Valutare non solo per definire un punto nel curriculum, ma per conoscere L’individuazione dell’area prossimale di sviluppo permette l’insegnamento più naturale possibile Laboratorio psicoeducativo

Interventi dominio specifici Interventi sulla interazione sociale reciproca Interventi sulla comunicazione Interazione tra cosa insegnare e come insegnare Laboratorio psicoeducativo

l’autismo non è causato dalle emozioni, esso causa emozioni Psicologia clinica : attenzione ai sistemi, alla famiglia, ai bisogni emotivi: alla salute mentale. Sane organizzazioni, cura del benessere famigliare, cura delle relazioni tra operatori e genitori Strategie e tecniche in questo ambito Laboratorio psicoeducativo

Una traccia: un bambino…. Vede presto riconosciute le sue difficoltà; riceve non solo una etichetta diagnostica ma una accurata valutazione dimensionale I suoi genitori vengono ascoltati e accompagnati con cura nel percorso i valutazione e vengono a far parte della squadra Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Emerge il programma: mete, obiettivi. Il programma è strutturato Attivo intervento educativo intensivo (standard per un bambino piccolo: 20 ore) Personale educativo dedicato guidato da esperti, genitori (con rispetto dei diversi bisogni e possibilità) Parent training “moderno”: insegnamenti specifici (da formatori esperti) e cura degli aspetti generali: empowerment Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Interazione sociale e comunicazione sono al centro del programma; insieme, conoscenza e uso degli oggetti, linguaggio Il piacere nel gioco e nell’interazione sociale; la naturalezza degli ambienti e dell’uso degli strumenti tecnici Naturalezza nella scelta degli obiettivi, importanza di lavorare sugli obiettivi emergenti Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo La squadra sceglierà caso per caso e obiettivo per obiettivo strategie, tecniche e strumenti Sceglierà ciò che, efficace, sarà più naturale possibile Attenzione sarà data alla qualità dell’interazione e della comunicazione Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo La sicura guida verso il successo (scelta di emergenti e uso di tecniche efficaci); non inutili e dannose forzature; non sensibilizzazioni che provocano ansia ed evitamento Rispettare e utilizzare il modo di funzionare e le motivazioni già presenti nel repertorio del bambino Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Anche la strutturazione di ambienti, routine , l’uso dei supporti visivi sarà decisa rispettando la regola del meno intrusivo e più naturale; sarà inserita a seconda delle necessità, e l’evoluzione del bambino indicherà se diminuire o se incrementare la quantità di supporti Idem per i mezzi di comunicazione aumentativa Il curriculum via via si allargherà verso l’autonomia , abilità scolastiche, vita con i coetanei. Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Questo è necessario e sufficiente per l’ottenimento dei migliori risultati possibili Pochi progrediranno fino a raggiungere il confine con la normalità Molti avranno risultati insperati verso comunicazione, autonomia, autorealizzazione La maggioranza avrà bisogno di aiuto e struttura per vivere in ambienti attivi ma protetti Alcuni, ma sempre meno, avranno bisogno ancora di umana, dignitosa assistenza. Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo

scegliere tra “il TEACCH” e “l’ABA” è un dilemma assurdo La maggioranza dei bambini non riceve alcun intervento educativo intensivo Ricevono “ore di terapia”. Acqua fresca! Le ore di nido e /o scuola materna non sono adeguatamente indirizzate all’appropriato intervento educativo Questo è il problema! Laboratorio psicoeducativo

E’ questo il problema da risolvere. Se no… Scarsi e pessimi interventi Spreco di risorse Inutili bagarre e conflitti finalizzati a conservare un sistema inadeguato Discuteremo dell’ultima sottigliezza senza avvicinarci di un passo al “gold standard” Laboratorio psicoeducativo

Perché siamo a questo punto? Una ipotesi L’organizzazione dei servizi sociosanitari che ha mantenuto un modello inadeguato tradizionale ( gerarchie, percorsi, figure professionali, terapie) da qui inefficacia e attese L’organizzazione della scuola che spreca le numerose ore di permanenza del bambino L’uso di abbondanti risorse del sistema sociosanitario a stampella di questo tipo di organizzazione scolastica. Laboratorio psicoeducativo

Da qui insoddisfazione e confusione Bambini che crescono male, peggio di come potrebbero: ciò ingigantisce il problema Genitori : più sono informati, più sono insoddisfatti Ma il problema organizzativo non viene visto e viene interpretato da tutti come un confronto tra metodi E quindi speco di soldi ed energie nella bagarre tra i metodi Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Qualche idea Diagnosi e trattamento insieme Intervento educativo precoce: uso razionale di risorse educative dirette per tutti i bambini a rischio Formazione genitori Nidi, scuole materne; educatori, assistenti (unificare le forze) Scuole pilota Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Ancora qualche idea Un lavoro non accademico ma rigoroso per una “manualizzazione” dell’intervento cognitivo comportamentale Un lavoro non succube a regole arbitrarie di verità scientifica ma ugualmente rigoroso per la documentazione dei risultati Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Che fare Immettere nel sistema elementi correttivi: concentrarsi sull’offerta di un intervento psicoeducativo moderno, intensivo e precoce, che riempia la giornata del bambino, non il suo “tempo libero” Creando strutture organizzate, con intreccio sanitario ed educativo; gruppi di lavoro, non interventi a pioggia; luoghi, capi, gregari, seniores, juniores, ecc. Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Privilegiare questo obiettivo : i soldi per la ricerca su quale metodo è migliore se vorrete li potrete investire quando i servizi saranno garantiti. Quindi i “centri autismo” che stanno nascendo nelle strutture sanitarie saranno dotati di una moderna organizzazione di intervento, non solo di diagnosi Quindi dovunque le risorse saranno indirizzate verso scuole pilota che accettano di innovare l’organizzazione. Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Non litighiamo sugli strumenti ma chiediamoci come migliorare l’organizzazione per la nostra maratona Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Rischi “ABA” applicato con un modello organizzativo tipo franchising con una catena dal supervisore all’esecutore , a casa, o organizzazioni che applicano curricula e strategie creando gruppi di lavoro, dotati di un centro? “TEACCH” come filosofia e strategie che informano l’intero procedere di un gruppo di lavoro, o come immagini e scatole ? Laboratorio psicoeducativo

Chiedo alle associazioni Di studiare più attentamente la storia degli interventi sull’autismo e le complessità implicite Di diffidare da chi presenta il suo metodo come un metodo di cura e come un metodo che o si fa quello o niente Di far crescere la cultura degli iscritti in modo che posano difendesi dalla pubblicità e dal marketing Di chiedere sia al pubblico sia al privato di organizzare servizi ; non chiedere il pagamento di terapie fai da te ma di usare risorse per migliorare i servizi Laboratorio psicoeducativo

Laboratorio psicoeducativo Mille fiori nasceranno, si confronteranno tra loro, ma intanto offriranno concreti servizi. Avremo persone esperte, non soltanto “sapute” . I giovani saranno guidati e avranno modelli, non saranno sbattuti con due libri, un programma. Certo ci sarà conflitto , ma leale e utile: saranno i risultati che parleranno, senza più l’alibi dell’inefficace organizzazione Laboratorio psicoeducativo