Senza acqua non c’è produzione agricola ne cibo

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Transcript della presentazione:

Senza acqua non c’è produzione agricola ne cibo Signore e Signori, è un onore e un privilegio rivolgermi a Voi in occasione di questo convegno L’anno Internazionale dell’Acqua. Noi della FAO non abbiamo la pretesa di possedere tutte le risposte, ma è nostro compito mantenere una banca dati statistici sui fabbisogni alimentari e la produzione, controllare i mercati, osservare da vicino lo sviluppo, dalla semina alla maturazione alla raccolta, nei diversi continenti, ed è altresì nostro compito far scattare l'allarme se la produzione alimentare o le riserve di certe regioni scendono al disotto di un certo livello critico. Ad intervalli regolari compiamo degli studi diagnostici, con una anticipazione che va dai 15 ai 30 anni. Abbiamo appena terminato uno di questi studi. Reto FLORIN Capo Servizio Risorse, Valorizzazione e Gestione dell’Acqua FAO, Roma

Bisogni e consumi d’acqua L/giorno pro-capita Minimo Abbondante Potabile 2 4 Domestica 40 400 Allevamento 15 50 Alimentazione (Evapo-transpirazione) 1000 5000 Acqua per le colture Il fabbisogno d’acqua per gli esseri umani e gli animali sono relativamente pochi, circa 4 lt/giorno. Il fabbisogno d’acqua per il bestiame varia da 15 a 50 lt/giorno secondo il tipo di animale e il clima. Per la produzione del cibo giornaliero a persona ci vogliono circa 5 000 litri d’acqua. E per questo che l’agricoltura in particolare la produzione di cibo e fibre richiede, a scala mondiale, quasi il 70% dell’acqua dolce consumata. Vi do due o tre dettagli: per produrre un Kg. di grano ci vogliono 2 m3 d’acqua; per produrre un Kg. di carne ci vogliono 5 m3 d’acqua, per produrre una lattina di Coca Cola ci vogliono circa 70 litri.

Uso totale d’acqua nel mondo: 3.400 km3/anno Uso dell’acqua per settore Uso totale d’acqua nel mondo: 3.400 km3/anno Anche se in termini puramente fisici, soltanto 8% d'acqua dolce che si trova nei fiumi e negli strati acquiferi è prelevata, è valutato che ad oggi circa il 50% dell’acqua che può essere facilmente prelevata è già utilizzata per uso umano. A livello globale, l’agricoltura è il principale utente dell’acqua. Questi valori cambiano a livello regionale. Particolarmente nei paesi indistrializati, la percentuale più alta di consumo è quella destinata all’industria, seguita da vicino dall’agricoltura. A livello globale, l’agricoltura è il principale utente dell’acqua. Questi valori cambiano a livello regionale. Particolarmente in Europa e negli Stati Uniti, la percentuale più alta di consumo è quella destinata all’industria, seguita da vicino dall’agricoltura.

L’agricoltura è il principale consumatore d’acqua Industria 21% Acqua domestica 10% Agricoltura 69% Bisogna distinguere fra il prelievo dell’acqua e l’acqua che viene effettivamente consumata. Circa la metà dei 3.400 km3/anno viene consumata tramite l’evaporazione dal suolo e la traspirazione delle piante. Le cifre qui presentate del prelievo d’acqua per l’agricoltura, non includono l’acqua piovana che viene usata direttamente nell’aridocoltura. L’agricoltura è inoltre il settore che consuma più acqua senza restituirla al sistema di utilizzazione. Su un metro cubo utilizzato il 60-90% sarà evaporato dalle piante e solo un 10-40% tornerà nel sistema. Le industrie e le città invece usano l’acqua, la sporcano e la rimettono nel sistema dove, dopo opportuni trattamenti, può essere riutilizzata. Significativo da segnalare il fato che la agricoltura irrigua, che oggi rappresenta meno del 20% della superficie coltivata, produce il 40 % dell'alimenti del mondo e quasi 60 % dei cereali. 8% delle risorse d’acqua dolce disponibili è attualmente consumato 20% delle terre agricole è irrigato e produce il 40% del cibo

L’ultima metà del Secolo scorso La produttività agricola è cresciuta sensibilmente grazie a: Il miglioramento della gestione dell’acqua sia sulle terre a coltura a secco, sia sulle terre irrigate Le tecnologie della “rivoluzione verde” ma Degradazione delle terre a vocazione estensiva La crescita della produttività agricola durante l’ultima metà del secolo scorso ci ha salvato da penurie alimentari e minaccia di fame di massa. Il miglioramento della gestione dell’acqua sia sulle terre a cultura a secco, sia sulle terre irrigate Le tecnologie della “rivoluzione verde”, basate sull’applicazione di fertilizzanti, uso di varietà ad alto rendimento, nuove tecnologie irrigue e gestione d’acqua ottimizzata.

La popolazione mondiale crescerà fino a circa 8,300 milioni nel 2030 Nuove sfide La popolazione mondiale crescerà fino a circa 8,300 milioni nel 2030 Nuove sfide I prossimi 30 anni ci porteranno delle nuove sfide. Visto che la popolazione mondiale crescerà fino a circa 8,300 milioni del 2030, il settore agricolo dovrà rispondere ai cambiamenti d’abitudine alimentare, alla sfida di combattere l’insicurezza alimentare e la povertà rurale, e finalmente alla competizione tra I diversi consumatori per l’acqua dolce, risorsa scarseggiante. (centri urbani, industria, turismo, agricoltura). Per soddisfare queste richieste multiple, le politiche agricole dovranno sbloccare il potenziale della gestione delle risorse idriche per aumentare la produttività dell’acqua, promuovere l’accesso …… e conservare le risorse scarse. Infatti, dobbiamo ri-inventare la gestione dell’acqua agricola basata sulla modernizzazione delle infrastrutture irrigue e le Istituzioni legate alla gestione di queste infrastrutture. Inoltre, dobbiamo rendere partecipi al massimo I consumatori d’acqua nel processo decisionale, nella gestione e nella distribuzione dei costi e dei benefici di quest’ultimi.

Prospettive Produzione alimentare globale richiederà un’incremento del 60% Il prelievo d’acqua per uso agricolo aumenterà del 14%. L’incremento maggiore avverrà su terre irrigate Il totale mondiale delle terre irrigue aumenterà da circa 2 milioni di km2 a circa 2.42 milioni di km2 L’efficienza dell’irrigazione nei paesi in via di svilupppo aumenterà da circa 38% a 42% Il rapporto FAO appena pubblicato “Agricoltura mondiale, prospettive dal 2015 al 2030” conclude che la produzione alimentare dovrà aumentare del 60% per affrontare l’aumento della popolazione, colmare il deficit nutritivo e tenere conto dei cambi d’abitudine alimentare: La gente diventando più benestante cambia inizialmente le sue preferenze alimentari da grano a riso ed in un secondo tempo da riso a carne e pesce. Tutto questo influisce anche sul mercato dei generi agricoli e alimentari (I grani saranno ancora richiesti non per l’alimentazione umana ma per nutrimento animale). Il prelievo d’acqua per uso agricolo aumenterà del 14% o ad una crescita annua dello 0,6%, molto inferiore alla crescita annua dell’1,9% avuta nel periodo 1960-2000. Il più dell’incremento avverrà su terre irrigate. Il totale mondiale delle terre irrigue aumenterà da circa 2 milioni di km2 a circa 2.42 milioni di km2 L’efficienza dell’irrigazione nei paesi in via di svilupppo aumenterà da circa 38% a 42%.

Prezzi dei prodotti alimentari e investimento Il grafico qui sopra dimostra molto chiaramente che la tendenza della quantità degli investimenti nel settore irriguo segue con un semplice ritardo di 5 o 6 mesi le tendenze dei prezzi dei prodotti alimentari. Robert L. Thompson WB, ICID (Seoul 2001)

Gli agricoltori nella morsa del “racket finanziario” I Governi sono obbligati a ridurre: gli investimenti pubblici nel settore dell’irrigazione gli obblighi finanziari per la manutenzione e la gestione delle opere irrigue Gli agricoltori: dipendono dalla gestione basata sull’approvvigionamento d’acqua mentre avrebbero bisogno della gestione alla domanda

Impatti negativi dell’irrigazione Impaludamento Salinizzazione Abassamento della falda Rischi di malattie La gestione sbagliata dell’irrigazione e la mancanza di drenaggio creano la risalita della falde acquifera, con conseguente saturazione acquosa del terreno e problemi di salinitá Anche un buon drenaggio ha delle conseguenze: può comunque aumentare i rischi di inondazioni, oltre che ridurre la quantitá di acqua che ritorna agli acquiferi. Pompando piú acqua di quella che viene rimpiazzata ogni anno, il livello dell’acqua sotterranea scende, riducendo la produzione futura di cibo e tagliando fuori gli agricoltori che hanno pozzi poco profondi. L’irrigazione mal programmata e mal gestita contribuisce ad aumentare i rischi di malattie dato che l’acqua contaminata viene poi usata per lavare, bere e irrigare. Lasciando l’acqua ferma, un altro rischio é l’aumento la malaria.

Ottimale gestione delle risorse idriche aumenta la produzione Aumentare l’efficienza dell’irrigazione: A livello di comprensorio A livello aziendale Gestione dell’acqua efficiente Programmazione dell’irrigazione Semi e fertilizzanti

Sfruttare tutte le risorse naturali in modo sostenibile Equilibrare l’agricoltura irrigua e a secco Sfruttare tutte le risorse naturali in modo sostenibile Benché l’agricoltura irrigua produca su 20% delle terre il 40% del cibo, piú del 50% é e sará anche in futuro prodotto dall’agricoltura a secco. Dunque dobbiamo anche investire nel settore delle culture a secco con delle tecnologie semplici, come l’agricoltura conservatrice……., la conservazione delle terre e delle acque tramite paccimento, costruzione di piccole dighe e solchi ecc. Ecc. Inoltre, dobbiamo sfruttare le zone a basso rendimento che non permettono un’agricoltura perenne con l’agro-pastorismo.

……ed ha anche effeti positivi collaterali Creazione di paludi artificiali Creazione di microclima positivi associati a alla conservazioni di biodiversità

Prospettive per un cambiamento Stabilità nei diritti degli agricoltori Trasferimento delle responsabilità di gestione Incentivi per gli utenti dell’acqua Coinvolgimento del settore privato Adattamento di accesso ai crediti Gli agricoltori hanno bisogno di stabilità nei loro diritti Trasferimento delle responsabilità di gestione alle associazioni degli utenti dell’acqua (Consorzi di bonifica) Incentivi per gli agricoltori, utenti dell’acqua e investitori privati Coinvolgimento del settore privato Adattamento di forme, di condizioni e accesso ai crediti

I temi principali di gestione dell’acqua per uso agricolo La FAO intende concentrarsi negli anni a venire su tre temi principali di gestione dell’acqua per uso agricolo: La gestione sul campo a livello familiare A livello di perimetro irriguo A livello politico e regionale

Coinvolgimento participativo Dare potere alle persone L’agricoltore individuale e I nuclei familiari hanno bisogno di stabilità nei loro diritti alle terre e all’uso dell’acqua, che devono essere sufficientemente flessibili affinché gli agricoltori si possano adattare alle fluttuanti condizioni di mercato dei prodotti alimentari o culture di reddito. WUA’s

Modernizzazione dell’irrigazione Secondo il punto di vista della FAO le riforme del settore irriguo iniziate negli anni ’90 (Messico, Italia ecc.) hanno portato ad un trasferimento sostanziale delle responsabilità di gestione dagli istituti pubblici alle associazione degli utenti d’acqua (Consorzi di bonifica). Quest’esperienza ha dimostrato che la modernizzazione deve essere fatta non soltanto sul rinnovamento di opere d’arte irrigue ma anche sulla ristrutturazione delle istituzioni di gestione d’acqua. Migliorare la gestione dell’acqua a livello di comprensorio Dare potere alle persone Per migliorare le prestazioni dell’irrigazione é necessario cambiare il modo in cui l’irrigazione è percepita e gestita. Il tempo in cui esisteva quella che alcuni chiamano “irrigazione sociale o protettiva” sta lentamente finendo. Il bisogno di assicurare il sostentamento e migliorare la produttivitá richiede una visione piú produttiva dell’irrigazione, laddove fornire acqua irrigua non é piú visto come la semplice fornitura di un servizio fine a se stesso ma dovrebbe essere visto come un servizio per I contadini

Investimenti e politiche di sostegno e regolamentazioni @ photo Arthus-Bertrand Le politiche nazionali dovrebbero quindi: Assicurare il diritto all’acqua ed un accesso equo per tutti Assicurare la sostenibilità finanziaria tramite la politica di prezzi. Riconoscere il giusto valore all’acqua proteggendo i poveri. Un valido sistema potrebbe essere quello di stabilire fasce di prezzi che aumentano all’aumentare dei consumi, così che l’acqua diventa più cara se utilizzata oltre certi livelli. Questo sistema ha permesso di realizzare ingenti risparmi. Le politiche dovrebbero fornire degli incentivi alla conservazione della qualità dell’acqua Emanare delle leggi a protezione degli acquiferi, dei fiumi, dei laghi e delle paludi Le politiche internazionale Un altro importante strumento è rappresentato dalla creazione di accordi internazionali su quei fiumi che attraversano più di un paese, al fine di permettere un pari accesso all’acqua e per evitare conflitti. La FAO è coinvolta in proietti di accordi internazionale e monitoraggio di risorse idriche in grandi bacini, come quello del Nilo.

Sfruttare tutte le risorse naturali in modo sostenibile Irrigazione Colture a secco Dunque dobbiamo investire nel settore delle culture irrigue, a secco e dobbiamo sfruttare le zone a basso rendimento che non permettono un’agricoltura perenne con l’agro-pastoralismo. Agro-pastoralismo

Grazie per la vostra attenzione Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito Http://www.fao.org/landandwater/