CEI-KEP – Conferenza finale Istria Getting Prepared for Structural Funds Poreç, 21 febbraio 2011
La strategia Europa 2020 e la nuova Politica di Coesione Roberto Rognoni Regione del Veneto Direzione Programmazione
Il contesto globale Accelerazione e intensificazione delle sfide: Concorrenza dei paesi sviluppati e di quelli in via di viluppo Globalizzazione della finanza Cambiamenti climatici Pressione sulle materie prime
Elementi della crisi europea PIL: - 4% nel 2009, peggiore dato dagli anni ’30 Produzione industriale: - 20% sul 2008, ritorno ai livelli del 1990 Livello di disoccupazione: ritornato al livello degli anni ’90 Disoccupazione giovanile oltre il 21%
La politica di Coesione e la strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione Periodo 2007-2013: risorse allocate dall’UE per gli obiettivi della strategia di Lisbona (earmarking): 60% dei fondi dell’Obiettivo Convergenza 75% dei fondi dell’Obiettivo Competitività regionale e occupazione
Criticità Frammentazione degli interventi (risorse attribuite a troppe attività Bassi livelli di attuazione degli impegni e dei pagamenti Lunghi archi temporali per la realizzazione dei progetti Risultati non sempre visibili
Punti di forza La politica europea di Coesione è volta a ridurre le disparità in quanto consente alle regioni di sfruttare tutte le loro potenziaLITà E DI FARE PIENO USO DELLE LORO RISORSE UMANE, ECONOMICHE E NATURALI. Basata sui partenariati, la certezza delle risorse, una programmazione a medio termine, il monitoraggio puntuale sullo stato dei progetti, la politica do coesione è concepita in modo sufficientemente flessibile per rispondere a nuove sfide e tenere conto dei contesti in costante evoluzione cui devono fare fronte le regioni europee. Nel 2009 e nel 2010 i programmi operativi regionali cofinanziati dal FESR e dal FSE hanno ampiamente contribuito a contrastare la crisi economica con interventi di tipo congiunturale e strutturale.
Una nuova strategia: Europa 2020 3 priorità tematiche 5 obiettivi 7 iniziative faro Più mobilitazione di strumenti esistenti: Mercato unico Patto per la stabilità e la crescita Bilanci UE, nazionali e nuovi strumenti finanziari
Europa 2020: 3 priorità tematiche interconnesse per rendere l’Europa innovativa, competitiva e inclusiva Smart growth (crescita intelligente): sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione; Sustainable growth (crescita sostenibile): promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; Inclusive growth (crescita inclusiva): promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.
Europa 2020: 5 obiettivi Occupazione (il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro); Ricerca e innovazione (il 3% del PIL dell’UE deve essere ivestito in R&ST); Cambiamento climatico ed energia Ridurre le emissioni di carbonio del 20% (e del 30% se le condizioni lo permettono); Aumentare del 20% la quota di energie rinnovabili; Aumentare del 20% l’efficienza energetica. Istruzione (il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato); Lotta contro la povertà (20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà).
Europa 2020: 7 iniziative faro L’Unione dell’innovazione Youth on the move Un’agenda europea del digitale Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse Una politica industriale per la globalizzazione Un’agenda per nuovi posti di lavoro La piattaforma europea contro la povertà.
Europa 2020: Governance dell’attuazione Sorveglianza macroeconomica Sostenibilità della finanza pubblica, squilibrio macroeconomico, squilibri in area euro; Coordinamento tematico R&ST, inovation digital economy; resource efficiency and greenhouse; Gases, business and consumer evironment and industrial base, labour; Market and unemployment, skills and jobs, lifelong lerning; Education and training, social inclusion and poverty. Piano Nazionale di Riforma (PNR) Ciascuno Stato Membro deve contribuire alla realizzazione degli obiettivi della strategia; La finalizzazione avviene in sede di presentazione dei PNR
Il PNR Italiano (provvisorio) Obiettivi Italia 2020 Obiettivo Livello al 2020 Tasso di occupazione 67-69% Spesa per ricerca sul PIL 1.53% Istruzione terziaria o equivalente 26-27% Abbandoni scolastici 15-16% Efficienza energetica 13,4% Energie rinnovabili 17% Emissioni di gas serra 20% Povertà 2.2 milioni di poveri in meno
Bottleneck che ostacolano la crescita italiana Consolidamento fiscale e debito pubblico: necessità di controllare strettamente le finanze pubbliche; Competitività salari e produttività: favorire sistemi di contrattazione salariale capaci di promuovere la produttività; Concorrenza ed efficienza amministrativa: liberalizzare ulteriormente i settori dei servizi e delle industrie a rete per migliorare l’efficienza amministrativa; Conoscenza, ricerca e innovazione: sistema di istruzione e formazione più moderno ed efficiente e un livello di ricerca e innovazione migliorato e al servizio della competitività delle imprese; Divari territoriali: promuovere la coesione tra le regioni italiane.
Politica Europea di Coesione: come può contribuire a Europa 2020? Le priorità della Politica di Coesione del periodo 2007-2013 sono già allineate alle priorità di Europa 2020: Promuovere la conoscenza e l’innovazione: smart growth Promuovere l’attrattività delle regioni: sustainable growth Promuovere più posti di lavoro e di qualità: inclusive growth La politica di coesione può contribuire al successo di Europa 2020 Contribuendo alla coesione economica, sociale e teritoriale, come indicato dal documento Europa 2020 e dal Trattato di Lisbona, tramite un quadro integrato di investimenti; Promuovendo l’ownership tramite il coinvolgimento degli attori locali e regionali nell’attuazione delle politiche dell’UE; Mettendo in mostra risultati visibili e gli sforzi dell’UE per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Europa 2020 e la V relazione sulla Politica di Coesione Allineamento della politica di coesione alla strategia Europa 2020; Coesione come politica di sviluppo che deve intervenire in tutte le regioni; Orientamento ai risultati; Condizionalità.
Approccio strategico rafforzato Quadro strategico comune Adottato a livello comunitario che riguarda FESR, FSE, Fondo di coesione, FEASR, FEP; Con cui individuare le esigenze di investimento e le condizioni necessarie a massimizzare l’impatto degli interventi; Contratto di partnership per lo sviluppo e gli investimenti Tra CE e Stato Membro (Amministrazioni centrali e regionali) Con cui fissare obiettivi quantificati e misurabili, le risorse allocate per il loro raggiungimento e un ristretto numero di condizionalità Riguarda sicuramente FESR e FSE ma potrebbe essere esteso a FEASR e FEP.
Concentrazione tematica Menù di priorità definito dalla Commissione in partnership con gli Stati Membri; Alcune priorità potrebbero essere obbligatorie; Flessibilità per adottare il menù di priorità ai contesti territoriali
Orientamento ai risultati Definizione ex-ante di target chiari e misurabili e di opportuni indicatori di risultato; Rafforzamento della valutazione, con più forte valutazione d’impatto; Piani di valutazione obbligatori per tutti i Programmi operativi; Meccanismi di premialità.
Condizionalità Definizione ex-ante, in partnership tra Commissione e Stati Membri delle precondizioni (di carattere regolatorio, amministrativo, istituzionale, programmatico e pianificatorio) necessarie a garantire che gli investimenti previsti dai PO possono essere realizzati efficacemente e tempestivamente.
Conclusioni La coesione economica, sociale e territoriale è un’importante responsabilità europea; La globalizzazione e l’attuale crisi economica stanno mettendo a dura prova la coesione interna dell’Unione Europea; La strategia UE 2020 Strategy sarà decisiva: o noi rafforziamo le nostre politiche per mantenere coesione sociale e territoriale o lasciamo che le sfide globali e l’attuale crisi danneggino la nostra coesione politica e indeboliscano la pietra angolare del progetto europeo; Di conseguenza, se vogliamo superare i problemi che devono affrontare le nostre società, dobbiamo rinnovare e moltiplicare gli sforzi per il successo di questa politica.
Grazie per l’Attenzione Roberto Rognoni Regione del Veneto Direzione Programmazione programmazione@regione.veneto.it