Cartella Riabilitativa

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Transcript della presentazione:

Cartella Riabilitativa

La cartella riabilitativa generalità Nelle strutture di ricovero riabilitativo fa parte di una struttura più complessa la CARTELLA CLINICA o PIA In molte realtà esiste solo la cartella riabilitativa (ambulatori) o il ft scrive nel diario della cartella clinica e non sempre ha una sua scheda dove annotare dei dati sul paziente importanti per il suo lavoro Occorre imparare fin d’ora che costruire una cartella riabilitativa è un’operazione che aiuta il ft a essere scientifico e a lavorare con qualità secondo le linee guida internazionali della riabilitazione

Cos’è una cartella clinica Documento personale, Privacy Strumento di lavoro per l’équipe PIA Leggibile, consultabile e compilabile da tutta l’equipe Strumento di lavoro individuale Aiuto alla memoria (ricordare le tappe evolutive di un paziente è un’operazione molto complessa) Strumento di studio

Le cartelle Cliniche sono tutte uguali? Non sono tutte uguali, ma spesso sono collegate al tipo di paziente che devono descrivere e al tipo di realtà lavorativa che le utilizza Spesso non sono informatizzate Spesso si differenziano per piccolissimi particolari

Come si costruisce una cartella Parti comuni compilate da qualcuno da definirsi ma utili a tutti Parti comuni compilate da alcuni operatori dello stesso settore o di settori diversi (cartella riabilitativa/logopedica/infermieristica etc) Parti individuali Parti di valutazione con test o ceck - list Parti di sintesi

La cartella riabilitativa Dove si tiene A cosa serve Chi la deve leggere Chi ci deve scrivere Come si costruisce

DATI DEL PAZIENTE COGNOME NOME...............................................................SESSO.........ETA’........ LUOGO E DATA DI NASCITA................................................ RESIDENZA............................................................N. TEL.................................... PROFESSIONE................................................................................ INFORMAZIONI GENERALI............................................................... PROVENIENZA ( INVIATO DA )....................................................... N.CART............... SEDE DI TRATTAMENTO: DEGENTE AL LETTO PALESTRA AMBULATORIO DOMICILIO

DIAGNOSI MEDICA SEDE DELLA LESIONE ESAMI STRUMENTALI TEMPO D’INSORGENZA PROGNOSI MEDICA

ANAMNESI FATTORI DI RISCHIO DATI RELATIVI ALLA STORIA DELLA LESIONE VINCOLI AL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO

ESAME OBIETTIVO STATO DI COSCIENZA PARAMETRI VITALI ALIMENTAZIONE ELIMINAZIONE IGIENE LDD VEGLIA / SONNO SCALE PER LA VALUTAZIONE DI : FORZA ARTICOLARITA’ DOLORE ATTIVITA’ DELLA VITA QUOTIDIANA (ADL o AVQ) SPECIFICHE es TINETTI/ DRS / GLASGOW/ PARKINSON / FIM / etc Dati da desumere Dalla Cartella Clinica

VALUTAZIONE RELAZIONALE COMUNICATIVA MODALITA’ DI COMUNICAZIONE (come comunica il pz? verbale non verbale) MOTIVAZIONE (Quale è il suo interesse nel processo di guarigione,ne comprende l’utilità ?) (Quali sono le sue esigenze per quando finisce il nostro intervento casa/lavoro/scuola/tempo libero etc.) COLLABORAZIONE (comprende modalità del lavoro che intendiamo svolgere con lui/lei e gli ordini semplici? E’ in grado poi di eseguire sequenze di movimento o esercizi da noi proposti???)

INDIVIDUAZIONE DEI PROBLEMI CAPACITA’ FUNZIONALI DA MANTENERE O RECUPERARE CHE CORRISPONDONO Al Bisogno di: MOVIMENTO RESPIRARE ALIMENTARSI EVACQUARE COMUNICARE

SEGNI PRIMARI E SECONDARI OSSA ARTICOLAZIONI MUSCOLI NERVI CUTE E PARTI MOLLI VASI ALTRO

VALUTAZIONE CHINESIOLOGICA PASSAGGI POSTURALI POSTURA SEDUTA STAZIONE ERETTA CAMMINO SALITA / DISCESA DELLE SCALE ALTRO

FORMULARE OBIETTIVI A BREVE TERMINE A MEDIO/LUNGO TERMINE OBIETTIVI PRIORITARI OBIETTIVI CONDIVISI CON IL PZ. E/O FAM RISORSE ALTRO

PIANIFICARE IL TRATTAMENTO PREVENZIONE DI COMPLICANZE ( SPECIFICARE QUALI) TRATTAMENTO DEI SEGNI (SPECIFICARE QUALI INTERVENTI) TRATTAMENTO DELLA FUNZIONE COMPENSI (DA CORREGGERE O RICERCARE ) AUSILI MISURE DI IGIENE POSTURALE E MOTORIA PROPOSTE DI MODIFICHE AMBIENTALI

TEMPI E MODALITA’ DI TRATTAMENTO Calcolare il tempo effettivo di collaborazione del paziente ci serve a valutare la “finestra riabilitativa” cioè il tempo a nostra disposizione per poter lavorare con risultati, da individuare durante i primi trattamenti Aumentare progressivamente il tempo di trattamento Definire in anticipo il tempo di trattamento e cercare di non sforare

VALUTAZIONE INTERMEDIA OBIETTIVI RAGGIUNTI OBIETTIVI NON RAGGIUNTI PERCHE’ MODIFICHE AL PIANO DI TRATTAMENTO OBIETTIVI DA MODIFICARE INTERVENTI DA MODIFICARE

DOLORE SEDE MODALITA’ D’INSORGENZA TIPO ANDAMENTO NEL TEMPO INTENSITA’ COMPARE DURANTE IL TRATTAMENTO : QUANDO ALTRO

SENSIBILITA’ TIPO DI ALTERAZIONE SEDE ALTRO

ESAME MOTOSCOPICO (GRIGLIA DI OSSERVAZIONE) Ispezione - Deformita’ - Malformazioni - Cicatrici Motilita’ passiva ed escursione articolare. Motricita’ spontanea - patterns normali o anormali Descrizione motilità provocata da ordine verbale o altri stimoli : Movimenti di compenso Risposta a stimolazioni specifiche (Riflessi) Risposta a stimolazioni aspecifiche (sinergie) /Risposta a stimolazioni sinergiche Reazioni posturali /controllo posturale /raddrizzamenti /appoggi paracadute / equilibri Patterns normali evocabili - movimenti isolati Locomozione - ogni forma di spostamento Manipolazione e coordinazione oculo-manuale Linguaggio Alimentazione Respirazione Sensibilità Sensi Specifici Livello Funzionale Ausili

RELAZIONE DI SINTESI E COLLEGAMENTO ISTITUTO / ENTE COGNOME NOME ETA’ DIAGNOSI CLINICA PRESENTAZIONE DEL PAZIENTE AD INIZIO TRATTAMENTO EVOLUZIONE DURANTE IL TRATTAMENTO: AZIONI INTRAPRESE, OBIETTIVI RAGGIUNTI, QUADRO FINALE.

Il Diario dei trattamenti Va compilato giornalmente Vi si annotano tutte le variazioni significative che segnalano il recupero, il regresso o lo stato stazionario del paziente Si annotano i colloqui con il medico e gli altri operatori Si segnalano i colloqui col paziente e con i familiari

Cosa fare della cartella alle dimissioni Tenere la copia originale in un archivio della struttura in cui si lavora, se non esiste crearne uno Dare una copia al paziente anche se non ne fa richiesta è una buona norma, che consente il collegamento con gli altri operatori che in futuro potrebbero seguirlo

Fine