Sovraindebitamento, povertà ed esclusione sociale: quale impatto sulle famiglie italiane? Carlo Milani Workshop «Sovraindebitamento e inclusione sociale: una partita aperta» Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Sociali, Roma 8 ottobre 2015
Italia - Percentuale di famiglie indebitate Indebitamento in Italia Italia - Percentuale di famiglie indebitate (verso banche, finanziarie, imprese o altre famiglie) Dati ponderati in base ai pesi campionari Fonte: stime dell’autore su dati Banca d’Italia. Per il 2014 stima OCSE. Continua la tendenza alla riduzione del ricorso al debito da parte delle famiglie italiane
Italia - Percentuale di famiglie sovraindebitate Stima del sovraindebitamento Italia - Percentuale di famiglie sovraindebitate (famiglie con patrimonio netto, disponibile nel breve termine, negativo) 1,4 mln di famiglie 0,2 mln di famiglie Fonte: stime dell’autore su dati Banca d’Italia. Gli indicatori a più alta frequenza segnalano un ulteriore peggioramento, anche se in decelerazione rispetto agli anni passati
Sovraindebitamento nelle aree geografiche italiane Il fenomeno riguarda soprattutto il Nord Pesa l’accesso al credito
Sovraindebitamento per classe di età I nuclei familiari più giovani sono quelli ad avere maggiori difficoltà
Sovraindebitamento per classe di reddito E’ il ceto medio che subisce soprattutto il peso del sovraindebitamento
Percentuale di famiglie finanziariamente vulnerabili Vulnerabilità finanziaria: un confronto internazionale Percentuale di famiglie finanziariamente vulnerabili (reddito disponibile netto negativo e superiore agli asset liquidi) Fonte: BCE (dati relativi al 2008 per la Spagna, 2009 per Grecia e Olanda., al 2010 per i restanti paesi) Nel confronto internazionale le famiglie italiane sono tra le più vulnerabili
Dinamica del reddito disponibile reale delle famiglie italiane Le difficoltà nel mantenere il reddito Dinamica del reddito disponibile reale delle famiglie italiane Fonte: elaborazioni dell’autore su dati CER. Dinamica del reddito disponibile particolarmente negativa negli ultimi anni …
Il debito come ammortizzatore sociale Rapporto passività finanziarie e reddito disponibile delle famiglie italiane Fonte: elaborazioni dell’autore su dati CER. … e nel periodo pre-crisi sostenuta soprattutto dal debito
Popolazione a rischio povertà o esclusione sociale Povertà ed esclusione sociale Popolazione a rischio povertà o esclusione sociale Fonte: Eurostat. Rischio di povertà o di esclusione sociale molto elevato in Italia (28%) Nell’Area euro in media del 23%, in Francia del 18%
Povertà ed esclusione sociale per età Italia - popolazione a rischio povertà o esclusione sociale in base all’età Fonte: Eurostat. In Italia in difficoltà soprattutto la popolazione giovane e in età lavorativa
Popolazione a rischio povertà dopo i trasferimenti sociali La povertà calcolata sul reddito (relativa) Popolazione a rischio povertà dopo i trasferimenti sociali Fonte: Eurostat. Il reddito, insieme alla deprivazione materiale e alla scarsa partecipazione al mercato del lavoro, spiega l’andamento dell’indice di povertà ed esclusione sociale
Popolazione a rischio povertà prima dei trasferimenti sociali* La povertà se rimuoviamo i trasferimenti sociali Popolazione a rischio povertà prima dei trasferimenti sociali* * Escluse le pensioni. Fonte: Eurostat. Al netto dei trasferimenti sociali le differenze tra i paesi europei sul rischio di povertà sono molto contenute
Effetto dei trasferimenti sociali sulla povertà nel 2013 Fonte: Eurostat. Se l’Italia avesse lo stesso peso dei trasferimenti sociali della media dell’Area euro l’incidenza della povertà sarebbe più bassa che in Germania
Non è un problema di quanto si spende nel complesso… Spesa pubblica nel 2013 Fonte: Eurostat. La spesa pubblica complessiva in Italia è più alta che nella media dell’Area euro
Spesa pubblica per le prestazioni sociali nel 2013 … e nemmeno di quanto si spende per prestazioni sociali Spesa pubblica per le prestazioni sociali nel 2013 Fonte: Eurostat. Più alta è anche la spesa per le prestazioni sociali … ma allora perchè i trasferimenti sociali non aiutano a ridurre la povertà?
Composizione della spesa per le prestazioni sociali nel 2013 E’ un problema di composizione delle prestazioni sociali Composizione della spesa per le prestazioni sociali nel 2013 Fonte: Eurostat. Il problema sta nella composizione della spesa: pensioni+reversibilità assorbono l’80% della spesa per le prestazioni sociali in Italia Nell’Area euro non si supera il 63% Spesa per esclusione sociale 3 volte più ampia nell’Area euro
… spesa oltretutto finanziata dai lavoratori Contributi sociali a carico dei lavoratori e dei datori di lavoro del settore privato Fonte: Eurostat. Le prestazioni sociali sono finanziate fondamentalmente attraverso il cuneo contribuitivo, gravando quindi sul costo del lavoro
Conclusioni (1) Il sovraindebitamento continua a pesare nel bilancio delle famiglie italiane. Sono circa 1,4 milioni le famiglie sovraindebitate (5,7% del totale) secondo le proiezioni al 2014, un milione e 200 mila in più rispetto al 2000. Sono coinvolti soprattutto i nuclei familiari con a capo un giovane, appartenente al ceto medio, lavoratore dipendente Le famiglie italiane sono tra le più vulnerabili in Europa, anche più di Grecia e Spagna Le difficoltà nel generare reddito, anche nel periodo pre-crisi, hanno spinto molti italiani ad utilizzare il debito come un «ammortizzatore sociale». Con lo scoppio della crisi i nodi sono però venuti al pettine
Conclusioni (2) Il rischio di povertà ed esclusione sociale è aumentato proprio tra i giovani e i soggetti in età lavorativa. Più al riparo risultano essere i pensionati, poco (o per nulla) indebitati, con un reddito fisso e un costo della vita contenuto per effetto della deflazione Pesa soprattutto lo squilibrio nella composizione della spesa per le prestazioni sociali, troppo sbilanciata verso le pensioni, oltretutto finanziata con un carico di contributi particolarmente elevato sui lavoratori Tra 40/50 anni la composizione migliorerà, grazie alle riforme pensionistiche già varate, ma nel lungo termine saremo tutti morti (J.M. Keynes). Se non si pone qualche rimedio prima si rischia di compromettere il patto intergenerazionale
GRAZIE PER L’ATTENZIONE! La bellezza della previdenza sociale risiede nella circostanza che tutti quelli che ottengono la pensione ricevono dei benefici che compensano di gran lunga qualunque pagamento fatto prima a quello scopo. Con una popolazione crescente ci saranno sempre più giovani che anziani, con il conseguente costante finanziamento da parte dei giovani delle pensioni dei loro padri Paul Samuelson (1967) GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Carlo Milani c.milani@centroeuroparicerche.it Tel. 068081304 Twitter@MilaniC