Scuola inclusiva
SPUNTI DI RIFLESSIONE EMERSI NELL’INCONTRO DEL 7 OTTOBRE 2015 Presentazione: ci siamo un po’ “dimenticati” di essere persone! Abbiamo parlato di noi come insegnanti, delle nostre classi e dei nostri alunni, ma abbiamo fatto fatica a parlare di noi come persona con una vita extrascolastica.
Non solo per gli alunni, ma per tutti, soprattutto per noi in quanto docenti, esempio per i nostri alunni (e non solo per loro). A scuola tutti, docenti compresi, devono stare bene, sentirsi accolti. Il sorriso…… dobbiamo indossarlo quotidianamente, deve diventare la nostra prima forma di accoglienza verso gli altri. Inclusione
Siamo docenti, ma siamo persone e come tali abbiamo le nostre preoccupazioni. La nostra professionalità aumenta nel momento in cui entriamo in classe e “lasciamo a casa” i “problemi”. Nella nostra “cassetta degli attrezzi”, insieme al sorriso e alle nostre competenze, dobbiamo aver cura di mettere sempre la “passione”. Se ce l’ho, la trasmetto!
Non posso e non devo avere la pretesa di cambiare gli altri. Devo riflettere su me stesso e, eventualmente, cercare di “modificare” il mio modo di pormi. Devo riflettere su come riuscire a valorizzare (nel vero senso della parola) le differenti diversità come valore aggiunto all’interno della classe. Le classi infatti sono sempre più eterogenee e, spesso, l’alunno con disabilità è “meno problematico da gestire” di molti altri.
Empatia: elemento spontaneo, grande facilitatore nei rapporti. Se non c’è, il rapporto può essere difficoltoso. Un consiglio: esplicitare per tempo alle persone preposte (dirigente, vicario, referente per i BES, ecc.) le difficoltà relazionali che si sono rivelate poco controllabili e che potrebbero incidere negativamente sulla buona riuscita di un percorso didattico-educativo.
Interscambio: ancora poco frequente, ma molto efficace. Gli alunni percepiscono subito la positività del rapporto tra docenti. Punti di vista: l’insegnante di sostegno spesso è il docente che ha “il polso della situazione”; ha infatti la possibilità di “osservare” la classe ed i singoli alunni, da diversi punti di vista. Il suo parere è fondamentale!
Devo essere io, con il mio sorriso e le mie competenze, a creare un clima inclusivo.
BUON COMPITO! Proponi un’attività di “didattica inclusiva” da effettuare in una classe (quinta della primaria o primo anno della secondari di primo grado) nella quale è inserito un alunno che si esprime così.
A MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE 2015