PRESENTATO DA: MARCO FARINAZZO

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PRESENTATO DA: MARCO FARINAZZO IL PIANISTA PRESENTATO DA: MARCO FARINAZZO LIBRO E FILM DATI GENERALI PERSONAGGI PERSONAGGIO PRINCIPALE GENERE RIASSUNTO DELLA TRAMA TEMPI E LUOGHI NARRATORE ANALISI TECNICA ( DIAPOSITIVA ) ANALISI INTERPRETATIVA E VALUTATIVA

DATI GENERALI (LIBRO) CAST SET (FILM) Autore: Wladyslav Szpilman Titolo: “The Pianist”, tradotto in italiano “Il Pianista”. Edizione originale: Polonia, 1946 con titolo “Morte di una città”. Casa Editrice: Baldini Castaldi Dalai Note: nella prima edizione erano stati modificati alcuni particolari, a causa di una situazione politica tesa dopo il conflitto mondiale; fu fatto ristampare del figlio Andrej nel 1998 con il titolo “The Pianist”, integrandolo con alcune pagine di diario del capitano Wilm Hosenfeld e una postfazione di Wolf Biermann. CAST SET (FILM) Paesi: Regno Unito, Germania, Polonia, Francia Anno: 2002 Produttore: Robert Benmussa Regista: Roman Polanski con Ronald Harwood Attori: padre di Wladyslav: Frank Finlay madre di Wladyslav: Maureen Lipman Henryk: Ed Stoppard Regina: Julia Reiner Halina: Jessica Kate Mayer Moglie del signor Lewicki (Dorota): Emilia Fox Andek: Andrew Tieman Wilm Hosenfeld: Thomas Kretshmann Sceneggiatura: Ronald Harwood Fotografia: Pavel Edelman Montaggio: Hervè De Luze Scenografia: Allan Starski Musiche: Wojciech Kilar; brani di Chopin, Bach, Beethoven.

PERSONAGGI Wladyslav Szpilman: è il protagonista; è un polacco di origine ebraica e lavora come pianista per una radio di Varsavia; durante gli anni dell’occupazione tedesca sarà carpentiere e magazziniere nel ghetto, da cui fuggirà; nascondendosi dai nazisti per sei anni,verrà scoperto da un ufficiale tedesco, che gli salverà la vita. Henryk: è il fratello di Wladyslav;

Halina: è la sorella minore. Regina: è la sorella di Wladyslav; è avvocatessa. I genitori: Il padre di Szpilman suona il violoncello; è ottimista riguardo all’esito della guerra; la madre suona il pianoforte; è preoccupata per il futuro della famiglia rimasta in povertà. Halina: è la sorella minore.

Wilm Hosenfeld è l’ufficiale tedesco che salva la vita a Szpilman; morirà in un campo di concentramento russo nel 1952. Gli aiutanti di Szpilman sono l’ingegner Gebzynski, Dorota e il signor Lewicki, e Andek, che però si rivela inaffidabile

PERSONAGGIO PRINCIPALE e INTERPRETE Il personaggio principale della vicenda è Wladyslav Szpilman, interpretato nel film da Adrien Brody. Adrien cresce nel quartiere di Queens di New York. Da piccolo si iscrive a una scuola di Arte drammatica. Partecipa in film diretti da registi famosi ed entra nello star system di Hollywood; interpreta nel 2003 la parte del protagonista nel film “The Pianist” e vince il Premio per il miglior Attore.

GENERE TESTUALE e GENERE di FILM Si tratta di un romanzo autobiografico. Il narratore è il protagonista. Il libro venne pubblicato nel 1946 in Polonia con il titolo “Morte di una città”. Fu ristampato nel 1998 con il titolo “Il Pianista”. Il film fa parte del genere drammatico e storico.

RIASSUNTO DELLA TRAMA Quest’autobiografia, da cui è stato tratto il film, racconta la storia di un pianista ebreo, Wladyslav Szpilman, che vive a Varsavia con la famiglia e lavora per una radio locale come pianista: il 23 settembre 1939 una bomba tedesca distrugge la sua stazione radio. Varsavia viene occupata dai tedeschi, che dapprima rinchiudono gli ebrei in un ghetto, e successivamente li mandano nei campi di sterminio a Treblinka. Wladyslav sfugge alla deportazione, che vede coinvolta tutta la sua famiglia; poi torna nel ghetto, da cui fuggirà dopo qualche giorno. Dopo la fuga dal ghetto, verrà segretamente ospitato nelle case dei suoi conoscenti polacchi; successivamente, dopo la rivolta a Varsavia, Wladyslav si troverà a nascondersi dai tedeschi per le rovine della sua città; la sua vita verrà salvata da un ufficiale tedesco che lo sentirà suonare il pianoforte.

TEMPI , LUOGHI E DESCRIZIONI La vicenda si sviluppa a Varsavia negli della Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Nel film i tempi e i luoghi vengo rappresentati in maniera fedele al libro; esistono però delle piccole differenze tra i due.

La vicenda viene descritta in maniera soggettiva e il punto di vista prevalente è quello dell’autore; nel romanzo prevale la fabula sull’intreccio. Gli ambienti sono descritti in modo realistico. All’inizio Wladyslav lavora per una stazione radio polacca; durante l’occupazione nazista si trova nel ghetto ebraico da cui fugge per essere ospitato segretamente in casa di amici; infine si trova a vagare tra le rovine di Varsavia, alla ricerca di viveri.

NARRATORE Il narratore coincide con l’autore, in quanto questo romanzo è un’autobiografia raccontata in prima persona con focalizzazione interna; per quanto riguarda il film, in esso non è presente un narratore vero e proprio.

ANALISI TECNICA Le riprese sono state effettuate dapprima con la telecamera fissa, poi con la macchina da presa; una ripresa soggettiva si ha quando Szpilman viene preso da parte da un gendarme che lo salva dalla deportazione. Il montaggio è stato realizzato con il decoupage, per aumentare l’intensità drammatica degli eventi.

I rumori che prevalgono sono quelli degli urli della polizia contro gli ebrei e quelli dei pianti delle persone destinate alla deportazione. In questa scena prevale il campo medio e per quanto riguarda i piani prevalgono le mezze figure: questo simboleggia la moltitudine di ebrei che uscivano dai cancelli del ghetto; nel momento in cui Wladyslav parla con Halina abbiamo due primi piani.

ANALISI INTERPRETATIVA E VALUTATIVA Il titolo dà un’interpretazione chiave del film, in quanto “The Pianist” (tradotto in italiano “Il Pianista”) vuole mettere in evidenza non solo la professione del protagonista, ma il fatto che grazie a questa scamperà alla morte . I temi principali del film sono la shoah e la musica. Dal libro è stato tratto il film omonimo e secondo me tra i due il libro descrive in modo più realistico la situazione degli ebrei.

Il regista, con la realizzazione di scene cruenti, manifesta la sua condanna nei confronti del nazismo e di tutto ciò che esso ha comportato; l’autobiografia di Szpilman diventa una testimonianza scritta degli orrori causati dai nazisti durante l’occupazione di Varsavia.