IL MONITORAGGIO QUALITATIVO Occorre conciliare audience e qualità perché l’audience senza qualità non vale e la qualità senza audience è sprecata…

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E 57_ C 62 ____S 50 __Ap 63 ___ Am= AMICALITAS= STABILITA EMOTIVA C= COSCIENZIOSITA Ap= APERTURA MENTALE MA= Molto AltoM= Medio B= Basso BFQ - PROFILO.
C__44__ S__54__ Ap__33__ Valutazione di un’altra persona MA A
E____ C____S____Ap____ Am= AMICALITAS= STABILITA EMOTIVA C= COSCIENZIOSITA Ap= APERTURA MENTALE MA= Molto AltoM= Medio B= Basso Eterovalutazione BFQ -
BFQ - PROFILO PERSONALE
BFQ - AUTOVALUTAZIONE C_44 C____ S____ Ap_52_ Ap____ MA MA 66-75
E C ,5S Ap 37 – 50,5 Am= AMICALITAS= STABILITA EMOTIVA C= COSCIENZIOSITA Ap= APERTURA MENTALE MA= Molto AltoM= Medio B= Basso BFQ.
LA VALUTAZIONE DEI MOTIVI Studiare la motivazione consente di:
BFQ - autovalutazione C__49__ S__59,5__ Ap_56,5___ MA A M
Contenuti delle diapositive 2 - Profilo di eterovalutazione 3 - Narrativa del Profilo di eterovalutazione 4 - Profilo di autovalutazione 5 - Narrativa.
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IL MONITORAGGIO QUALITATIVO Occorre conciliare audience e qualità perché l’audience senza qualità non vale e la qualità senza audience è sprecata…

Le novità RAI Nell’art. 3 del nuovo contratto di servizio tra RAI e Ministero delle Comunicazioni DALL’AUDITEL AL QUALITEL Un indice di qualità dei programmi misurato con metodologie plurime che si affianca ai dati sulla quantità degli ascolti.

PER LA PRIMA VOLTA SONO COINVOLTI ANCHE I MINORI Fino al 2006 il monitoraggio era rivolto solo a > 15 anni. Il ricorso esclusivo alla telefonia fissa eliminava di fatto una grande fetta della popolazione La valutazione di qualità era fatta solo dai fruitori e venivano esclusi i potenziali fruitori oppure gli abbandoni

PERCHE’ MONITORARE LA TV RIVOLTA AI BAMBINI? LA TEORIA DELLA COLTIVAZIONE

La ricerca di quinta generazione Metodo misto: dati quantitativi e qualitativi Scomposizione del programma in elementi da valutare: livello educativo, comprensione, gradimento ecc… Convergenze degli esiti

2 livelli di analisi Personaggi Tema-contenuti

Come? Quali variabili? Profilo sociologico e psicologico dei personaggi (tipologia, genere, età, adeguatezza di genere e di ruolo) Tema trattato, contesto temporale, stereotipi

modelli culturali (valori) modelli affettivi (emozioni) modelli relazionali (coping e caratteristiche di personalità)

EMOZIONI (Russell, 1980)

I VALORI I valori sono principi ideali da cui derivano norme di condotta, obiettivi astratti e desiderabili che servono come principi guida della vita, attraverso i quali esprimersi nei processi di scelta.

Il modello di Schwartz (1992) L’autore individua dieci valori universali e riconosciuti in tutte le culture… L’insieme dei dieci valori può essere rappresentato all’interno di uno spazio bidimensionale, prima dimensione principale è l’Apertura al cambiamento rispetto al Conservatorismo (Tradizione, Conformismo e Sicurezza); essa riflette un conflitto tra l’enfatizzazione dell’indipendenza del proprio pensiero e delle proprie azioni e la preferenza per una osservanza delle pratiche dettate dalla tradizione. La seconda dimensione, Autoaffermazione (Successo e Potere) rispetto all’Autotrascendenza (Benevolenza ed Universalismo) riflette un conflitto tra l’accettazione degli altri e l’impegno per il loro benessere e la ricerca personale e del predominio sui propri simili.

APERTURA AL CAMBIAMENTO Stimolazione: eccitazione, novità e sfide stimolanti; Edonismo: piacere personale o gratificazione dei sensi; Autodirezione: azione ed indipendenza di pensiero;

AUTOAFFERMAZIONE Potere: status sociale e prestigio, controllo delle risorse e dominanza sulle altre persone; Successo: raggiungimento del successo personale attraverso la dimostrazione della propria competenza in accordo con gli standard di natura sociale;

CONSERVATORISMO Tradizione: rispetto ed accettazione delle usanze che appartengono alla tradizione culturale o religiosa; Conformismo:contenimento di azioni o impulsi suscettibili di disturbare o danneggiare gli altri o di violare norme sociali; Sicurezza:incolumità, armonia e stabilità nella società.

AUTOTRASCENDENZA Universalismo: comprensione, tolleranza, rispetto del benessere di tutte le persone e della natura; Benevolenza: mantenimento e miglioramento del benessere delle persone con cui si è a diretto contatto;

IL COPING Ricerca del supporto sociale Rifiuto/ evitamento del problema Analisi e valutazione della situazione Chiusura in sè: Autocolpevolizzazione Riduzione della tensione Autotrascendenza

CARATTERISTICHE PERSONALITA’ (Il modello BIG FIVE McCrae e Costa,1989) Energia. Alti punteggi si riferiscono ad una modalità di comportamento dinamica, attiva ed energica riportata da persone estroverse, dominanti e loquaci. Al polo opposto le persone poco energiche ed estroverse sono taciturne, sottomesse, poco attive e dinamiche. Amicalità. Ottengono alti punteggi persone che si descrivono come altruiste, amichevoli, generose ed empatiche, giudicate dagli altri come cooperative, cordiali e gradevoli. Opposte sono le caratteristiche delle persone che ottengono bassi punteggi. Coscienziosità. Le persone che ottengono alti punteggi sono descritte come molto scrupolose, riflessive, ordinate, accurate e perseveranti. All’opposto persone con bassi punteggi sono tendenti ad eseguire impegni e compiti con superficialità scarsa attenzione. Stabilità Emotiva. Alti punteggi riflettono caratteristiche connesse a bassa ansia, vulnerabilità ed impulsività proprie di persone che si descrivono come pazienti, difficilmente emotive ed irritabili. All’opposto si trovano persone con umore labile, irrequiete, nervose ed irritabili. Apertura mentale. Persone che ottengo alti punteggi tendono a descriversi come molto colte, curiose, con molti interessi ed aperte ad esperienze e cose nuove, come a culture ed usanze diverse. All’opposto troviamo persone che si descrivono come di limitati interessi e di scarsa propensione alla novità.

Il programma racconta la storia di un cucciolo di drago che vive da solo in una casa. Il piccolo Drago, tale solo di nome se consideriamo le fattezze e l’indole, è un personaggio buffo, buono e disordinato che vive la quotidianità con tutti i suoi impegni e le sue esigenze: tenere ordinata la casa, cercare il sostegno degli amici, gustare cibi preferiti, concedersi un buon sonno. Pur nella paradossalità di certe situazioni, nelle azioni e nelle ambientazioni c’è un certo realismo, tale da suscitare attenzione ed emozione. Drago è molto vicino ai bambini con la sua voglia di scoprire il mondo, con il suo bisogno di sicurezza e con tante paure infantili tra cui il buio. Il piccolo telespettatore si diverte ed impara. I colori del cartone sono rassicuranti ed il ritmo lento ma efficace. Ill contenuto è molto istruttivo perché la vita quotidiana di Drago viene narrata con spunti e informazioni di conoscenze generali. Il personaggio tuttavia assume comportamenti molto estremi ed inadeguati al suo ruolo di cucciolo, ad esempio sembra vivere da solo, e pur essendo piccolo non ha molti amici. Inoltre non è ben chiara l’identità di genere dei personaggi secondari. Le modalità di fronteggiamento degli eventi stressanti sono principalmente di evitamento e di autoconsolazione. Drago sceglie da solo le attività da svolgere mostrando di essere autodiretto. Genere= pupazzo in 3D Personaggio principale = animale bambino