I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Psicologia delle disabilità Definizone, diagnosi, intervento Roberta Camba Sezione di Psicologia, Dip. di Scienze Antropologiche, Università di Genova.
Advertisements

LICFLICF. La diffusione dellICF in Italia, sostenuta con grande forza dalle principali associazioni di tutela delle persone con disabilità e dalla comunità
MODELLO ICF ISTITUTO COMPRENSIVO MOGLIA Giornata di formazione
STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 8. Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione.
Piano Educativo Individualizzato su base ICF
Interventi didattici per i BES
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE IN TEMA DI INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI
PRIMA LEZIONE ARGOMENTO DELLA LEZIONE
Didattica Speciale Un percorso di riflessione su alcune parole chiave
Bisogni Educativi Speciali
Prof. Dario Ianes Università di Bolzano
Handicap: definizione e ambiti dell’intervento Famiglia e disabilità
PROGRAMMA DEL CORSO DI DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE (M-PED/03) Prof
BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Il docente di sostegno: un ruolo nella scuola dell’inclusione
Approccio teorico alla scuola “inclusiva”
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
DALL’ICF AL PROGETTO DI VITA
alunni con bisogni educativi cosiddetti “ speciali”
Integrazione inclusione Il Bisogno Educativo Speciale BES
(International Classification of Functioning, Health and Desease)
TUTTI I DIRITTI DELLA PRESENTE PRODUZIONE SONO RISERVATI.
L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON GRAVE DISABILITA’ Isp
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
bisogni educativi speciali
di insegnamento/apprendimento:
Direttiva 27 dicembre 2012 del Ministro dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca B.E.S.B.E.S. Marzo 2013 A cura della Commissione D.S.A.
Integrazione, Inclusione, Partecipazione Riflessioni in prospettiva
Università di Bolzano I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF e le strategie di integrazione secondo la “Speciale normalità” Dario.
Indicatori di rischio dei
Che cosa è l’ICF? Acronimo di “International classification of functionning , disability and health” Si tratta della classificazione internazionale del.
Francesco Zambotti Università di Bolzano Centro Studi Erickson
CONTRIBUTO Pesistica … Abilità e disabilità problema di linguaggio
ICF e Pianificazione degli interventi
BES.
Bisogni Educativi Speciali
DOCUMENTI e STRUMENTI OPERATIVI per l’INSEGNANTE SPECIALIZZATO
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
BI-SOGNI EDUCATIVI SPECIALI Uno sguardo speciale e sognante sui
Corso di aggiornamento BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Bisogni Educativi Speciali
FORMAZIONE IRC DIOCESI SASSARI Sassari 20 novembre 2014 dott.ssa Antonella Brusa dott. Gaetano Galia Due parole sui BES (Bisogni Educativi Speciali)
I bes GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E IL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF DELL'OMS.
I Bisogni Educativi Speciali
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA DIDATTICA SPECIALE A.A. 2010/11 II Semestre.
La scuola di tutti e di ciascuno
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
Tecnologie per la riduzione dell’handicap Modulo 1: Le parole e i luoghi dell’integrazione [martedì 15 aprile_parte prima] di Luca Ferrari.
Strategia di sviluppo, formazione ed utilizzo della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute dell’Organizzazione.
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO MONTESANO SULLA MARCELLANA
Direttiva Ministeriale 27/12: “Strumenti d’Intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali “ Linee essenziali.
ICF E DIAGNOSI FUNZIONALE
prof.ssa Giovanna Mirra
Simone Consegnati, LUMSA, Roma
Progetto Nazionale ICF – rete di Deruta
Fornisce indicazioni organizzative sull'inclusione degli alunni con difficoltà di apprendimento “dovute a svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici.
La normativa Miur per l’inclusione dei BES
RILEVAZIONE BES Modulo 2 Gruppo di lavoro: Martire Giuliana Oliverio Miranda Posa Annarita Tiano Caterina.
Giampiero Griffo Disabled Peoples International - DPI Cooperazione allo sviluppo e Persone con disabilità.
DSA e altri bes: elementi utili alla didattica nella lettura delle diagnosi.
BES: parliamone insieme
Pedagogia speciale inclusione a scuola alcuni concetti alcuni chiarimenti Elena Bortolotti.
Per una scuola realmente inclusiva Liberamente tratto da : Ianes D. Dai Bisogni Educativi Speciali ai livelli essenziali di qualità. In: Booth T. e Ainscow.
INTRODUZIONE ICF L’ICF-CY è un ordinatore concettuale, un metodo di condivisione della conoscenza, un linguaggio standardizzato per la descrizione della.
Introduzione alla classificazione ICF Gli aspetti sociali Sara Fagni Pisa 19/04/2016.
BES - ICF Michele Cirelli, PhD Psychologist
ALUNNI DISABILI “G.MENCONI” MASSA - 20 aprile 2016 Relatrice : Dott.ssa MARIA COPPOLECCHIA Dall’ingresso nel percorso scolastico all’inclusione.
Misure dispensative e strumenti compensativi
ICF Classificazione internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute Servizio Studenti Disabili – Università di Bologna Formazione insegnanti.
Transcript della presentazione:

I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF: un nuovo approccio di individuazione precoce delle difficoltà Vanessa Macchia Università di Bolzano

ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (International Classification of Functioning, Disability and Health) O.M.S. Organizzazione Mondiale della Sanità

Parte 1: Funzionamento e Disabilità a) Funzioni e Strutture Corporee b) Attività e Partecipazione Parte 2: Fattori Contestuali c) Fattori Ambientali d) Fattori Personali

Scopi dell’ICF fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute,delle condizioni, conseguenze e cause determinanti ad essa correlate; Stabilire un linguaggio comune per la descrizione della salute e delle condizioni ad essa correlate allo scopo di migliorare la comunicazione fra i diversi utilizzatori, tra cui gli operatori sanitari, i ricercatori, gli esponenti politici e la popolazione, incluse le persone con disabilità Rendere possibile il confronto fra dati raccolti in Paesi, discipline sanitarie, servizi e in periodi diversi Fornire uno schema di codifica sistematico per i sistemi informativi sanitari.

Education Act UK, 1996 Un bambino con Bisogni Educativi Speciali (S.E.N.) è quello che: “ha una difficoltà di apprendimento che richiede interventi di educazione speciale”.

Special Educational Needs and Disability Act UK, 2001 - Code of Practice 2001/2 Nei Bisogni Educativi Speciali… “…si trovano difficoltà di apprendimento generali e specifiche, difficoltà comportamentali, emozionali e sociali, difficoltà di comunicazione e di interazione, difficoltà di linguaggio, disturbi dello spettro autistico, difficoltà sensoriali e motorie, minorazioni uditive, minorazioni visive, altre difficoltà fisiche e mediche”. (Department for Education and Skills, 2001, p. 45)

Bisogni Educativi Speciali (Dario Ianes, 2005*) “Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational Need) è qualsiasi difficoltà evolutiva, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico ( come risultato dell’interazione dei vari ambiti della salute secondo il modello ICF dell’OMS), che risulta tale anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata”. * Ianes D. (2005), Bisogni educativi speciali e inclusione, Trento, Erickson. Ianes D. (2005), Bisogni educativi speciali e inclusione (CD-ROM), Trento, Erickson.

In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, solo per citarne alcuni) si arricchiscono, diventano più complessi a causa di un funzionamento educativo-apprenditivo problematico.

DALLA VISIONE GLOBALE DELLA SALUTE E DAL FUNZIONAMENTO UMANO INTRODOTTA DAL SISTEMA ICF DELL’OMS POSSIAMO IDENTIFICARE ALCUNE CAUSE DI “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”

Bisogni Educativi Speciali da “CONDIZIONI FISICHE ” difficili : ospedalizzazioni malattie acute/croniche (diabete, allergie, ecc.) lesioni fragilità anomalie cromosomiche ecc.

Bisogni Educativi Speciali da ostacoli presenti nei “ FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI ” : famiglia problematica pregiudizi ed ostilità culturali difficoltà socioeconomiche ambienti deprivati/devianti scarsità di servizi scarsa preparazione/disponibilità degli insegnanti materiali di apprendimento inadeguati. ecc. ecc.

Bisogni Educativi Speciali da ostacoli presenti nei “ FATTORI CONTESTUALI PERSONALI ” : problemi emozionali problemi comportamentali scarsa autostima scarsa autoefficacia stili attributivi distorti scarsa motivazione difficoltà nell’identità e nel progetto di Sé ecc.

Bisogni Educativi Speciali da menomazioni nelle “ STRUTTURE CORPOREE ” : mancanza di arti mancanza o anomalie in varie parti anatomiche altre anomalie strutturali

Bisogni Educativi Speciali da deficit nelle “ FUNZIONI CORPOREE ” : difficoltà cognitive (attenzione, memoria, ecc.) difficoltà sensoriali difficoltà motorie ecc.

Bisogni Educativi Speciali da difficoltà nelle “ ATTIVITA’ PERSONALI ”, cioè scarse capacità di: apprendimento applicazione delle conoscenze pianificazione delle azioni autoregolazione comunicazione/linguaggi interazione/relazione autonomia personale/sociale ecc.

Bisogni Educativi Speciali da difficoltà od ostacoli nella “ PARTECIPAZIONE SOCIALE ” : difficoltà nel rivestire i vari ruoli nei contesti dell’istruzione (integrazione nelle attività scolastiche) contesti della vita extrascolastica e di comunità

Categorie di risorse: Organizzazione scolastica generale Spazi e archittetura Sensibilizzazione generale Alleanze extrascolastiche Formazione e aggiornamento Documentazione

7. Didattica comune 8. Percorsi educativi e relazionali comuni 9. Didattica individuale 10. Percorsi educativi e relazionali individuali 11. Ausili, tecnologie e materiali speciali 12. Interventi di assistenza e di aiuto personale 13. Interventi riabilitativi 14. Interventi sanitari e terapeutici

Ognuno di questi bambini ha diritto ad una “NORMALITÀ PIÙ SPECIALE” : BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI = situazioni varie, di diverse origini, anche transitorie. Ognuno di questi bambini ha diritto ad una “NORMALITÀ PIÙ SPECIALE” : più sensibile, più attenta e metodologicamente più ricca.

BIBLIOGRAFIA Ianes D. e Cramerotti S. (2005), Il Piano educativo individualizzato – Progetto di vita (Guida 2005-2007), Trento, Erickson. Ianes D. (2005), Bisogni educativi speciali e inclusione, Trento, Erickson. Ianes D. (2005), Bisogni educativi speciali e inclusione - Software gestionale (CD-ROM), Trento, Erickson. Ianes D. e Cramerotti S. (2002), Comportamenti problema e alleanze psicoeducative, Trento, Erickson. Canevaro A. e Ianes D. (2001), Buone prassi di integrazione scolastica, Trento, Erickson. Macchia V. (2006), I Bisogni Educativi Speciali e le risorse per una didattica inclusiva, Difficoltà di apprendimento, vol. 11, n. 54, Trento, Erickson O.M.S. (2002), ICF/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, Trento, Erickson.