I VULCANI Prof.ssa Filomena Mafrica.

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Transcript della presentazione:

I VULCANI Prof.ssa Filomena Mafrica

Un VULCANO è una spaccatura della crostra terrestre attraverso la quale viene emesso il magma e intorno alla quale si è formato un rilievo conico costituito dai materiali eruttati

Struttura di un vulcano Il CRATERE è lo sbocco esterno del camino. Oltre al cratere principale possono esistere crateri secondari Il Camino vulcanico o condotto mette in comunicazione il bacino con l’esterno e permette la risalita del magma

Edificio vulcanico o cono (può anche non esistere), formato dall'accumulo dei materiali lavici e piroclastici che si sono depositati in forma di cono con fianchi a pendenza più o meno accentuata a seconda della minore o maggiore basicità del magma. Camera magmatica o bacino è il serbatoio sotterraneo in cui si trova il magma che alimenta il vulcano

Il MAGMA E’ un miscuglio di minerali allo stato fluido, contenente gas e vapori. In base al contenuto di silice (SiO2), il magma viene suddiviso in: Magma acido: quantità di SiO2 > 65% Viscoso 1050-1300° Magma basico quantità di SiO2 < 52% Fluido 800-1050° Magma neutro 52%> SiO2>65% Caratteristiche intermedie

Nelle profondità della Terra, dove si trovano i bacini magmatici, il magma è a temperature tali che basterebbero a fondere i minerali di cui è costituito. Qui, però, le alte pressioni mantengono il magma allo stato solido. E’ sufficiente che una improvvisa frattura interna provochi un rapido abbassamento della pressione, perché il magma fonda, passi allo stato liquido, aumenti di volume e si faccia strada attraverso le spaccature delle rocce risalendo in superficie

DIVERSI TIPI DI VULCANI Per la loro forma e per l'attività che li caratterizza, i vulcani vengono divisi in 4 tipi principali: i vulcani a scudo, o hawaiani i vulcani peleani. I vulcani stromboliani gli stratovulcani,

I VULCANI A SCUDO Quando il magma è basico e molto fluido, con un basso indice di esplosività esce molto rapidamente. Ne consegue che nei vulcani di lava questa può raggiungere notevoli distanze prima di consolidare: si forma così un apparato a forma di scudo con pendii molto estesi e poco inclinati. Es. i Vulcani delle Hawaii, pertanto essi vengono detti anche hawaiani. Nella prima fase dell'eruzione, danno origine a vere e proprie fontane di lava, che si innalzano dal cratere, occupato quasi sempre da un lago dì lava.

GLI STRATOVULCANI Il magma è acido e viscoso e dà origine a eruzioni esplosive. Alternano periodi in cui l'attività è caratterizzata dall'emissione di lava a periodi in cui vengono emesse soprattutto ceneri, lapilli e bombe vulcaniche. Per questo l'edificio vulcanico presenta stratificazioni successive di lave solidificate e di piroclasti e fianchi ripidi Sono stratovulcani : il Vesuvio, l’Etna, il Fujiyama in Giappone, il Krakatoa in Indonesia e il Popocatepetl in Messico. Sono vulcani particolarmente pericolosi: le nubi di ceneri e gas ad alta temperatura, che emettono nelle loro esplosioni, possono innalzarsi fino a 20 km di altezza e poi precipitare ricoprendo tutto con coltri di ceneri bollenti spesse anche diversi metri. È ciò che è accaduto nell'esplosione del Vesuvio che causò la distruzione delle città di Pompei ed Ercolano nel 79 d.C.

I VULCANI STROMBOLIANI I loro magmi sono viscosi e ciò fa sì che i gas si liberino con violenza trascinando con sé una gran quantità di scorie vulcaniche. Le lave scorrono poco velocemente e per questo l'edificio vulcanico presenta fianchi ripidi e scoscesi. Stromboli è il vulcano situato sulle Isole Eolie che sembra sia in attività ininterrotta da oltre duemila anni ed è chiamato il “Faro del Mediterraneo” perché il suo cratere pieno di lava incandescente illumina il cielo durante la notte.

I VULCANI PELEANI Prendono il nome dal vulcano La Pelée, che si trova nella Martinica, nei Caraibi francesi. I loro magmi sono talmente viscosi che la lava non riesce quasi a scorrere e forma cupole o guglie intorno al cratere, perché si solidifica nella parte esposta all'aria appena uscita dal cratere stesso. I gas del magma si liberano con estrema violenza, trascinando con sé polveri e scorie che formano enormi nubi ad altissima temperatura, le nubi ardenti, che crollano sotto il loro stesso peso e precipitano come una valanga lungo i fianchi dell'edificio vulcanico, distruggendo tutto ciò che incontrano sul loro cammino.

Fasi di un’eruzione vulcanica Un’eruzione vulcanica presenta più fasi che possono succedersi in modo diverso: Fase esplosiva: riapre il cratere già esistente o apre nuovi crateri. Il vulcano comincia ad emettere materiali allo stato fuso, solido o gassoso Fase premonitrice: È costituita da una serie di fenomeni (terremoti, boati, rumori sotterranei) che preannunciano l’attività.

Fase di deiezione: caratterizzata dall’emissione del magma che scorre sui fianchi del cono vulcanico Fase di emanazione: Caratterizzata dall’emissione di vapori. Indica di solito una diminuzione dell’attività

a blocchi a focacce a cuscini a corde I MATERIALI EMESSI DAL VULCANO Quando il magma esce dal vulcano i gas in esso intrappolati si diffondono nell’atmosfera e la sua temperatura diminuisce: si forma così la lava. La lava solidificandosi può assumere aspetti diversi: a blocchi, a corde a focacce, a cuscini. a blocchi a focacce a cuscini a corde

(PRODOTTI PIROCLASTICI) Durante una eruzione vengono emessi, oltre alla lava (liquida), prodotti vulcanici solidi ed aeriformi. SOLIDI (PRODOTTI PIROCLASTICI) Bombe vulcaniche Lapilli Ceneri Polveri Vapore acqueo • Anidride carbonica • Acido cloridrico Idrogeno Ossido di carbonio Anidride solforosa GAS e VAPORI

Bombe vulcaniche ceneri lapilli I prodotti piroclastici sono costituiti dai frammenti delle rocce che ostruivano il condotto vulcanico e da frammenti di lava, proiettati in aria dai gas vulcanici. A seconda delle loro dimensioni, prendono il nome di bombe vulcaniche (superiori a 6 cm), lapilli (frammenti di dimensioni minori, comprese tra 2 e 64 mm), ceneri (inferiori a 2 mm) e polveri. Bombe vulcaniche ceneri lapilli

Etna Stromboli Vesuvio I vulcani in Italia In Italia vi sono numerosi complessi vulcanici antichi e recenti. I principali edifici vulcanici ancora attivi sono: Vesuvio, Stromboli, Vulcano ed Etna. L’Etna ha attualmente un’attività prevalentemente effusiva, con eruzioni frequenti; Stromboli ha un’attività debolmente esplosiva, anche con eruzioni frequenti; Vulcano e il Vesuvio hanno un’attività esplosiva. Si ricorda la disastrosa eruzione del Vesuvio nel 79 d.c., che comportò la distruzione di Pompei ed Ercolano. Le ultime eruzioni del Vesuvio si sono verificate nel 1906 e nel 1944. Etna Stromboli Vesuvio

FENOMENI CONNESSI AL VULCANISMO Esistono manifestazioni collegate all’attività vulcanica presente, almeno in passato, in alcune zone della Terra: i geyser: getti di acqua bollente che fuoriescono dal terreno a intervalli regolari. Famosi i geyser islandesi e quelli del Parco di Yellowstone, negli Stati Uniti Le fumarole: emanazioni di vapore contenenti anidride carbonica e altri gas vulcanici, in prossimità dei vulcani attivi, ma anche disattivati da tempo. Sono famose quelle dei Campi Flegrei, in Campania

Le solfatare sono sorgenti di vapore acqueo ad alta temperatura contenente composti dello zolfo. Famosa la solfatara di Pozzuoli, posta nel cratere di un vecchio vulcano Soffioni boraciferi sono emissioni di vapore acqueo misto a varie sostanze (acido borico e ammoniaca). In Italia sono presenti a Larderello (Toscana) e vengono sfruttati per produrre acido borico ed energia elettrica

I Vulcani in italia