I Piani di Emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/94 Contributi dall ’ esperienza di consulente ed R.S.P.P. Ing. Alessandro Petri.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
Advertisements

ORGANIZZAZIONE DELLE SQUADRE DI EMERGENZA NELLE SEZIONI
Gestione delle emergenze elementari
Corso addetti antincendio - Rischio Basso (D.M. 10 marzo 1998)
CAPO II – USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ART
Sistemi di Gestione della Sicurezza per le imprese a rischio di incidente rilevante 23 settembre 2004.
FORMAZIONE SULLA SICUREZZA
NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE
PREVENZIONE INCENDI LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
VALUTAZIONE DEI RISCHI
Verifica finale Quesiti u.d. 2 CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI
Verifica finale Quesiti u.d. 3 CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Corso di auto-apprendimento guidato per Facilitatori per il Rischio Biologico Richiami sull’organizzazione della Sicurezza in Azienda,
Corso di formazione RRLLS nella ASL di Viterbo
NORMALE ORARIO DI SERVIZIO NO Falso Allarme SI AZIONI DELRSPP Collabora con lAddetto allEmergenza Incendio per definire le modalità di intervento più idonee.
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
Le figure della Prevenzione
Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare.
Informazione ai lavoratori (art. 36)
Supervisione e Gestione Sassuolo, 27 Novembre 2008.
Corso Base per Gruppi Comunali di Protezione Civile Polo Didattico Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bergamo Gorle 31 maggio 2000 Autotutela del.
Prof. Ing. Nicola IANNUZZI
SICUREZZA OBBLIGATORIA: COSA CAMBIA NELLA FORMAZIONE? Incontro con SPISAL sul nuovo Accordo Stato - Regioni 1 marzo 2012.
Liceo Ginnasio Statale C. BECCARIA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO IN AMBITO SCOLASTICO Decreto Legislativo n. 626 / 94.
LA SICUREZZA NEL LAVORO
I Piani di Protezione Civile
LEZIONE 6 MISURE DI PREVENZIONE.
Progettato in relazione alla
D.Lgs. 81/2008 Corso di formazione Modulo B - Macrosettore 8
Bestiario di prevenzione incendi Disillusioni applicate al d. m
La seguente presentazione è stata predisposta per aiutare i RSPP ad illustrare i contenuti del provvedimento sotto riportato; tenendo conto delle diversità
LA FORMAZIONE,L’INFORMAZIONE E L’ADDESTRAMENTO PER LA SICUREZZA
UNITA’ MOBILE DI DECONTAMINAZIONE SANITARIA
Campagna europea sulla valutazione dei rischi Errori frequenti nella valutazione dei rischi.
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Conferenza Stato-Regioni Modulo generale 4 ore Giugno 2012 Formazione ai lavoratori.
RISCHIO IMPIANTI La Legge 22 Gennaio 2008 n.37 L’installazione La trasformazione L’ampliamento La manutenzione DEGLI IMPIANTI AL FINE DI GARANTIRNE LA.
Hanno partecipato all’ ideazione ed alla realizzazione del Corso:
Incentivi Inail alla prevenzione Direzione Regionale Inail Campania.
Manifestazioni, trattenimenti, spettacoli: sicurezza a 360°
Relatore: ing. Francesco Italia
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Prevenzioni incendi (art. 46 ) La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statale, nel rispetto delle.
Sordilli Maurizio Matricola
SEMINARIO INFORMATIVO
DLG.s 81/2008 Titolo VIII: AGENTI FISICI Capo I: Disposizioni generali
D.M. 10 MARZO 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.
La sintesi ? ing. Domenico Mannelli. Articolo 16 - Misure generali di tutela Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
CORSO DI PREVENZIONE INCENDI ex legge 818/84
LINEE DI INDIRIZZO SGSL-AS
Prevenzione incendi nelle strutture sanitarie: evoluzione normativa
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
25/05/20161 CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI (Art. 37 D. Lgs. 81/08) III modulo Relatore: Dott. Davide Piccolo.
Norme e procedure per la gestione del territorio
Gestione delle Emergenze
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A7.1 MODULO A Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Gli ambiti di gestione nella scuola SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole B1.1 MODULO B Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE.
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO OPERATIVITA’ ANTINCENDIO SEMINARIO NUOVO CODICE ANTINCENDIO 16 novembre 2015 – Prato Ing. Claudio Mastrogiuseppe.
GESTIONE EMERGENZE PIANO EVACUAZIONE E PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO PIANO EVACUAZIONE E PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO.
La valutazione del rischio La sorveglianza sanitaria Gli enti esterni Gualberto Depaoli SPRESAL ASL TO1 La sicurezza nelle scuole Torino, 26 gennaio 2011.
CONTROLLO OPERATIVO L'Azienda individua, tramite il Documento di Valutazione dei Rischi, le operazioni e le attività, associate ai rischi identificati,
PROVA DI EVACUAZIONE CON IL GRUPPO SENTIERI DI GUSSAGO.
Dott.ssa Lucia Pampanella Università degli Studi di Perugia 1Servizio di Prevenzione e Protezione CLASSIFICAZIONE DELLE CAPPE DI SICUREZZA BIOLOGICHE (CBS)
Transcript della presentazione:

I Piani di Emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/94 Contributi dall ’ esperienza di consulente ed R.S.P.P. Ing. Alessandro Petri

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/942 Riferimenti normativi principali  Riferimenti generali : –D.Lgs. 626/94; –D.M.10/03/98; –Circ. n. 4 01/03/02 –D.Lgs. 25/02; –D.M. 388/03  Riferimenti particolari per attività specifiche: –Aziende a rischio di incidente rilevante –Cantieri –Scuole –Strutture ricettive –Ospedali –Aeroporti, Stazioni ferroviarie, … (…)

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/943 D.Lgs. 626/94 –“… misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato; [art. 3, c.1, lettera p)] –“… misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza … istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa…” ; [art. 4, c.5, lettera h)] –Art 13 D.M. 10/03/98 –Art. 21 e 22: informazione e formazione

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/944 D.M. 10/03/98  Art. 5: Gestione dell'emergenza in caso di incendio –All'esito della valutazione dei rischi d'incendio… misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole in un piano di emergenza [> 10 dip.] elaborato in conformità ai criteri di cui all'allegato VIII. (…)  Allegato VIII - Pianificazione delle procedure da attuare in caso di incendio: –8.1 - Generalità –8.2 - Contenuti del piano di emergenza –8.3 - Assistenza alle persone disabili in caso di incendio

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/945 Circolare n° 4 del 1 marzo 2002  Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/946 D.Lgs. 25/02 ...il datore di lavoro... predispone procedure di intervento adeguate da attuarsi al verificarsi di tali eventi. Tali misure comprendono esercitazioni di sicurezza da effettuarsi a intervalli regolari e la messa a disposizione di appropriati mezzi di pronto soccorso. ...In particolare nel piano vanno inserite: a)informazioni preliminari sulle attività pericolose, sugli agenti chimici pericolosi, sulle misure per l'identificazione dei rischi, sulle precauzioni e sulle procedure, …; b)qualunque altra informazione disponibile sui rischi specifici derivanti o che possano derivare dal verificarsi di incidenti o situazioni di emergenza, …

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/947 D.M. 388/03  Classificazione delle aziende  Organizzazione di pronto soccorso  Requisiti e formazione degli addetti al pronto soccorso  Attrezzature minime per gli interventi di pronto soccorso

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/948 Il Piano di emergenza il peggiore piano di emergenza è non avere alcun piano il secondo peggiore piano d’emergenza è averne due  il piano di emergenza non è “universale” non esiste un piano di emergenza in grado di fornire tutte le soluzioni alle molteplicità dei rischi connessi alle attività lavorative dell’uomo;  il piano di emergenza è “su misura” per il luogo di lavoro cui si riferisce  il piano di emergenza è un documento “organizzato” quindi breve e di facile lettura

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/949 Obiettivo del Piano di emergenza “consentire la migliore gestione possibile degli scenari incidentali ipotizzabili, determinando una o più sequenze di azioni ritenute le più idonee per ottenere i risultati prefissati al fine di controllare le conseguenze di un incidente”: Ridurre i pericoli alle persone Prestare soccorso alle persone Circoscrivere e contenere l’evento

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9410 Piano di emergenza “su misura”  Strettamente basato sulla valutazione dei rischi: –L’analisi della realtà specifica deve guidare la redazione del piano tenendo conto delle particolarità –Complessità adeguata alla realtà specifica ricercando sempre chiarezza e semplicità –Tenere conto di episodi già accaduti e se possibile trarne insegnamento concreto –Piano mirato e coordinato secondo le misure di prevenzione e protezione predisposte –Ipotesi di situazioni di emergenza ragionevolmente prevedibili / plausibili per la realtà specifica

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9411 Equivoci ed errori comuni  Il piano di emergenza non è un semplice piano di evacuazione –Evidenziare sempre il/i punto/i di raccolta, sia nel piano, sia mediante la segnaletica  Il piano di emergenza non serve solo in caso di incendio –Comprendere, nel piano la corretta gestione delle emergenze sanitarie, anche di lieve entità –Non solo rischi comuni ma anche specifici derivanti dalla propria attività

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9412 Ostacoli  Il piano è importante anche se manca il rispetto di alcuni requisiti normativi, anzi… …in questi casi lo è ancora di più! Manca il CPI, Il sistema di esodo è inadeguato: come faccio a fare il Piano di Emergenza ? La dotazione di presidi antincendio è insufficiente: che senso ha il Piano di Emergenza ?

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9413 Organizzazione per l’emergenza  Le squadre: –Individuazione del personale addetto a compiti speciali in base al piano ed alla organizzazione aziendale –Stabilire chi sono gli incaricati dell’attuazione delle misure contenute nel piano: gerarchia chiara Chi decide l’ordine di evacuazione Chi e come diffonde l’ordine di evacuazione Chi controlla le operazioni di evacuazioni Chi telefona al 115, 118, 113 o 112 Chi interrompe l’erogazione dell’energia elettrica, gas e il funzionamento delle centrali termiche

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9414 Strumento di miglioramento  Simulazioni: un aspetto fondamentale –Il piano non può rimanere nel cassetto –È necessario testare il piano per valutarne l’efficacia –Le prime simulazioni portano a modifiche importanti –Consentono di valutare gli elementi poco efficaci ed innescano il processo di miglioramento –Consentono di far assimilare le procedure al personale –Consentono di valutare meglio le reazioni delle persone –Indirizzano le scelte per ulteriori misure da attuare: Formazione, addestramento, misure organizzative strutturali –Collaborazione e confronto con gli enti se necessario

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9415 Circolo virtuoso VALUTAZIONE DEI RISCHI PIANO DI EMERGENZA ORGANIZZAZIONE DELLE SQUADRE MIGLIORAMENTO CONTINUO MIGLIORAMENTO CONTINUO SIMULAZIONI ESERCITAZIONI

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9416 Diffusione del piano  Se non si diffondono bene i contenuti il piano diventa inutile  Obiettivo: ogni persona presente deve sapere come comportarsi in caso di emergenza –Vale per il personale interno, ma anche per gli esterni: visitatori, clienti, fornitori, ditte di manutenzione –Modalità di diffusione delle informazioni orientate alla comprensione immediata –Uno sforzo di fantasia può aiutare ad abbattere alcune remore in proposito: soluzioni da studiare caso per caso

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9417 Problemi comuni  Difficoltà nell’effettuare simulazioni/esercitazioni: –Perdita di tempo –Un gioco fine a se stesso –Barriere psicologiche e fatalismo  Distribuzione delle informazioni non adeguata –Non è presa in considerazione per gli esterni –È ritenuta inutile –Clienti/visitatori possono spaventarsi  Gestione impianti di rivelazione/allarme

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9418 Problemi aperti  Formazione secondo i contenuti normativi e formazione specifica integrativa: –Necessità di formare gli addetti all’emergenza rispettando i contenuti normativi ma integrandoli con elementi specifici: caratteristiche dei propri luoghi di lavoro, dei rischi presenti  Dotazione per l’emergenza –Pareri difformi in proposito –Mancanza di riferimenti normativi specifici

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9419

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9420

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9421 ENTE Pronto Soccorso Sanitario (0) 118 Pronto Intervento POLIZIA (0) 113 Pronto Intervento CARABINIERI (0) 112 Pronto intervento VV.F. (0) 115 Polizia Municipale (Scarperia) (0) Prefettura di Firenze (Protezione Civile)(0) Esempio numeri utili

Emergenza e Disabilità nei Luoghi di Lavoro – I Piani di emergenza dopo 10 anni di applicazione del D.Lgs. 626/9422 Diagramma di flusso