Roma, 16 novembre 2015 INCONTRO SEMINARIALE SPI-CGIL <<LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE E CONTRATTAZIONE SOCIALE TERRITORIALE>> Intervento dell’avv. Giuseppe Fortuna Direttore dello «Sportello Efficienza, Trasparenza e Partecipazione – Fiscalità» dell’Associazione Ficiesse
LE ESIGENZE SONO Far funzionare bene le PP.AA. centrali e locali Farle funzionare superando la logica dei tagli lineari (che danneggiano le eccellenze) Realizzare sinergie tra Amm/ni centrali, Amm/ni locali e realtà e attori sociali dei diversi territori Dimostrare con i fatti che cooperare nella legalità conviene a tutti perché fa crescere cultura e benessere Riuscirci in fretta SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
I PROBLEMI PRINCIPALI DA AFFRONTARE Tendenza di molte PP.AA. Centrali alla autoreferenzialità (gli obiettivi che contano davvero sono quelli coincidenti con le esigenze dei vertici nazionali e non quelli delle esigenze dei diversi territori) Prevalenza del merito «formale» sul merito «sostanziale» Prevalenza del merito «formale» sul merito «sostanziale» (Le carriere di vertice sono influenzate dal livello di obbedienza ai vertici nazionali piuttosto che dalla dimostrata capacità di migliorare le condizioni sociali, economiche, di vita e di lavoro dei cittadini e degli operatori economici dei territori) SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
I risultati sono noti …
nelle pubbliche amministrazioni …
… e sotto le nostre case.
BISOGNA PERCIÒ che TUTTI gli attori sociali ed economici, privati e pubblici dei territori (con i Comuni in prima fila) FACCIANO SQUADRA TRA LORO CON LA CONTRATTAZIONE SOCIALE TERRITORIALE SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
Il problema è che gli attori dei territori …
… CONTANO ANCORA POCO (il consenso dei cittadini si ricerca nei momenti del voto e troppo spesso con logiche di tipo clientelare) SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
Ma ci sono molti aspetti positivi SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
LA LEGISLAZIONE ITALIANA INCORAGGIA DA MOLTI ANNI LA PARTECIPAZIONE CIVICA E LA CONTRATTAZIONE SOCIALE TERRITORIALE Ricordiamo tra le numerose norme L’ART.118 DEL 2001 DELLA COSTITUZIONE (principio di sussidiarietà) IL DECRETO 150 DEL 2009 (principio della trasparenza «totale») IL DECRETO LEGISLATIVO 33 DEL 2013 (strumento dell’accesso civico)
Art. 118 della Costituzione (ultimo comma) Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.
Decreto legislativo 150 del 2009 (art. 11) La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità.
Decreto legislativo 33 / 2013 (Art. 1, comma 2) La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al responsabile della trasparenza dell’amministrazione obbligata alla pubblicazione di cui al comma 1, che si pronuncia sulla stessa.
COME POSSONO GLI STAKEHOLDERS DI UN TERRITORIO INDIRIZZARE UNA P.A. CENTRALE VERSO IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI, DELLA QUALITÀ DELLA VITA E DELLA COMPETITIVITÀ ECONOMICA DEL LORO TERRITORIO ? ? ? SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
IL MODELLO ETP Efficienza Trasparenza Partecipazione – SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
LE FINALITÀ ISTITUZIONALI DI UNA QUALUNQUE P.A. Ogni soggetto pubblico (OPC) esiste per regolare e intervenire su una serie di fenomeni socio/economici in un territorio determinato per un tempo normalmente indeterminato.
SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015 LE DIMENSIONI DELLA GESTIONE MISURABILI DI OGNI P.A.
La dimensione dell’efficienza si svolge interamente all’interno dell’Opc e considera: 1) l’allocazione delle risorse umane, materiali e finanziarie avute a disposizione; 2) la collocazione di tutte le tipologie di attività in una «nomenclatura generale» dei processi di lavoro svolti; 3) la mappatura di tutti i prodotti (outputs) realizzati e versati sia a clienti esterni che a clienti interni. SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015 L’AREA DELL’EFFICIENZA
SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015 L’AREA DELLA TRASPARENZA: 1) SULL’ORGANIZZAZIONE Prevede: 1) la rilevazione di tutte le ore/persona pagate dalll’Opc; 2) la loro esatta assegnazione ai processi di lavoro (distinti per tipologia) che le hanno assorbite; 3) l’individuazione (per tipologia) e la misurazione dei prodotti realizzati da ciascuna articolazione; distinguendo tra clienti esterni e clienti interni.
L’AREA DELLA TRASPARENZA: 2) SUI RISULTATI CONSEGUITI SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015 Prende in considerazione due dimensioni principali: 1) quella dell’andamento dei fenomeni (outcomes) di competenza dell’Opc; 2) quella dei prodotti (outputs) resi ai clienti esterni all’Opc.
SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015 L’AREA DELLA PARTECIPAZIONE: 1) INTERNA È riferita ai dipendenti dell’Opc. Presuppone la pubblicazione trasparente di tutti i dati di bilancio sui prodotti realizzati e versati a clienti interni e a clienti esterni, sulle ore/persona assorbite dai processi di lavoro e sugli indicatori di qualità (soddisfazione dei clienti). Utilizza metodologie di benchmarking per l’individuazione delle best practice a livello nazionale, per l’individuazione dei successivi obiettivi numerici di miglioramento delle performance e per l’analisi necessarie alla successiva reingegnerizzazione dei processi.
L’AREA DELLA PARTECIPAZIONE: 2) ESTERNA ESEMPIO DI FASI E PASSI NEL SETTORE DELLA PARTECIPAZIONE ALL’ACCERTAMENTO A) FASE PRELIMINARE (1) COSTITUZIONE DI UN «COMITATO NAZIONALE» TRA LE ORGANIZZA- ZIONI PUBBLICHE E PRIVATE E LE PP.AA. CENTRALI INTERESSATE ALLA CONTRATTAZIONE SOCIALE TERRITORIALE Agenzia delle entrate, Guardia di finanza, Anci e Spi-Cgil sia sotto i profili organizzativi, culturali e gestionali, sia per la normativa in tema di partecipazione dei Comuni all’accertamento e le esperienze maturate negli scorsi anni in diverse regioni, province e Comuni italiani Agenzia delle entrate, Guardia di finanza, Anci e Spi-Cgil sia sotto i profili organizzativi, culturali e gestionali, sia per la normativa in tema di partecipazione dei Comuni all’accertamento e le esperienze maturate negli scorsi anni in diverse regioni, province e Comuni italiani SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
(2) COINVOLGIMENTO DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NAZIONALI INTERESSATE ALL’INIZIATIVA A partire dalle associazioni delle categorie produttive (industrie, aziende commerciali, aziende agricole, esercenti arti e professioni) A partire dalle associazioni delle categorie produttive (industrie, aziende commerciali, aziende agricole, esercenti arti e professioni) (3) ELABORAZIONE DEL PROGETTO NAZIONALE E SOTTOSCRIZIONE DEL «PROTOCOLLO D’INTESA» (4) COSTITUZIONE DI «SPORTELLI TERRITORIALI PILOTA» NEI COMUNI IN GRADO DI COINVOLGERE LE DIVERSE CATEGORIE DI STAKEHOLDERS SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
(5) WORKSHOP DI FORMAZIONE DEL «COMITATO NAZIONALE» IN FAVORE DEI RESPONSABILI DEGLI «SPORTELLI TERRITORIALI PILOTA» B) FASE DELL’ATTUAZIONE (6) COMUNICAZIONE AGLI «SPORTELLI TERRITORIALI PILOTA» DEI DATI NAZIONALI E TERRITORIALI DELLE PERFORMANCE DI INTERESSE DEGLI UFFICI DI AGENTRATE E DEI COMANDI GDF CONSEGUITE NELL’ANNO PRECEDENTE SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
(7) WORKSHOP TRA COMITATO NAZIONALE, «SPORTELLI TERRITORIALI PILOTA» E UFFICI E COMANDI INTERESSATI PER ANALIZZARE I DATI DELLE PERFORMANCE E INDIVIDUARE I BENCHMARK DI INTERESSE (8) REDAZIONE E SOTTOSCRIZIONE DEGLI ACCORDI TERRITORIALI CON LA DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO ASSEGNATI A UFFICI AGENTRATE E COMANDI GDF PER L’ANNO SUCCESSIVO
(9) NEL CORSO DELL’ESERCIZIO, COLLABORAZIONE ATTIVA DEGLI STAKEHOLDERS CON UFFICI E COMANDI PER IL CONSEGUMENTO DEGLI OBIETTIVI TERRITORIALI DI MIGLIORAMENTO CONCORDATI (10) AL TERMINE DELL’ESERCIZIO, PRESENTAZIONE DEL CONSUNTI- VO E VALUTAZIONE CONGIUNTA DEI RISULTATI CONSEGUITI E DELLE CAUSE DEGLI EVENTUALI SCOSTAMENTI SEMINARIO SPI-CGIL DEL 16 NOVEMBRE 2015
L’AREA DELLA LEGALITÀ Trasparenza e partecipazione devono stimolare i rapporti tra Opc e stakeholders: 1) dimostrando che l’azione collettiva verso la legalità conviene (ad esempio abbassando le aliquote all’aumentare del gettito spontaneo); 2) costituendo il Comune come stakeholder delle pp.aa. centrali che operano nel territorio (Ps, Cc, Gdf, Tribunali, Inps, Inail, Agenzia delle entrate, ecc.); 3) coordinando azioni e banche dati in una logica di tipo sinergico e integrato per favorire il miglioramento delle condizioni di vita, di impresa e di competitività nel territorio del Comune.
Grazie molte per l’attenzione