PEDAGOGIA Generale e Sociale

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Transcript della presentazione:

PEDAGOGIA Generale e Sociale ANNO ACCADEMICO 2015/2016 Claudia Giangregorio

OBIETTIVI DEL CORSO Acquisire i fondamenti della Pedagogia con particolare riferimento ai concetti base del lavoro educativo in ambito socio-sanitario Analizzare i bisogni educativi delle persone con malattie croniche Pianificare e gestire interventi di educazione del paziente nell'ottica della promozione alla salute Riflettere sulle modalità relazionali e comunicative atte a sostenere efficacemente le persone nel processo di cambiamento

CONTENUTI La pedagogia: definizioni, area di intervento, ambiti di applicazione La pedagogia nell'ambito delle professioni sanitarie, la complessità del pensiero pedagogico a servizio del Fisioterapista L'educazione Terapeutica dei Pazienti inteso come ambito privilegiato nel trattamento delle malattie croniche La centralità della Relazione : la comunicazione efficace, il modello della medicina patient centred, l'attenzione al vissuto emotivo dell'operatore socio-sanitario

METODOLOGIA Lezioni frontali Utilizzo video Interattività con l’aula Simulate e lavori di gruppo

LE PAROLE CHIAVE Integrazione Educazione come processo che dura tutta la vita Multidisciplinareità “saper fare, saper essere” Attenzione al vissuto del paziente e della sua famiglia La relazione La centralità della dimensione emotiva affettiva dell’operatore Empowermwnt

L’ETIMOLOGIA Il termine pedagogia (paidagoghìa) è di origine greca e significa, letteralmente, "educazione del bambino" (pâis,gen. paidòs = bambino, figlio; aghein = condurre, guidare). Tornado alla radice etimologica nella Pedagogia si può osservare che essa indica una disciplina caratterizzata da due movimenti:  1. l’andare verso; 2. l’accompagnare, ovvero la cura e la relazione L’origine greca del termine non è casuale né irrilevante. È infatti all’interno della cultura greca che si consolida il modello paradigmatico dell’educatore e l’idea stessa di educazione come base irrinunciabile della formazione della persona e come presupposto della vita della polis, la città-società della Grecia antica. La pedagogia greca nasce e si consolida a partire dalla convinzione che l’educazione, intesa come pratica pedagogica, sia indispensabile per dare a ciascuno la propria identità consapevole di individuo e di cittadino. Socrate, con la sua storia di filosofo-educatore, la sua teoriamaieutica, la sua capacità di consegnare ai giovani allievi tradizione, mito, sapere consolidato, ma sempre in una prospettiva di ripensamento critico e di rielaborazione personale, costituisce il modello di riferimento ancora oggi attuale del pedagogo. Socrate sosteneva che come l'ostetrica nel parto non "fa" il bambino, ma "aiuta" semplicemente a venire alla luce quel che dentro il corpo della madre c'è già, così l'educatore-insegnante non consegna la "verità" e la conoscenza all'allievo, ma lo aiuta a "tirarle fuori" dalla propria psiche servendosi della pratica del dialogo. 1. l’andare verso; 2. l’accompagnare, ovvero la cura e la relazione.   Questi due movimenti sono quelli che consentono il percorso attraverso cui la persona conquista la propria umanità, la propria irripetibile individualità e la capacità di contribuire attivamente alla vita sociale e, quindi, alla costruzione del “mondo umano”. Attualmente si ritiene che questa classica definizione di pedagogia che nasce dalla sua etimologia sia troppo limitativa, sia perché non tiene conto del fatto che oggi tutte le età della vita sono soggette all’educazione e sia perché essa fa riferimento più all’educazione che alla pedagogia. 6

DEFINIZIONI La pedagogia è la scienza che studia l'educazione e la formazione dell'uomo nella sua interezza; essa ha come oggetto del proprio studio l'uomo nel suo ciclo di vita. Il fine euristico della pedagogia è l'Uomo che si relaziona con l'altro da sé (educazione) e che si relaziona con se stesso (formazione). Il Pedagogista studia l'umano e ciò che riguarda l'Uomo e la sua esistenza.

DEFINIZIONE Scienza che studia la relazione educativa avvalendosi del contributo di molteplici altre scienze al fine di contribuire alla crescita e allo sviluppo della persona

DEFINIZIONI “L’educazione intesa come rappresentazione: non è un campo fisico naturale da esplorare con gli strumenti delle scienze positive, né un campo rientrante nell’ordine del pensiero filosofico. L’educazione è un modo di designare processi complessi che non possono essere scomposti nei minimi termini. Il che equivale a dire che l’educazione è una rappresentazione di tante cose insieme” Duccio Demetrio, in Educatori di Professione, pg 25 Demetrio accademico scrittore italiano , filosofo dell’educazione università bicocca. Si è occupato di educazione degli adulti . Metodo narrativo nel pensiero educativo. Metodo autobiografico 9

SINTETICAMENTE… La Pedagogia : E’ una scienza Studia l'educazione e la formazione dell'uomo E’ una scienza umana: studia l’uomo nel suo ciclo di vita E’ un processo complesso E’ un processo sistemico Fonda la sua metodologia sulla relazione E’ interconnessa ad altre discipline

CON QUALI DISCIPLINE DIALOGA Psicologia Sociologia Filosofia Economia Medicina I caratteri psicologici, culturali, sociali, ecc., spezzettati e installati nei diversi dipartimenti di scienze umane, rendono la sociologia incapace di vedere la persona, la psicologia incapace di vedere la società e l’economia estrae dall’homo sapiens l’homo oeconomicus (Morin). Morin lavorò molto per una conoscenza che supera la separazione dei saperi, ma che porti ad un pensiero sulla complessità. Dagli anni 70. 11

RELAZIONE FRA EDUCAZIONE E PEDAGOGIA La pedagogia è una riflessione teorica “sulla” o “per la” pratica educativa, volta a renderla meno incerta, provvisoria, estemporanea e a modificare la situazione data verso una crescita esistenziale e umana La pedagogia non può mai prescindere dalla prassi perché, al pari della medicina (a cui è stata più volte paragonata), è una scienza volta alla prassi (De Giacinto, 1983), all’esperienza viva e concreta dell’educare; Vi è una perenne circolarità tra teoria e prassi; Questa circolarità produce una crescita e un arricchimento reciproco tra educazione e pedagogia, quindi possiamo parlare di un rapporto a spirale (Bertolini, 1988) De giacinto: morto nell’86 pedagogista italiano, si occupò di epistemologia pedagogica. Bertolini piero, morto 2006 educazione fenomenologica 12

EDUCAZIONE Per educazione s’intende il processo d’integrazione sociale e di trasmissione culturale mediante il quale, nell’ambito di concrete situazioni storiche, ambientali e familiari, si struttura la personalità umana; s’intende per educazione l’insieme delle iniziative individuali o collettive che tendono ad orientare tale processo in modo sistematico verso obiettivi prefissati, attraverso metodi storicamente determinati. Ciascuno per formarsi non ha bisogno di essere “spiegato” ma di riconoscere la propria unicità, di essere ricompreso, interpretato, narrato. 13

CARATTERISTICHE DEL PENSIERO PEDAGOGICO È una scienza pratico – prescrittiva (caratterizzata da una dimensione teoretico – valoriale e una dimensione empirica, fattuale, prassica); 2. Il suo oggetto di studio è l’educazione dell’uomo; La pedagogia deve allora caratterizzarsi come “scienza pratica” per quel tanto che muta le situazioni di fatto ed “umana” perché suo principale oggetto è il rapporto umano: scienza “pratica” e “umana”, dunque, che proprio per essere tale deve connotarsi ed essere autonoma. Teoretico: che è fondato sulla teoria, speculativo, conoscitivo Valoriale: afferisce al mondo dei valori, dei presupposti, dei pregiudizi 14

LE SCIENZE UMANE SONO SCIENZE? Le scienze umane possono rivendicare la loro dignità di scienze a due precise condizioni: Che sia molto ben precisato il loro oggetto d’indagine; Che sia ben delineato lo schema di riferimento (il modello Un fine essenziale delle scienze umane (al pari delle scienze della natura) di fissare leggi generali che possono valere da strumenti per la spiegazione sistematica ed per le predizioni, per quanto possibile, sicure.

AREE DI APPLICAZIONE Pedagogia sociale Pedagogia speciale Pedagogia clinica Pedagogia interculturale Pedagogia giuridica …………….

PEDAGOGIA SOCIALE “ La pedagogia sociale si distingue dalla pedagogia generale in quanto, pur condividendone l ’intero apparato teorico, rileva e approfondisce quelle tematiche che si riferiscono all’impegno educativo in seno alla realtà sociale. L’unità e la specificità epistemologiche della pedagogia sociale nascono dal rapporto dell’educazione con i condizionamenti e i bisogni macro e micro sociali” Cfr. D.IZZO, Manuale di pedagogia sociale, Bologna, 1997 I confini di qs disciplina sono incerti e dipendono dalla società di riferimento. 10 Cfr. S Riprendendo alcune definizioni offerte da L. Pati, quali possono essere allora gli ambiti della riflessione pedagogico-sociale? In modo sintetico, si possono definire attraverso lo studio delle modalità, affinché il singolo sia messo in grado dal sistema sociale di contribuire al processo di umanizzazione del medesimo. Nella prassi si elaborano orientamenti pedagogico-educativi atti a formare l’uomo come cittadino, coniuge, genitore, lavoratore, ecc. (educazione degli adulti, scuole per genitori, progetti con particolari finalità educative da attuare all’interno delle scuole di ogni ordine e grado). Un secondo argomento è quello che studia i modi per favorire il miglior adeguamento delle istituzioni alle esigenze di umanizzazione dei soggetti che ne fanno parte. Le varie istituzioni (famiglia, scuola, extra-scuola, governo, enti locali, servizi sociali, luoghi di lavoro, associazioni, volontariato) vengono studiate in relazione a ciò che le stesse potrebbero fare per favorire i processi di formazione delle persone in esse presenti (come ad esempio i consultori familiari, i centri di mediazione familiare, i centri per le famiglie). Un terzo campo può essere quello che si occupa delle variabili che favoriscono nella società uno stile di funzionamento sempre più a misura d’uomo. La politica, l’economia, la giurisprudenza sono analizzate secondo la loro valenza e i loro effetti educativo-formativi sulle persone, promuovendo anche momenti di confronto con gli esponenti dei vari organi per attuare piani di azione efficaci ed efficienti12. 17

PEDAGOGIA SPECIALE Così come la pedagogia generale risponde ai bisogni universali dell’educazione dell’umanità, la pedagogia speciale cerca di rispondere ai bisogni speciali. In sinergia con altri trattamenti clinici, riabilitativi, rieducativi, anche in situazioni di disagio psichiatrico, la pedagogia speciale interviene ad accompagnare la persona nel recupero e nell’attivazione del potenziale evolutivo inibito o arrestato da una crisi verso quella gradualità che caratterizza lo sviluppo e l’evoluzione dell’individuo. L'allungarsi delle aspettative di invecchiamento fa aumentare il numero delle persone anziane da assistere: si vive di più, ma si convive con le infermità. La tecnologia dell'epoca è costretta a dare risposte rivoluzionarie: la disabilità di massa impone lo sviluppo delle protesi. Prima di allora agli invalidi erano fornite solo le macchine ortopediche, quali grucce, carrozzelle, bastoni, etc...; ma da questo momento nasce per esigenza l'idea che ciò che si è perso può essere sostituito: si compensa la mancanza con qualcosa che possa sostituirla e sopperirne le funzioni, un utilizzo destinato a progredire con lo sviluppo della tecnologia. 18

I BISOGNI SPECIALI: le dimensioni Secondo stime delle Nazioni Unite in tutto il mondo le persone disabili sono 650 milioni: il 10% della popolazione globale Tutte insieme popolerebbero la terza nazione del pianeta, dopo Cina e India Secondo le stime dell’INAIL , ogni anno si verificano in Italia tra i 20000 e i 30000 infortuni sul lavoro che causano varie forme di disabilità permanente Questo dato corrisponde ad una media giornaliera tra i 54 e gli 82 incidenti con esiti invalidanti , temporanei o permanenti

PEDAGOGIA CLINICA La pedagogia clinica implica la rilevazione delle potenzialità, abilità e disponibilità del soggetto di ogni età, attraverso procedimenti di osservazioni capaci di previsione e di verifica o di comprensione dei problemi e dei fatti, e l’utilizzazione di strumenti e metodi atti alla diagnosi pedagogica. Il pedagogista clinico opera nell’ambito della prevenzione, della diagnosi, dell’educazione di individui di ogni età, gruppi, comunità.

PEDAGOGIA INTERCULTURALE La pedagogia interculturale definisce un ambito disciplinare di studio e di ricerca teorica e operativa molto complesso che si è delineato negli ultimi anni, in seguito all’arrivo di decine di migliaia di adulti e bambini immigrati la cui permanenza nel paese ospite ha comportato il manifestarsi di necessità vitali e di bisogni materiali, affettivi, educativi nuovi.

PEDAGOGIA GIURIDICA Rappresenta una branca della Pedagogia generale e studia il rapporto tra individuo-gruppo e diritto e le relative applicazioni operative. Il pedagogista giuridico interviene per aiutare i destinatari di provvedimenti penali nei casi di reinserimento socio-educativo. In ambito civile interviene come CTU e CTP nelle adozioni, negli affidi, nelle separazioni

I QUATTRO MODI DI VEDERE LA PEDAGOGIA Ricerca Filosofia Disciplina applicata Scienza empirica PEDAGOGIA EPISTEMOLOGIA ( Riccardo Massa)‏ Epistemologia: è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni sotto le quali si può avere la conoscenza scientifica: episteme (conoscenza certa9 e logos discorso)‏ 23

CON CHI LAVORA UN PEDAGOGISTA? Bambini Adulti Con persone accompagnate da sofferenza psichica Con persone con disabilità Con persone con un trauma transitorio o permanente Con gli insegnanti Con gruppi e comunità Con organizzazioni Epistemologia: è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni sotto le quali si può avere la conoscenza scientifica: episteme (conoscenza certa9 e logos discorso)‏ 24