OSPEDALE A SVILUPPO ORIZZONTALE Questa tipologia, che in generale non supera i quattro livelli, può essere compatta o articolata, ed è caratterizzata dalla concentrazione dei servizi al centro di una piastra di grandi dimensioni, illuminati da patii interni e dalla localizzazione delle degenze sulle zone perimetrali. Dove le condizioni orografiche e ambientali lo richiedano, si possono avere anche strutture più articolate, con una diversa orientazione per le singole parti. Nuovo ospedale di Bergamo (A. Zublenà, E. Monaco, A. Martini) Si sviluppa in Europa verso la metà del ‘900 e convive per lungo tempo con la tipologia a poliblocco soprattutto in ItaliaScendendo nel dettaglio, questo schema distributivo può essere interpretato in vari modi e, a seconda della diversa connotazione data ai rapporti tra le varie zone dell’ospedale, può dar vita ad ulteriori sottotipi A NASTRO A GALLERIA A SPINA con le degenze disposte intorno al blocco dei servizi di diagnosi e cura ai piani superiori e con i servizi generali ai livelli bassi il complesso delle funzioni è organizzato lungo un grande spazio aperto e coperto destinato ad accogliere tutti i servizi per il pubblico ed i sistemi di collegamento ai vari reparti le degenze sono anche in questo caso disimpegnate da una spina centrale, ma possono risultare indistinte. Un’evoluzione di questo schema è l’ospedale a nuclei con differenti nuclei per ognuna delle tre zone.
OSPEDALE A SVILUPPO ORIZZONTALE Di particolare interesse è risultata l’esperienza inglese del programma BEST BUY: insediamenti ospedalieri di dimensioni contenute (400-500 posti letto), con soluzioni impiantistiche semplificate sfruttando illuminazione ed aerazione naturali Bury St Edmunds, Suffolk, Inghilterra, 1967 (J. Ward, P. James e Building Design Partnership) Le caratteristiche principali erano l’altezza contenuta, l’economicità impiantistica, la prefabbricabilità edilizia. La flessibilità, l’ampliabilità, il sistema del verde con le corti interne Il sistema Best Buy teneva conto delle più recenti tendenze di politica sanitaria in Europa, cercando di realizzare una struttura sempre più leggera per quanto riguarda la degenza ordinaria, che andava via via riducendosi nei tempi e nella complessità dell’assistenza e pianificando un sistema di interventi coordinati al fine di realizzare una strutturata rete territoriale di servizi sanitari integrati.
OSPEDALE A SVILUPPO ORIZZONTALE Ospedale a spina Desert Samaritan Hospital, Mesa Arizona, USA (C. Rowlett Scott’s Health Facilities Dept.) Ospedale a galleria Ospedale Waterland di Purmeerend, Olanda, 1982-88 (Campman Tennekes De Jong) Per ovviare al problema dell’ampliabilità futura, nascono nuove ipotesi morfologiche, passando da una disposizione anulare delle degenze ad una lungo un’asse di sviluppo dei servizi comuni Metodo Harness e Metodo Nucleus
LE IPOTESI MEGASTRUTTURALI Con l’introduzione dell’interpiano tecnico, lo sviluppo dei sistemi costruttivi prefabbricati, vengono proposti modelli di Ospedali che offrivano un’immagine imponente di capacità tecnologica I criteri progettuali di base sono soprattutto FLESSIBILITA’ ECONOMICITA’ Attraverso un’adeguata integrazione strutturale ed impiantistica Ospedale Walter C. Mackenzie Edmonton, Alberta, 1984 (R. Zeidler) L’esposizione dei sistemi impiantistici e tecnologici rafforzava l’idea della fabbrica attraverso un’immagine brutalista tipica dell’architettura degli anni ’70, inoltre consentiva una manutenzione degli stessi in modo indipendente rispetto al funzionamento quotidiano dell’Ospedale
LE NUOVE TENDENZE A.F.O. Altezza contenuta (4-5 livelli) Attualmente i criteri guida nella progettazione di strutture ospedaliere si orientano verso la ricerca di modelli organizzativo-funzionali basati sull’identificazione di aree funzionali omogenee di tipo dipartimentale A.F.O. Altezza contenuta (4-5 livelli) Integrazione urbana Percorsi e accessi chiaramente differenziati Integrazione strutturale ed impiantistica UMANIZZAZIONE