CHE COS’E’ IL CURRICOLO DI ISTITUTO

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CHE COS’E’ IL CURRICOLO DI ISTITUTO 23 settembre 2015

Pof e curricolo di istituto Come è noto il Piano dell’Offerta Formativa è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”. Il cuore didattico del Piano dell’Offerta Formativa è il curricolo, che viene predisposto dalla comunità professionale nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle ‘Indicazioni’ e la sua elaborazione è il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale di ogni scuola.

Criteri per l’elaborazione del curricolo Il Regolamento sull’autonomia fissa i criteri che le istituzioni scolastiche devono osservare per l’elaborazione del curricolo. In particolare stabilisce quali siano i riferimenti prescrittivi che il centro deve fornire e che riguardano, in particolare, i seguenti aspetti: a) gli obiettivi generali del processo formativo; b) gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni; c) le discipline e attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e il relativo monte ore annuale.

5 La progettazione curricolare è una operazione complessa che coinvolge tutti i fattori connessi con il processo educativo, dai contenuti agli esiti formativi, dalla modalità di realizzazione ai condizionamenti dovuti alle situazioni socioambientali. Il processo di costruzione del curricolo non può prescindere da una riconsiderazione critica degli elementi essenziali del rapporto educativo. In conclusione: a) il curricolo va costruito nella scuola, non viene emanato dal centro per essere applicato; b) tale costruzione deve permettere l’accordo tra istanza centrale, normativa e unitaria, ed istanza locale, pragmatica e flessibile; c) la costruzione del curricolo implica una considerazione della scuola come luogo di ricerca, in rapporto dialettico con le istanze provenienti dalla comunità scientifica, le istanze provenienti dalla comunità sociale e quelle etiche e che caratterizzano l'orizzonte dei valori condivisi rappresentati sia a livello centrale sia a livello locale; d) la problematica curricolare è il terreno su cui si muove l’innovazione educativa

Centralità della persona Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato

PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE CONTESTO E RISORSE PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE CENTRALITA’ DELLA SCUOLA: LO STUDENTE AMBIENTE ORGANIZZATIVO

ATTRAVERSO PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE METTERE IN ATTO PROCESSI ATTRAVERSO PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

POF TRIENNALE RAV INDICAZIONI NAZIONALI

RAV http://www.istruzione.it/valutazione/

POF TRIENNALE

ART. 1 C.5 Al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell'autonomia e di riorganizzazione dell'intero sistema di istruzione, e' istituito per l'intera istituzione scolastica, o istituto comprensivo, e per tutti gli indirizzi degli istituti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica l'organico dell'autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal piano triennale dell'offerta formativa predisposto ai sensi del comma 14. I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa con attivita' di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento.

P3OF- ART.1 C.12-14 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attivita' formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonche' la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano puo' essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. 13. L'ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca gli esiti della verifica.