1 LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE A cura del dott. Arturo Bianco.

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a cura del dott. Arturo Bianco
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Transcript della presentazione:

1 LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE A cura del dott. Arturo Bianco

Dott. Arturo Bianco Esperto in gestione delle risorse umane Già presidente Anci Sicilia, componente la presidenza nazionale Anci, già dirigente Ancitel Autore di numerosi volumi, tra cui “Formulario sui controlli interni” (Cel editore, anno 2013), “La gestione del personale negli enti locali” (Cel editore 2012), “La gestione associata dopo il DL n. 95/2012” (Maggioli editore 2012), “La manovra finanziaria 2013” (Cel editore 2013) 2

3 Il Dlgs n. 165/2001 La privatizzazione: fine (?) della disciplina legislativa speciale per il pubblico impiego La attribuzione dei poteri di gestione del rapporto di lavoro ai dirigenti (art. 5, comma 2) conseguenza della privatizzazione Natura privatistica degli atti gestionali del rapporto di lavoro Devoluzione del contenzioso al giudice ordinario La distinzione tra competenze degli organi politici e competenze dei dirigenti

4 Le finalità della privatizzazione Accrescere la efficienza delle PA Razionalizzazione del costo del lavoro pubblico Realizzazione della migliore utilizzazione delle risorse umane: mansioni, anche superiori ed equivalenza, ricerca della flessibilità Cura della formazione e dello sviluppo professionale Pari opportunità

5 La privatizzazione Applicazione del capo I, titolo II del codice civile e delle norme sui rapporti di lavoro subordinato nell ’ impresa Contratti individuali e collettivi Contrattualizzazione di tutte le forme di trattamento economico Rapporto non più paritario tra contratti collettivi e leggi

6 La distinzione di competenze tra organi politici e dirigenti/1 Spettano agli organi di governo le funzioni di indirizzo e verifica della rispondenza dei risultati (atti normativi, programmi e direttive, ripartizione delle destinazione delle risorse tra gli uffici di livello dirigenziale generale, definizione di canoni e tariffe, nomine, richieste di pareri alle Autorità ed al Consiglio di Stato, altri atti indicati dal presente decreto)

7 La distinzione di competenze tra organi politici e dirigenti/2 Spetta ai dirigenti la adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, compresi gli atti a valenza esterna, la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa con poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Responsabilità esclusiva della attività amministrativa, della gestione e dei risultati. Deroga solo ad opera di specifiche disposizioni legislative.

8 Capacità e poteri del dirigente privato datore di lavoro/1 Stipula del contratto individuale Sanzioni disciplinari Gestione del contenzioso Relazioni sindacali Valutazione Orario e ferie IUS VARIANDI Attribuzione e modifica delle mansioni Assegnazione della sede Fissazione dell ’ orario

9 Capacità e poteri del dirigente privato datore di lavoro/2 Valutazione Comunicazione interna Formazione Sviluppo professionale

10 Il ruolo del dirigente Attribuzione delle capacità e dei poteri del privato datore di lavoro Ruolo attribuito a tutti i dirigenti Stretto collegamento con la modificazione del ruolo dei dirigenti La cultura del risultato

11 Gestione risorse umane Pari opportunità Libertà di insegnamento e ricerca Privilegi nella flessibilità per esigenze sociali Formazione ed aggiornamento del personale Trattamento fondamentale ed accessorio

I compiti dei dipendenti Introduzione della logica del risultato Superamento della tradizionale concezione di tipo formalistico Nuova lettura sostanziale del principio di “ buon andamento ” posto dalla Costituzione Efficienza, efficacia ed economicità come criterio di verifica Raggiungimento dei risultati come elemento centrale, al pari della legittimità Importanza dello snellimento e della semplificazione: centralità del cittadino 12

Il trattamento economico accessorio La produttività (importanza crescente per il DLgs n. 150/2009) Le indennità collegate a specifiche prestazioni Lo straordinario Le progressioni economiche (natura e modalità). Il blocco degli effetti economici nel triennio 211/

Le progressioni di carriera Strumento eccezionale, che costituisce comunque una nuova assunzione Vincoli introdotti dal DLgs n. 150/2009: 1.Concorso pubblico con riserva non superiore al 50% 2.Possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno 3.Tenere conto delle valutazioni dell’ultimo triennio 14

I doveri dei dipendenti Materia definita nel contratto (articolo 23 CCNL ed art. 23 CCNL ) Materia definita nel codice di comportamento (allegato al CCNL ) Avvenuta privatizzazione Applicazione dei principi definiti nel DLgs n. 165/2001 e nel cd statuto dei diritti dei lavoratori (legge n. 300/1970) 15

Obblighi contrattuali/1 Collaborazione diligente (anche per l ’ ambiente) Rispetto del segreto d ’ ufficio Non utilizzazione delle notizie a fini privati Fornire informazioni ai cittadini ed attuare la autocertificazione Rispetto dell ’ orario ed autorizzazioni per assenze Mantenere condotta corretta Non occuparsi d ’ altro e non ritardare la guarigione Eseguire le disposizioni, eventualmente richiedendo che siano scritte, salvo che per reati e illeciti amministrativi 16

Obblighi contrattuali/2 Vigilare sul personale Avere cura dei beni Non utilizzare beni dell ’ ente per fini personali Non chiedere e/o accettare compensi per le attività svolte Osservare le disposizioni sull ’ ingresso Comunicare la propria residenza e/o dimora Dare comunicazione tempestiva di malattia Astensione in caso di interesse proprio o di stretti congiunti 17

Obblighi dettati dal codice di comportamento/1 Mantenere posizione di indipendenza Evitare contrasti con l ’ attività d ’ ufficio Esercizio delle attività in modo da supportare il cittadino Accettare solo regali d ’ uso Comunicare la iscrizione ad associazioni (non per partiti e sindacati) Informazione sui contratti di collaborazione Obbligo di astensione Non sollecitare incarichi 18

Obblighi dettati dal codice di comportamento/2 Non accettare incarichi in caso di rapporti d ’ ufficio negli ultimi 2 anni Essere imparziale Non sfruttare l ’ incarico per utilità Non ritardare e limitare le assenze Non rilasciare dichiarazioni pubbliche Assicurare gli standard dei servizi Non utilizzare mediazioni Collaborare con il nucleo di valutazione 19

Le sanzioni disciplinari/1 Materia definita nel DLgs n. 150/2009 Per la parte relativa alle sanzioni si applicano anche le previsioni contrattuali (articoli 3, 4 e 5 CCNL ) Competenza dirigenziale Individuazione in sede regolamentare di uno specifico ufficio Ampia diffusione del codice di disciplina Contestazione preventiva Sentire il dipendente, anche assistito 20

Le sanzioni disciplinari/2 Rimprovero verbale (dirigente settore) Rimprovero scritto o censura (dirigente settore) Multa fino a 4 ore di retribuzione (dirigente settore) Sospensione fino a 10 giorni (dirigente settore) Sospensione da 11 giorni a 6 mesi Licenziamento con preavviso Licenziamento senza preavviso 21

La procedura/1 Contestazione da effettuare entro 20 giorni dalla conoscenza del fatto (per quelle di cui ha competenza il dirigente) Trasmissione all’ufficio competente entro 5 giorni Dipendente convocato dopo 5 giorni Conclusione del procedimento entro 60 giorni Termini imperativi: contestazione iniziale e termine finale Raddoppio dei termini per le fattispecie più gravi Rapporti con il procedimento penale 22