Ovvero, storie di cavalieri e fanti, pedoni e regine Prof. Giuseppe Catalano Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I soggetti del sistema economico Le fonti di reddito delle famiglie
Advertisements

Come classificare le politiche pubbliche
Corso di Scienza delle finanze
Politica Economica – Micro
Corso di Scienza delle Finanze A.A Prof. Mario Cassetti
Cattedra di Economia e Gestione delle Imprese Internazionali
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna
Il PPP: le ipotesi di ricerca e la metodologia valutativa Bologna, 10 maggio 2013 Elisa Valeriani Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Presidente.
Persone Nelle Organizzazioni 1 Università di Pisa DIPARTIMENTO DI SCIENZA DELLA POLITICA Master in Governance Politica Fabiano Corsini Scenari e vettori.
LEZIONE 4 FALLIMENTI DI MERCATO E MONOPOLIO.
Lindustria Italiana Una breve sintesi Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
LEZIONE 3 FALLIMENTI DI MERCATO E BENI PUBBLICI.
5.Struttura e disegno delle politiche agricole Valutazione delle politiche AA 2005/2006 Davide Viaggi.
2. Obiettivi, strumenti, effetti e criteri di valutazione Valutazione delle politiche AA 2005/2006 Davide Viaggi.
Economia delle Aziende Pubbliche Anno accademico
PRIVATIZZAZIONE Trasferimento della proprietà delle imprese dallo Stato (State-owned-Entreprise – SOEs) ai privati.
Massimiliano Mazzanti
Donato Speroni - Ifg Urbino Le politiche microeconomiche.
Il ciclo finanziario dell’impresa
Istituzioni di economia
LE FUNZIONI DEL BENESSERE
La spesa pubblica ud 2 Prof. Colucci Donato
MERCATO UNICO e INTEGRAZIONE ECONOMICA EUROPEA Corso di politica economica - Prof. Roberto Fanfani.
Laboratorio di Alfabetizzazione Finanziaria
1 Politica economica e sviluppo locale: come la politica può costruire il bene comune dei territori Prof. Francesco Timpano Percorso di Formazione allimpegno.
La conoscenza statistica degli Italiani: i risultati di unindagine ISAE Conferenza Stampa ISAE, Roma 20 maggio 2010.
EVOLUZIONE, FORME E CRISI DELLO STATO
Il sistema a economia mista
Roma, maggio 2007 Un “nuovo” ruolo dell’E-Procurement nella PA Ministero Economia e Finanze Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del Personale e.
1 Lezione 8 Esternalità e beni pubblici ultimo aggiornamento 9 aprile 2010.
Michele Polo (Università Bocconi) Roma – 10 novembre 2011.
Gli strumenti di policy. Cosa sono Proposte di classificazione Gli strumenti volontari Gli strumenti coercitivi Gli strumenti misti Perché si sceglie.
Schede didattiche a cura di A. Cortese
Andrea Picistrelli classe 1 a a.s.2013/2014
Come studiare le politiche pubbliche
1 Lezione Introduttiva Prof. Alessandro Scaletti.
Corso di Analisi delle Politiche Pubbliche e della Protezione sociale a.a Versione aggiornata al 26/10/2010.
IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DEL MERCATO DELLA DIFESA EUROPEO
M&m La pubblica amministrazione italiana sess.2 Prof. Renato Ruffini.
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente Prof.ssa M.. Bevolo Lezione n. 2 II SEMESTRE A.A
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
I concetti fondamentali dell’economia
Capitolo 5 LA FUNZIONE DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA
TEORIA KEYNESIANA ED INTERVENTO DELLO STATO IN ECONOMIA
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Quadro europeo: le tendenze principali Rescaling e localizzazione Contrattualizzazione Attivazione Negoziazione e partecipazione.
Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © Capitolo 5: L’economia aperta Capitolo 5 L’economia aperta.
Capitolo 9 Elementi per un percorso interpretativo
La moneta e il suo valore
Economia politica per il quinto anno
Economia politica per il quinto anno
* * * * L’Economia Aziendale, principi generali SCIENZE ECONOMICHE ATTIVITÀ DI PRODUZIONE E CONSUMO DEI BENI ATTI A SODDISFARE I BISOGNI DELLE PERSONE.
IL POTERE DEI GIGANTI PERCHÉ LA CRISI NON HA SCONFITTO IL NEOLIBERISMO COLIN CROUCH.
Economia e Organizzazione Aziendale
Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Il costo standard nei servizi di trasporto pubblico locale su autobus Il settore del trasporto.
Perché scegliere il liceo economico - sociale?. Il liceo insegna a… ragionare criticamente pensare storicamente argomentare le proprie ragioni analizzare.
ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A.S Classe VA Economia politica Prof.ssa Nicoletta Grossi.
Beni pubblici Sono caratterizzati da non escludibilità e non rivalità nel consumo Non escludibilità: non è possibile escludere dal consumo chi non paga.
Corso di sociologia dell’educazione Ferrara 22 marzo 2016.
Politica economica Parte seconda Valentina Meliciani.
Sanità Corso di Scienza delle Finanze Cleam, classe 7 Università Bocconi a.a Riccardo Puglisi.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
I sistemi di Programmazione e Controllo nelle Amministrazioni pubbliche (P & C) a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
Politica Economica Gli obiettivi principali della politica economica.
Il mercato interno e la tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE I principi.
4 introduzione alla CONTABILITÀ NAZIONALE L’argomento: misurazione delle variabili macroeconomiche Oggi parleremo di: (a) definizione del PIL (b) i tre.
I compiti dello Stato nella teoria economica. evoluzione del pensiero economico e definizione dell’estensione dei compiti dello stato: riconoscimento.
Scienza delle Finanze Università Federico II Facoltà di Giurisprudenza Prima cattedra (lett.A-L) a.a Prof. G. Stornaiuolo.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE “ La Logistica Industriale e le tecniche di programmazione e controllo delle scorte” Corso Clea Prof. Mauro Sciarelli.
I Fondamenti Introduzione alla Politica economica Le motivazioni dell’intervento pubblico.
Transcript della presentazione:

Ovvero, storie di cavalieri e fanti, pedoni e regine Prof. Giuseppe Catalano Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma L’intervento pubblico nel sistema economico: le ragioni teoriche e l’evidenza empirica

2 Agenda 1. L’intervento pubblico nel sistema economico: una geografia variabile 1. Storie di cavalieri, fanti, pedoni e regine 2. Lo Stato da produttore a finanziatore: i “quasi-mercati”

3 1.L’intervento pubblico nel sistema economico : una geografia variabile Per comprendere il sistema economico e sociale contemporaneo non si può prescindere dal ruolo economico del settore pubblico Il benessere individuale non dipende solo dalle transazioni di mercato nel settore privato, ma anche da elementi quali la legge, l’ordine pubblico, il sistema scolastico…. Ma qual è il rapporto ottimale tra attività pubblica e privata?

4 Gli obiettivi dell’intervento pubblico L’allocazione La correzione di imperfezioni e fallimento del mercato: esternalità, asimmetrie informative, beni pubblici La redistribuzione La correzione della ricchezza e del reddito determinati dal mercato La stabilizzazione del ciclo economico Le politiche di sviluppo e per la piena occupazione Richard Musgrave, The Theory of Public Finance

5 Le modalità dell’intervento pubblico La produzione di servizi pubblici beni pubblici (difesa, ….) beni privati forniti collettivamente (istruzione, sanità..) Il finanziamento sussidi diretti e indiretti (attraverso il sistema fiscale) La regolamentazione il sistema legale, la tutela della concorrenza, la riduzione delle asimmetrie informative… Joseph Stiglitz, The Economic Role of the State

6 Forme: geografia variabile Servizi di interesse pubblico (generale) definizione preliminare: attività … rilevanti per benessere cittadini (persone, famiglie, gruppi) destinate a numero elevato di cittadini … sottoposte a specifici obblighi; in particolare continuità fornitura accessibilità “indipendentemente” da reddito, localizzazione geografica, condizioni di salute,.. Scelte diverse … nei diversi settori … nei diversi paesi

7 Forme: geografia variabile Settori: Diverse scelte Due estremi, ad esempio: Settore pubblico Settore privato regolato Esempi ItaliaDifesaTLC fisse Produzioneproprietà assetSA gestioneSA FinanziamentoSU (S) Regolazioneaffidamento-- prezzi …-S S: Stato (PA o enti, locale o centrale); A: Altri (imprese di investitori privati, aggregazioni sociali, not-for-profit, …); U: utenti

8 Altri esempi Italia Produzioneproprietà asset SSS/A S gestione AAAS/AAAA Finanziamento SUS/U S Regolazioneaffidamento SSSSS prezzi,.. SSSSSS Forme: geografia variabile Settori: Diverse scelte S: Stato (PA o enti, locale o centrale); A: Altri (imprese di investitori privati, aggregazioni sociali, not-for-profit, …); U: utenti Acqua Parcheggi “aperto” Università statali Assistenza Musei Trasporto pubblico Illuminazione pubblica

9 Forme: geografia variabile Paesi: Diverse scelte Prigioni Esempi ItaliaUK Produzioneproprietà assetSSAS gestioneSSAA FinanziamentoSSSS Regolazioneaffidamento--SS prezzi, S: Stato (PA o enti, locale o centrale); A: Altri (imprese di investitori privati, aggregazioni sociali, not-for-profit, …); U: utenti

10 Sviluppo e crisi del welfare state La spesa pubblica da un terzo alla metà del Pil nei principali paesi capitalistici: il sistema di sicurezza sociale “dalla culla alla tomba” La insoddisfazione dell’intervento pubblico e la insostenibilità dei suoi costi Dal fallimento del mercato ai fallimenti dello Stato.

11 Un problema storico: make or buy? Valutata l’opportunità dell’intervento pubblico bisogna chiedersi se il settore pubblico a) debba produrre direttamente i servizi a) possa fornire i servizi, acquistandoli dai privati

12 Un problema nuovo: quale livello di governo? Il governo sovranazionale Lo stato nazionale Le autonomie locali Il principio di sussidiarietà

13 Un problema antico: quale ruolo per il settore pubblico? Negli ultimi 15 anni vi è stata una fiducia incrollabile sull’efficienza dei mercati nella distribuzione della ricchezza. La crisi economica degli ultimi anni: I mercati (anche quelli più sviluppati, come il mercato finanziario) sono soggetti a (nuovi) fallimenti Un nuovo ruolo del settore pubblico nella proprietà di imprese in settori strategici? (il caso USA: es. GM nel settore auto,Bank of America nel settore bancario, ecc.) Un nuovo ruolo per il settore pubblico nella regolamentazione dei mercati? Es. Accordi europei sui mercati finanziari

14 2. Storie di cavalieri, fanti, pedoni e regine “Nella costruzione di ciascun sistema di governo, nella determinazione del sistema di controlli della costituzione, ciascun individuo dovrebbe essere considerato un furfante (knave) che non ha altro fine, in tutte le sue azioni, che il suo interesse privato. Attraverso questo interesse, noi dobbiamo governarlo e, per mezzo di lui, nonostante la sua insaziabile avarizia ed ambizione, cooperare per l’interesse pubblico”. David Hume, On the Indipendency of Parliament

15 New Visions of Welfare All’indomani della seconda guerra mondiale gli attori e gli operatori pubblici sono considerati altruisti: knights Più tardi emerge la consapevolezza che gli attori e operatori pubblici possono essere self-interessati: knaves Julian Le Grand, Motivation, Agency and Public Policy

16 Un nuovo punto di vista I beneficiari del Welfare State : non dovrebbero più essere considerati Pawns ma il pezzo più potente della scacchiera Queens

17 Un nuovo disegno delle politiche pubbliche nuove categorie interpretative per la definizione delle politiche pubbliche Le motivazioni degli operatori dei servizi: knights or knaves? La capacità dei beneficiari di servizi: pawns or queens?

18 3. Lo Stato da produttore a finanziatore: i “quasi-mercati” A) L’introduzione dei “quasi mercati”: analisi economica e scelte politiche B) Cosa sono i “quasi mercati”? C) Gli obiettivi dei “quasi mercati” D) Le condizioni per il successo dei “quasi mercati”

19 A) L’introduzione dei “quasi mercati” La riforma del welfare state del governo conservatore inglese tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta Il finanziamento dei servizi permane pubblico: ma lo Stato diventa l’acquirente dei servizi prodotti da un sistema di fornitori indipendenti Education Reform Act (1988) National Health Service and Community Care Act (1990) Lo sviluppo dei programmi nei governi laburisti: sanità e istruzione Quasi-Markets Programme, School for Advanced Urban Studies, University of Bristol. Julian Le Grand e Will Bartlett (editors), Quasi-Markets and Social Policy (1993).

20 B) Cosa sono i “quasi mercati”? “mercati” soggetti indipendenti sostituiscono gli erogatori pubblici monopolistici l’integrazione del sistema non avviene per arbitrio burocratico, ma attraverso meccanismi competitivi ma con sostanziali differenze a) dal lato dell’offerta le istituzioni presenti nel mercato non sono necessariamente private, non hanno necessariamente l’obiettivo di massimizzare il profitto b) dal lato della domanda il potere di acquisto dei consumatori non è espresso in termini monetari, ma in un budget assegnato o un voucher, talvolta la decisione di acquisto è delegata ad un terzo soggetto

21 C) Gli obiettivi dei “quasi mercati” Nuovi incentivi per cavalieri e fanti: la minimizzazione dei costi per un livello di quantità e qualità predeterminato Gli utenti: da pedoni a regine: la scelta tra diversi tipi di servizio, tra diversi fornitori dello stesso servizio la fruizione del servizio è equa, determinata dal bisogno e non dalla disponibilità a pagare

22 D) Le condizioni per il successo dei “quasi mercati” 1. la struttura del mercato numerosi fornitori e compratori, possibilità di entrata ed uscita dal mercato, i prezzi si determinano sul mercato equilibrio di potere di mercato tra domanda ed offerta 2. l’informazione necessità di un’informazione accurata e poco costosa le diverse tipologie di contratti: block contracts cost per case contracts cost and volume contracts

23 D) Le condizioni per il successo dei “quasi mercati” 3. i costi di transazione e l’incertezza i problemi derivanti dalla fornitura di beni e servizi “complessi” costi di transazione ex ante (di negoziazione) ex post (monitoraggio dei risultati) il rischio dell’incertezza e della razionalità limitata i costi di transazione inferiori ai costi amministrativi che sostituiscono 4. gli incentivi l’importanza degli incentivi finanziari dei fornitori la necessità di incentivi finanziari per gli acquirenti (qualora non si tratti dei consumatori) 5. il cream skimming i rischi di scelta dei clienti da parte dei fornitori il prezzo del contratto deve variare con i bisogni del cliente

24 Riferimenti bibliografici per approfondimenti: R. Musgrave, The Theory of Public Finance, New York, McGraw-Hill, J. Le Grand e W. Bartlett, Quasi-Markets and Social Policy, London, The Macmillan Press, J. Stiglitz, Economia del settore pubblico, Milano, Hoepli, J. Stiglitz, Il ruolo economico dello Stato, Bologna, Il Mulino, J. Le Grand, Motivation, Agency and Public Policy, Oxford, Oxford, University Press, 2003.