L’analisi benefici costi ABC

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L’analisi benefici costi ABC

Si riferisce infatti al calcolo dei benefici sociali netti conseguenti a una decisione pubblica che modifica l’allocazione delle risorse. (progetti pubblici, dighe, autostrade, modificazione di indirizzo di una scuola, imposizione di vincoli ad una attività inquinante.

Viene usata anche nel settore privato quando si ritiene che la profittabilità degli stessi a livello sociale sia valutata in modo impreciso dal mercato. Anche organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale usano l’ABC per valutare progetti nei paesi in via di sviluppo dove la ristrettezza del mercato impedisce la loro valutazione corretta.

Perché occorre valutare la profittabilità pubblica oltre a quella privata? Perché in alcuni casi non esistono prezzi. In particolare quando il progetto ha economie esterne (un sistema di trasporto urbano fa risparmiare tempo a tutti gli utenti senza che ci sia un prezzo per il risparmio del tempo. In altri casi il prezzo esiste ma è fortemente distorto dalla presenza di imposte o monopoli pubblici. Per esempio,

un progetto per la ricerca di fonti energetiche alternative non può essere valutato ai prezzi di mercato perché questi sono distorti dalla presenza di imposte (i prezzi sono diversi dai costi marginali. (calcolo dei prezzi ombra)

I criteri di decisione Un ente ha a disposizione uno stanziamento definito, all’utilizzo del quale aspirano un certo numero di progetti concorrenti tra loro e che hanno dimensioni fisse. L’ente deve prendere due ordini di decisioni: l’ammissibilità la preferibilità

Per compiere questa scelta sono stati elaborati diversi criteri di decisione: Il valore attuale Il tasso interno di rendimento Il rapporto benefici-costi

Il valore attuale Si sconta, applicando un tasso di interesse i che può essere quello espresso dal mercato (tasso di interesse privato) oppure un tasso che esprime la preferenza temporale della collettività (tasso sociale di sconto), il flusso dei benefici attesi durante il periodo di vita del progetto e si sottrae da esso il flusso , sempre attualizzato dei costi.

Si ottiene in tal modo il valore attuale del progetto secondo la seguente formula VAP = Bo–Co + (B1-C1)/(1+i)+ (B2-C2)/(1+i)2 +…+ (Bn-Cn)/(1+i)n Secondo questo criterio un progetto è considerato ammissibile se il suo valore è superiore a zero, se cioè da un beneficio positivo.

Se ci sono alternative sarà preferito il progetto con il maggior valore attuale. Il primo importante problema è la scelta del tasso di interesse….

Il tasso interno di rendimento Consiste nel calcolare il tasso di sconto che rende uguale a zero il valore attuale del progetto. Sia r questo tasso e risolviamo per r l’equazione del valore attuale. Per esempio una società investe in un progetto 1000 e dopo un anno i suoi profitti aumentano di 1100. Quale rendimento ha avuto il progetto?

Bo–Co + (B1-C1)/(1+r)= 0 -1000+1100 /(1+r)=0 r= 0,1 = 10% Secondo il criterio del tasso di rendimento interno è ammissibile un progetto quando tale tasso è superiore al tasso di attualizzazione preso a riferimento. E’ preferito il progetto con il tasso di interno più elevato.

In caso di stanziamento di bilancio fisso, quale è il caso degli enti pubblici, il criterio del tasso interno dà gli stessi risultati del criterio del valore attuale cioè produce il medesimo ordine di progetti. In caso di stanziamento variabile, quando un’impresa privata accede al mercato dei capitali pagando un tasso di interesse, vi puo’ essere contrasto tra i due criteri

Confronto benefici costi Consiste semplicemente nel dividere i benefici per i costi. In base ad esso risulta ammissibile ogni progetto per il quale il rapporto è positivo, è preferito quel progetto che dà il rapporto più elevato. Esso è sensibile al tasso scelto per l’attualizzazione dei flussi, inoltre come il tasso di rendimento interno può privilegiare progetti di piccole dimensioni che hanno un rapporto B/C elevato. Inoltre, può essere facilmente modificato considerando un costo come un mancato beneficio, o un beneficio come un mancato costo.

Per esempio, per un progetto di protezione di una strada dalla caduta di valanghe l’ufficio calcola benefici pari a 200 e costi pari a 100 (rapporto uguale a 2). Il progettista si accorge di aver dimenticato la minor necessità di rifare il manto stradale, la cui spesa ammonta a 50. Se la posta è considerata un beneficio addizionale porta il rapporto a 2,5

Se è considerata un minor costo porta il rapporto a 4. Il cambiamento può alterare il confronto tra progetti, e soprattutto mette in evidenza una forte discrezionalità lasciata all’analista.

La scelta del tasso di sconto Ipotesi 1: valutazione dei progetti di investimento pubblico in termini di efficienza di mercato e di applicare dunque tassi di sconto vigenti sul mercato dei capitali: Tasso di rendimento ottenuto sull’investimento privato al lordo delle imposte. Una media ponderata tra il precedente e il tasso di rendimento del risparmio privato al netto delle imposte.

Ipotesi 2: ritiene che l’efficienza privata non sia applicabile al pubblico e dunque i progetti pubblici devono essere valutati con appositi criteri e cioè - Il tasso sociale di sconto

Ipotesi 1: I progetti pubblici sono concorrenti con quelli privati. Se l’investimento complessivo è dato, allora le due categorie devono essere poste sullo stesso piano. Cio’ richiede efficienza cioè che ogni lira sia impiegata in modo da dare lo stesso rendimento indipendentemente dalla natura pubblica o privata del progetto.

Questo tasso allora deve essere uguale al rendimento netto di imposta dei titoli privati (perché gli investitori spingono gli investimenti fin dove il rendimento diventa uguale al costo opportunità dei fondi impiegati. Si tratta del prezzo che uguaglia S a I

In alternativa si può applicare una media ponderata tra il tasso di rendimento degli investimenti privati al lordo delle imposte e il tasso di rendimento del risparmio al netto delle imposte. Ciò accade perché gli investimenti pubblici concorrono sia con quelli privati che con il risparmio dunque la loro valutazione dipende da entrambe le variabili. I tassi sono diversi per la tassazione degli interessi e per la regolamentazione dell’attività creditizia

La scelta dei tassi è problematica. La scelta dei tassi privati può essere rifiutata tenendo conto che i progetti pubblici possono essere finanziati anche con mezzi diversi dal ricorso al mercato dei capitali. In più i tassi di mercato sono prezzi e dunque non tengono conto delle esternalità (Pigou e l’insufficienza telescopica dei tassi privati)

Inoltre il tasso di interesse privato è spostato verso l’alto dal rischio poiché esso viene sopportato da un numero limitato di soggetti mentre un progetto pubblico riguarda una collettività. E’ anche distorto dalla presenza delle imposte. (il tasso di sconto sociale tende ad essere più basso di quello privato).

Ma la sua determinazione è essenzialmente un’operazione NORMATIVA “provino l’analista e il politico a calcolare i valori attuali dei progetti con tassi di sconto diversi e non troppo lontani, per difetto, da quelli di mercato e osservino con molto buon senso e pragmatismo le indicazioni che ne derivano”

La valutazione dei benefici e dei costi Consideriamo un progetto che implichi un’attività produttiva che mette cioè a disposizione degli individui un certo bene. I benefici riguardano diversi gruppi di persone (dipendenti, utenti). Anche i costi riguardano gruppi diversi ( contribuenti, produttori in concorrenza). Altri costi hanno natura sociale (impatto ambientale, inquinamento). Il processo di valutazione è quindi estremamente complesso….

Valutazione ai prezzi di mercato In un mercato perfettamente concorrenziale i prezzi riflettono i costi marginali e il valore marginale assegnato dai consumatori. Se vi sono imperfezioni non enormi e meglio usare i prezzi di mercato rispetto ad altre misure ottenute ad un costo più elevato e più complicate.

Un caso che si pone nella valutazione dei grandi progetti è che la loro attuazione modifica i prezzi stessi. Per esempio la costruzione di una diga fa aumentare la produzione agricola e fa diminuire i prezzi. Come si può calcolare il beneficio derivante dalla maggior quantità ad un prezzo ridotto, qual’è il nuovo prezzo di mercato?

Occorre estrapolare la nuova curva di domanda. Calcolare il beneficio (surplus). Prima della costruzione della diga quantità e prezzi erano uguali a OQ e il prezzo era OP. La diga riduce il prezzo dell’acqua dunque la curva di offerta si sposta verso il basso (E’ con un prezzo minore e una maggiore quantità scambiata). Il surplus del consumatore è dato dall’area a e b. Anche il produttore vede aumentato il suo surplus perché sperimenta una riduzione dei costi e una maggiore quantità venduta (area c e d)

Ma il progetto avrà effetti anche in mercati secondari per prodotti concorrenti con il cibo (se i consumatori comprano più vegetali comprano meno vestiti). La curva di domanda si sposta verso il basso. Per i consumatori c’è un aumento di suplus pari a e (dato dalla diminuzione del prezzo di equilibrio), i produttori per effetto del prezzo più basso e della minor quantità venduta perderanno e+f . Il beneficio totale è dato da a+b+c+d-f

La valutazione con i prezzi ombra Si ha quando le imperfezioni del mercato sono tali per cui non si può applicare il prezzo. Un esempio classico si ha quando il progetto usa risorse non utilizzate che dal punto di vista sociale valgono praticamente zero perché non soggetti ad usi alternativi che producono ricchezza.

Per esempio il fattore lavoro non occupato che viene assorbito da un progetto pubblico ha un prezzo ombra vicino allo zero perché non implica alcun costo opportunità per la collettività.

La valutazione in assenza di prezzi I progetti pubblici annoverano tra i benefici principali, vantaggi di natura individuale e collettiva per i quali non esistono prezzi di alcun genere. Per esempio un sistema di trasporti urbano sotterraneo ha come obiettivi la riduzione: Dei tempi di trasporto Degli incidenti stradali Dell’inquinamento Aumenta inoltre il prestigio di una città.

Questi elementi non ricevono alcuna valutazione diretta dal mercato. Il modo per dare ad essi un valore monetario necessita la valutazione delle somme che le persone che ne beneficiano sarebbero disposte a pagare per assicurarseli. Al contrario, nel caso dei costi, il valore è dato da quanto chi subisce lo svantaggio è disposto ad accettare per subirlo volontariamente.

Il valore del tempo Se ritiene valida l’ipotesi per cui la sostituzione tra lavoro e tempo libero avviene fino a che il reddito al netto delle imposte che si trae da un’ora addizionale di lavoro è uguale al valore che si annette ad un’ora di tempo libero, allora il risparmio di tempo va valutato al tasso di salario dopo l’imposta. Ma non tutti possono decidere quante ore lavorare e non tutti usano la metropolitana per andare al lavoro…

Un’altra soluzione è di valutare la disponibilità a pagare dei contribuenti per mezzi più veloci ma con prezzi più elevati e di usare la differenza come valutazione.

Il valore della vita Reddito annuo moltiplicato per il numero di anni Differenziali salariali

Considerazioni distributive Supponiamo che un progetto possa essere realizzato allo stesso costo nell’area 1 o 2. L’area 1 è abitata prevalentemente da ricchi, mentre l’area 2 è abitata prevalentemente da poveri. I benefici per entrambe le aree possono essere scomposti in benefici per i più o meno abbienti

B1 = aBr+bBp B2 = aBr+bBp

Incertezza Supponiamo che i costi possano essere 100 o 500 con probabilità 0,5 ciascuno. Supponiamo che i benefici siano 200 con probabilità 0,3 e 1000 con probabilità 0,7 Si calcola allora il valore atteso VAcosti = 0,5x100 + 0,5x500= 300 VAbenefici 0,3x200+0,7x100=760 Se si conosce la funzione di utilità dell’individuo rappresentativo si può

Calcolare l’equivalente certo cioè il risultato sicuro che per l’individuo rappresentativo è uguale al valore atteso dei costi e dei benefici. In caso di avversione al rischio l’equivalente certo ha dimensione inferiore del valore atteso e dunque diventa la base per l’applicazione corretta dei diversi criteri di decisione.