Il primo soccorso
Il rischio Il rischio è una variabile controllabile, entro certi limiti Si può valutare e prevenire quando si hanno adeguate informazioni e competenze Educazione alla sicurezza significa saper anticipare e prevenire i rischi e saper reagire prontamente al pericolo Conoscere i propri limiti, saper cadere, sapere assistere un compagno, sono situazioni che si possono apprendere in palestra o in allenamento K. Viarengo 2014
Le leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro obbligano i lavoratori a seguire le norme studiate per il proprio ambito K. Viarengo 2014
Prevenire il rischio sempre Anche nelle attività motorie e sportive la componente “rischiosa” è presente, ma.... … essa è sempre presente! K. Viarengo 2014
Come prevenzione attiva nell’attività sportiva indichiamo: un’adeguata preparazione psicofisica una chiara progettazione del movimento da eseguire (forza, velocità ed intensità dell'azione motoria) un corretto utilizzo degli spazi a disposizione K. Viarengo 2014
Fanno parte della prevenzione passiva corrette abitudini di vita non strettamente legate all’attività sportiva, bensì allo stato generale di buona salute e di benessere: l’alimentazione il riposo l’uso di indumenti e attrezzature adeguate l’efficienza delle attrezzature e degli impianti sportivi la presenza di materiale di pronto soccorso (in particolare borsa del ghiaccio e garze sterili) K. Viarengo 2014
Le situazioni nelle quali si rende necessario un intervento tempestivo si distinguono a seconda della gravità dell'evento in: Urgenze Emergenze Sono quei casi nei quali il trauma è così importante e massivo da mettere a repentaglio la vita dell'infortunato, e nei quali la prontezza dell'intervento può salvare la vita. In questi casi sono compromesse le funzioni respiratorie e circolatorie Sono quei casi di traumi o infortuni che non mettono a rischio la vita dell'infortunato, e nei quali l'intervento adeguato è più importante della velocità dello stesso K. Viarengo 2014
Per primo soccorso si intende l’aiuto che il soccorritore presta all'infortunato in attesa dell’arrivo del medico. Il cittadino che non interviene compie il reato di omissione di soccorso ed è punibile penalmente. La legge non obbliga a intervenire direttamente, ma solo ad avvertire il servizio per le emergenze sanitarie (118) o polizia (113) o carabinieri (112). K. Viarengo 2014
In attesa del soccorso, è bene conoscere quali misure adottare e quali comportamenti mettere in atto per limitare l’aggravarsi della situazione. Codice di comportamento: chiamare il 118 valutare lo stato di coscienza del soggetto infortunato rendere l’ambiente sicuro Che cosa fare: l’infortunato va lasciato dove si trova osservare attentamente, con calma e buon senso, le condizioni generali per prestare i primi soccorsi Che cosa non fare: non dargli da bere o da mangiare non soffermarsi sulla singola lesione K. Viarengo 2014
Urgenze mediche In caso di urgenza medica: evitare il peggioramento delle condizioni; prestare adeguato soccorso; medicare le ferite; immobilizzare le fratture; calmare l’infortunato; cercare di alleviarne il dolore, ponendolo nella migliore posizione; proteggerlo da freddo, caldo o pioggia fino all’arrivo dei soccorritori. Urgenze mediche K. Viarengo 2014
Che cosa fare se l’infortunato non è cosciente: attirare l’attenzione di qualcuno che possa provvedere alla chiamata del sistema d’emergenza; posizionare l’infortunato in posizione supina; effettuare la manovra G.A.S. (Guarda, Ascolta e Senti): se respira: posizione di sicurezza se non respira: manovra di RCP (Respirazione Cardio Polmonare) 112 Carabinieri 113 Polizia K. Viarengo 2014
La manovra G.A.S. G = guardare se si muove il torace A = ascoltare i rumori respiratori S = sentire l’aria che passa Valutazione dei segni di circolo MO.TO.RE.: MO = movimento TO = tosse RE = respiro K. Viarengo 2014
L'ABCDE del soccorritore A = Airway = vie respiratorie: verificare se sono libere B = Breathing = respirazione: verificare il respiro C = Circulation = circolazione: verificare la presenza del battito cardiaco D = Disability = verificare se esiste incapacità funzionale E = Expose = esposizione: scoprire la parte lesa per un controllo visivo L'ABCDE del soccorritore K. Viarengo 2014
posizione di sicurezza Se il soggetto non è cosciente e se siamo certi di non essere in presenza di lesioni gravi, si pone in posizione di sicurezza Porsi di fianco al soggetto Slacciare gli indumenti costrittivi Iperestendere il capo ponendo una mano sotto la nuca ed una sulla fronte, oppure Una mano sulla fronte ed una sul mento Liberare la bocca ed il naso da eventuali corpi estranei K. Viarengo 2014
stendere perpendicolarmente al corpo un braccio dell’infortunato (c); flettere la gamba opposta (destra) e, afferrando l’anca e la spalla (destra), ruotare il corpo del soggetto verso il braccio steso, portando l’infortunato sul fianco (d) (e); K. Viarengo 2014
rianimazione cardio polmonare Ma se il soggetto manifesta dispnea (respiro difficoltoso) o non riusciamo a sentire i suoi battiti cardiaci si renderà necessario praticare la RCP rianimazione cardio polmonare K. Viarengo 2014
Il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca si fanno perché dal soccorritore occasionale può giungere la salvezza Anche se.. molto dipende dal trovarsi da soli o con un compagno K. Viarengo 2014
Il massaggio cardiaco Sulla metà inferiore dello sterno posizionare i palmi delle mani uno sull'altro, braccia distese, per effettuare spinte decise Le braccia e le spalle devono essere perpendicolari Si devono effettuare 100 compressioni al minuto K. Viarengo 2014
La respirazione bocca a bocca Iperestendere il capo Chiudere il naso con le dita Far aderire la propria bocca su quella della vittima Insufflare facendo attenzione che il torace si sollevi Il ritmo è di 2 insufflazioni ogni 30 compressioni In due il massaggiatore conta a voce alta e l'altro si inserisce con l'insufflazione K. Viarengo 2014
Diventa essenziale la tempestività dell'intervento La procedura descritta si basa sulle linee guida dell'European Resuscitation Council, ed è pensata per essere eseguita da chiunque (anche personale non sanitario). La procedura consente di evitare al cervello i danni da mancata ossigenazione Mediamente le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% ogni minuto Diventa essenziale la tempestività dell'intervento K. Viarengo 2014
Il primo soccorso nei casi più comuni K. Viarengo 2014
Le contusioni Borsa del ghiaccio Riposo Intervento: Sintomi: Sono lesioni traumatiche causate da un urto diretto In genere senza interessare la cute Si può verificare un versamento sottocutaneo Sintomi: dolore e gonfiore (ematoma inframuscolare o emartro) K. Viarengo 2014
Le ferite Interruzioni nella continuità del tessuto epiteliale Possono essere superficiali, profonde o penetranti con interessamento degli organi interni K. Viarengo 2014
Intervento lavare con garza sterile inmbevuta di disinfettante Se è lieve: lavare con garza sterile inmbevuta di disinfettante medicare con cerotto o garza non troppo stretta Se profonda e sanguinante: arrestare l'emorragia portare al pronto soccorso per eventuali suture K. Viarengo 2014
L'emorragia E' la fuoriuscita di sangue dai vasi (interna o esterna) Arteriosa: il sangue è rosso vivo Venosa: il sangue è rosso scuro Intervento Bisogna arrestare l'emorragia comprimendo la ferita Se massiva, bisogna comprimere a monte (a valle se venosa) della ferita fino all'arrivo dei soccorsi K. Viarengo 2014
Epistassi Vesciche Intervento Intervento E' la perdita di sangue dal naso Si può verificare per traumi, vasodilatazione, raffreddore Ustione da sfregamento Sono bolle doloranti piene di liquido Intervento Evitare sfregamenti ulteriori Se si è rotta, disinfettare e coprire con cerotto Intervento Inclinare in avanti testa e busto, comprimendo le narici K. Viarengo 2014
Contrattura Crampo Intervento: Intervento: Muscolo dolorante 8-24 ore dopo lo sforzo Cause: carico eccessivo, riscaldamento inadeguato, preparazione fisica non idonea Muscolo indurito e dolorante durante l'esercizio Cause: il freddo, la fatica o posizioni mantenute a lungo Intervento: Riposo per 4-5 giorni Massaggi Esercizi di stretching Calore locale Intervento: Allungamento del gruppo muscolare (stretching) Massaggio o compresione della parte dolorante Può essere utile una borsa di acqua calda K. Viarengo 2014
Cause Stiramento Strappo Dovuto ad eccessiva tensione, è simile allo stiramento ma il numero di fibre interessato è maggiore E' il grado più semplice di lesione muscolare Le lesioni sono limitate a poche fibre muscolari Il dolore è improvviso durante l'esercizio Cause Freddo, scarso allenamento, scarso riscaldamento, umidità, fatica K. Viarengo 2014
In entrambi i casi.... Ice: ghiaccio Compression: compressione Applicare ghiaccio Aspettare i tempi di recupero (10gg, 20-30 in caso di strappo) NON massaggiare la parte Tecnica RICE: acronimo inglese che esemplifica il comportamento più idoneo da adottare immediatamente dopo un trauma muscolo-scheletrico: Rest: riposo Ice: ghiaccio Compression: compressione Elevation: elevazione K. Viarengo 2014
Lesioni tendinee Si dicono tendiniti le infiammazioni dovute a ipersollecitazioni o microtraumi ripetuti Tendinosi sono cronicizzate Entrambe provocano dolore ed impotenza funzionale Altro evento traumatico sono le distorsioni dei capi articolari con iperestensione dei tendini e dei legamenti, fino alla rottura con distacco completo K. Viarengo 2014
Intervento immediato: In ogni caso Occorre la visita specialistica per stabilire la gravità della lesione Intervento immediato: Tecnica RICE K. Viarengo 2014
Trauma articolare con perdita di contatto permanente tra i capi ossei Lussazione Trauma articolare con perdita di contatto permanente tra i capi ossei Causa dolore, gonfiore, deformazione dell'articolazione interessata e incapacità funzionale Intervento: chiamare il 118 immobilizzare la parte lesa applicare ghiaccio K. Viarengo 2014
Frattura Interruzione della continuità di uno o più ossa Può essere chiusa o aperta con rischio di infezione Completa, incompleta o frammentaria Provoca immediato dolore e impotenza funzionale Intervento: Chiamare il 118 Tecnica RICE Immobilizzare l'articolazione a monte e a valle Se esposta, coprire con garze sterili K. Viarengo 2014
Sintomi: malessere, pallore, sudorazione, nausea, perdita di coscienza Lipotimia Temporanea perdita di conoscenza dovuta a riduzione dell'afflusso di sangue al cervello Cause: forti emozioni, forti dolori, ambiente surriscaldato, ipoglicemia, ipotensione arteriosa Sintomi: malessere, pallore, sudorazione, nausea, perdita di coscienza Intervento: distendere il paziente slegare gli indumenti costrittivi sollevare gli arti inferiori K. Viarengo 2014
Lo shock Sintomi: Stato di agitazione e irrequietezza Estremo pallore Labbra e unghie bluastre Brividi e sudori freddi Polso rapido e debole Respirazione affannosa Nausea o vomito Intervento: Posizione antishock Chiamare il 118 Evento pericoloso caratterizzato da brusca caduta della pressione arteriosa S: cardiogeno: arresto cardiocircolatorio S. emorragico: e. interne o esterne massive S. neurogeno: gravi sofferrenze cerebrali S. anafilattico: grave reazione allergica S. traumatico: gravi e numerose fratture S. settico: grave invasione di germi o tossine K. Viarengo 2014
La posizione antishock K. Viarengo 2014
Soffocamento Difficoltà respiratoria causata in genere da corpi estranei Sintomi: Agitazione, dispnea, cianosi E' indispensabile agire presto!!! Intervento: esortare il soggetto a tossire se bimbo, metterlo con la testa in giù e dare colpi energici sulla schiena tra le scapole se adulto, colpite energicamente per 5 volte il dorso tra le scapole. se non dà risultato: manovra di Heimlich K. Viarengo 2014
Ustione Intervento: se troppo estesa, recarsi al pronto soccorso Lesione dei tessuti dovuta a troppo alte o basse temperature, radiazioni solari, sostanze chimiche, corrente elettrica Sintomi: arrossamento, dolore, gonfiore dello strato superficiale Ustione Intervento: se troppo estesa, recarsi al pronto soccorso U. da calore: raffreddare la parte con acqua corrente per almeno 10' e proteggere le vesciche con garze sterili U. solare: raffreddare le cute e reidratarla con creme K. Viarengo 2014
Colpo di calore Intervento: allertare il 118 Cause: elevate temperature associate ad alti tassi di umidità, si manifesta quando l'organismo non è più in grado di disperdere il calore Sintomi: cefalea, vomito, talora vertigini, agitazione, stato confusionale fino alla perdita di coscienza con shock Colpo di calore Intervento: allertare il 118 Trasportare il paziente in luogo ombroso, fresco e ventilato Se non vomita ed è cosciente dargli da bere acqua fresca NON gelata K. Viarengo 2014