“Aspettate la sua Misericordia”

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In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo nella casa di.
Transcript della presentazione:

“Aspettate la sua Misericordia” Avvento 2015

Inno dell'Anno Santo della Misericordia Misericordes sicut Pater! Misericordes sicut Pater! 1. Rendiamo grazie al Padre, perché è buono in aeternum misericordia eius ha creato il mondo con sapienza in aeternum misericordia eius conduce il Suo popolo nella storia perdona e accoglie i Suoi figli 2. Rendiamo grazie al Figlio, luce delle genti ci ha amati con un cuore di carne da Lui riceviamo, a Lui ci doniamo il cuore si apra a chi ha fame e sete 3. Chiediamo allo Spirito i sette santi doni in aeternum misericordia eius fonte di ogni bene, dolcissimo sollievo da Lui confortati, offriamo conforto l’amore spera e tutto sopporta 4. Chiediamo la pace al Dio di ogni pace la terra aspetta il vangelo del Regno gioia e perdono nel cuore dei piccoli saranno nuovi i cieli e la terra Misericordes sicut Pater

“Aspettate la sua Misericordia” Dal libro del Siracide (2,1-9) 1Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione. 2Abbi un cuore retto e sii costante , non ti smarrire nel tempo della prova. 3Stai unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. 4Accetta quanto ti capita e sii paziente nelle vicende dolorose, 5perché l'oro si prova con il fuoco e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. Nelle malattie e nella povertà confida in lui. 6Affìdati a lui ed egli ti aiuterà, raddrizza le tue vie e spera in lui. 7Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia e non deviate, per non cadere. 8Voi che temete il Signore, confidate in lui, e la vostra ricompensa non verrà meno. 9Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici, nella felicità eterna e nella misericordia, poiché la sua ricompensa è un dono eterno e gioioso.

1ª Domenica di Avvento La vostra liberazione è vicina + Dal Vangelo secondo Luca (21,25-28.34-36) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Opera di Misericordia spirituale Consigliare i dubbiosi Di fronte ad un mondo dubbioso e sfiduciato, il cristiano è chiamato a vegliare e a pregare in ogni momento (Lc 21,36), accogliendo la misericordia di Dio e manifestandola nei confronti dei fratelli e delle sorelle che vivono nel dubbio e nella paura.

2ª Domenica di Avvento Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! + Dal Vangelo secondo Luca (3,1-6) Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Opera di Misericordia spirituale Insegnare agli ignoranti Ogni discepolo di Gesù è chiamato ad accogliere la “parola di Dio”, a imparare, a fare esperienza viva del suo amore misericordioso che perdona, e a dare testimonianza ai fratelli, insegnando con la propria vita, con gesti di amore e di misericordia.

Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce. + Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38) In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Giubileo Straordinario della Misericordia 8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016 “L’Anno Santo si aprirà l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione. Questa festa liturgica indica il modo dell’agire di Dio fin dai primordi della nostra storia. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l’umanità sola e in balia del male. Per questo ha pensato e voluto Maria santa e immacolata nell’amore, perché diventasse la Madre del Redentore dell’uomo. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona.“ Papa Francesco, Bolla Misericordiae Vultus, n. 3.

3ª Domenica di Avvento E noi che cosa dobbiamo fare? + Dal Vangelo secondo Luca (3,10-18) In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Opera di Misericordia spirituale Ammonire i peccatori “Che cosa dobbiamo fare” (Lc 3,10) è la reazione degli ascoltatori di Giovanni Battista. Ognuno deve convertire il proprio cuore e la propria vita a Dio. Una volta ricevuta, la misericordia di Dio va trasmessa ai propri fratelli e sorelle, con gesti concreti di amore, di giustizia e di solidarietà. Questa è l’ammonizione più potente e feconda: dimostrare con i fatti che sei amato dal Signore.

4ª Domenica di Avvento A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? + Dal Vangelo secondo Luca (1,39-45) In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Opera di Misericordia spirituale Consolare gli afflitti Giovanni rappresenta tutti noi: esultanti di gioia per la venuta del Salvatore, del Redentore dell’uomo, che cura e guarisce le nostre anime e i nostri corpi, proprio perché è entrato nella nostra carne per salvare la nostra carne ferita. Una gioia incontenibile, che non possiamo tenere gelosamente solo per noi, ma che deve saper toccare la carne ferita del fratello che soffre e che piange.

“Aspettate la sua Misericordia” BUON AVVENTO!