Illuminazione Pubblica Sistema di Telecontrollo L’Illuminazione Pubblica su Roma e il Sistema di Telecontrollo Andrea Carbone Andrea Carbone Manuel Colaceci.

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Illuminazione Pubblica Sistema di Telecontrollo L’Illuminazione Pubblica su Roma e il Sistema di Telecontrollo Andrea Carbone Andrea Carbone Manuel Colaceci Manuel Colaceci DIPARTIMENTO DI INFORMATICA E SISTEMISTICA ANTONIO RUBERTI CORSO DI STUDIO IN INGEGNERIA GESTIONALE Prof. Giuseppe Catalano A.A. 2015/2016

Definizione e caratteristiche dell’illuminazione pubblica Ragioni dell’intervento pubblico Quadro Normativo Modalità di affidamento Indice Contratto di servizio Confronto con le principali città italiane Esigenza telecontrollo Affidamento e Gestione del telecontrollo Conclusioni Bibliografia Confronto con le principali città europee 2 of 19

Definizione e Caratteristiche dell’Illuminazione Pubblica Il servizio di IP è classificato, in accordo con l’analisi economica normativa, come “bene pubblico puro” per le sue caratteristiche di non rivalità e non escludibilità: è un servizio a consumo collettivo. 3 of 19 Inoltre, non essendo riconducibile alla domanda individuale dei cittadini, è rimasto a lungo uno dei servizi pubblici meno regolamentati e perciò più articolati dal punto di vista organizzativo e meno ricchi di documentazioni da fonti ufficiali.

Ragioni dell’Intervento Pubblico 4 of 19  La domanda del servizio di IP è quindi di natura collettiva  Non è possibile stimare il consumo legato alle esigenze del singolo cittadino né in termini di disponibilità a pagare né in termini di costo marginale da sostenere per l’erogazione del servizio  Difficilmente la produzione viene concessa al libero mercato, rendendo così necessario il ruolo del decisore pubblico.

Esternalità 5 of 19  Per quanto riguarda le esternalità negative, bisogna preoccuparsi di adottare alcune soluzioni come: Riduzione dell’inquinamento luminoso Riduzione del consumo di energia elettrica Miglioramento della sicurezza per la circolazione stradale Tutela dell’attività di ricerca scientifica e divulgativa svolta dagli osservatori astronomici  La presenza di un efficace sistema di Illuminazione pubblica genera diverse esternalità positive, come: Visibilità nelle ore notturne Sicurezza per il traffico veicolare con visibilità della segnaletica stradale. Maggiore senso di sicurezza fisica e psicologica alle persone Migliore qualità della vita sociale con l’incentivazione delle attività serali Valorizzazione delle strutture architettoniche ambientali

Modalità di Affidamento del Servizio di IP Le condizioni economiche di erogazione e i livelli di servizio vengono definiti in maniera differenziata mediante Contratti di Servizio (CdS) stipulati fra Comune e soggetto esercente. 6 of 19 A Roma, dal primo aprile 2005 Acea Distribuzione si occupa di gestire esclusivamente gli impegni assunti con il Comune di Roma per tutto quello che riguarda l’illuminazione pubblica, attraverso la gestione degli impianti affidati direttamente in concessione trentennale d’uso esclusivo e gratuito ad Acea.

Quadro Normativo 7 of 19 Il nuovo Contratto di servizio, valido per il decennio , è stato approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 3 del 4 gennaio Esso comprende : le penali in caso di inadempimento gli aspetti tecnici del servizio il corrispettivo, nel rispetto del codice della strada (D.lgs.285/92) e delle norme per l’attuazione Piano energetico nazionale (L.10/91) norme tecniche in ambito di sicurezza degli impianti, regolarità e compatibilità ambientale.

Contratto di Servizio con il Comune di Roma (1) A fronte delle prestazioni erogate, il Contratto prevede la corresponsione di un canone forfetario annuo di oltre 46,6 milioni di Euro, da aggiornare annualmente aggiungendo : un corrispettivo suppletivo proporzionale ai nuovi punti luce installati. corrispettivo aggiuntivo destinato alla maggiore manutenzione richiesta dagli impianti di illuminazione artistica. 8 of 19 Tabella 1. Spesa del Comune di Roma per il servizio di IP Fonte: elaborazione su corrispettivi e relativi aggiornamenti definiti nel CdS per fra comune di Roma e Acea

Contratto di Servizio con il Comune di Roma (2) 9 of 19 Il presente Contratto presenta un’eccessiva durata, in quanto contratti più brevi consentono di rivedere nel tempo gli accordi tenendo conto di eventuali occorrenze e aspetti non prevedibili al momento della stipula. Il Contratto non prevede : La manutenzione straordinaria (non è specificata nella dimensione e nella periodicità degli interventi ma viene lasciata alle discrezionalità dell’esercente senza impegni minimi quantitativi.) standard di qualità e forme di incentivo/penale per l’efficiente funzionamento degli impianti. La Carta dei servizi Tabella 2.Confronto fra i due contratti di servizio Fonte: Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma

Il Confronto con le Città italiane (1) 10 of 19 A Roma i punti luce installati sono circa , a Torino e a Milano Il costo dell’illuminazione pubblica si aggira fra il 15 ed il 25% del totale delle spese energetiche di un ente locale e si può avvicinare al 50% di quelle elettriche. La consistenza complessiva dei punti luce pertinenti gli impianti di illuminazione pubblica in Italia è pari a circa 9 milioni di unità. Figura 1. Spese €/punto luce per i comuni Fonte: Adnkronos, 27/08/2015 Figura 2. Caratterstiche dimensionali e di luminosità Fonte: elaborazioni ASPL Roma Capitale su informazioni dei comuni e delle aziende erogatrici

Dal punto di vista del bacino di utenza, Roma presenta il massimo numero di cittadini serviti per punto luce, con una spesa per abitante esattamente in linea con la media delle grandi città. Per quanto riguarda invece la luminosità delle strade (flusso luminoso per km), nonostante gli incrementi e i recenti investimenti per la sostituzione progressiva delle lampade, Roma è ancora lontana dallo standard delle grandi città. Il Confronto con le Città italiane (2) 11 of 19 Figura 3. Bacino di utenza e sostenibilità della spesa Fonte: Elaborazioni ASPL Roma Capitale su informazione dei Comuni e delle aziende erogatrici Figura 4. Andamento degli indicatori di spesa Fonte: Elaborazioni ASPL Roma Capitale su informazione dei Comuni e delle aziende erogatrici

Il Confronto con le Città europee (1) L’Europa consuma almeno il 20% dell’energia che utilizza a causa della scarsa efficienza di circa i 2/3 delle sorgenti luminose installate e si è posta l’obiettivo di ridurre queste perdite entro il 2020, adottando il “Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ”(PAES). Si tratta di un piano che prevede l’introduzione e l’attuazione di politiche locali che stimolino il risparmio energetico, aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile e all’uso razionale dell’energia per poter così raggiungere gli obiettivi fissati dall’ Unione Europea al Per l’illuminazione si consuma il 14% di tutta l’elettricità della UE, il 19% a livello mondiale (fonte UE – Green Paper Lighting the Future 2011). 12 of 19

Il Confronto con le Città europee (2) Il nostro Paese spende troppo per l'illuminazione pubblica con differenze rispetto all'Europa molto alte visto che l'illuminazione comunale costa circa 1 miliardo di euro l'anno (18,7 euro a cittadino). 13 of 19 L’Italia ha una potenza installata per una superficie più del doppio di quella tedesca, doppia rispetto alla Francia e quasi quadrupla rispetto alla Gran Bretagna. Figura 5. Consumo annuo pro capite per Illuminazione Pubblica (in KWh) Fonte: Adnkronos, 27/08/2015

Esigenza del Telecontrollo Da qui nasce l’esigenza di Acea Distribuzione di adottare un completo sistema di telecontrollo modulando opportunamente ed indipendentemente il flusso delle apparecchiature 14 of 19 Oltre ad una maggiore efficienza energetica, questa soluzione permette una migliore gestione e una riduzione dei costi per la ricerca dei guasti e malfunzionamenti. Figura 6. Quota parte di energia risparmiata per la regolazione del flusso luminoso Fonte:SIOP Lazio, Settembre 2014

Misure gestionali per il risparmio energetico Regolazione della potenza: Sostituendo le lampade con sorgenti più efficienti Pianificazione energetica locale: Le Amministrazioni locali hanno la possibilità di agire in modo diretto e mirato al fine di ridurre i consumi energetici. 15 of 19 Limitazione di orari : Attraverso l'utilizzo razionale e appropriato dell'energia Figura 7. Rilevamento mobilità urbana ore notturne Fonte: ALCM – Eps Datacom SRL, Marzo 2014

Affidamento e Gestione del telecontrollo Acea Distribuzione concede così a Beta Srl il diritto non esclusivo della fornitura completa del sistema di telecontrollo. La gara è stata aggiudicata dalla società Beta con il criterio del prezzo complessivo più basso. L’accordo si basa sulla personalizzazione e fornitura del sistema ALCM (Advanced Light Control & Measurement), composto da n° 100 periferiche denominate EPTALOG of 19 Figura 8. Area di installazione lotto 1 del sistema ALCM Fonte: ALCM –

Funzionamento del Telecontrollo Il Sistema di telecontrollo già collaudato da parte di Acea Distribuzione, sfrutta la sensoristica a basso costo installabile sui pali. 17 of 19 Un regolatore di flusso luminoso si avvia seguendo il ciclo di accensione/spegnimento delle lampade dettato dal crepuscolare, raggiungendo gradualmente il valore di tensione nominale; il passaggio dal regime nominale al regime ridotto, e viceversa, avviene sempre in modo graduale. Figura 9. Sistema ALCM sul campo Fonte: Project Manager sistema ALCM

Conclusioni Secondo Diego Bonata, esperto di inquinamento luminoso, «le spese sono così alte perché in Italia i Comuni non dimostrano l'interesse a controllare le varie società municipalizzate, giustificando gli alti consumi con la garanzia di politiche di sicurezza. […] Agli alti consumi-costi per l'illuminazione pubblica sostenuti dai Comuni italiani, corrisponde un altrettanto elevato costo-opportunità, stimato per un risparmio immediato fino a 200 milioni annui e superiore nel medio-lungo periodo.» Il commissario alla Revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli, ha mostrato come «l'Italia appare nettamente più illuminata di altri Paesi…risparmi immediati non trascurabili, dell'ordine di milioni l'anno, possono essere ottenuti nel breve periodo attraverso lo spegnimento di luci non necessarie grazie alle tecnologie di ultima generazione» 18 of 19

Bibliografia  Cottarelli, C. 2015La lista della spesa – La verità sulla spesa pubblica italiana e su come si può tagliare, Feltrinelli  Legambiente 2014Facciamo piena luce, Università di Padova  Bonata, D. 2013Sovrailluminazione in città: intervista a Diego Bonata, esperto di inquinamento luminoso, Milano  Grattieri, W. e Menga, R. 2012Linee guide operative per la realizzazione di impianti di pubblica illuminazione, Milano, RSE spa 19 of 19 Sitografia European Commission 2011 Green Paper Lighting the Future, Bruxelles