“Laboratorio Alimentazione e Attività Fisica” 12 ottobre 2005 A cura di P. Devalle.

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“Laboratorio Alimentazione e Attività Fisica” 12 ottobre 2005 A cura di P. Devalle

Partecipano e hanno partecipato al gruppo “Anziani in comunità” operatori appartenenti alle seguenti ASO, ASL: ASL 3 - Torino ASL 10 - Pinerolo ASL 13 - Novara ASL 16 - Mondovì ASL 17 - Savigliano ASL 22 - Novi Ligure ASO San Giovanni Battista – Torino Figure professionali coinvolte: ASSISTENTE SANITARIO DIETISTA INFERMIERE PROFESSIONALE MEDICO

Dati nazionali La malnutrizione per difetto nell’anziano è un grave problema che è sovente causa di morte. Interessa un 5% degli anziani in città e colpisce tra il 20% e il 60% degli ospiti in struttura (raccolta dati Centro Maderna: Assistenza Anziani n pag. 8,9). In Italia vi è circa un 12,6% di anziani obesi. Gli anziani da 65 a 74 anni in sovrappeso sono 42,7 % (O. Bosello et al.: “Rapporto sull’obesità in Italia negli anziani” Istituto Auxologico Italiano)

Fascia “old young” Il “genotipo di risparmio” ( thrifty genotype = “ipotesi da studi sugli indiani Pima” ) può essere deleterio in una società che invecchia ed è caratterizzata da iperalimentazione e sedentarietà facilitando condizioni come l’obesità e la sindrome metabolica ( HDL ridotto, ipertensione moderata, obesità, incremento glicemia = aumento rischi cardiovascolari )

Dati locali Il gruppo ( ASL, ASO) ha ottenuto informazioni tramite rilevazioni locali, questionari (dati “grigi”) o focus group (rilevazione qualitativa) effettuati nel 2002/2003

ASL 16 (questionari su case di riposo e focus group) ASL 17 (rilevazioni con “esperti grezzi”, censimento sulle mense delle case di riposo e focus group) ASL 13 (focus group) ASL 3 – Rete Servizi Anziani (focus group)

ASL Questionario inviato ai direttori delle case di riposo: Dati e problematiche rilevate (1) su 39 strutture hanno risposto 31, pari al 79% nelle strutture vi sono circa anziani ospitati, solo un 3% dei posti letto è libero disabilità prevalente: mista (48%) e fisica (31%) rapporto operatori/anziani (1 operatore ogni 3-4 o più anziani = 68%)

ASL 16 - Questionario 2003 Dati e problematiche rilevate (2) età media di ingresso: anni (61%): prob. malnutrizione in difetto ; anni (10%): prob. malnutrizione in eccesso il 55% dei cuochi non ha diploma di istituto alberghiero ( mancano indicazioni legislative ); il 19% non ha risposto

ASL 16 - Questionario 2003 Dati e problematiche rilevate (3) Pasti: si somministrano troppo in fretta e troppo presto (cena ore 18-18,30) Attività fisica: un 46% degli anziani non pratica nessuna attività il 97% ritiene che il proprio personale necessiti di corsi di aggiornamento sull’alimentazione dell’anziano

Sintesi dei Focus group diretti al personale di alcune case di riposo (Istituto Carlo Alberto TO, ASL 13 Novara, ASL 16 Mondovì, ASL 17 Saluzzo) mancanza nelle strutture periferiche di una cartella clinica nutrizionale non rilevazione (o difficoltà nella rilevazione) peso - altezza all’ingresso e successivamente malnutrizione soprattutto in difetto ma anche in eccesso bisogno di ottenere più informazioni nutrizionali personale insufficiente rispetto al n.di anziani molti anziani si muovono poco per vari problemi

ASL Ricerca con “esperti grezzi” distretto socio sanitario di Verzuolo (realtà rurale): rapporto maschi\ femmine in anziani > 65 aa. = 2/3 rete famigliare o vicinale ancora solida un anziano su sette circa vive isolato e in condizioni abitative disagiate

ASL Sorveglianza nutrizionale mense anziani: dati rilevati (1) quasi totalità preparazione in loco ( aumenta la tendenza ad appaltare ditte esterne per la gestione mense ) il 65,7% delle mense per anziani ha un menù approvato dall’ASL

ASL Sorveglianza nutrizionale mense anziani : dati rilevati (2) regimi dietetici mense anziani : 1)Diabete = 71% 2)Cardiopatia = 28% 3)Nefropatia = 1% N.B. Probabile diversa attenzione da parte di alcuni specialisti rispetto alle indicazioni alimentari orari pasti (mediamente): pranzo ore 11,30- 12,00 e cena 18,00

ASL Le ultime rilevazioni sulle case di riposo (dati non ancora ufficiali) evidenziano che in nessuna struttura: Si valuta il BMI Si utilizza una cartella clinica nutrizionale Nella maggioranza delle strutture: Non si effettua attività fisica organizzata

“Gruppo anziani”: le decisioni In base a questi dati appare evidente la necessità di individuare gli strumenti più efficaci per la prevenzione, la diagnosi e la cura della malnutrizione nell’anziano e coinvolgere nel loro utilizzo tutto il personale che opera nelle strutture ospedaliere, nelle RSA e nelle situazioni di comunità intere in senso lato.

Strumenti Fornire strumenti utili agli operatori per migliorare la qualità nutrizionale degli anziani: “PACCHETTO DI OFFERTA FORMATIVA” Testo di riferimento agile e comprensibile suddiviso in vari argomenti (comprendente schede per la rilevazione della malnutrizione…) Corso interattivo per operatori sanitari delle strutture per anziani

Scheda per lo screening del rischio di malnutrizione in difetto o in eccesso PER DIFETTO: A) - BMI B) - calo di peso involontario negli ultimi tre mesi? C) - diminuzione dell’introito di cibo nell’ultimo mese? D) - severità della malattia

PER ECCESSO (non validata) A) - BMI B) - attività fisica abituale negli ultimi 6 mesi C) - patologie legate al peso D) - appetito\comportamento alimentare negli ultimi 6 mesi Scheda per lo screening del rischio di malnutrizione in difetto o in eccesso

Corsi base per un corretto approccio alimentare nell’anziano istituzionalizzato Destinatari: il personale che opera “intorno” all’anziano Contenuti: informazioni nutrizionali gestione dell’alimentazione dell’anziano indicazioni sull’attività fisica indicazioni su LARN e porzioni equilibrate prevenzione e monitoraggio della malnutrizione

Obiettivo dei corsi fornire maggiore professionalità nei riguardi della gestione dell’alimentazione e del benessere correlato all’anziano ( prevenzione complicanze ) favorire stili di vita e modalità di comportamento alimentare più salutari negli anziani

Strumenti didattici dei corsi testo cartaceo (Linee di procedura per un corretto approccio alimentare nell’anziano istituzionalizzato) metodologia interattiva

Il testo malnutrizione: accenno alle più frequenti cause e patologie correlate corretti stili di vita associati ad un invecchiamento privo di rischi (attività fisica, corretta alimentazione) accenni ai principali gruppi di alimenti e LARN e indicazioni caloriche indicazioni per una corretta composizione dei menù e sulla rilevazione del gradimento dei piatti proposti (schede, esempi di applicazione, diario alimentare ) suggerimenti e indicazioni sugli arredi e sui locali destinati all’alimentazione nell’ottica di “fitness” e qualità accenno e descrizione di varie modalità di nutrizione artificiale prima valutazione della malnutrizione in difetto e in eccesso, con schede di valutazione e indicazione di metodi di monitoraggio (BMI…)

La metodologia interattiva focus group brainstorming giochi di ruolo nominal group accesso guidato in palestra e in cucina (“laboratori”)

Possibili sviluppi Il tentativo di creare una “rete” tra i SIAN delle ASL, le ASO, le residenze per anziani Realizzare un gruppo stabile di formatori che svolgano il corso presso le strutture richiedenti “Formazione dei formatori” Approvazione delle Linee di procedura da parte della Regione Piemonte

L’esperienza di Novara Invio di una lettera con la proposta del corso a tutte le residenze per anziani del territorio dell’ASL 13 (36) Raccolta delle adesioni (10) Primo contatto con il responsabile del servizio infermieristico della struttura più interessata ad un corso da realizzarsi in tempi brevi (….): accordi preliminari su luogo, tempi, modalità e destinatari A cura di F. Milan

E’ stato realizzato un corso presso l’RSA CICA di Casalbeltrame Il corso si è svolto presso la sede dell’RSA, nel mese di maggio 2005, 5 incontri di 2 ore ciascuno, nella fascia oraria (orario di servizio) Ospiti presenti: 86 (tutti non autosufficienti, un nucleo psichiatrico, un nucleo Alzheimer) Operatori: 36 (OSS, infermieri professionali, 1 fisioterapista…..) N.B. 1 operatore per 4 anziani! Partecipanti al corso: 15/20 iscritti (1 cuoca, 2 educatori professionali, OSS) Operatori ASL 13 coinvolti: 2 medici SIAN, 1 assistente sanitaria

“Come favorire un corretto approccio alimentare nell’anziano istituzionalizzato “ A cura dell’ASL 13 - S.I.A.N. (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) “ Corso base per operatori delle residenze”

Articolazione del corso I modulo Presentazione del corso ai partecipanti Ricognizione della situazione attuale della struttura attraverso un focus group Prova di pre-valutazione attraverso un questionario su conoscenze e comportamenti

Di che tipo di struttura si tratta? Qual è il rapporto tra il numero di utenti e il numero di operatori? Se vi sono degli anziani non autosufficienti, quanti sono all’incirca? In coincidenza di quali momenti della giornata gli anziani vengono mobilizzati? Come avviene la loro mobilizzazione? Ma tu ritieni che sia importante “mobilitare” l’anziano e perché? Vi sono persone non mobilizzate e perché? Conoscete e fate il “piano assistenziale individualizzato”? Riesci ad accorgerti se l’anziano beve o no e come? Quale atteggiamento pensate che l’anziano abbia nei confronti dell’alimentazione? Che significato ha per voi l’alimentazione dell’anziano e perché? Quali strumenti conosci per la rilevazione della malnutrizione? Se vi sono delle persone alimentate artificialmente, quante sono? Ritieni di avere tempo a sufficienza per la somministrazione? SCHEDA FOCUS

Risultati focus group Sensibilità alta rispetto ai problemi della mobilizzazione Particolare attenzione al problema della disidratazione (protocollo interno) Consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione per l’anziano Rigidità dei turni (che vincolano gli orari e le abitudini degli ospiti) Difficoltà nel conciliare le indicazioni nutrizionali con le abitudini dell’ospite

II modulo

Come deve comportarsi l’anziano per vivere in buona salute ? Facciamo un “brainstorming”…

Pensate agli ambienti della residenza/comunità in cui lavorate e individuate i criteri minimi di qualità per renderli accoglienti/vivibili Pensate agli ambienti della residenza/comunità in cui lavorate e individuate i criteri minimi di qualità per renderli accoglienti/vivibili LAVORO di GRUPPO

III modulo

individuate gli alimenti che soddisfano il bisogno energetico, il bisogno plastico, e la funzione regolatrice-protettiva LAVORO di GRUPPO

Secondo voi, in quali alimenti sono contenuti i Glucidi, le Proteine, i Lipidi, le Vitamine, e i Sali Minerali? Secondo voi, in quali alimenti sono contenuti i Glucidi, le Proteine, i Lipidi, le Vitamine, e i Sali Minerali?

Patologie correlate all’alimentazione Malnutrizione per eccesso Malnutrizione per difetto IV modulo

malnutrizione Brainstorming su…

Lavoro di gruppo A piccoli gruppi provate a modificare il menù di base settimanale in uso presso la vostra struttura, in base alle seguenti patologie ipertensione arteriosa ipercolesterolemia diabete

SCHEDA PER LO SCREENING DEL RISCHIO DI MALNUTRIZIONE PER DIFETTO COGNOME______________________________NOME______________________________ Età______Sesso_____Peso kg ___________Altezza cm ___________BMI*__BMI: peso (in kg) : altezza 2 (in metri) A) BMI > 25: vedi retro 0 punti se: tra 20 e 25 1 punto se: tra 18 e 20 2 punti se: inferiore a 18 punteggio = _________________ B) Si è verificato un calo di peso involontario negli ultimi 3 mesi 0 punti se: NO 1 punto se: fino a 3 kg 2 punti se: superiore a 3 kg punteggio = _________________ C) L’introito di cibo è diminuito nell’ultimo mese? 0 punti se: NO 2 punti se: SIpunteggio = ________________ D) Severità della malattia 0 punti se: nessuna severità 1 punto se: moderata (infezioni lievi, malattie croniche, ulcere da decubito, malattie intestinali,cirrosi epatica,insufficienza renale, broncopneumopatia cronica, diabete) 2 punti se: severa (multiple ulcere da decubito, neoplasie, disfagia) punteggio = _______________ RISULTATO SCREENINGPUNTEGGIO TOTALE = _______________ Se punteggio tra 0 e 2 = nessun intervento Se punteggio tra 3 e 4 = monitorizzare, ricontrollare dopo una settimana, diario alimentare Se punteggio = 5 o >5 = intervento

V modulo Cenni nutrizione artificiale Modalità di somministrazione pasti Elaborazione menù Valutazione post-test

V modulo

… e adesso lavoro di gruppo! N.1 Proponete il menù di una giornata utilizzando le porzioni N.2 Provate a vedere se il menù della vostra struttura rispetta le indicazioni delle tabelle INRAN (numero consigliato di porzioni e rotazione settimanale dei secondi piatti)

Simulazione E’ il momento del pranzo e sei in refettorio: -Come prepari la sala da pranzo? -Come ti prepari? -Come prepari gli ospiti? -Come assisti l’ospite (autosufficiente e non) durante il momento del pasto? -Come segnali quanto mangiano gli ospiti?

Criticità emerse -Rispetto ai contenuti: difficoltà da parte dei partecipanti a “sostenere” le informazioni (alcuni moduli troppo ricchi) -Rispetto alla metodologia: difficoltà nell’affrontare/impostare in maniera interattiva alcuni contenuti -Presenza di “convincimenti radicati” negli operatori (“gli anziani non hanno voglia di muoversi”, “non si può costringerli a mangiare quello che non vogliono”) che impediscono di modificare gli atteggiamenti

Suggerimenti Necessità di individuare un target di figure professionali omogeneo per la partecipazione ai corsi Necessità di prevedere modalità di prosecuzione del percorso formativo (folllow up, supervisione, moduli di approfondimento, ecc.)

Prosecuzione dell’attività Si prevede : la realizzazione di altri corsi nelle altre 9 strutture per anziani (entro il 2006) Verificare se le modalità operative del personale hanno subito modifiche/miglioramenti a seguito del corso (verifica efficacia formativa attraverso sopralluoghi mirati) N.B. Il corso in itinere può subire variazioni rispetto all’articolazione e ai contenuti sulla base degli interessi/richieste dei partecipanti (taratura del corso) e della situazione reale della struttura

La struttura non dovrebbe imporsi all’anziano, ma comodamente e plasticamente modellarsi ad esso Gli anziani sono ciò che saremo. C’è una frase del Vangelo che dice: “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”