La spesa per la Difesa in Italia

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Transcript della presentazione:

La spesa per la Difesa in Italia FACOLTÀ DI INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE, INFORMATICA E STATISTICA Progetto di Economia Delle Amministrazioni Pubbliche A cura di: Arianna Aversano Dylan Di Biase Costanza Linardos a.a. 2015-2016

Agenda Cosa significa Spesa per la difesa in Italia? Il perché dell’intervento pubblico nel settore della difesa Il contesto strategico nazionale Il bilancio della difesa e la sua ripartizione La spesa per la difesa in Europa Panoramica della spesa per la Difesa nel Mondo Cosa ne pensano i cittadini? Conclusioni La Spesa per la Difesa in Italia

Cosa significa spesa per la difesa in Italia? Non esiste una categoria normativa della spesa per la difesa. Tuttavia nella maggior parte delle assunzioni: La spesa per la difesa indica l'insieme delle spese statali italiane destinate al finanziamento dell'attività delle forze armate, quali: Esercito Marina Aeronautica Carabinieri impegnati in missioni all’estero  per la difesa del territorio nazionale da minacce militari esterne e per predisporre uno strumento responsabile per la sicurezza esterna e condurre operazioni di presenza internazionale di carattere prevalentemente militare (es. sviluppo dello strumento militare) «La Difesa costituisce un elemento imprescindibile del sistema nazionale posto a tutela e garanzia delle nostre libertà. Libertà conquistata col sacrificio delle generazioni passate e che è la condizione prima per la salvaguardia delle libere istituzioni e dei diritti dei cittadini.» Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa (sez.4 cap I) La Spesa per la Difesa in Italia 1/24

«La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.»  Articolo 52 della costituzione italiana, Titolo IV (sez. rapporti politici)

Il perché dell’intervento pubblico nel settore della difesa Il motivo dell’intervento pubblico nel settore della difesa va ricondotto alle caratteristiche intrinseche di tale servizio che non ne permettono la produzione, o la produzione efficiente nella gestione privata. Tali caratteristiche possono essere analizzate mediante la seguente tassonomia: La Difesa è un bene Non escludibile dal punto di vista tecnico ed economico BENE PUBBLICO Non rivale La Spesa per la Difesa in Italia 3/24

LA DIFESA E’ UN BENE PUBBLICO PURO Un bene pubblico puro è un bene pubblico per il quale il costo marginale della fornitura a un individuo addizionale è pari a zero e per il quale non è possibile l’esclusione dal consumo . Costo marginale dell’utilizzo Bene privato: Es. Sanità,Istruz. Difendere un individuo in più, entro certi limiti, non ha costi marginali aggiuntivi per lo Stato. Bene pubblico puro: Es. Difesa nazionale Facilità dell’esclusione La Spesa per la Difesa in Italia 4/24

Perché l’INTERVENTO PUBBLICO Dimostrazione per assurdo Partiamo dall'ipotesi che sia necessario difendere la nazione ma che lo stato non fornisca questo tipo di servizio. Cosa succederebbe? Scomparsa del servizio Difesa poiché la sua privatizzazione avrebbe bisogno di finanziamento e non potrebbe escludere chi decidesse di non pagare. Fenomeno del Free Rider Nessuno è incentivato a pagare volontariamente per la difesa nazionale perché è convinto che ne beneficerà, indipendentemente dal fatto di aver contribuito o meno al suo costo. Non può essere regolata da un meccanismo di prezzi. La Spesa per la Difesa in Italia 5/24

Il contesto strategico nazionale Le spese militari sono il risultato del Ciclo della Pianificazione della Difesa, che ha come scopo la definizione e la composizione in termini quantitativi e qualitativi dello strumento militare nel medio lungo termine. La Pianificazione Generale della Difesa discende da documenti che si sviluppano lungo tre distinti livelli: Politico-Strategico formulazione delle linee guida della politica di Sicurezza e Difesa Nazionale compito svolto dal Parlamento Politico-Militare formula le “linee di indirizzo principali” attraverso taluni documenti cardine che fissa gli obiettivi e i criteri di sviluppo dello Strumento Militare rappresentato dal Ministro della Difesa Strategico-Militare tradurre gli intendimenti politici espressi dalle Direttive Ministeriali in linee d’azione tecnico-militari rappresentato dal Capo di SMD La Spesa per la Difesa in Italia 6/24

Occupa il 14 posto degli argomenti trattati L’interesse verso il settore Spazio in Parlamento Rispetto al passato l’interesse del Governo verso questo settore ha riacquistato posizioni Posizioni Occupa il 14 posto degli argomenti trattati IV Governo Berlusconi Governo Monti Governo Letta Governo Renzi La Spesa per la Difesa in Italia 7/24

Nonostante il “ritrovato” Spazio in parlamento L’interesse verso il settore Confronto con PIL La NATO sollecita a raggiungere costantemente un rapporto fra spesa militare e PIL del 2% Non viene rispettato Nonostante il “ritrovato” Spazio in parlamento FONTE: dati SIPRI, Sipri Yearbook, 2015, Stockholm La Spesa per la Difesa in Italia 8/24

A fronte di un impiego delle forze armate italiane di: La Difesa dunque, come bene pubblico, è finanziato, prodotto e regolamentato dallo Stato Italiano. FINANZIAMENTO: La Legge di Stabilità ha stanziato una quota per il 2015 per il settore della difesa nazionale pari a €: 19.371.206.242 che possiamo ripartire nei seguenti centri di responsabilità di costo: Nel 2014: € 20.262.006.240 decremento del 4,6% A fronte di un impiego delle forze armate italiane di: PERSONALE IMPIEGATO FONTE: documento programmatico pluriennale per la difesa 2015/2017 FONTE: ministero della difesa , Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2015/2017 - 5396 persone nelle forze armate La Spesa per la Difesa in Italia 9/24

Funzioni ulteriormente suddivise in: Per parlare di Spesa per la Difesa in Italia occorre fare un’importante precisazione e distinzione. Il bilancio della difesa italiana viene ripartito in quattro differenti settori, nei quali è distribuita la spesa: Bilancio della difesa l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie messe di anno in anno a disposizione del Ministero della Difesa, impostato su una prospettiva di medio periodo. Funzione Difesa Tutte le spese necessarie per l’assolvimento dei compiti militari di Esercito, Marina ed Aeronautica, nonché della componente interforze e della struttura amministrativa e tecnico-industriale del Ministero. Funzione Sicurezza Del Territorio Tutti gli stanziamenti destinati all’arma dei Carabinieri per l’assolvimento dei propri compiti istituzionali, compresi quelli di natura specificatamente militare. Funzioni Esterne Tutte le spese per esigenze correlate ad attività affidate al Dicastero, ma non specificatamente rientranti nei propri compiti istituzionali. Pensioni Provvisorie del Personale in Ausiliaria Trattamenti economici corrisposti al personale militare in Ausiliaria. Funzioni ulteriormente suddivise in: Personale Spese per gli stipendi del personale Esercizio Spese per addestramento e formazione delle forze armate Investimento Acquisizione equipaggiamenti e R&S La Spesa per la Difesa in Italia 10/24

In particolare nell’anno 2015: BILANCIO DELLA DIFESA: 19.371.206.242€ Funzione Difesa: 13.186.100.000€ Funzione Sicurezza Del Territorio 5.649.600.000€ Anticipo Pensioni 438.400.000€ Funzioni Esterne 97.000.000€ FONTE: ministero della difesa, Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2015/2017 La Spesa per la Difesa in Italia 11/24

LA FUNZIONE DIFESA SITUAZIONE IDEALE STABILITA DALLA NATO SITUAZIONE REALE PERCHÉ? La crisi che ha attraversato l’Italia in questi ultimi anni ha generato, nello specifico settore analizzato, tagli sostanziali al personale con una diminuzione significativa di unità operative. Nonostante ciò, c’è ancora un forte sbilanciamento della ripartizione della funzione difesa italiana rispetto ai canoni ideali. Infatti la retribuzione del personale, in particolar modo di coloro che si trovano al vertice (es. ufficiali, marescialli), assorbe ancora gran parte dello stanziamento. In coerenza con il processo di revisione dell’attuale momento di rigore economico e con l’esigenza di interventi strutturali finalizzati a contenere la spesa pubblica, si sta cercando negli ultimi anni di ribilanciare i finanziamenti nelle varie sezioni della funzione difesa motivo per cui si prevedono ulteriori riduzioni specialmente per il personale con grado più alto. La Spesa per la Difesa in Italia 12/24

Ad una progressiva riduzione della spesa per la difesa e la sicurezza del paese italiano si è accostata nel corso degli anni anche una sua inefficiente ripartizione. Il taglio alla funzione difesa di circa 900 milioni di euro tra il 2014 e il 2015 va a pesare soprattutto sulla voce investimento, diminuito del 25%. Nel 2015 anche il budget destinato all’esercizio subisce una decurtazione di circa il 14% mentre le risorse per il personale, non solo non subiscono tagli, ma registrano un incremento dell’1,6%. Mentre rimangono quindi invariate le spese per personale ed esercizio, circa 400 milioni della riduzione programmata per la funzione difesa va a gravare sugli investimenti che nel 2017 dovrebbero scendere per la prima volta dal 2006 sotto i 2 miliardi. FONTE: ministero della difesa, Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2015/2017 La Spesa per la Difesa in Italia 13/24

La Spesa per la Difesa in Italia 14/24 Il 4% del Bilancio Della Difesa è destinato al « Fondo Missioni Internazionali», principalmente finanziato invece dal Ministero Degli Affari Esterni e dal Ministero Dello Sviluppo Economico. FONTE: ministero della difesa, Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2015/2017 La Spesa per la Difesa in Italia 14/24

Cosa emerge? Dai vari grafici evince che di fronte ad una situazione di crescente instabilità e insicurezza internazionale, quindi, vi è oggi per l’ Italia un grande bisogno di affrontare con razionalità metodo e lungimiranza il problema della sicurezza e della difesa del Paese, non limitandosi alla pur doverosa gestione degli eventi improvvisi. Sviluppare una strategia ampia e omnicomprensiva che coinvolga anche tutte le capacità esprimibili dalla nostra società. La Difesa deve costituire un unicum ove ogni segmento della società in funzione delle proprie attitudini e capacità concorre alla creazione di quella ampia e coordinata cornice di sicurezza che è reale garanzia di libertà per il nostro Paese. L'unico modo per trovare fondi disponibili per gli investimenti si rivela la razionalizzazione del bilancio attuale, eliminando in tal modo gli sprechi e gli squilibri di spesa a cui abbiamo fatto cenno. La Spesa per la Difesa in Italia 15/24

Politica estera e sicurezza dell’Unione Europea La spesa per la difesa in Europa obiettivi

PROCESSO COMPLESSO PER VIA DI L'UE non dispone di un esercito permanente. Nell'ambito della sua politica di sicurezza e di difesa comune (PDSC) utilizza invece contingenti forniti dalla NATO o dall’ONU e posti sotto comando UE, messi a disposizione per missioni UE. In sede europea si è cercato di dare soluzione a tale problematica cercando di centralizzare l'azione di politica estera e di difesa con il Servizio Europeo Azione Esterna (SEAE). Questo per evitare gli inconvenienti delle diverse politiche estere nazionali e i relativi retaggi storici MAGGIORI COSTI DOVUTI ALLA NON-EUROPA: Duplicazione delle strutture militari Duplicazione dei sistemi informativi Maggiori finanziamenti a livello nazionale PROCESSO COMPLESSO PER VIA DI diverse concezioni nazionali in termini di sicurezza e difesa Perseguire gli interessi Europei solo se in linea con quelli Nazionali differenti situazioni tecnologiche e economiche difficoltà di allineamento di incentivi tra i diversi attori La Spesa per la Difesa in Italia 17/24

Il Bilancio Europeo Della Difesa 2000-2013 Si prevede invece un aumento Fino al 2,4% Fino al 2,2% Polonia (partenza del 1,8%) Grecia (partenza del 2,2%) La Spesa per la Difesa in Italia 18/24

Ripartizione % della Spesa Europea nella Funzione Difesa nel 2013 In miliardi di Euro Fortissimo sbilanciamento Ripartizione % della Spesa Europea nella Funzione Difesa nel 2013 Fonte: Elaborazione IAI su Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa 2015-2017. Luglio 2015 La spesa britannica risulta essere particolarmente sbilanciata. L’attenzione politica di Londra è stata negli ultimi anni concentrata sulla (corretta) necessità di ottenere equipaggiamenti e armamenti adeguati e moderni: ma, stante i costanti tagli al budget, tale necessità è stata soddisfatta mediante tagli al personale che appaiono ora eccessivi Fonte: Eda Defence Data Portal 2014 La Spesa per la Difesa in Italia 19/24

Gli Stati Uniti d’America e la Russia si confermano gli Stati che investono maggiormente nella funzione difesa. Nonostante non siano demograficamente le più popolose, sono le due potenze che più partecipano, ed hanno partecipato attivamente alle guerre nel corso degli anni e che pertanto hanno sviluppato una cultura della difesa molto più sviluppata e considerano la difesa e lo sviluppo di nuovi e potenti strumenti militari, tra i loro investimenti principali. Superficie Abitanti USA 9 372 614 𝑘𝑚 2 325 127 000 Russia 17 098 242 𝑘𝑚 2 143 975 923 Fonte: IAI Elaborazione Dati, Luglio 2014 Europa 10 300 734 𝑘𝑚 2 734 183 926 La Spesa per la Difesa in Italia 20/24

Panoramica delle Spese militare nel mondo Fonte: Defence Secretary Program Acquisition by Weapon System, 2015 La Spesa per la Difesa in Italia 21/24 La Spesa per la Difesa in Italia 21/24

Cosa ne pensano i cittadini? Analisi della percezione di efficienza da parte del cittadino Cosa ne pensano i cittadini? Dataset composto da 100 campioni; Età compresa fra i 20 anni e gli 80 anni. attraverso Sondaggio Lo abbiamo utilizzato per stimare quanto i cittadini italiani ritengano relativamente giusto il finanziamento dello Stato per la funzione difesa in rapporto con altri due grandi finanziamenti, quali Sanità ed Istruzione. A fronte di una spesa pubblica per la Sanità pari a circa 110 miliardi di euro, per l’Istruzione pari a circa 50 miliardi di euro trova giusta una spesa pubblica per la Difesa di circa 20 miliardi di euro? Investirebbe di più o di meno? Perché? La Spesa per la Difesa in Italia 22/24

Ridistribuzione della percentuale in base all’età dell’intervistato I dati desunti: Si, investirei anche di più. Ridistribuzione della percentuale in base all’età dell’intervistato No, investirei di meno Perché? Le fasce di età più alte ritengono più significativi gli investimenti in sanità e istruzione. Gli atti terroristici degli ultimi tempi hanno preoccupato maggiormente i giovani. La Spesa per la Difesa in Italia 23/24

CONCLUSIONI La situazione odierna non consente di sottovalutare che il coinvolgimento diretto in talune delle crisi in atto o potenziali, potrebbe diventare un impegno inevitabile. Fenomeni quali quelli del Califfato, e di destabilizzazione di regioni importanti del nostro vicinato per motivi sociali, economici o di tradizionale politica di potenza aumentano le nostre preoccupazioni. A tutela dei cittadini italiani ,in tale prospettiva la FUNZIONE DIFESA e il suo strumento operativo rappresentato dallo strumento militare, la funzione sicurezza del territorio, costituiscono un elemento imprescindibile del sistema nazionale posto a tutela e garanzia della nostra libertà. La sfida ad oggi lanciata coinvolge il singolo cittadino, governo e parlamento affinché si interroghino sui grandi temi della sicurezza e della difesa del nostro paese, al fine di giungere alla definizione di una strutturata strategia di sicurezza nazionale che sia in grado di affrontare e gestione in modo coordinato e sinergico i problemi di sicurezza attuali e che attendono l’Italia nel Futuro. La Spesa per la Difesa in Italia 24/24

BIBLIOGRAFIA P. Bosi (a cura di) 2015 Corso di Scienze delle Finanze, Bologna, Il Mulino Ministero della Difesa 2015 Libro Bianco, Roma, Aprile 2015 Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2015/2017, Roma http://www.difesa.it/Approfondimenti/Bilancino2010/Documents/DPP%202015-2017.pdf SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute) 2015 Sipri Yearbook: Armaments, Disarmament and International security, Stockholm 2014 Top 100 arms-producing and military services companies  , Stockholm 2014 Military Expenditure Database www.sipri.org La Spesa per la Difesa in Italia

BIBLIOGRAFIA IAI Istituto Affari Internazionali 2015 Elaborazioni Dati, Luglio http://www.iai.it/it United States department of defense secretary 2015 Program Acquisition by Weapon System, New York http://www.defense.gov/ Eda (European Defence Agency) 2015 European Defence Matters (Issue 09), Magazine 2015 Defence Data Portal La Spesa per la Difesa in Italia