1 RESAFE - Innovative fertiliser from urban waste, bio-char and farm residues as substitute of chemicals fertilisers Alessandra Zamagni – Ecoinnovazione.

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1 RESAFE - Innovative fertiliser from urban waste, bio-char and farm residues as substitute of chemicals fertilisers Alessandra Zamagni – Ecoinnovazione srl Workshop RESAFE Faenza, 14 dicembre 2015 LIFE12 ENV/IT/ Analisi del ciclo di vita del prodotto HQ-ORBP

Obiettivi dell’azione: Valutare il potenziale impatto ambientale legato alla produzione di HQ, al fine di identificare hot spots e relative azioni di miglioramento Costruzione di un dataset di LCI relativo alla produzione di VAP (Vegetable Active Principles) Confrontare (produzione ed uso) il profilo ambientale di HQ con quello di un fertilizzante minerale Valutare la fattibilità e convenienza economica della produzione ed uso di HQ Metodi impiegati: Analisi del ciclo di vita (LCA) ISO e (2006) Product Environmental Footprint (PEF) guide PCR 2010:20 Mineral or chemical fertilizers (draft version 2.0 for open consultation) Life Cycle Costing (LCC) Swarr T, Hunkeler D, Klöpffer W, Pesonen HL, Ciroth A, Brent AC, Pagan R (2011) Environmental Life Cycle Costing: A code of Practice. ISBN SETAC press 2 Azione C6 – Monitoring of technical-socio- economic assessment of the HQ-ORBP production :

L’unico metodo standardizzato per quantificare un ampio seti di categorie d’impatto ambientale Identifica/evita il trasferimento degli impatti tra le diverse fasi del ciclo di vita e tra le diverse categorie d’impatto Consente il confronto tra diversi prodotti/sistemi a parità di funzione considerata Duplice approccio: «microscopio» «elicottero» Consente di identificare dove nascono trade –off, per supportare al meglio il processo decisionale a diversi livelli 3 Analisi del ciclo di vita :

Metodologia per valutare l’impronta ambientale di prodotti Si basa su metodi esistenti (ISO 14044; ILCD Handbook; ISO/DIS 14067(2012); ISO 14025(2006); Greenhouse Gas Protocol (WRI/ WBCSD); BPX (ADEME); PAS 2050 (2011)) Compre un ampio set di indicatori d’impatto ambientale (15) Elevato livello di dettaglio e istruzioni tecniche: obbligo di valutare la qualità dei dati e introduzione di prescrizioni minime riguardo alla loro qualità; istruzioni tecniche più precise per affrontare alcune criticità degli studi sull'LCA (quali l'allocazione, il riciclaggio). Promuove lo sviluppo di Product Footprint Category Rules (PEFCR) In corso le azioni pilota a livello europeo su un ampio numero di categorie di prodotti Settore agroalimentare attivo con numerosi progetti  comunanza della fase agricola 4 Impronta Ambientale di Prodotto (PEF) /179/EU :

Obiettivo: Valutare il potenziale impatto ambientale legato alla produzione di HQ, al fine di identificare hot spots e relative azioni di miglioramento Confrontare (produzione ed uso) il profilo ambientale di HQ con quello di un fertilizzante minerale Costruire un dataset di LCI relativo alla produzione di VAP Target audience: partner del progetto, LIFE Project Officer Unità funzionale: 1 kg VAP 1 ton HQ (rif. PCR) Categorie d’impatto: PCR recommended impact categories (Global warming potential, eutrophication potential, acidification potential, ozone layer depletion) + other PEF impact categories Anno di riferimento: 2015 Software GaBi, database Ecoinvent v3 5 Obiettivo e campo di applicazione dello studio : Studio ancora in corso

Dati primari: Produzione VAP Produzione HQ Dati sperimentali con indice uptake per le diverse colture (pomodoro, patata, orzo primaverile, mais, grano duro, cavolo verza, melone) Dati secondari: Produzione colture vegetali Fertilizzante minerale di riferimento Processi di background (trasporti, energia, imballaggio) Dati da stimare: Emissioni durante la produzione di VAP Emissioni legate all’utilizzo dei fertilizzanti (modello PCR) Qualità dei dati: Applicazione della data need matrix (livello di influenza e materialità) 6 Dati: tipologie a qualità : Studio ancora in corso

Assunzioni Ruta e menta non sono state modellizzate (piante spontanee)  le quantità della ricetta per il VAP vengono ripartite tra gli altri ingredienti secondo 2 scenari 10 kWh/1kg di piante per la triturazione e per la miscelazione delle materie prime I datasets delle diverse coltivazioni sono stati modificati per tener conto dell’assenza di pesticidi 7 VAP : Trasporto piante Processo produzione fertilizzante Trasporto Energia termica Trasporto latte Riscaldamento latte Produzione latte Sminuzzamento piante Coltivazione piante miscelazione confezionamento Energia elettrica

8 VAP – modello in GaBi :

9 VAP – risultati preliminari :

10 Produzione e uso HQ : Assunzioni: La pollina viene trattata come un rifiuto (approccio zero burden) La frazione di fosforo rilasciata nell’ambiente rimane immobilizzata nel terreno: no emissioni in acqua o aria

11 Risultati preliminari (non completi) - HQ :

12 Confronto HQ – fertilizzante minerale : Ipotesi per il confronto 50% HQ + 50% minerale vs 100% minerale Unica variabile: concimazione Criterio per il confronto: Quantità di azoto (come N) e P (come P2O5) immagazzinati dalla coltura Dati necessari: Indice di uptake del fertilizzante HQ e del minerale di riferimento Contenuto di N e P2O5 in HQ e del minerale di riferimento

13 Prossimi steps : Completare il calcolo dell’indice di uptake per le diverse colture Stimare le emissioni durante la fase di produzione dei HQ Stimare le emissioni in fase di uso dei due fertilizzanti (modello PCR) Adattamento del modello ad un fertilizzante HQ in cui la pollina essiccata è sostituita da letame di cavallo Stimare la convenienza economica di HQ (produzione ed uso)

14 Grazie per l’attenzione