1 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO 02 novembre 2015.

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Transcript della presentazione:

1 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO 02 novembre 2015

2 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO Alla luce delle indicazioni formulate dalla Giunta provinciale nel PSP e negli indirizzi strategici, il nuovo piano degli interventi di politica del lavoro sarà caratterizzato da alcune direttrici: 1.Integrazione pubblico/privato 2.Contestualità delle politiche attive e passive 3.Attenzione alla domanda di lavoro da parte delle imprese 4.Dall’occupabilità all’occupazione 5.Valutazione delle politiche (efficienza /efficacia) e strumenti innovativi (bilancio competenze, profilazione) I CRITERI

3 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO Il nuovo piano degli interventi di politica del lavoro persegue alcune priorità: 1.Priorità per un mercato del lavoro dinamico 2.I nuovi centri per l’impiego 3.Priorità per un mercato del lavoro inclusivo 4.Priorità per i giovani 5.Priorità per l’occupazione femminile 6.Ammortizzatori sociali provinciali LE PRIORITA’

4 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO Per far fronte ad un mercato del lavoro dinamico e competitivo, sono stati individuati nuovi strumenti che permettono di :  personalizzare fortemente gli interventi sulla base delle caratteristiche del lavoratore o dell’azienda richiedente ( bilancio di competenze, IDO, ricerca di figure professionali di difficile reperibilità );  integrare le diverse azioni in un unico pacchetto: orientamento, formazione, tirocini, accompagnamento al lavoro Ricollocazione; 1) PRIORITA’ PER UN MERCATO DEL LAVORO DINAMICO

5 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO  collegare il compenso dei servizi per l’impiego e della formazione al successo in termini occupazionali  Rafforzare la condizionalità ( diario di attivazione ) 1) PRIORITA’ PER UN MERCATO DEL LAVORO DINAMICO

6 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO 2) I NUOVI CENTRI PER L’IMPIEGO

7 Cpi regista, Lavoratore protagonista: il centro per l’impiego aiuterà il lavoratore ad essere protagonista del proprio progetto di attivazione, orientandolo e permettendo di utilizzare gli strumenti in modo agevole. Cpi e Privati insieme e coordinati: valorizzare al meglio le diverse capacità dei CPI e della Rete dei Servizi. Cpi al servizio delle Imprese ed aperti alle Imprese: career days, Trentinolavoro (portale per incontro domanda offerta), Marketing occupazionale, formazione continua anche alle imprese innovative, sostegno alla contrattazione ed ai contratti di rete 2) I NUOVI CENTRI PER L’IMPIEGO

8 CONTENUTI INNOVATIVI Cpi internazionali: implementare il servizio EURES, sostenere i progetti linguistici, in particolare i progetti di formazione e di esperienza di tirocinio o lavoro all’estero Cpi e Scuola: collaborazione sistematica per l’orientamento al lavoro degli studenti Cpi più tecnologici :alleggerire gli aspetti burocratici mediante l’utilizzo dei sistemi on-line 2) ….I NUOVI CENTRI PER L’IMPIEGO

9 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO 3) PRIORITA’ PER UN MERCATO DEL LAVORO INCLUSIVO

10 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO Disabili: costruire un rapporto più vicino alle imprese al fine di facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro dei disabili: incrementando i servizi che facilitano l’inserimento in azienda, forniti alle imprese che accolgono lavoratori disabili; introducendo uno specifico nuovo incentivo, volto al mantenimento del rapporto di lavoro in caso di persone che diventano disabili in costanza di rapporto; potenziando l’utilizzo dei tirocini valorizzando il rapporto con il privato sociale che ha in carico il disabile. Svantaggiati: mantenere le buone prassi di inserimento dei lavoratori svantaggiati tramite esperienze presso cooperative sociali e lavori socialmente utili 3) PRIORITA’ PER UN MERCATO DEL LAVORO INCLUSIVO

11 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO 4) PRIORITA’ PER I GIOVANI

12 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO Favorire l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro utilizzando strumenti ad essi dedicati: Garanzia giovani: rimodulare gli interventi sulla base dell’esperienza, anche allocando diversamente le risorse meno utilizzate per finanziare nuovi interventi Tirocini di qualità e presso i maestri artigiani Mobilità all’estero (Eures e Modis) Collegamento scuola/Università e lavoro: orientamento al lavoro dei giovani in uscita dal sistema scolastico e universitario 4) PRIORITA’ PER I GIOVANI

13 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO 5) PRIORITA’ PER L’OCCUPAZIONE FEMMINILE

14 INTERVENTI STRATEGICI PER UN MERCATO DEL LAVORO DINAMICO L’aumento dell’occupazione femminile permetterà di modificare positivamente il mercato del lavoro complessivo, di aumentare la domanda di beni e servizi, di aumentare il PIL e in diversi Paesi si è accompagnato ad un aumento del tasso di fertilità. Le priorità:  premiare le imprese che permettono di esprimere il talento delle donne con una certificazione inserita nel Family audit  incrementare ed estendere anche alle laureate i progetti di inserimento occupazionale per giovani disoccupate molto deboli  estendere i progetti co manager rivolti alle lavoratrici autonome anche alle libere professioniste  Donne digitali: ridurre il gap digitale e tecnologico tra donne e uomini con progetti specifici 5) PRIORITA’ PER LE DONNE

15 IL NUOVO PIANO DI POLITICA DEL LAVORO 6) AMMORTIZZATORI SOCIALI PROVINCIALI

16 6) AMMORTIZZATORI SOCIALI PROVINCIALI NUOVO REDDITO DI ATTIVAZIONE: Obiettivo: estendere la protezione sociale ai disoccupati involontari con difficoltà economica e che, nonostante l’attivazione, non abbiano trovato una nuova occupazione nel periodo di copertura della NASPI Contenuto: ampliamento della sfera dei beneficiari dell’ASDI, sulla base dell’indicatore ISEE di €8.000, e togliendo i limiti di età e carico familiare Requisito di accesso: residenza e rispetto del patto di servizio Misura: pari al 75% dell’ultima NASPI, ma senza il tetto previsto per l’ASDI (€450) Durata: come ASDI = massimo 6 mesi E’ stato introdotto anche una protezione per gli assegnisti di ricerca

17 6) AMMORTIZZATORI SOCIALI PROVINCIALI REDDITO DI CONTINUITA’: FONDO DI SOLIDAREITA’ TERRITORIALE La PAT sta definendo con le parti sociali l’accordo per la costituzione del fondo di solidarietà territoriale. Cos’è? E’ un fondo finanziato da aziende e lavoratori, che può beneficiare del sostegno provinciale A cosa serve? Il fondo, permetterà alle imprese ed ai lavoratori che non beneficiano della cassa integrazione guadagni di avere comunque un sostegno al reddito nel periodo di sospensione per cassa integrazione ordinaria o straordinaria. Il fondo, inoltre, può assicurare un sostegno al reddito nei casi di incentivo all’esodo di lavoratori vicini alla pensione e può finanziare programmi formativi di riconversione dei lavoratori.

18 6) AMMORTIZZATORI SOCIALI PROVINCIALI FONDO DI SOLIDAREITA’ TERRITORIALE Perchè un fondo territoriale? Il Fondo permetterà alle imprese trentine ed ai loro dipendenti di avere la gestione diretta e di poter beneficiare del sostegno provinciale. Come costituirlo? Il Fondo viene costituito sulla base di un accordo collettivo tra le parti sociali. L’accordo è poi recepito con Decreto ministeriale Dove? Il Fondo deve essere costituito presso l’INPS