Tessuto Le scienze Gli strumenti

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I tessuti del corpo umano Epiteliale Connettivo Muscolare nervoso.
Advertisements

Il Cuore.
Un muscolo è un organo effettore che, se opportunamente stimolato da una terminazione nervosa è in grado di contrarsi e quindi di compiere un lavoro Il.
Definizioni Citologia: studio della struttura della cellula e delle sue parti Istologia: studio della morfologia dei tessuti, ovvero dell’associazione.
Il tessuto muscolare Il tessuto muscolare è specializzato per la contrazione e costituisce tutti i muscoli del corpo tra cui il muscolo scheletrico, il.
IL SISTEMA MUSCOLARE.
fibre, proteoglicani, glicoproteine
Apparato muscolare contrazione fibra muscolare striata
Anatomia e fisiologia umana Miriam Musumarra I.C. Mongibello
L’ APPARATO LOCOMOTORE
Tessuti Epiteliali.
Il carbonato di calcio (componente del marmo)
Lezioni di Istologia BCM/BU
Epitelio Pavimentoso Stratificato Cheratinizzato
Connettivi Specializzati
Tessuto muscolare scheletrico STRIATO
ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO
Apparato locomotore Tessuto osseo e cartilagineo
TRE PRINCIPALI TIPI DI MUSCOLO ORGANIZZAZIONE DELLE MIOFIBRILLE
Università di Pavia, CdL in Farmacia, A.A
Tessuto Muscolare S.Beninati.
I tessuti animali.
MUSCOLO SCHELETRICO Formato da elementi cellulari multinucleati, denominati fibre muscolari, derivati per fusione dai mioblasti. Le fibre muscolari si.
1. Il sistema muscolare Circa il 40% del peso corporeo è costituito da tessuto muscolare striato. I muscoli sono attaccati alle ossa mediante i tendini.
cartilagine connettivo a carattere “solido”
1. Panoramica del tessuto muscolare
Prof.ssa Teresa Nicolosi
Le basi strutturali della contrazione muscolare
I TESSUTI TESSUTO EPITELIALE TESSUTO CONNETTIVO TESSUTO NERVOSO
CARTILAGINE Forma specializzata di tessuto connettivo costituita da condrociti e matrice extracellulare ( fibre e sostanza fondamentale).
LA CARTILAGINE Insieme al tessuto osseo, appartiene ai tessuti scheletrici e di sostegno. E’ una forma specializzata di tessuto connettivo e ha funzione.
L’apparato scheletrico L’apparato muscolare
LA FIBRA MUSCOLARE e il meccanismo della contrazione
LA CARTILAGINE Insieme al tessuto osseo, appartiene ai tessuti scheletrici e di sostegno. E’ una forma specializzata di tessuto connettivo e ha funzione.
TESSUTO MUSCOLARE Formato da cellule altamente specializzate (cellule eccitabili → contrazione), denominate fibrocellule o cellule muscolari, in grado.
componente inorganica (65%)HA; CaCO3; CaF2; Mg3(PO4)2
Poriferi.
Nei mammiferi si possono distinguere tre tipi di tessuto muscolare:
Lezioni di Istologia BCM/BU
Organizzazione del corpo umano
Siti web di Istologia.
TESSUTO EPITELIALE Giulia Chock
L’ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO
Il sistema muscolare.
09/09/12 27/11/11 Istologia
L'ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO
Panoramica del tessuto muscolare
Lo scheletro A cura della prof.ssa M. Bellomo.
APPARATO CIRCOLATORIO
Si parla dunque di DIFFERENZIAMENTO
LA CELLULA MUSCOLARE LISCIA ED IL SUO APPARATO CONTRATTILE
IL MOVIMENTO Per l’insegnante:
I TESSUTI MUSCOLARI Muscolo_1.
Apparato locomotore: sostegno e movimento
Gerard Tortora, Brian Derrickson
I TESSUTI.
Le cellule sono organizzate in tessuti (gruppi di cellule che adempiono una medesima funzione). Diversi tipi di tessuti, uniti strutturalmente e coordinati.
Epitelio semplice cilindrico ciliato
Le dimensioni degli organismi viventi e le tecniche per osservarli proteinebatteri cellule animali e vegetali cloroplasto virus uova di rana colibrì essere.
Tessuto Muscolare.
Transcript della presentazione:

Tessuto Le scienze Gli strumenti Si definisce Tessuto un insieme di cellule simili per struttura e funzione E’ un solido, ma può essere occasionalmente liquido (linfa e sangue) Va a formare strutture ulteriormente organizzate quali gli organi Le scienze Anatomia patologica: studia I tessuti da un punto di vista diagnostico Istologia: Studia i tessuti Gli strumenti Microscopio ottico Microscopio elettronico Immunochimica: utilizzo di anticorpi appositamente trattati che si legano ai diversi componenti cellulari per identificarli tecniche di biologia molecolare e genetica

I quattro tipi di tessuto Tessuto epiteliale Tessuto connettivo Tessuto muscolare Tessuto nervoso Derivano dai 3 foglietti embrionali (ectoderma, mesoderma, endoderma) presenti allo stadio di gastrula si forma dalla blastula (sfera cava indifferenziata) a seguito della gastrulazione, durante la quale avvengono movimenti di gruppi cellulari e di differenziamento cellulare

Processo di gastrulazione

I 3 foglietti embrionali Ectoderma Mesoderma Endoderma foglietto più esterno si sviluppa nell’endoderma foglietto più interno si originano: annessi cutanei; cavità nasale, boccale e tratto anale; lente dell’occhio; tessuto nervoso si originano: apparato circolatorio, escretore, riproduttore; peritoneo e mesenteri si originano: intestino primitivo; apparato respiratorio, digerente e ghiandole annesse (fegato, pancreas etc.), apparato urinario (una parte) da esso derivano: tessuto osseo, la dentina, il sangue, tessuto muscolare

Tessuto epiteliale Funzioni: Formazione Il tessuto epiteliale è un particolare tipo di tessuto costituito da cellule di forma regolare e compatte tra loro. Funzioni: rivestimento sensoriale assorbimento secrezione (ghiandole endocrine ed esocrine) Formazione membrana basale di natura fibrosa: separa i tessuti epiteliali dai tessuti sottostanti epitelio: non vascolarizzato liquido interstiziale: veicola le sostanze nutritive, l’ossigeno ed i prodotti di scarto per diffusione

Classificazione del tessuto epiteliale in base al numero di strati semplice (uno strato) Pluristratificato (più strati) Pseudostratificato (unico strato di cellule di diversa altezza) in base alla forma delle cellule cubico cilindrico pavimentoso (o squamoso) Le cellule epiteliali sono polarizzate, cioè provviste di due superfici distinte: la membrana basale e la superficie apico-laterale. Quest’ultima presente specializzazioni funzionali distintive (presenta di invaginazioni o protuberanze come ciglia o microvilli). Lo stato corneo (più esterno) presenta specializzazioni quali la cheratizzazione.

Tessuto connettivo I 4 tipi di tessuto connettivo: Costituito da cellule di varia forma, caratterizzate dalla presenza di un’abbondante sostanza intercellulare (matrice) da esse sintetizzata (collagene ed elastina) Funzioni: connettere (strutturalmente e funzionalmente) riempimento sostegno Tessuto connettivo lasso Tessuto connettivo denso Tessuto cartilagineo Tessuto osseo I 4 tipi di tessuto connettivo:

Tessuto connettivo lasso e denso formato da fibroblasti (secernono una sostanza poco compatta) riempie gli spazi tra organi e tessuti diversi formato da fibroblasti (secernono una sostanza molto compatta) presenza abbondante di collagene (tendini e derma) o elastina (pareti delle arterie)

Tessuto cartilagineo Formazione Caratteritiche Cartilagine ialina Cartilagine fibrosa Cartilagine elastica condroblasti (secernono la matrice condrociti (trasformazione dei condroblasti condroclasti (cellula fagocitante) che degradano la matrice Caratteritiche solidità flessibilità capacità di deformarsi limitatamente rivestite di pericondrio non sono vascolarizzate, né innervate diffusione di gas e metaboliti attraverso la matrice Varietà più diffusa sostanza molto viscosa di colore bianco traslucido grande resistenza ed elasticità riveste: trachea, laringe, naso, costole presenze di fasci di collagene I no pericondrio riveste: sinfisi pubica, dischi intervertrebali, menischi presenza di fibre di elastina e fibrillina Sì pericondrio forma il padiglione auricolare, tuba auditiva ed epiglottide

Tessuto osseo Formazione Caratteritiche cellule disperse in un’abbondante matrice extracellulare matrice formata da fibre di collagene I, sostanza amorfa di origine glicoproteica (osteopontina, osteocalcina e osteonectina) e minerali (idrossiapatite) parte esterna e compatta parte interna costituita da tessuto spugnoso (struttura trabecolare) Caratteritiche notevole durezza e resistenza funzione di sostegno frazione calcificata: durezza frazione fibrillante: flassibilità continuo rimaneggiamento da parte di osteoblasti ed osteobalsti

Tessuto muscolare Struttura deriva dal mesoderma Tipo particolare di tessuto responsabile del movimento volontario e involontario Struttura deriva dal mesoderma fibre muscolari che si dispongono in fasci abbondante rete capillare fibre elastiche e collagene che fungono da sostegno miocita (cellula muscolare in generale dotata di eccitabilità e contrattilità) sarcolemma (membrana cellulare) sarcoplasma (citoplasma) reticolo sarcoplasmatico (reticolo endoplasmatico liscio) sarcosomi (mitocondri

I 3 tipi di tessuto muscolare

Muscolo striato (o scheletrico) Muscolo liscio Muscolo cardiaco (miocardio) striature trasversali dovute alla disposizione regolare degli elementi contrattili; compongono i muscoli colore chiaro; compongono i grossi vasi sanguigni ed organi dell’apparato digerente, urinario e genitale Tipico aspetto a bande Contrazione volontaria: si contraggono in seguito ad impulsi nervosi provenienti dai motoneuroni del sistema nervoso centrale. Quando il muscolo è rilassato, i filamenti sottili e quelli spessi sono vicini ma non collegati, viceversa durante la contrazione. Contrazione involontaria: si contraggono in risposta ad ormoni, stimoli esterni o impulsi dal sistema nervoso autonomo in maniera indipendente dalla volontà. Contrazione più lenta e meno potente ma prolungata Contrazione involontaria: regolata da fattori intrinseci, dagli ormoni e dal sistema nervoso autonomo Formati da cellule polinucleate (fibrocellule) in cui sono presenti fasci di miofibrille spesse/sottili costituiti da polimeri di actina (actina e tropomiosina) e miosina raccolti in sarcomeri Formati da cellule fusiformi con un nucleo centrale e miofilamenti disposti in maniera irregorale. Formati da miofilamenti organizzati in sarcomeri; cellule mononucleate unite da dischi intercalari che consentono la rapida diffusione dell’eccitamento Si definisce TONO MUSCOLARE il costante stato di contrazione dei muscoli in una data posizione e dipende dal numero di fibre muscolari che entrano in azione.

Fisiologia della contrazione muscolare Ha inizio quando il segnale elettrico dai motoneuroni arriva alle giunzione neuromuscolari liberando l’acetilcolina. I recettori agiscono da canali e lasciano passare molecole di Na+ e determinano il potenziale d’azione muscolare. Quando l’onda di depolarizzazione raggiunge i recettori DHP ne cambia la formazione e apre i canali per gli ioni di Ca2+ che diventa C della troponina iniziando la contrazione. In seguito alla liberazione del sito di attacco tra actina e miosina vi è l’idrolisi da ATP a ADP con rilascio di fosfato che va a legarsi ai diversi monomeri di actina la quale determina il determinato accorciamento del sarcomero Rilassamento Procedimento opposto a quello della contrazione Fase latente E’ la fase che segue lo stimolo, durante la quale il muscolo non è in grado di rispondere a stimoli