DIRITTI FONDAMENTALI OGGI: DENTRO IL CONFINE E FUORI IL CONFINE
DIRITTI UMANI: SIGNIFICATO E QUALI SONO TUTELA DEI DIRITTI UMANI: ACCORDI INTERNAZIONALI E INIZIATIVE ORIENTATE IN TAL SENSO DIRITTO AL CIBO: PRINCIPALI PROBLEMATICHE LEGATE ALL’ALIMENTAZIONE IN ITALIA E FUORI INIZIATIVE VOLTE A INTERROGARSI E A FARE QUALCOSA PER IL PROBLEMA DELLA FAME IMPORTANZA DELLA CONDIVISIONE 2
VIDEO LUNGHI CUCCHIAI: 0 1’02’’ L’allegoria “dei lunghi cucchiai” ci insegna che se pensiamo solo a noi stessi, tutti rimaniamo affamati. Se invece ci prendiamo cura dei bisogni dei nostri vicini scopriamo che c’è nutrimento sufficiente per ognuno.
APPROCCIO ALL’AMBITO MEDICO ART.25 comma 1 DUDU, ART.25 CONVENZIONE E LORO APPLICAZIONE ATTIVITÀ PROBLEMI LEGATI ALLA SALUTE «DENTRO IL CONFINE» E «OLTRE IL CONFINE» LE CAUSE DEGLI SQUILIBRI SANITARI VANGELO SECONDO MARCO [Mc 2,1-12] UNA STORIA DAL MONDO 5
LE ESPERIENZE DI CAMILLA E CRISTIAN
ART.25 C.1 OGNI INDIVIDUO HA IL DIRITTO AD UN TENORE DI VITA SUFFICIENTE A GARANTIRE LA SALUTE E IL BENESSERE PROPRIO E DELLA PROPRIA FAMIGLIA, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALL’ALIMENTAZIONE, AL VESTIARIO, ALL’ABITAZIONE, E ALLE CURE MEDICHE E AI SERVIZI SOCIALI NECESSARI… DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
ART.25 GLI STATI PARTI RICONOSCONO AL FANCIULLO CHE È STATO COLLOCATO DALL'AUTORITÀ COMPETENTE AL FINE DI RICEVERE CURE, UNA PROTEZIONE OPPURE UNA TERAPIA FISICA O MENTALE, IL DIRITTO AD UNA VERIFICA PERIODICA DI DETTA TERAPIA ED OGNI ALTRA CIRCOSTANZA RELATIVA ALLA SUA COLLOCAZIONE. CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
ESISTE UN ORGANISMO O UN’AGENZIA DELL’ONU CHE CERCA DI GARANTIRE L’APPLICAZIONE DI QUESTI DIRITTI? 9
È l’agenzia specia- lizzata dell’ONU per la salute. Ha sede a Ginevra, è stata fondata il 22 luglio 1946 ed è entrata in vigore il 7 aprile Il suo obiettivo prin- cipale è che tutte le popolazioni del mondo possano raggiungere il più alto livello pos- sibile di salute. 10
Ma come abbiamo visto anche nel caso del Diritto al Cibo, una tutela e una garanzia a livello globale di questi diritti è pressoché impossibile, quindi, pure con tutte le buone intenzioni e gli sforzi, nemmeno l’OMS riesce a garantire in tutto e per tutto il raggiungimento dei suoi obiettivi e di conseguenza ci sono ancora moltissimi squilibri in ambito sanitario. 11
Cerchiamo di rispondere a questa domanda con una piccola attività.
L’AMBULATORIO DEL MONDO clicca qui per accedere alla descrizione clicca qui per accedere alla descrizione
AMBULATORIO DEL MONDO Dott. …………. 14
Gli squilibri, le differenze di trattamento sanitario nel mondo sono ancora molto evidenti A seconda di dove ci troviamo, il trattamento sanitario che riceviamo è diverso, questo dovrebbe farci riflettere molto 15
DENTRO IL CONFINE Per ogni problema fisico abbiamo un medicinale che lo possa curare. Anche se il nostro SSN ha tante difficoltà, abbiamo comunque tanti ospedali, studi medici e specialisti che ci aiutano a risolvere tanti problemi. Grazie a nuove scoperte possiamo curare moltissime malattie, continuare a vivere grazie al trapianto di organi ecc. e potremo addirittura decidere se avere figli maschi o femmine, biondi o mori e molte altre cose. C’è chi può permettersi di rifiutare i vaccini. FUORI IL CONFINE In molti Paesi del mondo, soprattutto in aree rurali, si muore ancora di dissenteria, febbre e polmonite. Numerose sono le morti per malaria, HIV/AIDS ad altri virus per cui ancora non esistono vaccini o medicinali. Molti bambini muoiono alla nascita o nei primi mesi di vita e con loro anche le madri, che non sopravvivono al parto. Se giocando a calcio, un ragazzo si frattura un piede, non è detto ci sia una sala gessi pronta per lui: sarà costretto ad avere problemi tutta la vita. 16
Come si vede chiaramente dalla cartina, questi stati si collocano prevalentemente in Africa, in Asia e nell’America Centro-Meridionale.
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QUALI SONO LE CAUSE DI TUTTO CIÒ? C’È QUALCUNO CHE CONTRIBUISCE IN QUALCHE MODO PER PORVI RIMEDIO O A FARE QUALCOSA PER RIDURNE GLI EFFETTI? 19
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POVERTÀ MALNUTRIZIONE INACCESSIBILITÀ ALL’ACQUA POTABILE GUERRA ED ESODO DI MASSA (Epidemie) MANCANZA DI STRUTTURE SANITARIE INACCESSIBILITÀ A VACCINI E CURE SANITARIE, ANCHE DA PARTE DELLO STATO INGNORANZA* 21
CON IGNORANZA SI INTENDE LA NON CONOSCENZA SULL’IMPORTANZA DELLE VACCINAZIONI (dove possibili), SULL’USO DI ALCUNI ACCORGIMENTI CHE POTREBBERO MIGLIORARE LE CONDIZIONI IGIENICO-SANITARIE (es. filtri per l’acqua, zanzariere sui letti per proteggersi dagli insetti che portano la malaria). *
Diverse sono le ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE (ONG) che operano nel mondo in via autonoma, tra queste: 23
«SCOPERCHIARONO IL TETTO […] E CALARONO LA BARELLA» «ALZATI! PRENDI LA TUA BARELLA E VA A CASA TUA!» 24
L’INCONTRO CON I POVERI E GLI AMMALATI È AL CENTRO DEL CAMMINO DI GESÙ, CHE SOFFRE CON LORO. LA COMPASSIONE È UN SENTIMENTO MOLTO FORTE. SOLO SOFFRENDO CON CHI STA MALE, SI CAPISCE COSA SI PROVA DAVVERO. 25
DAVANTI AI POVERI, GESÙ PROVA ANCHE COMMOZIONE, SOPRATTUTTO PER LA GRANDE FEDE CHE QUESTI DIMOSTRANO NEI SUOI CONFRONTI E NON ESITA UN ISTANTE NEL PREMIARE IL PARALITICO, RIDONANDOGLI LA POSSIBILITÀ DI CAMMINARE. 26
CONGO: LA TESTIMONIANZA DI CHIARA CASTELLANI E LE SEI POVERELLE MARTIRI DELL’EBOLA E DELLA CARITÀ
È un virus molto aggressivo che provoca febbre alta, emorragie, dolori forti ai muscoli e numerosi problemi al sistema nervoso. Sembrerebbe vivere nei pipistrelli che vivono nelle foreste tropicali, cibo quotidiano per antilopi e scimpanzé. Se l’uomo però mangia la carne di questi animali, che a loro volta si sono nutriti di insetti infetti, oppure frutta che gli animali hanno contagiato, ecco che il virus passa all’uomo, si diffonde per contatto e si crea l’epidemia. 28
Nell’ultima epidemia, in corso dal 2013, nei paesi africani, sono morte circa 12 mila persone e il numero dei contagiati è più del doppio. Dall’inizio della crisi, migliaia di bambini sono rimasti orfani e sono stati abbandonati anche dai parenti per paura di essere contagiati, sebbene la cura dei bambini in Africa sia compito di tutta la comunità. 29
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Da Bergamo a Kikwit: le sei Poverelle Martiri dell’ebola e della carità. 31
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