Il rappresentante di classe

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Il rappresentante di classe entra a far parte di un Organo Collegiale denominato Consiglio di Classe

Gli organi Collegiali sono stati istituiti con Decreto Presidente Repubblica 31 maggio 1974, n. 416 TITOLO I - COMUNITÀ SCOLASTICA - Art. 1.- Organi collegiali. Al fine di realizzare, la partecipazione nella gestione della scuola dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica, sono istituiti, a livello di circolo, di istituto, distrettuale, provinciale e nazionale, gli organi collegiali di cui agli articoli successivi.

Gli organi Collegiali sono: Il Consiglio di Classe (genitori + studenti eletti) Il Collegio Docenti Il Consiglio d’Istituto (genitori eletti)

Norme principali sulla partecipazione dei genitori: Decreto Presidente Repubblica 31 maggio 1974, n. 416   D.L.vo 297/94 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (Assemblee dei genitori, Comitati Genitori) DPR 275/99 L’autonomia e il il POF C.M. 105/75 (regolamento tipo) O.M. 215/91 elezione OO.CC. di istituto DPR 235/07 il Patto di Corresponsabilità Educativa Linee di Indirizzo “Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa” nov/2012, il Patto Educativo

Il consiglio di classe è nominato con provvedimento Nomina e gratuità (Art. 34 D.L.vo 297/94; Art. 41 D.L.vo 297/94; Art. 47 OM 215/91) Il consiglio di classe è nominato con provvedimento del Dirigente Scolastico e la partecipazione alle sue riunioni è gratuita C.O.

La norma che disciplina il funzionamento del Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe è l’art. 5 D.L.vo 297/94 Altre norme da conoscere sono: La C.M. 105/75 (regolamento tipo) L’O.M. 215/91 elezione OO.CC. di istituto C.O.

C.O. Convocazione (Artt. 5, 39, 42 D.L.vo 297/94, artt. 1, 3, 5, 6 C.M. 105/75) La convocazione è comunicata con preavviso di massima non inferiore ai 5 giorni dunque non si tratta di un termine tassativo. Essa è effettuata con lettera diretta ai rappresentanti che deve indicare gli argomenti all’ordine del giorno. Tuttavia la pubblicazione all’albo dell’avviso è sufficiente. Il consiglio è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente. Dunque la sola componente genitori non ne può chiedere la convocazione. C.O.

(Artt. 5, 42 D.L.vo 297/94) Attraverso una previsione espressa del regolamento di istituto è possibile disporre la pubblicità delle sedute del consiglio di classe, interclasse, intersezione ammettendo la presenza anche di altri genitori? Sebbene non sia prevista dalla legge la pubblicità delle sedute del consiglio di classe, interclasse ed intersezione e la composizione sia tassativa in assenza di esplicito divieto può prevalere la logica del buon senso

Le riunioni del consiglio di classe o di Convocazione Artt. 5, 39, 42 D.L.vo 297/94, artt. 1, 3, 5, 6 C.M. 105/75) Le riunioni del consiglio di classe o di interclasse devono essere programmate e coordinate con quelle di altri organi collegiali e si svolgono, di regola almeno una volta al mese, in orario compatibile con gli impegni di lavoro dei componenti. C.O.

DISTINZIONE TRA Consigli di interclasse/classe Assemblea dei genitori della classe

Le Assemblee dei genitori C.O. Le Assemblee dei genitori (Artt. 12-15 D.L.vo 297/94) Sono convocate su richiesta dei rappresentanti A tutte le assemblee possono partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e i docenti della sezione o della classe Se le assemblee di sezione o di classe si svolgono nei locali del circolo o istituto, la data e l'orario di svolgimento debbono essere concordate con il Dirigente Scolastico C.O.

Il consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ovvero un Seduta (Artt. 5 e 6 CM 105/75 art. 5, 37 D.L.vo 297/94) Il consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ovvero un Docente delegato membro del consiglio Di ogni riunione viene redatto un verbale, firmato da tutti i componenti del consiglio. Le funzioni di Segretario sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad uno dei docenti membri del consiglio. Partecipano alle riunioni: insieme a tutti i docenti della classe nella scuola secondaria di secondo grado, due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe. C.O.

Per la validità del consiglio di classe, Seduta (Artt. 5, 37 D.lvo 297/94) Per la validità del consiglio di classe, interclasse, intersezione non sono previste particolari maggioranze, dunque l’assenza di uno o più componenti non pregiudica la riunione. Normalmente le cariche elettive non ammettono delega e non è prevista dalle norme la pubblicità delle sedute. Tuttavia, la legge non vieta ai regolamenti di prevedere la presenza di altri genitori

Compiti del Consiglio di interclasse, di intersezione e di classe (Artt. 5 -7 D.L.vo 297/94; art. 1 dpr 235/07 ) Formulare al collegio dei docenti proposte in ordine: . all'azione educativa e didattica . ad iniziative di sperimentazione . all’adozione dei libri di testo . agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni La valutazione periodica e finale degli alunni spetta al consiglio con la sola presenza dei docenti C.O.

Compiti del rappresentante Contribuire ad agevolare ed estendere i rapporti tra docenti, genitori e studenti: 1) Favorendo la comunicazione e la diffusione di informazioni tra i genitori della classe. A tal proposito la diffusione di materiale informativo in classe è opportuno sia concordata con il dirigente scolastico ed il docente coordinatore, salvo che i regolamenti di istituto dispongano diversamente in merito. Inoltre alla sua nomina è buona pratica reperire i recapiti dei genitori, in particolare gli indirizzi mail e magari creare una mailing list. C.O.

2) Quali competenze

Le competenze chiave dell’apprendimento durante tutta la vita La scuola si prefigge di promuovere in tutti gli studenti gli obiettivi educativi e formativi che sono indicati dalle raccomandazioni delle Commissione Europea, dal Parlamento Europeo e del Consiglio di Europa, nella forma in cui sono state accolte e promulgate dal Ministero della Pubblica Istruzione: comunicazione in italiano; comunicazione in altre lingue; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale (ICT); imparare a imparare; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale; competenze sociali e civiche. Queste competenze sono ugualmente importanti e ciascuna di esse può contribuire a un inserimento positivo nella società della conoscenza.

3) La lotta alla dispersione scolastica

COMMISSIONE EUROPEA RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2012 dell'Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità dell'Italia 2012-2015 (14) Il tasso di dispersione scolastica (18,8% a livello nazionale, con forti variazioni regionali) ha effetti negativi sulla disoccupazione giovanile. Dovrebbero essere intraprese azioni più mirate e coordinate per affrontare la sfida dell'abbandono scolastico precoce combinando prevenzione, interventi e misure compensative.

TOTALI PROVVISORI LICEI 694 492 70,89 146 21,04 6,63 576 432 75,00 111   SCRUTINI CLASSI 1^ SCUOLE SUPERIORI MODENESI GIU 2015 SCRUTINI CLASSI 1^ SCUOLE SUPERIORI MODENESI GIU 2014 I S T I T U T O ISCRITTI SETTEMBRE 2014 PROMOSSI GIU 2015 % GIUDIZIO SOSPESO NON AMMESSI BOCCIATI ISCRITTI SETTEMBRE 2013 PROMOSSI GIU 2014 LICEO MURATORI 205 165 80,49 23 11,22 17 8,29 168 132 78,57 30 17,86 6 3,57 LICEO WILIGELMO 199 123 61,81 58 29,15 16 8,04 180 73,33 33 18,33 15 8,33 LICEO SAN CARLO 68 40 58,82 19 27,94 1 1,47 50 31 62,00 34,00 2 4,00 LICEO TASSONI 222 164 73,87 46 20,72 12 5,41 178 137 76,97 17,42 10 5,62 TOTALI PROVVISORI LICEI 694 492 70,89 146 21,04 6,63 576 432 75,00 111 19,27 5,73 SIGONIO 176 97 55,11 37 21,02 42 23,86 184 109 59,24 59 32,07 8,70 VENTURI 350 173 49,43 110 31,43 67 19,14 FERMI 245 163 66,53 65 26,53 6,94 244 67,62 66 27,05 4,92 GUARINI 52,73 24 21,82 28 25,45 145 40,00 48 33,10 39 26,90 BAROZZI 316 45,89 91 28,80 81 25,63 377 172 45,62 94 24,93 29,44 CORNI 517 207 40,04 177 34,24 133 25,73 465 211 45,38 120 25,81 134 28,82 SELMI 425 262 61,65 13,88 104 24,47 411 260 63,26 103 25,06 9,00 TOTALI PROVVISORI TECNICI 1963 1008 51,35 526 26,80 430 21,91 1642 866 52,74 431 26,25 333 20,28 CATTANEO DELEDDA 363 49,04 87 23,97 98 27,00 337 40,65 29,08 102 30,27 IPSIA CORNI 112 42,75 25,57 83 31,68 77 34,68 47 21,17 44,14 TOTALI PROVVISORI ISTITUTI PROFESSIONALI 625 290 46,40 154 24,64 181 28,96 559 214 38,28 25,94 200 35,78

Uno strumento di lavoro comune che tutte le scuole italiane potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento. Un format che servirà agli istituti scolastici per produrre, il Rapporto di Autovalutazione. Un documento articolato in 5 sezioni che prevede 49 indicatori attraverso i quali le scuole potranno scattare la loro fotografia, individuare i loro punti di forza e debolezza, mettendoli a confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione educativa. Con la presentazione del format del Rapporto di Autovalutazione inizia a prendere corpo il Sistema Nazionale di Valutazione

Rapporto di Autovalutazione - RAV

Perché costituire un Comitato Genitori Novità introdotte dalla nuova legge 107 del 2015 cosiddetta legge sulla Buona Scuola

Altre opportunità del rappresentante Per collegarsi e condividere informazioni con gli altri rappresentanti ulteriore opportunità è la costituzione del comitato genitori * Vediamo cosa dice la norma…

Il Comitato Genitori quindi (Art. 15 comma 2 D.L.vo 297/94) “I rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione, di interclasse o di classe possono esprimere un comitato dei genitori del circolo o dell'istituto” Il Comitato Genitori quindi “può” essere costituito, cioè non è un organo “necessario” ed obbligatorio ma dipende dalla volontà dei rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione, di interclasse o di classe Tra le assemblee non è indicata quella dei rappresentanti pertanto deve ritenersi che esso vada costituito nell’ambito dell’assemblea di istituto Per favorire la sua costituzione i regolamenti possono prevedere che ogni anno, successivamente alla elezione dei rappresentanti il Dirigente Scolastico indica l’assemblea dei genitori per la sua costituzione C.O.

Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti

I genitori e il POF Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti (Legge 107/2015 “LA Buona Scuola”)

I genitori e il POF 4. Il comitato di valutazione dei docenti