perché erediteranno la terra Beati i miti, perché erediteranno la terra
Camminando lungo il sentiero della nostra vita, può capitare di incontrare delle persone che si sono fermate e incominciano a prenderci in giro, dicendo di fermarci anche noi.
Poi cominciano anche a provocarci.
Ma noi non vogliamo cedere a loro né all’ira e rispondiamo alle loro parole con un sorriso che li disarma. «Noi cristiani non siamo tanto abituati a parlare di gioia, di allegria, credo che tante volte ci piacciano più le lamentele. E invece è proprio lo Spirito che ci guida: Lui è l'autore della gioia, il Creatore della gioia. E questa gioia nello Spirito, ci dà la vera libertà cristiana. Senza gioia, noi cristiani non possiamo diventare liberi, diventiamo schiavi delle nostre tristezze. Il grande Paolo VI diceva che non si può portare avanti il Vangelo con cristiani tristi, sfiduciati, scoraggiati. Non si può. Questo atteggiamento un po' funebre, eh? Tante volte i cristiani hanno faccia di andare più ad un corteo funebre che di andare a lodare Dio, no? E da questa gioia viene la lode».
Noi andiamo controcorrente: cerchiamo di raggiungere l’alta quota della nostra vita e abbiamo la forza di non cedere a ciò che ci tira giù con violenza.
Abbiamo in noi la forza della mitezza.
In tv si sente di tutto: violenze, rapine, atti terroristici, guerre…
Ma noi chierichetti seguiamo un’altra strada, quella della mitezza di cui parla Gesù.
Chi sono i miti? Coloro che, anche quando ricevono qualche torto, non si lasciano trascinare dalla rabbia, non passano subito alla vendetta, ma vincono il male con il bene.
Perché sono forti! I miti sanno che qualsiasi violenza od oppressione va contro Dio e quindi la rifiutano; essi sopportano con pazienza, lasciando a Dio di mettere a posto le cose.
Chi è mite lascia dietro di sé una scia di luce.
Gesù era mite e umile di cuore: ha sopportato le calunnie e le offese senza ribellarsi per amore nostro.
E i primi cristiani che venivano perseguitati vinsero i loro persecutori con la mitezza; perdonando a chi li uccideva, abbattevano i cuoi induriti dall’odio.