Umberto Saba La vicenda personale di Saba, le sue doti intellettuali, la sua opera lo collocano in una dimensione diversa da quelle linee dominanti nella.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Eugenio Montale il male di vivere.
Advertisements

MILO DE ANGELIS.
Un libro scritto da due terapeuti di coppia dopo oltre 25 anni di esperienza. Un libro sullamore e su come realizzarlo. Su come aiutare le coppie in crisi.
Raccontiamo storie.
DOLORE, MALATTIA, MORTE: SI PUÒ PARLARNE AI BAMBINI?
GIACOMO LEOPARDI Giacomo Leopardi, nacque nel 1798 a Recanati, cominciò gli studi sotto la guida di Precettori privati, rivelando un ingegno eccezionalmente.
ALESSANDRO MANZONI Roby & Marty.
Giuseppe Ungaretti
Umberto Poli (in arte Saba) ( )
Presentazione di italiano di Alessandro Bonardi e Simone Rossetti
Giuseppe Ungaretti il poeta soldato Cosa ricordare : guerra
FUTURISMO E METAFISICA
" TRIESTE Classi V F – I G – II G MARZO 2012 Classi V F – I G – II G MARZO 2012.
LAVORO DI CIRO PANICO II A anno scolastico 2007/2008.
SOCIOLOGIA 2007/ La società Cosa è la società? Secondo Gallino, nella società rientrano le strutture sociali e culturali, le motivazioni individuali,
Percorso di sostegno alla Genitorialità
Giuseppe Ungaretti.
Nel 1798 in Germania (inizia la pubblicazione della rivista Athenaeum)
Bene comune Il bene comune è un principio base della Dottrina Sociale della Chiesa. Il bene comune: l’insieme delle condizioni della vita sociale con le.
LA LETTERATURA Metodo di studio.
a cura del prof. P. Vezzoni
HANNAH ARENDT: LA MENTE IMPARZIALE
Introduzione.
Ognuno di noi ha una SUA CASA. E, soprattutto, una sua idea di casa...
La cosa più bella Saffo: Nuovi valori.
Abitare con dignità nel mondo: libertà e intrecci dintelligenza, volontà e sensibilità LIBERTÀ è una proprietà di certi atti della volontà umana, per cui.
Giacomo leopardi Vita ed opere.
Giovanni Pascoli La vita Poesie.
Percorso di preparazione al matrimonio. Il sacramento del Matrimonio
“L’evoluzione umana dell’adulto
Progettazione I. R. C. Scuola dell’infanzia Maria s. s
L’autostima. Tezze, 15 ottobre 2011.
ALESSANDRO MANZONI Vita ed Opere.
MARC CHAGALL E IL MESSAGGIO BIBLICO
Ognuno di noi ha una SUA CASA. E, soprattutto, una sua idea di casa...
MEDJUGORJE
Astrattismo.
L’ho incontrata la prima volta a scuola durante un intervallo
IL MONDO INTERNO.
Eugenio Montale ( ) Scrivere “sempre da povero diavolo e non da uomo di lettere professionale” (incipit de “I limoni”)
Visita ai luoghi della Prima Guerra Mondiale e incontro con l’esperienza umana e letteraria di Giuseppe Ungaretti.
Umberto Saba.
L’importante è il viaggio, non la meta
I diversi generi letterari
Introduzione a Maus
Libertà e Salvezza Temi teologici nell' IRC
Parola di Vita Giugno 2014.
Giovanni Pascoli ….
Guida allo studio della storia della letteratura italiana
Giacomo Leopardi 1798 – 1837.
La scrittura e la memoria La letteratura sulla Resistenza
PAGG E
“Maus” di Art Spiegelman
Infanzia e Morale Temi teologici nell' IRC. LINEE PRINCIPALI  Cultura  Principi per la formazione globale della persona  Il Patrimonio storico.
Un giorno:.
IL DECADENTISMO Quando e dove nasce?
ARTURO.
Umberto Saba Trieste – 1957 Gorizia
EUGENIO MONTALE.
UMBERTO SABA.
A CURA DELLA PROF.SSA MARIA ISAURA PIREDDA
TRIESTE Umberto Saba. TRIESTE Umberto Saba TRIESTE Umberto Saba.
William Shakespeare. Quattrocento anni fa Un’immagine giovanile di William Shakespeare. Il 23 aprile 1616 (corrispondente al 3 maggio nel calendario gregoriano,
Parola di vita Marzo 2016 “È giunto a voi il regno di Dio” (Lc 11, 20).
Umberto Saba (vero cognome Poli) VITA E OPERE: -nacque a Trieste nel 1883; -nel 1910 pubblicò il suo primo libro e nel 1921 uscì il Canzoniere; -nel 1938,
Umberto Saba La vita Saba nasce a Trieste nel 1883, da madre ebrea e da padre veneziano. Trascorre un’infanzia infelice che lo tormenterà per tutta.
DANTE ALIGHIERI CHE FICO LA VITA Nasce a Firenze nel 1265 (tra il 14 maggio e il 13 giugno) da una famiglia della piccola nobiltà cittadina Il nome:
A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda
1 Laboratorio di poesia Progetto “Diritti a scuola” Istituto comprensivo De Amicis- Giovanni XX III San Ferdinando di Puglia (BT) a.s. 2012/13 Docente.
L’altra faccia della fine dell’Ottocento
Transcript della presentazione:

Umberto Saba La vicenda personale di Saba, le sue doti intellettuali, la sua opera lo collocano in una dimensione diversa da quelle linee dominanti nella letteratura italiana. Saba, nato a Trieste nel 1883, ha origini ebraiche. La madre è ebrea, il padre abbraccia l’ebraismo per potersi sposare. Il suo vero nome è Umberto Poli (solo nel 1910 prese lo pseudonimo Saba)

La vita Il padre abbandonò ebraismo e moglie non appena nasce Umberto; fino a tre anni il piccolo fu affidato a Peppa, balia slovena, cattolica. Nella sua casa riconobbe una sorta di “paradiso”. Il suo vero nucleo familiare, invece, era attraversato da conflitti personali che si annodavano a quelli religiosi.

La vita Molti traumi e molte angosce resero Umberto un giovane adulto segnato da nevrosi; In Ernesto c’è il racconto di un adolescente smarrito, che si rapporta ad un mondo di adulti incomprensibili, ostili, lontani, talvolta predatorii.

Gli studi La formazione, dopo il ginnasio a Trieste, avviene all’Università di Pisa. Tra il 1905 e il 1906 fu a Firenze, per tentare di entrare in contatto con il vero dibattito culturale. Dopo aver prestato servizio militare tra Firenze e Salerno, rientrò a Trieste. Qui incontra Carolina Wofler, tenta di imbastire una vita normale: la sposa, nasce Linuccia.

Le opere Nel 1910 nasce il suo primo volume Poesie. Dominava “La Voce” e la sua lirica sembrava un frutto fuori stagione. 1912 Con i miei occhi, che poi prenderà il titolo di Trieste e una donna. Tra il ‘13 e il ‘14 la famiglia –tentando di arginare una grossa crisi- fu tra Bologna e Milano.

La guerra Lo scoppio della guerra lo vide coinvolto in mansioni amministrative. A conflitto ultimato, tornò a Trieste dove acquistò una libreria Continua a scrivere, elabora la prima stesura del Canzoniere. La malattia nervosa si fa sentire: nel 1929 S è in cura presso lo psicoanalista Weiss, cerca

La piscoanalisi di approfondire Freud, che insieme a Nietzsche, gli sembra offrire chiavi di accesso all’uomo. Per il precipitare della situazione politica, colpito dalle leggi razziali affidò al fedele commesso la sua libreria. Continui i viaggi a Milano per approvvigionarla di volumi rari Dovette nascondersi con la famiglia a Firenze, dove riceveva le visite di Montale.

Nel ‘45 si trasferì a Roma, si accosto al PCI. Fu poi a Milano, dove s’impegnò ancora a sistemare il Canzoniere Rientrò a Trieste, la malattia lo spingeva a reiterati ricoveri. Nel 1953 lavorava ad Ernesto, lasciato incompiuto ed apparso nel 1975

La poesia Saba rifiuta ogni legame tra la poesia e la modernità. La parola poetica è voce, sentimento, autenticità. È lontano dalle avanguardie, la poesia è emotiva ed emozione essa stessa, legata alle occasioni della vita. I modelli sono gli autori della grande tradizione, lontani dalle teorizzazioni contemporanee. La poesia non è artificio, formalismo, astrazione: è voce sincera, “naturale, onesta”

La poesia lontana da ogni pretesa di guidare la storia. Nel 1911 inviò alla “Voce” –che lo respinse- l’articolo “Quel che resta da fare ai poeti”, in cui afferma che la poesia non può guidare la storia né tendere alla perfezione. Per questo S recupera le forme della poesia tradizionale, le cui convenzioni formali sono per lui sicurezza.

Poesia Intreccia il linguaggio letterario con quello quotidiano; ricerca la dimensione “infantile”, poiché la poesia può dare corpo ai desideri accumulati nell’infanzia. Il mondo del bambino S è leggero, cordiale, senza angoscia e oppressione, impostato alla comunicazione, candido, pieno d’amore. I nodi irrisolti però gravano sul carattere: secondo Debenedetti dietro la parola si affacciano

La negazione, il negativo lampi di un male sotterraneo. La sua passione per la vita e la ricerca di affetto sono minacciate da una colpa, da un’ossessione, dai traumi vissuti che rivelano la faccia negativa del mondo. La sua poesia così oscilla tra l’affermazione positiva del valore del mondo e la negazione radicale.

S è in contatto con il “negativo”, anche grazie ad una coscienza culturale di respiro europeo. L’arte negativa era stata affermata nella prima metà del secolo. S, anche per questa prospettiva, nega tanto lo storicismo quanto le avanguardie. Dalla grande cultura europea -da Leopardi, Nietzsche e Freud- riceveva l’impulso ad andare a fondo nelle contraddizioni umane

Il canzoniere Ha la valenza di un romanzo: S scelse, riorganizzò, accorspò i testi perché dessero il senso della sua vita. “C” per Heine ma anche per Petrarca, che aveva distillato una poesia capace di allontanare la realtà, in cui attutire e stemperare i contrasti. S voleva un libro in cui si depositassero i segni della vita

In tutta la sua impurità, nel miscuglio di gioie e dolori, nell’emergere di una realtà frantumata. Non c’è la ricerca di una bellezza ssoluta ma della bellezza possibile, in un mondo quotidiano. Il C è un cerchio che salda infanzia e vecchiaia, lughi, amori, volti, sogni. Si celebra la vita familiare, la campagna, la logica alta del mondo animale

La città è sfondo: è viva, sempre familiare, sempre riflessiva di un ricordo.

Vincenzo Cardarelli La figura di Cardarelli è emblematica per comprendere l’impegno e la valenza delle riviste letterarie agli inizi del ‘900. Intellettuale dedito ad una vita di occasioni letterarie, tra incontri e dibattiti, collaborazioni ai giornali e ai periodici, la sua prospettiva coincise pienamente con quella della “Ronda”.

La vita Nato a Tarquinia nel 1887, figlio illegittimo di Antonio Romagnoli, un popolano che gestiva il buffet della stazione della cittadina e di Giovanna Caldarelli, si formo da autodidatta e si trasferì giovanissimo a Roma. Qui si inserì nel mondo giornalistico, svolgendo importanti esperienze nell’ambito della “Voce” e legandosi per qualche tempo a Sibilla Aleramo.

La vita In maniera assidua fu vicina al gruppo della “Ronda”. Alimentava intorno a sé vari aneddoti e diede spunto ad una visione tutta esteriore della vita intellettuale. Negli anni del fascismo collaborò ad alcuni giornali ufficiali, suscitò polemiche fatue, come quella tra i contenutisti e i calligrafi. Visse a Roma, come uno sradicato, senza punti di riferimento definitivi, nonostante il prestigio letterario ottenuto.

La formazione C. si formò ad una cultura moderna ed europea, dove erano imprescindibili Baudelaire e Nietzsche e centrali i temi connessi alle contraddizioni dell’esistere personale. Nel solco della “Voce” sviluppò attenzione per i motivi di analisi morale. Consapevole dello stato di disgregazione storica ed individuale, approdò al bisogno di credere e di creare. La necessità di edificare lo portò a sostenere il

La formazione-”La Ronda” programma classicista della “Ronda”, un classicismo voluto e “metaforico”, un’istanza psicologica, il risultato di un’aspirazione astratta, in fondo slegata dalla sua reale condizione intellettuale. La sua opera fu un intreccio di poetica e poesia. C. parte dalla ricerca autobiografica, dall’affermazione di sé; vuol proporre frammenti del proprio io

I temi e della propria esistenza come modelli di rigore, di controllo, di allontanamento del negativo. Ma i rapporti con le persone, le cose, i luoghi, tendono sempre a far emergere al di là di questa salute voluta, qualcosa di cupo, sordo, e insoddisfazione e amarezza.

Le opere 1916 Prologhi 1920 Viaggi nel tempo Questi due lavori sono composti di componimenti poetici e di brevi frammenti in prosa. Dopo questo iniziale intreccio di piani separò i componimenti poetici dalla prosa e li raccolse in

1934 Giorni in piena e poi 1942 nelle Poesie, che corresse fino all’edizione del 1958. Nonostante questa nuova prospettiva la lirica di C mantenne i caratteri migliori proprio nell’intreccio con le parti in prosa. È una poesia estranea all’orizzonte della nuova lirica del ‘900: è un’esasperata affermazione di maturità, che si esprime in paesaggi naturali

La poesia in figure di levigata immobilità, in un linguaggio scandito e preciso. Da questa ricerca di malinconia emerge qualcosa di inappagato. C è molto interessante nei frammenti in prosa in cui mescola autobiografia, descrizioni, l’ambizione di proporsi come modello culturale e il peso di una memoria personale, che non riesce mai a trovare radici.

Le prose Queste prose, che sono eleganti secondo la scelta di prosa d’arte voluta dai rondisti, sono attraversate da un senso di fuga, di ossessione, sospese tra un sinistro passato e la sterile malinconia del presente. I volumi di prosa sono: 1924 Terra genitrice 1929 Il sole a picco

1939 Il cielo sulle città 1947 Solitario in Arcadia