Enrico Fermi
Nato a Roma il 29 settembre 1901 Nel 1918 accede alla prestigiosa Scuola Normale dell'Università di Pisa Nel 1921, all’età di soli vent’anni, pubblicò i suoi primi due lavori sulla rivista scientifica Nuovo Cimento Il 4 luglio 1922 si laureò all'Università e il successivo 7 luglio si diplomò alla Normale (magna cum laude). Borse di studio: Gottinga (Germania) e Leida (Paesi Bassi)
Carriera Universitaria Fra il 1924 e 1925 fu chiamato ad occupare la cattedra di fisica matematica presso l‘Università di Firenze. L’Istituto di via Panisperma (Roma) – Istituto di Fisica dell’Università di Roma (1926 – 1938) Tra il 11-17 ottobre 1931 organizza un congresso internazionale della fisica nucleare che vide, tra altri, la partecipazione di Marie Curie, Niels Bohr, Wolfgang Pauli “I ragazzi di Panisperma” Da sinistra Oscar d’Agostino, Emilio Segré, Edoardo Amaldi, Franco Rasetti, Enrico Fermi Emilio Segré partecipò al Progetto Manhattan
I contributi di Enrico Fermi La scoperta della statistica delle particelle Teoria del decadimento β La scoperta dei neutroni lenti e della fissione nucleare E = mc2 E = energia meccanica M = massa a riposo C = la velocità della luce (± 300.000 m/sec) C2 = 90.000.000.000 !!
Il fascismo Il 29 marzo 1929 è nominato da Mussolini membro della Reale Accademia d’Italia e, per necessità, il giorno seguente si iscrive al partito fascista. Nel luglio 1938 cominciò la campagna antisemita in Italia con la pubblicazione del manifesto della razza e le successive leggi razziali, per cui Enrico Fermi dovette rinunciare alla collaborazione di alcuni suoi assistenti. Anche sua moglie, Laura, essendo ebrea, era soggetta alle persecuzioni razziali imposte dal regime, insieme ai loro figli (Giulio & Nella). Fermi si accorse che ci sarebbe stato bisogno di lasciare l’Italia alla prima occasione . Nel 1938 si presentò l’occasione per fuggire
Il premio Nobel Il 10 novembre del 1938, ricevette, all'età di soli trentasette anni, l'annuncio ufficiale del conferimento del premio Nobel. Fermi decise che, dopo la consegna del premio a Stoccolma, avrebbe fatto rotta con la famiglia verso gli Stati Uniti, dove la Columbia University di New York lo aveva invitato per una serie di lezioni. Con il Re di Svezia (Gustavo V)
La fuga verso gli Stati Uniti Usando i fondi del premio Nobel, emigrò negli Stati Uniti e per un breve tempo lavorò alla Columbia University; durante questo periodo abitava a Leonia, New Jersey Nel 1939 si trasferì all'Università di Chicago ed ebbe un ruolo fondamentale nella costruzione del primo reattore nucleare. Il reattore fu costruito nell'interrato dell'università, in un campo da squash.
Enrico Fermi progettò e guidò la costruzione del primo reattore nucleare a fissione, che produsse la prima reazione nucleare a catena controllata Progetto Chicago Pile-1 (Università di Chicago)
Progetto Manhattan Los Alamos, New Mexico (1944) Lavorò con Oppenheimer, Lawrence e Compton Julius Robert Oppenheimer Tesserino – Los Alamos
È stato un ottimo professore “Ci sono due possibili esiti: Se il risultato conferma l’ipotesi, allora hai fatto una misura. Se il risultato è contrario all’ipotesi, allora hai fatto una scoperta.”
Il paradosso di Fermi (sulla possibilità dell’esistenza di civiltà aliene) "Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?". L’origine di questo cosidetto “paradosso“ è una conversazione avvenuta nella mensa del Laboratorio di Los Alamos tra Fermi e alcuni dei suoi colleghi Nel contesto di segnalazioni UFO sempre piu’ frequenti, la discussione si svolse sulla possibilita’ di vita extraterrestre. Fermi esclamò “Where are they?! -- Dove sono tutti quanti? Matematicamente gli sembrava improbabile che fossime le uniche forme di vita in un universo così enorme ma dall’altra parte pretendeva prove scientifiche di vita extraterrestre
Nel 1939 fece domanda di cittadinanza americana che gli fu concessa nel 1944
Morì all'età di solo 54 anni di un tumore allo stomaco risultato dell’esposizione alle radiazioni anche due dei suoi studenti morirono prematuramente di cancro Oak Woods Cemetery, Chicago, IL
Ad Enrico Fermi sono intitolati diversi edifici, scuole superiori, vie e una delle stazioni della metropolitana di Torino. Via E. Fermi, Roma Fermilab, Batavia, IL Stazione Fermi GTT (metropolitana di Torino) In suo onore venne dato il nome ad un elemento della tavola periodica, il Fermio (simbolo Fm, numero atomico 100). Francobollo, Poste Italiane