UNA RIFLESSIONE SULL’ETICA TRA CINEMA E FILOSOFIA PRESENTAZIONE DELL’ESPERIENZA UNA RIFLESSIONE SULL’ETICA TRA CINEMA E FILOSOFIA EMMANUEL LEVINAS E KRZYSZTOF KIESLOWSKI di Maria Paola Morelli e Marianna Rascente
Levinas (Lituania 1905- Francia 1995) Kieslowski (Varsavia 1941-1996) Ebreo. Si trasferisce dalla Lituania alla Francia; i suoi familiari subiscono la Shoah; lui stesso fu segregato in speciali baracche per prigionieri ebrei, ai quali era proibito qualunque forma di culto. Rivaluta i principi della Torah, ma facendone derivare dei principi filosofici, di valenza universale. La sua filosofia nasce proprio dall'esperienza del silenzio di Dio di fronte al male, allo sterminio. Kieslowski (Varsavia 1941-1996) Cattolico. Si dedica al cinema sotto il regime comunista in Polonia, in una situazione di non libertà religiosa. Il ‘Comandamento’ per Kieslowski deve aver una base etica, il riconoscimento di una relazione, altrimenti rischia di condurre a eventi paradossali e a tragedie.
Kieslowsky, Decalogo 1 “IO SONO IL SIGNORE DIO TUO” L’episodio si inserisce all'interno di un'opera più ampia che affronta i 10 comandamenti; Il film nasce dall'idea di Krzystov Piesiewicz, un avvocato polacco oppositore dell'allora regime comunista e girato da Krzystov Kieslowski tra il 1988 e il 1989 (anno della caduta del muro di Berlino) Il Decalogo 1, pone, in un’ottica aconfessionale, il problema della relazione fede-scienza-filosofia.
PERSONAGGI BAMBINO (Pavlow): FILOSOFIA PADRE ZIA FEDE SCIENZA
LE DOMANDE DELLA FILOSOFIA: LE RISPOSTE DELLA FEDE: COS’è L’ANIMA? COS’è LA MORTE? CHE SENSO HA LA VITA? CHI è DIO? LA FILOSOFIA METTE IN RELAZIONE PENSIERO SCIENTIFICO E PENSIERO RELIGIOSO LE RISPOSTE DELLA FEDE: DIO è AMORE; VEDO DIO ATTRAVERSO L’ALTRO I DUBBI DELLA SCIENZA NON SI Può DIMOSTRARE CHE L’ANIMA ESISTA; SI VIVE PER MIGLIORARE LA VITA A QUELLI CHE VENGONO DOPO DI NOI: PROGRESSO ATTRAVERSO CALCOLO ED EMPIRIA
RAPPORTO FILOSOFIA-SCIENZA: ALCUNE DIFFERENZE FONDANTI FILOSOFIA: le domande vertono sempre intorno agli stessi problemi: dai Presocratici fino alla filosofia contemporanea; Le risposte sono sempre diverse perché sono di volta in volta contestualizzate storicamente. Nella filosofia contemporanea però non si cerca più l'essenza di Dio, uomo e mondo, ma le relazioni tra di essi; SCIENZA: tende invece al progresso, al continuo superamento delle proprie teorie. UOMO MONDO DIO
Dall'Essere all'Altro Filosofia antica: Primato dell’essere; Filosofia moderna: primato del soggetto (che culmina con la “coscienza” di Hegel); Filosofia contemporanea: primato dell’ALTRO. Questo spostamento è evidente nella filosofia di Levinas, ma anche nella filmografia di Kieslowski. IO LO STESSO TU L’ALTRO
LEVINAS: DALL'ONTOLOGIA ALL'ETICA Se gli ambiti della filosofia rimangono gli stessi, Levinas cambia l'atteggiamento nei confronti di essi. L’ETICA, non L’ONTOLOGIA, è la filosofia prima; LA RELAZIONE con l'Altro E’ UN PRINCIPIO FILOSOFICO; LA TRASCENDENZA SI APRE NON ATTRAVERSO LA RAGIONE MA ATTRAVERSO IL VOLTO DELL’ALTRO
KIESLOWSKI: DAL COMANDAMENTO ALL’ETICA Anche la scienza può avere il proprio ‘dio’, a cui ci si affida a tal punto da perdere di vista il rapporto con la realtà. Al papà di Pavlow, affidatosi al calcolo, sfugge (o fugge da) il volto del povero che si scalda al fuoco. Un dio senza etica può portare alla tragedia e alla morte.
LA SOCIETA’ PER LEVINAS Il rapporto IO-TU non si chiude in un rapporto duale ma si apre al “prossimo” inteso come TERZO in cui si svela la società La società intesa come relazione di singoli individui e non come totalità che annulla le differenze La totalità filosofica porta al Totalitarismo
RISOLVIAMO INSIEME ALCUNE APORIE LEVINASSIANE SE L’ALTRO NON è CONOSCIBILE (RIMANE MISTERO) SI PUO’ AMARE? SI PUO’ AMARE CIO’ CHE NON SI CONOSCE? SI PUO’ FARE A MENO DELL’ONTOLOGIA IN FILOSOFIA? L’ARGOMENTAZIONE DI LEVINAS E’ FILOSOFICA O RELIGIOSA? SE L’ALTRO NON è CONOSCIBILE (RIMANE MISTERO) SI PUO’ AMARE? SI PUO’ AMARE CIO’ CHE NON SI CONOSCE? SI PUO’ FARE A MENO DELL’ONTOLOGIA IN FILOSOFIA? L’ARGOMENTAZIONE DI LEVINAS E’ FILOSOFICA O RELIGIOSA?
CINEMA E FILOSOFIA: IMMAGINE E CONCETTO Anche il cinema fa uso di concetti: i ‘concettimmagine’; I ‘concettimmagine’, a differenza dei concetti filosofici, hanno una dimensione emotiva ed esperienziale; Anche i concetti del cinema possono avere valore di verità e di universalità; La lettura filosofica è solo una delle chiavi di letture che per interpretare un film; Affrontare problematiche filosofiche attraverso il cinema contribuisce all’innovazione metodologica e alla finalità pedagogica nella scuola.