Rapine in banca in Italia:

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 descrivono il funzionamento dei sistemi di sicurezza utilizzati dalle banche per proteggere le filiali  presentano le soluzioni innovative offerte.
Transcript della presentazione:

Rapine in banca in Italia: 2008-2012 Fonte: elaborazioni su dati OSSIF;

Rapine in banca in Puglia: 2008-2012 Fonte: elaborazioni su dati OSSIF;

Rapine in banca in provincia di Lecce: 2008-2012 Fonte: elaborazioni su dati OSSIF;

Rapine ogni 100 sportelli e bottino medio: 2008-2012 Fonte: elaborazioni su dati OSSIF;

Caratteristiche delle rapine nel 2012: il confronto Italia – Lecce (1/3) Rapine (%) per bottino sottratto (x 1.000 euro) Rapine (%) per tipo di arma utilizzata Fonte: elaborazioni su dati OSSIF; Note: vengono prese in considerazione le rapine totali (riuscite+fallite) per le quali è disponibile l’informazione; le analisi sul bottino sottratto fanno riferimento solamente alle rapine consumate

Caratteristiche delle rapine nel 2012: il confronto Italia – Lecce (2/3) Rapine (%) per giorno di accadimento Rapine (%) per orario di accadimento Fonte: elaborazioni su dati OSSIF; Note: vengono prese in considerazione le rapine totali (riuscite+fallite) per le quali è disponibile l’informazione;

Caratteristiche delle rapine nel 2012: il confronto Italia – Lecce (3/3) Rapine (%) per numero di rapinatori Rapine (%) per durata dell’evento Fonte: elaborazioni su dati OSSIF; Note: vengono prese in considerazione le rapine totali (riuscite+fallite) per le quali è disponibile l’informazione;

Attacchi agli ATM in Italia: 2008-2012 Fonte: elaborazioni su dati OSSIF;

Attacchi agli ATM in Puglia: 2008-2012 Fonte: elaborazioni su dati OSSIF;

Attacchi agli ATM in provincia di Lecce: 2008-2012 Fonte: elaborazioni su dati OSSIF;

Caratteristiche degli attacchi agli ATM nel 2012 Attacchi (%) per giorno di accadimento Attacchi (%) per tipo di arma utilizzata Fonte: elaborazioni su dati OSSIF;

Gli investimenti per la sicurezza 766 milioni di euro spesi dalle banche nel 2011 per la sicurezza anticrimine Ripartizione delle somme investite per la sicurezza fisica delle filiali Il 38% degli investimenti è destinato alle misure antirapina Diffusione stimata dei dispositivi tecnologici di difesa Sistemi di allarme 94,1% Erogatore automatico di banconote 32,7% Video-registrazione 91,2% Videosorveglianza 28,1% Dispositivi apertura ritardata 77,2% Vigilanza 12,0% Bussola 71,2% Dispositivi biometrici 8,1% Fonte: elaborazioni su dati OSSIF

Rapine: non solo in banca % Rapine in banca sul totale rapine denunciate dalle Forze dell’ordine all’Autorità Giudiziaria Tra gli obiettivi potenziali dei rapinatori, le banche rappresentano una quota percentuale che si riduce progressivamente. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, la quota di rapine ai danni delle dipendenze bancarie (rispetto al totale delle rapine denunciate) è passata dal 6,7% del 2002 al 3,3% del 2011. La sistematica adozione di misure di protezione, nell’ambito di strategie di prevenzione delle rapine sempre più mirate, sembra indurre i rapinatori a spostare le proprie attenzioni illecite verso altri obiettivi. Farmacie, supermercati, tabaccherie, esercizi commerciali e in genere tutte le attività legate alla gestione di più o meno ingenti volumi di contante finiscono con l’attrarre i rapinatori. OSSIF ha istituito un Osservatorio Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria che ha l’obiettivo di condividere con i settori di attività economica più esposti informazioni, strategie e best practice per la prevenzione. Fonte: elaborazioni su dati Istat, Statistiche giudiziarie penali fino al 2003; MinInterno, dati SDI 2004-2011 *I dati del 2011 sono operativi

Italiani affezionati al contante Utilizzo degli strumenti di pagamento Farmacie Tabaccai Benzinai Altri esercizi Contanti 81% 88% 60% 63% Assegni 3% 1% 5% 12% Bancomat 10% 18% Carte di credito 6% 17% 13% Da uno studio Wincor Nixdorf, in collaborazione con Doxa, emerge in maniera ancora più evidente come gli italiani siano ancora affezionati al denaro contante. Seppur il bancomat sia nelle tasche del 70% della popolazione italiana, solo il 52% lo usa per prelevare e il 53% per fare acquisti. Fatto 100 l’incasso medio giornaliero, i pagamenti effettuati con il bancomat pesano solamente il 12% in termini di valore (grafico a torta). Tra le paure che limitano il ricorso al bancomat, quella oggi più diffusa e percepita è sicuramente la clonazione della carta. Fonte: Wincor Nixdorf, in collaborazione con Doxa 26/05/2011

Il ricorso agli strumenti di pagamento alternativi Numero di operazioni pro-capite con strumenti diversi dal contante La principale causa delle tante rapine in Italia rispetto agli altri paesi europei si può probabilmente ricondurre alla eccessiva presenza di contante. La persistente centralità del contante emerge dall’analisi delle statistiche sulla diffusione delle transazioni cashless. Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia soffre un chiaro ritardo nella diffusione dei pagamenti cashless che può essere attribuito principalmente alle caratteristiche del nostro sistema produttivo e sociale, ovvero: barriere culturali (scarsa propensione all’uso dei pagamenti elettronici); ridotta diffusione dei POS tra i piccoli dettaglianti (solo il 16% tra i negozi con meno di due dipendenti è dotato di POS); mancanza di uno strumento di pagamento alternativo al contante (i progetti pilota avviati in Italia su strumenti di pagamento innovativi non hanno mai indirizzato una massa critica di utenti sufficiente a garantire una significativa diffusione dello strumento). Fonte: Relazione Annuale 2010 Banca d’Italia. Elaborazioni su dati BCE, BRI e Banca d’Italia.

Sviluppare la cultura della sicurezza LA SICUREZZA E’ UN MODO DI LAVORARE E DI AGIRE Le banche stanno sviluppando una intensa attività di informazione e formazione del personale, considerata uno strumento basilare per lo sviluppo di una cultura della sicurezza e della prevenzione Negli ultimi anni le banche stanno focalizzando l’attenzione sullo sviluppo di una cultura della sicurezza da realizzare tramite attività info-formative nei confronti dei propri dipendenti. Le azioni pianificate dagli Uffici Sicurezza delle banche, per diventare effettive, hanno bisogno della piena e convinta collaborazione di tutto il personale. In questa prospettiva ha riscosso particolare apprezzamento la Guida Antirapina ABI-OSSIF per gli operatori di sportello, giunta quest’anno alla sua settima edizione.

Il Protocollo Anticrimine PREFETTURA E FORZE DELL’ORDINE BANCA Adempimenti richiesti alla banca per ottemperare a quanto riportato nel Protocollo Anticrimine: Informazioni di carattere generale Segnalazione di situazioni di rischio Valutazione dei Rischi Misure di Sicurezza Protezione ATM Comunicazione delle Misure di Sicurezza Adempimenti Privacy Manutenzione delle misure di sicurezza Informazione Formazione PREFETTURA E FORZE DELL’ORDINE PREFETTURA Coordinamento delle FF.OO. o Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per problematiche attinenti alla sicurezza bancaria FORZE DELL’ORDINE Segnalare criticità derivante dal numero/tipologia di crimini commessi Fornire informazioni in materia di sicurezza anticrimine Intervenire su richiesta delle banche e in caso di reali stati necessità ABI – OSSIF Osservatorio della Sicurezza Fisica Fornire attraverso il data-base di settore OSSIF una sintesi delle informazioni di sicurezza a livello di sistema bancario nazionale ai fini delle specifiche valutazioni di rischio. Convegni, iniziative, guide antirapina, interventi info-formativi, progetti di sicurezza, ecc. volti a promuovere la cultura della sicurezza.

Prevenzione Rapina - Conformità al Protocollo Anticrimine, art. 4 Bussola Metal detector Rilevatore biometrico Vigilanza Videocollegamento/videosorveglianza Sistema anticamuffamento Videoregistrazione Allarme antirapina Sistema di protezione perimetrale attiva/passiva Bancone blindato/area blindata ad alta sicurezza Dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata Dispositivo di erogazione temporizzata del denaro Gestione centralizzata dei mezzi forti Sistema di macchiatura delle banconote Sistema di tracciabilità delle banconote Formazione anticrimine BANCA Adempimenti richiesti alla banca per ottemperare a quanto riportato nel Protocollo Anticrimine: Informazioni di carattere generale Segnalazione di situazioni di rischio Valutazione dei Rischi MISURE DI SICUREZZA Protezione ATM Comunicazione delle Misure di Sicurezza Adempimenti Privacy Manutenzione delle misure di sicurezza Informazione Formazione MISURE DI SICUREZZA PREVISTE DAL PROTOCOLLO ANTICRIMINE ABI (5 MISURE MINIME SU UN MASSIMO DI 16 MISURE PREVISTE)

Prevenzione Furto - Conformità al Protocollo Anticrimine, art. 5 Protezione con impianto di allarme locale e/o remoto connesso a sensori antiscasso/antintrusione Blindatura del mezzo forte e/o rinforzo dei dispositivi di riferma Rinforzo aggiuntivo della vetrina ove è installato il Bancomat o dello spazio antistante con difese passive quali putrelle, archetti, dissuasori atti a impedire l’asportazione del mezzo Sensori presenza gas e/o dispositivi per impedire l’esplosione Dispositivi per localizzare/rintracciare le banconote rubate e/o dispositivi per rendere inutilizzabili le banconote rubate Dispositivi atti per proteggere il locale contenente il mezzo forte e/o la vetrina ove è installato il mezzo forte Dispositivi atti a impedire l’introduzione di esplosivo solido o gassoso nel mezzo forte BANCA Adempimenti richiesti alla banca per ottemperare a quanto riportato nel Protocollo Anticrimine: Informazioni di carattere generale Segnalazione di situazioni di rischio Valutazione dei Rischi Misure di sicurezza PROTEZIONE ATM Comunicazione delle Misure di Sicurezza Adempimenti Privacy Manutenzione delle misure di sicurezza Informazione Formazione MISURE DI SICUREZZA PREVISTE DAL PROTOCOLLO ANTICRIMINE ABI (2 MISURE MINIME SU UN MASSIMO DI 7 MISURE PREVISTE)