SITI ITALIANI iscritti dall’UNESCO tra i beni PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

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SITI ITALIANI iscritti dall’UNESCO tra i beni PATRIMONIO DELL’UMANITÀ SIGNIFICATOE IMPEGNI DERIVATI

"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore (Peppino Impastato)".  

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ARTICOLO 9 "la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. Tutela e valorizza il patrimonio storico e artistico della nazione"

Che cos’è l’unesco L'Organizzazione Culturale Scientifica e Educativa delle Nazioni Unite (UNESCO: United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) è stata fondata a Londra il 16 Novembre 1945, dalla Nazioni Unite. Sono membri dell'UNESCO, al marzo 2005, 191 paesi più 6 membri associati

DOV’È l’unesco Il quartier generale dell'UNESCO è a Parigi, Francia.

QUALI PROGRAMMI SPONSORIZZA l’unesco I progetti sponsorizzati dall'UNESCO comprendono programmi scientifici internazionali; programmi di alfabetizzazione, tecnici e di formazione degli insegnanti; progetti regionali e di storia culturale; cooperazioni internazionali per assicurare il patrimonio culturale e naturale del pianeta e per la conservazione dei diritti umani.

COME SI COMPONE l’unesco Tre istanze compongono l'UNESCO : - La Conferenza generale, che riunisce tutti gli Stati membri in genere ogni due anni, è l'organo sovrano dell'UNESCO. Applicando la regola uno Stato un voto, la Conferenza generale determina i programmi e il budget dell'Organizzazione. - Il Consiglio esecutivo, nel quale sono rappresentati 58 Stati membri eletti dalla Conferenza generale, si riunisce due volte l'anno. È una sorta di consiglio d'amministrazione con il compito di verificare l'esecuzione delle decisioni della Conferenza generale e di preparare il lavoro di quest'ultima. - La Segreteria, posta sotto l'autorità del Direttore Generale che viene eletto ogni 4 anni dalla Conferenza generale, è incaricata di mettere in pratica gli impegni assunti dagli Stati membri.

QUALI SONO i fini dell’unesco Come organizzazione specializzata dell'ONU, l'UNESCO è nata dal comune proposito di contribuire al mantenimento della pace, del rispetto dei Diritti Umani e dell'uguaglianza dei popoli attraverso i canali dell'Educazione, Scienza, Cultura e Comunicazione.

Il Preambolo del Documento costituivo dell’UNESCO dichiara che "le guerre nascono nell'animo degli uomini ed è l'animo degli uomini che deve essere educato alla difesa della pace". Perché una pace duratura possa essere assicurata, il Preambolo dichiara che Stati firmatari della Convenzione credono nel "completo ed eguale accesso all'educazione per tutti, nel libero perseguimento della verità oggettiva e nel libero scambio di idee e di conoscenze".

L'obiettivo dell'Organizzazione è stato così definito: "contribuire alla pace e la sicurezza promuovendo la collaborazione tra le nazioni attraverso l'educazione, la scienza e la cultura onde garantire il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione."

Riassumendo

Che cos’è il CNI La Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, istituita nel 1950, ha lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l'informazione, la consultazione e l’ esecuzione dei programmi UNESCO in Italia. L'esistenza della Commissione discende da un preciso obbligo di carattere internazionale (Convenzione di Londra del 16 novembre 1945); peraltro, analoghe entità sono operative in quasi tutti i 195 Paesi membri dell'UNESCO.  

Che cos’è il CNI La Commissione opera attraverso: L'Assemblea che fissa le strategie generali della Commissione, identificate in relazione ai programmi e alle finalità dell'UNESCO nel quadro degli interessi generali della politica nazionale nei campi dell'educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione in stretto raccordo con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d'Italia presso l'UNESCO; Il Consiglio Direttivo che è l'organo di governo della Commissione, e attua gli orientamenti strategici fissati dall'Assemblea.

Che cosa fa il CNI In particolare, la CNI per l’UNESCO: Dà pareri e formula raccomandazioni al Governo Italiano ed alle Pubbliche Amministrazioni in relazione all'elaborazione e alla valutazione dei programmi UNESCO; Collabora con gli Organi competenti per l'esecuzione delle decisioni prese in seno alla Conferenza Generale dell'UNESCO Produce documenti e pubblicazioni concernenti l'UNESCO. Rende accessibile al pubblico, mediante un servizio di la più ampia conoscenza delle problematiche trattate dall’UNESCO. Diffonde, in particolar modo tra i giovani, gli ideali dell'UNESCO, Organizza e promuove incontri, convegni, corsi.

Che cosa fa il CNI Si adopera per associare attivamente al lavoro dell'UNESCO persone ed Enti Favorisce l'accesso delle istituzioni più qualificate alle attività promozionali che l'UNESCO svolge attraverso la concessione del Patrocinio; Esamina e trasmette eventuali progetti che necessitano sostegno finanziario secondo le modalità previste dei 'Programmi di Partecipazione'. Formula proposte sulla scelta dei membri delle delegazioni italiane alla Conferenza Generale dell'UNESCO Esprime pareri e suggerimenti su richiesta del Ministro degli Affari Esteri, sugli aspetti educativi, scientifici e culturali dei progetti da realizzare nell'ambito della politica di cooperazione allo sviluppo. La Commissione assolve il compito di tutelare il nome, l'acronimo, l'emblema e i nomi di dominio internet dell'UNESCO, o dei suoi programmi specifici, ed il suo uso, essendo organo di collegamento tra l'UNESCO ed il proprio Governo per tutte le questioni che interessano l'Organizzazione.

Riassumendo

Patrimoni dell’umanità Quella di Sito Patrimonio dell'Umanità è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio dell'umanità, o nella sua accezione inglese World Heritage List, della Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità. La Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, adottata dalla Conferenza generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. Il Comitato della Convenzione, chiamato Comitato per il Patrimonio dell'Umanità, ha sviluppato dei criteri precisi per l'inclusione dei siti nella lista.

Patrimoni dell’umanità Secondo l'ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del 37° Comitato per il Patrimonio dell'Umanità a Phnom Penh tra il 17 e 27 giugno 2013, la lista è composta da un totale di 981 siti (di cui 759 beni culturali, 193 naturali e 29 misti) presenti in 160 Nazioni del mondo. Attualmente l'Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità (49 siti), seguita dalla Cina (45 siti) e dalla Spagna (44 siti).

Convenzione Internazionale per la Protezione del Patrimonio Mondiale dell’Umanità La Convenzione definisce il tipo di Siti culturali e naturali che possono essere iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale e delinea i doveri degli Stati Membri; descrive la funzione del Comitato per il Patrimonio Mondiale, le modalità di elezione dei suoi membri e specifica gli Enti di consulenza; stabilisce le modalità di utilizzazione del Fondo per il Patrimonio Mondiale, di gestione e le condizioni per ottenimento dell'assistenza finanziaria internazionale. Sottoscrivendo la Convenzione, ogni paese si impegna a conservare non solo i Siti del Patrimonio Mondiale presenti sul proprio territorio, ma anche quelli sul territorio nazionale.

ALTRE LISTE Dal 1992 alla lista principale si è aggiunta un'altra lista nota come lista memorie del mondo che contiene le collezioni documentarie di interesse universale. Al 30 giugno 2005 comprendeva 120 elementi in 56 paesi. Nel 1997 è stato definito anche il concetto di patrimonio orale e immateriale dell'umanità, una proclamazione di capolavori culturali immateriali. Nel 2001 ha visto la luce anche il concetto di patrimonio sommerso dell'umanità, ma al momento è stato ratificato solo da 14 paesi. All'interno del lavoro dell'UNESCO, il programma MAB, L'Uomo e la Biosfera, ha fra i suoi compiti quello di identificare aree di particolare pregio ambientale e con caratteristiche antropiche peculiari alle quali viene data la qualifica di riserva della biosfera. Il programma MAB però non è formalmente parte della Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità.

Modalità di iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale La domanda d'iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale deve pervenire dal Paese interessato, deve comprendere un programma dettagliato sulla gestione e protezione del Sito in base alle Leggi nazionali. Ogni Stato membro compila, ogni 5 anni, una Lista propositiva di Siti. Le domande di inserimento nella Lista propositiva devono essere inoltrate dalle Amministrazioni competenti per la gestione del Sito (es. Sindaco, Sovrintendenze di un'area archeologica o un Ente Parco) con domanda che va inoltrata al Presidente del Gruppo di Lavoro Interministeriale presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Via del Collegio Romano, 27 - 00187 Roma. Il Comitato per il Patrimonio Mondiale si riunisce una volta all'anno ed esamina le domande basandosi su valutazioni tecniche e i Siti devono soddisfare i Criteri di selezione indicati dalle Linee Guida Operative che rappresentano il documento principale del Patrimonio Mondiale.

Criteri per l’inserimento nella lista Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell'uomo. (ii) Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un'area culturale del mondo, sugli sviluppi dell'architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio. (iii) Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa. (iv) Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana. (v) Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto per effetto delle trasformazioni irreversibili. (vi) Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale. (il Comitato reputa che questo criterio debba essere utilizzato in associazione con altri criteri). (vii) Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica. (viii) Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative. (ix) Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini. (x) Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

Patrimoni italiani (1979) Incisioni rupestri della Val Camonica (1980) Chiesa e convento domenicano di Santa Maria delle Grazie con L'ultima cena di Leonardo da Vinci, Milano (1980-1990) Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la Basilica di San Paolo fuori le Mura (1990) Estensione del patrimonio di Roma ai beni compresi entro le mura di Papa Urbano VIII (1982) Centro storico di Firenze (1987) Venezia e la sua Laguna (1987) Piazza del Duomo di Pisa (1990) Centro storico di San Gimignano (1993) Sassi di Matera (1994-1996) Città di Vicenza e le Ville palladiane del Veneto (1995) Centro storico di Siena (1995) Centro storico di Napoli (1995) Crespi d’Adda (1995-1999) Ferrara città del Rinascimento e delta del Po con le delizie estensi (1996) Castel del Monte (1996) Trulli di Alberobello (1996) Monumenti paleocristiani di Ravenna (1996) Centro storico della città di Pienza

Patrimoni italiani (1997) Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta, con il Parco, l'Acquedotto Carolino e il complesso di San Leucio (1997) Residenze sabaude di Torino e dintorni (1997) Orto botanico di Padova (1997) Duomo, Torre Civica e Piazza Grande di Modena (1997) Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (1997) Villa romana del Casale, presso Piazza Armerina (1997) Su Nuraxi di Barumini (1997) Portovenere, le Cinque Terre e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto (1997) Costiera amalfitana (1997) Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (1997) Area archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia (1998) Centro storico di Urbino (1998) Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con il sito archeologico di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (1998) Villa Adriana a Tivoli (2000) Città di Verona (2000) Isole Eolie (2000) Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani

Patrimoni italiani (2001) Villa d’Este a Tivoli (2002) Città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud-orientale) (2003) Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia (2003) Monte San Giorgio (2004) Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia (2004) Val d'Orcia (Siena) (2005)Città di Siracusa e la necropoli di Pantalica (2006) Le Strade Nuove e i Palazzi dei Rolli di Genova (2008) Mantova e Sabbioneta (2008) Ferrovia retica nel paesaggio dell'Albula e del Bernina (2009) Dolomiti (2011) Longobardi in Italia: i luoghi del potere (2011) Antichi insediamenti sulle Alpi (2013) Ville e giardini medicei in Toscana (2013) Monte Etna

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