Il tempo nella storia Classe 1I A.S. 2010/11
Il Tempo Il tempo è la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. Tutti gli eventi possono essere descritti in un tempo che può essere passato, presente o futuro. Dalla nascita dell'universo, presumibilmente e secondo la conoscenza umana, inizia il trascorrere del tempo.
Tempo e cambiamento I cambiamenti materiali e spaziali regolati dalla chimica e dalla fisica determinano il corso del tempo. Tutto ciò che si muove e si trasforma è così descritto, oltre che chimicamente e fisicamente, anche a livello temporale. Un esempio della correlazione tra tempo e moto è la rotazione della Terra attorno al proprio asse.
Il tempo per gli egizi Gli egizi furono i primi a suddividere il giorno (la durata della rotazione della Terra intorno al suo asse) che prima di loro aveva rappresentato la più piccola unità di misura. Questa esigenza si creò per i moltissimi rituali per i quali era necessaria una suddivisione precisa del tempo; per questo i sacerdoti egizi, dovendo conoscere esattamente ogni fase del giorno, elaborarono diversi sistemi di misurazione. Non è un caso che il termine egiziano che indicava l'ora significava anche lo svolgimento del servizio sacerdotale. L'inizio dell'anno non capitava sempre allo stesso giorno ma si spostava in avanti di un giorno ogni 4 anni
La Civiltà Egizia Gli antichi egizi usavano tre tipi diversi di calendario: un calendario "agricolo" , solare, per l'uso quotidiano; un calendario astronomico; un calendario lunare utilizzato per certi rituali o eventi. Quello lunare è stato il primo ad essere ideato, circa 6.000 anni fa. Nel periodo pre-dinastico gli egiziani conoscevano già attentamente il cielo : ad Eliopoli sorsero veri e propri osservatori per rilevare con esattezza il passaggio degli astri; avevano delle precise mappe celesti e sono stati tra i primi ad utilizzare lo "gnomone", un oggetto che, illuminato dal sole, cambia la sua ombra di lunghezza e direzione durante il giorno. A questo scopo vennero fatti gli obelischi.
La Civiltà Egizia Nel 1450 a.C. Thutmosi III utilizzò uno strumento simile allo "gnomone", ma a forma di L o T : l'ombra della barra del T proiettandosi sulla base segnava le varie ore. Nel XIV-XV sec. a.C., venne introdotto un altro strumento, il Merckhet, utilizzato per la misurazione delle ore notturne.
Calendario mesopotamico Nel bacino della Mesopotamia nascono i primi interessi per le scienze astronomiche, e i babilonesi fecero scuola in questo ambito. Non a caso furono i primi a utilizzare una meridiana. La misura del tempo nella civiltà babilonese era basata su calcoli matematici. Infatti sono stati proprio gli studi babilonesi sull’astronomia che hanno gettato le basi della moderna ricerca. Il computo del calendario era comunque affidato a pochi, spesso a sacerdoti – astronomi.
Calendario mesoamericano Il calendario mesoamericano ha accompagnato fin dalla loro nascita le civiltà americane. La nascita del calendario risale al primo millennio a.C. da parte delle popolazioni del Messico che svilupparono la numerazione vigesimale e la scrittura ideografica. Gli abitanti della Mesoamerica notarono il ciclico ripetersi dei fenomeni astronomici, facendo del computo del tempo uno dei pilastri della loro religione e della loro ideologia.
I calendari ancora usati Il termine calendario origina dal latino “calendae”, termine corrispondente al primo giorno di ogni mese I Romani facevano iniziare i mesi ad ogni luna nuova Tra i Calendari vedremo quelli che attraverso i secoli sono rimasti in uso
Il calendario più antico ancora in uso IL calendario mesoamericano fu la principale chiave di lettura delle più svariate tipologie di eventi, sia storici sia naturali, tanto da sopravvivere per oltre quattro secoli ai tentativi di estirpazione messi in atto dai rappresentanti del potere dei colonizzatori europei. Infatti i calendari mesoamericani sono ancora oggi in uso: ad esempio quello Maya è ancora usato presso tribù in Guatemala.
La Civiltà Maya Le prime informazioni di qualsiasi iscrizione Maya riguardano il tempo. Questo popolo utilizzava molti calendari. Chi esercitava l'uso divinatorio del calendario era chiamato ah kin, custode dei giorni. Ognuno dei 365 giorni della somma risultante era contraddistinto da un numero (da 1 a 20) e dal nome del mese. Questo anno di 365 giorni viene spesso chiamato "vago", in quanto risulta più breve dell'esatta durata dell'anno astronomico: accumula 1 giorno di ritardo ogni 4 anni e quindi 25 giorni di ritardo ogni 100 anni astronomici.
Calendario cristiano Da circa 1500 anni è entrato in uso, presso il mondo occidentale, la consuetudine di calcolare il tempo a partire dalla nascita di Cristo. Il monaco Dionigi il Piccolo calcolò che Gesù nacque il 25 dicembre del 753 ab Urbe Condita, anche se oggi si ritiene che la nascita dovrebbe risalire a 6 o 7 anni prima.
Calendario musulmano Ciò che caratterizza questo calendario è il fatto che sia un calendario puramente lunare, con gli anni costituiti da 12 mesi lunari, di durata regolarmente alternata di 30 e 29 giorni. Ciascun giorno inizia al tramonto. Il punto di inizio dell'era musulmana venne stabilito al primo giorno del mese di Muharram dell'anno in cui Maometto con i suoi seguaci era migrato dalla Mecca a Medina , corrispondente al 15 luglio 622 d.C. inizio della nuova èra, chiamata hijra.
Il calendario gregoriano Oggi quasi tutto il mondo usa il calendario gregoriano. L'astronomo calabrese Aloisius Lilius ebbe il compito di riformare il calendario, per riportare l'inizio della primavera al 21 Marzo, e anche per avere la data della Pasqua sempre alla prima domenica dopo il plenilunio di primavera. Il progetto ha comportato l’annullamento di 11 giorni in modo da riportare l'equinozio al 21 Marzo, e senza saltare la successione dei giorni della settimana; l'operazione ebbe luogo il 4 Ottobre del 1582, il giorno dopo fu il 15 Ottobre!
Il calendario attuale Ma anche il calendario gregoriano ha dei difetti: - la lunghezza variabile dei mesi; sarebbe ovviamente preferibile avere mesi di durata costante. - il sistematico disallineamento tra mese e settimana; sarebbe indubbiamente più semplice che, per esempio, il primo giorno del mese fosse sempre una domenica - l’inizio dell’anno a gennaio in pieno inverno; molte attività iniziano viceversa dopo la pausa estiva e sarebbe quindi più logico iniziare l'anno a Settembre. Altri calendari tuttora esistenti festeggiano Capodanno in autunno. - la numerazione di giorni e mesi non è coerente con quella delle ore; per molti versi sarebbe preferibile che il primo giorno e il primo mese portassero il numero 0. L'ultimo tentativo di riformulazione è avvenuto nel 1954 ma la proposta presentava altri problemi quindi non fu accettata.
Archeologia degli strumenti di misura Nelle prossime diapositive illustreremo degli strumenti di misura che venivano utilizzati nell’antichità per la misura del tempo
Indice Cerchio Indu Plinto di Tolomeo Cerchio di Ipparco Il Notturnale Elenco strumenti
Cerchio Indu Questo strumento è costituito da un'asta (gnomone = indicatore), fissata verticalmente ad un piano orizzontale T Est Ovest Sud Nord
PLINTO DI TOLOMEO Descritto da Tolomeo (2° secolo d.C), questo strumento è costituito da un muretto a forma di parallelepipedo su cui è disegnato un quarto di cerchio graduato da 0° a 90°, al centro del quale è fissato un piolo.
Cerchio di Ipparco Attribuito ad Ipparco di Nicea, grande astronomo greco del 2° secolo a.C. Un anello orientato come l’equatore celeste… Un calendario naturale… Solo nei giorni degli equinozi l’ombra della parte superiore del cerchio si proietta su quella inferiore
IL NOTTURNALE, un orologio notturno Lo strumento è formato da due dischi e un'asta (alidada), fissati su un perno forato. Il disco più esterno riporta i mesi dell'anno, quello più interno, corredato di un indice, le 24 ore numerate da 0 a 24 in senso antiorario.
STRUMENTI DI MISURA giunti all’uso attuale Orologio equinoziale solare Metronomo Scappamento ad ancora
Orologio equinoziale Lo strumento, tutto in ottone con base quadrata in legno munita di quattro viti calanti, è in sostanza un quadrante solare ed è composto da: Bussola magnetica Quadrante circolare un quadrante più piccolo, graduato da 0 a 90 gradi
Metronomo Il metronomo è uno strumento usato in musica per misurare il tempo o la scansione ritmica. I numeri di metronomo sono siglati MM, cioè Metronomo Mälzel, o più correttamente BPM, Beats Per Minute Viene usato sia come strumento di misurazione e di definizione della velocità del tempo musicale,
LA DEFINIZIONE ATTUALE DI TEMPO E DELLA SUA UNITA’ DI MISURA IL SECONDO
Il secondo Per alcune ricerche di Fisica la definizione di secondo basata sul giorno solare medio non va bene. Essa non è ancora sufficientemente precisa a causa delle lentissime variazioni dell'orbita terrestre e delle irregolarità della sua rotazione. E' stato perciò deciso di definire il secondo attraverso le vibrazioni atomiche che non risentono di alcuna influenza esterna. Indice
Le vibrazioni atomiche Cesio-133 Gli atomi assorbono energia quando questa arriva ad intervalli regolari (quindi vibrazioni atomiche). Questi intervalli sono brevissimi, frazioni di miliardesimi di secondo. Il Cesio-133 è un elemento chimico facilmente reperibile in natura sia come solido che come liquido (fonde a 28°C), assorbe energia ad intervalli di tempo regolari. Indice
Il secondo nel Sistema Internazionale È stato deciso di definire il secondo come l’intervallo di tempo necessario ad avere 9.192.631.770 assorbimenti di energia dal Cesio-133. In Italia il secondo è attuato mediante il campione dell’Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris di Torino Indice
Attenzione Gli strumenti non misurano la grandezza “intervallo di tempo” ma una grandezza ad essa collegata. I comuni orologi da polso a lancette, misurano variazioni di “angolo”.