La calata dei barbari.

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Transcript della presentazione:

La calata dei barbari

Barbari Barbaro (in greco BapBapoç , passato in latino come barbarus )è la parola onomatopeica con cui gli antichi greci indicavano gli stranieri (letteralmente i “balbuzienti”), cioè coloro che non parlavano greco ,e quindi non condividevano la cultura greca .

I regni romano-barbarici e l’Italia di Teodorico Alla fine del V secolo l’impero romano d’occidente risulta diviso in più regni detti Romano-Barbarici perche i dominatori barbari, che restano fedeli alle loro tradizioni, lasciano che le popolazioni romane si regolino secondo le proprie leggi, istituzione e organizzazione amministrativa. Differenze di religione di istituzioni giudiziarie, di struttura economico sociale rendono pero spesso difficile la convivenza tra Latini e barbari. In Italia Odoacre, che ha deposto l’ultimo imperatore d’ occidente,e signore incontrastato per circa vent’anni. I suoi ambiziosi piani di espansione suscitano però l’ostilità dell’ imperatore d’oriente Zenone, che convince i turbolenti ostrogoti a muovere guerra al sovrano erulo.

Conquistata l’ Italia sotto la guida del re Teodorico, il nuovo regno goto assicura alla penisola trent’anni di pace e una relativa prosperità economica. Teodorico non riesce tuttavia a raggiungere il suo principale obbiettivo, la fusione di un solo popolo do romani e goto,di ariani e cattolici:il dialogo dei primi anni si trasforma nell’ ultimo scorcio del suo regno in un regime repressivo . Alla morte di Teodorico sua figli Amalasunta imposta una politica di accordo con il nuovo imperatore Giustiniano. L uccisione della sovrana offre a quest’ultimo di poter dichiarare guerra ai goti

L’impero d’oriente e le conquiste di Giustiniano Mentre l’occidente si frantumava politicamente l’impero romano d’Oriente si organizzava su basi tanto solide da garantire una durata millenaria. La produttività delle regioni orientali,la favorevole posizione geografica,la solida struttura militare e burocratica,fortemente centralizzata,spiegano questa straordinaria vitalità. La figura dominante di quest’epoca è Giustiniano,imperatore dal 527;oltre a potenziare l’ apparato burocratico, la diplomazia imperiale e l esercito rendendo più sicuri i confini dell’impero e imprime un notevole impulso alla vita economica, civile e culturale. Dopo aver proceduto con energia e succeso contro i bulgari, persiani,visigoti e vandali.

Giustiniano interviene in Italia La guerra dichiarata da Giustiniano alla penisola è devastante. La guerra dura circa vent’anni e si conclude con la morte dei due re goti, Totila (552) e Teia. L’Italia viene in seguito riorganizzata come provincia, suddivisa in circostrizioni dipendenti da un esarca che risiede a Ravenna, unico territorio a trarre vantaggi dal nuovo governo bizzantino. Le basi dell’autorità imperiale in Italia si dimostrano infatti fragili. Il pesante fiscalismo bizzantino esasperata la tendenza all’autonomia di alcune regioni, mentre la politica religiosa trova un ostacolo nella chiesa di Roma, che non gradisce le pesanti intromissioni del potere civile

Sviluppo economico e riordinamento giuridico all’epoca di Giustiniano In buona parte dei territori imperiali la politica di Giustiniano ottiene effetti positivi in campo economico e sociale. Grande impulso ricevono i commerci grazie alla collocazione geografica dell’impero,ponte fra l’oriente asiatico e l’occidente mediterraneo, e le opere pubbliche,valvola di sfogo per le classi sociali più povere della società bizantini.

Corpus iuris civilius A Giustiniano si deve anche l’iniziativa di una vasta riorganizzazione dell’eredità giuridica romana, che da forma al celebre corpus iuris civilius un codice di diritto concepito con un insieme organico ed esautivo. Accanto alla raccolta delle costituzioni imperiali,vengono forniti un antologia di pareri di illustri giuristi un manuale per l’insegnamento in quattro libri e una collezione di decreti successivi al 534. la nuova legislazione viene estesa a tutto l’impero,Italia compresa,mediante l’emanazione di un particolare editto la drammatica sanzione.

Andrea Greco Jacopo De Pandis Piero Murra Marco Lorenzo THE END