Qualche diapositiva per definire in breve: * il dialogo pedagogico * ed il profilo pedagogico
Dialogo pedagogico Il dialogo pedagogico è uno strumento che consente di fare emergere alla consapevolezza del soggetto le proprie abitudini mentali. Si tratta di un vero e proprio dialogo tra un pedagogo che chiameremo «accompagnatore» ed un discente.
Dialogo pedagogico Il dialogo pedagogico viene eseguito su un compito preciso: l’obiettivo è fare emergere alla consapevolezza del soggetto le procedure mentali che ha utilizzato durante l’esecuzione del compito stesso. Colui che apprende è l’unico a conoscere le risposte. L’accompagnatore guida la ricerca facendo delle domande, ascolta le risposte, le riformula per essere certo di aver capito bene. Il discente diventa in tal modo consapevole, a poco a poco, di ciò che fa nella sua testa, del suo funzionamento mentale abituale in questa o quella situazione, rispetto ad un compito piuttosto che ad un altro.
da parte dell’accompagnatore. Dialogo pedagogico Come fai nella tua testa...? Esempio di domande da parte dell’accompagnatore. per memorizzare una regola grammaticale per capire delle istruzioni per risolvere un problema per inventare una soluzione per ricordare una ricetta di cucina per scoprire il senso ... ... quando leggi un romanzo, quando fai un tema, quando cerchi di capire un testo, ecc.
Dialogo pedagogico Esempi di possibili risposte del discente ... In che modo fai esistere questo fiore nelle tua testa ? Mi descrivo con parole mie il fiore dall’alto verso il basso : prima il bottone centrale che è giallo e arancione, poi 8 petali di forma triangolare; poi mi dico che ha 4 foglie, ecc. oppure Rivedo il fiore com’è nella realtà e cerco subito la famiglia cui appartiene. Per farlo, rivedo nella mia testa delle famiglie di fiori e le confronto con questo fiore, finché trovo delle somiglianze, ecc.
Dialogo pedagogico Le due risposte nella slide precedente sono brevi esempi che mostrano molto bene la diversità straordinaria delle possibili risposte. Esistono molti altri funzionamenti mentali ! (vedi anche documento sull’ evocazione) In che modo fai esistere questo fiore nelle tua testa ?
Dialogo pedagogico Grazie al dialogo pedagogico, «il discente può diventare padrone dei propri atti di conoscenza ed acquisire nuove conoscenze di forme possibili dell’attività cognitiva» (A. de La Garanderie). Il discente prende coscienza delle procedure mentali utilizzate ed utilizzabili durante i propri atti di conoscenza. attenzione immagina- zione memorizza- zione Atti di conoscenza Questi atti chiamati anche gesti mentali (vedi documento su questi termini) sono 5: riflessione comprensione
Dialogo pedagogico E’ interessante far prendere coscienza delle abitudini mentali messe in atto nel corso delle attività più diverse e soprattutto di quelle che hanno avuto esito positivo. Il dialogo pedagogico sin qui descritto si svolge tra due persone. Può anche aver luogo tra un pedagogo e un gruppo di discenti, ad esempio in classe. Pertanto può essere individuale o collettivo. In quest’ultimo caso, l’esercizio risulta interessante non solo per l’acquisizione di consapevolezza, ma anche per l’interazione tra i discenti; infatti, ascoltando le evocazioni fatte da altri, ognuno può arricchire le proprie.
Dialogo pedagogico Il discente che prende coscienza delle procedure mentali utilizzate ed utilizzabili, scopre in tal modo di poter attuare delle strategie cognitive; questo gli consente di diventare veramente attore del proprio successo. «La gestione mentale è una pedagogia della responsabilizzazione, della presa di coscienza da parte di ciascuno, del ruolo che deve svolgere.» (A. de La Garanderie). Il dialogo pedagogico è lo strumento che lo rende possibile.
Dialogo pedagogico Data la diversità e complessità dei funzionamenti mentali dal punto di vista cognitivo, non è possibile improvvisare un dialogo pedagogico. Esistono dei corsi di formazione e risultano indispensabili; devono inoltre essere accompagnati da un serio allenamento. Importante: Il dialogo pedagogico non è la ricerca delle cause psicologiche, sociali, familiari dei problemi di apprendimento di una persona. Non bisogna confonderlo con un dialogo sui contenuti dell’apprendimento che fa parte delle azioni dell’insegnamento ma con un obiettivo ben diverso.
Dialogo pedagogico E cos’è allora il profilo pedagogico? Il profilo pedagogico intende chiarire al soggetto la sua personalità cognitiva, ossia le abitudini mentali che strutturano il suo modo di pensare indipendentemente dal compito da svolgere. Diversi passaggi di questa presentazione si ispirano o sono tratti dal documento « Le Dialogue pédagogique par un groupe de formateurs », GM Recherche.
Realizzato da: Michèle Giroul - Institut International de Gestion Mentale Anne Moinet, Hélène e Pierre-Paul Delvaux - Initiative et Formation - Belgio. 2007 per il progetto europeo Co-nai-sens Foto : PP. Delvaux Immagini : clipart su http://office.microsoft.com Impaginazione Microsoft PowerPoint 2003 : Hélène Delvaux.