Uff. II - DG Rapporti Internazionali Ministero della Salute “Viaggiare per la salute” e “Viaggiare in salute”
Ippocrate (Medico, "padre" della Medicina, 460-377 a.C.) “Ciò che deve essere messo al primo posto nella pratica medica è il benessere del paziente e tra tutti i modi possibili per farlo stare bene dovrebbe essere scelto il meno fastidioso”
“il benessere del paziente” presuppone il diritto alla salute che dovrebbe essere garantito dalle disposizioni comunitarie relative alla c.d. “mobilità sanitaria” ma va tenuto conto della differenza esistente tra gli “schemi di sicurezza sociale” dei vari Stati europei: assicurazioni malattia (casse) esprimono “valori” economici e di mercato (i beneficiari sono “clienti”) sistemi sanitari nazionali esprimono “valori” di universalità, solidarietà ed equità (i beneficiari sono “assistiti”)
Normativa comunitaria di riferimento “Regolamenti comunitari di sicurezza sociale”: Reg. CE 883/2004 e Reg. CE 987/2009 (27 Stati membri) Reg. CEE 1408/71 e Reg. CEE 574/72 (Stati SEE e Svizzera) “decisioni Commissione Amministrativa” applicative della suddetta normativa “direttiva servizi sanitari 2011/24/EU” (pubbl. 4 aprile 2011 - termine recepimento: 23 ottobre 2013)
Oggi: varie forme di mobilità sanitaria in Europa “Viaggiare in salute …. TEMPORANEO SOGGIORNO in altro Stato membro (es. turista, studente): TEAM”; RESIDENZA IN ALTRO STATO (es. lavoratore distaccato, pensionato e loro familiari): E 106, E 121 (S 1), ….” “Viaggiare per la salute… CURE PROGRAMMATE: E 112 (S2)”
Cure programmate (Regolamenti comunitari sicurezza sociale) cioè cure “autorizzate”: necessitano del rilascio da parte delle ASL del formulario E 112 (S 2) Dati in proposito: statistiche E 112 della Commissione europea (ultimo monitoraggio disponibile: anno 2008)
Criticità: DINIEGHI ASSISTENZA Possono riguardare sia il “viaggiare per la salute” - E 112 (S 2) (es. poche informazioni da Stato erogatore su liste di attesa, oneri a carico del paziente, .... sia il “viaggiare in salute” – es. rifiuti “occulti” della tessera: all’assistito viene inaspettatamente addebitata la fattura
Statistiche CE cure programmate E 112: anno 2008 (fonte dati aggr Statistiche CE cure programmate E 112: anno 2008 (fonte dati aggr.: Commissione europea DG – EMPL**) ‹ 100 › 100 ‹ 1000 › 1.000 ‹ 2.000 ~ 5.500* › 17.000 Bulgaria Estonia Lettonia Polonia Norvegia Repubblica ceca Danimarca Irlanda Grecia Cipro Lituania Ungheria Portogallo Romania Slovenia Repubblica slovacca Svezia Regno unito Svizzera Liechtenstein Belgio Austria Italia *n. 5.408 E 112 rilasciati (fonte dati: Uff. VI DGRUERI MinSal) Lussemburgo ** Le persone che vanno all’estero a curarsi sono meno di quanto può apparire dai dati esposti (ad 1 assistito possono essere rilasciati più formulari E 112 ; ad es. per operazione chirurgica e per successiva visita di controllo)
E 112 ITALIA anno 2009* i 6 Stati preferiti dagli italiani Francia 1.891 Svizzera 1.100 Germania 888 Belgio 444 Austria 278 Regno Unito 130 * fonte dati: Uff. VI DG RUERI
Autorizzazioni (n. 5. 287, anno 2009) Autorizzazioni (n. 5.287, anno 2009)* suddivise per ambito specialistico 1613 trapianti organo 889 casi particolari 659 oncologia medica 607 neuroriabilitazione 384 ortopedia 349 radioterapia 292 ematologia 135 neurochirurgia * Fonte dei dati Uff. VI DG RUERI 97 plastica ricostrutt. 93 cardiochirurgia 53 neurologia 38 chirurgia vascolare 31 oculistica 24 urologia 11 ustioni 2 cardiologia invasiva
Fatture relative alle autorizzazioni* forniscono l’idea della mole di lavoro amministrativo relativo ai debiti verso l’estero (solo per le autorizzazioni) Anno 2007: 16.174 Anno 2008: 15.355 Anno 2009: 9.563 Mediana del carico di lavoro: 15.000 fatture/anno * All’apparenza può sembrare che nel triennio vi sia stato un decremento delle fatture a debito, ma va avvertito che in realtà il dato degli anni più recenti non è consolidato. Pertanto si deve fare riferimento alla mediana. Ciò premesso, si consideri che tale rilevazione statistica include le fatture riguardanti la Convenzione con la Svizzera per i cittadini di Campione d’Italia.
Ricoveri in ospedale complessivi (= autorizzati e non) in ambito UE
“Viaggiare per la salute” ed “in salute” (% tipi prestazioni ricevute) STRANIERI in Italia Ricoveri ospedale 76 % Farmaci 6 % Terapia medica 6 % Altre prestazioni 12 % Cure dentarie 0 % ITALIANI nella UE Ricoveri ospedale 64 % Farmaci 7 % Terapia medica 20 % Altre prestazioni 8 % Cure dentarie 1 %
Confronto per tipo di prestazioni erogate in Italia e nella UE
“direttiva servizi sanitari” è la direttiva 24/2011/EU concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera: approvata dal Consiglio il 9 marzo 2011 pubblicata nella Gazzetta ufficiale UE (serie L 88 del 4 aprile 2011) - entrata in vigore 24 aprile 2011 termine recepimento: 23 ottobre 2013
La direttiva sui diritti dei pazienti nella sanità transfrontaliera 3 AREE PRINCIPALI: Responsabilità del MS di trattamento/del MS pagante Informazioni ai pazienti Rimborso Regole sul rimborso di cure effettuate all’estero Pacchetto di cure nazionale Livello del rimborso Meccanismi di collaborazione tra Stati Membri: Scambio di informazione Controllo e giustificazione dei costi presentati
Criticità attese direttiva “servizi sanitari” POSSIBILI SOVRAPPOSIZIONI CON Regolamenti comunitari di sicurezza sociale (Reg. CE 883/2004, ……) PERCHE’ RIGUARDA LA MOBILITA’ SANITARIA ! Stato dell’arte della procedura di approvazione; Articoli problematici: in particolare artt.
Criticità della “direttiva” - 1 Art. 2 relazioni con altre norme: difficile realizzare in concreto la previsione di “non sovrapposizione” con Reg. CE 883/2004, …. Art. 3 definizioni: problemi derivanti da alcune incongruenze terminologiche e concettuali (es. art. 3 (b), (h) assicurato/paziente)
Criticità della “direttiva” - 2 Art. 7 principi dei rimborsi dei costi: incertezza giuridica circa le concrete procedure contabili da utilizzare per i rimborsi avvalersi della facoltà di utilizzo delle procedure ex Reg CE 883/2004 (rimborso tra Stati) e/o applicare l’art. 9 (5) direttiva per garantire ai pazienti rimborsi tempestivi?
Criticità della “direttiva” - 3 Art. 8 - prestazioni autorizzabili non è ben chiaro come si farà a distinguere, al momento della richiesta: tra un’autorizzazione ai sensi della direttiva ed un’autorizzazione ai sensi del Reg. CE 883/2004 e del Reg. CE 987/2009 dal momento che …..
Criticità della “direttiva” - 4 …….. la direttiva, per le autorizzazioni preventive, art. 8 (3), fa riferimento proprio alle condizioni previste dal Reg. CE 883/2004 (a meno di richiesta diversa del paziente) l’assistenza in via indiretta, art. 9.4, è una delle possibili modalità previste anche dal Reg. CE 987/2009 (art. 26 (7))
Criticità della “direttiva” – 5 L’attuale legislazione nazionale sulle autorizzazioni per cure all’estero (ed il loro rifiuto) dovrà forse essere rivista alla luce dell’innovativo “principio di proporzionalità”, art. 8 (1) e del “grado del dolore”, art. 8 (5), previsti dalla direttiva
Possibile scenario La combinata applicazione da ottobre 2013 dei Reg comunitari di sicurezza sociale (883/2004 e 987/2009) e della norma di recepimento della “direttiva” servizi sanitari potrà comportare: per i cittadini maggiore fruibilità dei diritti, in particolare per le cure soggette ad autorizzazione; per le istituzioni sanitarie nazionali un maggiore carico di lavoro unito ad un aumento della complessità organizzativa, un incremento della spesa ed un’intensificazione del contenzioso