Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo.

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Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto Dott. ssa ERIKA PITZALIS PROGETTISTA 4B POLYEDRON s.r.l. RESPONSABILE QUALITA CAST ASSISI ONLUS Intervento tavola rotonda: Strumenti coordinati di monitoraggio dellefficacia degli obiettivi e delle azioni

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto OBIETTIVO DELLINTERVENTO: Dare un contributo all identificazione di uno strumento che consenta di valutare lefficacia dei trattamenti non solo su una singola unità operativa, ma sullintero dipartimento, formato dalle unità mobili, dai Ser.T., dalle comunità terapeutiche, dalle unità di reinserimento, intesi come settori di ununica filiera produttiva, che dovrebbero essere coordinati e finalizzati ad un obiettivo di salute comune e condiviso.

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto 1.PERCHÈ È IMPORTANTE VALUTARE LEFFICACIA DI UN TRATTAMENTO? LA FINALITA DELLA VALUTAZIONE DELLEFFICACIA DI UN TRATTAMENTO PUO AVERE TRE DIMENSIONI: Valutare levoluzione dello stato di salute clinico di un singolo utente: al fine di monitorare lefficacia del trattamento in essere e poter prendere decisioni sulle eventuali variazioni o mantenimento degli interventi; Valutare su un insieme di utenti lefficacia concreta del trattamento al fine di comparare i risultati osservati con i risultati attesi, sulla base delle evidenze scientifiche esistenti già acquisite; Valutare la sicurezza e lefficacia di un trattamento al fine di validarne luso su un insieme di utenti, mediante il ricorso a modelli scientifici. La terza ipotesi deve costruire evidenze scientifiche quanto più affidabili possibile, finalizzate a misurare lefficacia e la sicurezza del trattamento; le prime due invece utilizzano queste evidenze per valutare i risultati dei propri interventi, mediante comparazione con la letteratura esistente, creata appunto dallultima dimensione.

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto 2.QUALI SONO GLI OBIETTIVI DI UN TRATTAMENTO? GLI OBIETTIVI GENERALI E FINALI DI UN TRATTAMENTO (O RISULTATI ATTESI) TENDONO A: Sospendere luso di sostanze stupefacenti; Portare la qualità di vita della persona il più vicino possibile alla norma; Reintegrare la persona sia da un punto di vista sociale/relazionale che da un punto di vista lavorativo/scolastico; Contemporaneamente risulta indispensabile porsi lobiettivo di generare e mantenere condizioni di fattibilità del trattamento, quali laggancio precoce, la ritenzione in trattamento e la fattibilità finanziaria. Ciò a fronte di una buona qualità delle prestazioni erogate in un contesto che generi soddisfazione per il cliente e costi coerenti con la realtà economica in cui il trattamento viene attuato.

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto TALI OBIETTIVI POSSONO ESSERE ULTERIORMENTE DISTINTI IN OBIETTIVI RAGGIUNGIBILI NEL: 1.BREVE 2.MEDIO 3.LUNGO TERMINE (sub-obiettivi)

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto OBIETTIVI DI BREVE TERMINE: Sospendere luso di sostanze stupefacenti; Annullare il rischio di patologie (e/o comportamenti devianti) correlate allassunzione di sostanze; Mantenere e incrementare la ritenzione in trattamento.

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto OBIETTIVI DI MEDIO TERMINE: Mantenere la sospensione delluso di sostanze stupefacenti; Mantenere lannullamento del rischio di patologie (e/o comportamenti devianti) correlate allassunzione di sostanze; Aumentare la qualità di vita; Reinserire socialmente e lavorativamente la persona; Mantenere la ritenzione in trattamento.

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto OBIETTIVI DI LUNGO TERMINE: Mantenere la sospensione delluso di sostanze stupefacenti e annullare il rischio di patologie (e/o comportamenti devianti) correlate allassunzione di sostanze anche in seguito allaffrancamento dalla comunità; Stabilizzare la qualità di vita; Mantenere e consolidare il reinserimento sociale e lavorativo.

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto Pianificazione preventiva lungo periodo = Obiettivi attesi Controllo risultati effettivi con sub obiettivi attesi Identificazione azioni correttive Rilevazione differenze o scostamenti Identificazione cause/responsabilità scostamenti Esecuzione o attuazione = risultati effettivi Pianificazione a medio e breve periodo = Sub - obiettivi attesi feedback 3.COME SI FA A CAPIRE SE IL TRATTAMENTO CHE SI STA ATTUANDO CONSENTIRÀ DI RAGGIUNGERE I RISULTATI ATTESI?

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto Per poter valutare lesito di un trattamento, per ogni obiettivo è necessario identificare e correlare uno specifico INDICATORE QUANTITATIVO ossia una variabile numerica in grado di misurare il fenomeno oggetto di osservazione ed i suoi cambiamenti, dandone una rappresentazione sintetica e utile al processo decisionale.

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto ESEMPI DI OBIETTIVI E INDICATORI NEI TRATTAMENTI: OBIETTIVOINDICATORE Agganciare precocemente le persone tossicodipendenti Tempo intercorso tra linizio dellassunzione e lentrata in trattamento Tempo intercorso tra la richiesta di ingresso in comunità e lingresso effettivo Eliminare luso di sostanze stupefacenti % esami positivi alle singole sostanze/tempo Aumentare la qualità della vita Indagine mediante questionario volta a rilevare: Qualità di vita correlata alla situazione sociale oggettivamente rilevata Qualità di vita correlata allo stato di salute oggettivamente rilevato Qualità di vita percepita dal soggetto relativamente alla sua situazione sociale e al suo stato di salute Reintegrare la persona sia da un punto di vista sociale/relazionale che da un punto di vista lavorativo/scolastico % di soggetti non tossicodipendenti nel gruppo sociale di riferimento; N° di giorni lavorati/ n° di giorni lavorativi nellanno N° di giorni frequentati a scuola/ n° di giorni da frequentare nellanno Ridurre il rischio di acquisizione di patologie e/o linsorgere di situazioni devianti correlate (attività di prostituzione, criminalità,..) N° di episodi criminali/illegali (denunce, condanne, carcerazione) Tasso di mortalità N° episodi di overdose

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto Per una corretta analisi dei risultati ottenuti, mediante il monitoraggio degli indicatori, è fondamentale distinguere: prima La valutazione che si esegue prima del trattamento: per valutare la reale motivazione al trattamento ed individuare in maniera univoca la problematica, al fine di poter decidere per il trattamento che meglio risponde alle esigenze dellutente (a cura dei servizi competenti territorialmente in collaborazione con i centri di recupero) durante la valutazione che si esegue durante il trattamento: allingresso del utente per valutare la gravità e periodicamente durante tutto il trattamento per valutare lefficacia dello stesso in relazione alle esigenze del singolo individuo e alle sue modalità di risposta (a cura del centro di recupero) dopo la valutazione che si esegue dopo la dimissione dal trattamento (follow up): a cadenza definita per valutare che non ci siano ricadute (a cura dei servizi competenti territorialmente in collaborazione con i centri di recupero)

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto Tali valutazioni non devono essere considerate separatamente ma comparate tra loro, al fine di poter avere il maggior numero possibile di informazioni e validare così il trattamento attuato e la sua efficacia. Ciò può avvenire esclusivamente coinvolgendo tutti gli attori (Ser.T., unità di strada, centri di recupero,..). che oggi operano in maniera frammentata sulla tossicodipendenza nelle diverse fasi del trattamento e utilizzando un insieme di indicatori condivisi a livello regionale (ancora meglio se nazionale) che garantisca un approccio multidimensionale di rete. Tali indicatori, rilevati a tutti i livelli, ciascuno secondo il proprio ambito di competenza, dovranno essere correlati a sistemi di raccolta ed elaborazione dei dati, strutturati in modo da essere inseriti nei processi operativi dei dipartimenti sulle dipendenze, in modo tale che la valutazione sia unattività permanente, connaturata e inscindibile dalle normali attività di cura.

Terni 18 Dicembre 2008 Dott.ssa Erika Pitzalis La risposta dei servizi socio-assistenziali al disagio dei giovani di fronte alle contraddizioni del mondo moderno: esperienze a confronto I principi e le indicazioni fino ad ora illustrati sono finalizzati ad offrire un contributo ma soprattutto uno spunto di riflessione sullesigenza di creare un modello concettuale comune di monitoraggio dei risultati, che permetta di poter costruire sistemi di valutazione dei trattamenti realmente utilizzabili e comuni a tutti.