IPSIA PITTONI – CONEGLIANO Corso ASL neofiti Treviso - 15 dicembre 2009 ESPERIENZE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Luciano Caia IPSIA PITTONI – CONEGLIANO
In breve Il contesto scolastico L’alternanza … non è lo stage Le 2 parole chiave dell’ASL A proposito … di alcuni ruoli organizzativi L’esperienza ASL in un Consiglio di classe Punti di forza/Aree di miglioramento
IL CONTESTO SCOLASTICO Attivazione progetti di Alternanza Scuola Lavoro dal 2005/2006 negli indirizzi: meccanico, elettrico, elettronico, moda. Partecipazione docenti ai laboratori sulla didattica per competenze: intero consiglio di classe, gruppi di lavoro provinciali (USP-TV) e regionali (ASL in terza area). Corsi di formazione di Istituto con utilizzo materiali sulle competenze prodotti a livello provinciale. Obiettivo per la qualità “Sperimentare didattiche attive centrate sulle competenze nelle classi in ASL e del biennio dell’obbligo d’istruzione”.
Una questione strategica: l’alternanza … non è lo stage “Applico quanto appreso a scuola” Alternanza scuola-lavoro “A scuola imparo, in azienda imparo” L’azienda ha una responsabilità formativa: ruolo del tutor aziendale L’esperienza lavorativa (apprendimento non formale) si deve tradurre in valutazione “scolastica” quantificabile.
Le 2 parole-chiave dell’ASL Personalizzazione Come? Tutor esterno e tutor interno stabiliscono insieme le attività che lo studente svolgerà in azienda, inserendole nel progetto formativo. Equivalenza formativa Nella programmazione di ciascun docente “Che cosa potenzio/anticipo, che cosa sostituisco con attività che si svolgeranno in azienda”
A proposito di … alcuni ruoli organizzativi Comitato Tecnico-Scientifico Tutor interno Tutor esterno
Tutor interno Ruolo ricoperto dai docenti dell’area tecnico-professionale del Consiglio di classe. PRIMA Esamina il settore lavorativo di riferimento e definisce il “progetto formativo” insieme al tutor esterno (visita in azienda con studente). DURANTE Accompagna gli studenti durante l’inserimento in azienda (vede lo studente in situazione). DOPO Propone agli studenti momenti di riflessione confrontando quanto insegnato in aula con quanto rilevato nell’ambiente di lavoro.
Tutor esterno Partecipa alla progettazione dell’alternanza (progetto formativo personalizzato) Presenta allo studente: organizzazione aziendale, tempi e ruoli di lavoro, norme vigenti (“il tuo ruolo all’interno di un sistema”). Favorisce situazioni di apprendimento coerenti con il progetto formativo concordato (“la tua azione all’interno di un processo”). Valuta i risultati individuali di apprendimento in azienda attraverso griglie concordate (prediligono la valutazione formativa). Se disponibile interviene a scuola in incontri dopo l’inserimento in azienda (es. incontri su fotovoltaico, domotica).
Comitato Tecnico Scientifico (CTS) Composto da: Dirigente Scolastico, un rappresentante di azienda leader e un tutor interno per ogni specializzazione, referente del progetto. Si riunisce 2 volte l’anno: Analisi fabbisogni formativi (quali aspetti della programmazione scolastica potenziare, cosa si aspettano le aziende). Validazione dell’esperienza (come è andata, cosa possiamo modificare, cosa sono disponibili a fare le aziende).
L’ESPERIENZA ASL DI UN CONSIGLIO DI CLASSE Classe terza articolata in due indirizzi: elettrico ed elettronico. Per fare “agire” agli studenti le competenze abbiamo progettato situazioni chiamate “Unità di Apprendimento (UdA)”. Ogni docente ha contributo con ore della propria disciplina all’UdA (previste 52 ore in aula e 160 ore in contesto lavorativo) Coordinatore dell’UdA: docente d’Italiano.
L’OGGETTO DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO UdA: “Alternanza scuola lavoro: di cosa stiamo parlando?” Chiarimento sul percorso di ASL (prima dell’esperienza) Accompagnamento individualizzato (durante l’esperienza) Riflessione sulle modalità di apprendimento in ASL (dopo l’esperienza)
IL PRODOTTO DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO Video intervista degli studenti sull’esperienza d’inserimento in azienda da pubblicare sul sito web della scuola. Relazione scritta individuale sull’attività svolta in azienda Presentazione della propria esperienza in azienda ai compagni di classe mediante Power Point
LE COMPETENZE MIRATE DALL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO Servirsi di strumenti espressivi per gestire l’interazione comunicativa (B) Utilizzare tecnologie e strumenti informatici per gestire l’informazione (B) Eseguire l’installazione di impianti elettrici civili e industriali (P) Saper lavorare in gruppo avendo rispetto delle regole e dei ruoli (T) N.B. La classificazione delle competenze (di base B, trasversali T, professionali P) fa riferimento al progetto ASL elaborato nell’Istituto.
PIANO DI LAVORO dell’UdA T0 – Consegna agli studenti T1 – Orientamento all’ASL T2 – Inserimento in azienda T3 – Riflessioni sull’ASL T4 – Valutazione dell’intervento
LA CONSEGNA AGLI STUDENTI (file) Documento in linguaggio “comprensibile” agli studenti Fornito dal coordinatore dell’UdA ad ogni studente Esplicita il “perché, cosa, come, quando, chi” della situazione di apprendimento Chiarisce agli studenti le caratteristiche del “prodotto” che si richiede e che impatto avrà l’UdA sulla valutazione
Contributo dei docenti all’UdA Italiano: 6 ore (Presentazione delle finalità e modalità di realizzazione dell’ASL mediante scheda per alunni, definizione struttura relazione, verifica del contenuto delle relazioni e riflessioni) Matematica: 6 ore (relazione in forma multimediale con PPT) Fisica: 10 ore (applicazioni dell’elettromagnetisno ad attività di una azienda elettrica) Esercitazioni pratiche: 8 ore (schemi funzionali, montaggio e modalità di lavoro, verifica del contenuto delle relazioni dal punto di vista professionale, riflessioni) Controlli automatici ed Elettrotecnica : 10 ore (sensori e trasduttori presenti negli impianti civili e industriali; presentazione azienda mediante il suo sito web, approfondimento di un impianto realizzato partendo dallo schema portato a scuola) Inglese: 10 ore (analisi di manuali di apparecchiature tecniche utilizzate)
L’INSERIMENTO IN AZIENDA Griglia per l’osservazione in azienda: Ogni docente ha fornito una serie di elementi da rilevare in azienda. In particolare si è chiesto di portare in classe documentazione sull’attività svolta che poi sarà oggetto di riflessione. (file)
LA VALUTAZIONE DELL’UdA Cosa abbiamo valutiamo? Il grado di responsabilità ed autonomia raggiunti dagli studenti servendoci di: PRODOTTO in base a criteri concordati: chiarezza, pertinenza, originalità (file) PROCESSO osservazioni del tutor scolastico e aziendale RIFLESSIONI comunicazione alla classe dell’esperienza mediante Power Point AUTOVALUTAZIONE DEGLI STUDENTI prevista all’interno della relazione individuale (file)
“STRUMENTI” ED “EFFETTI” DELLA VALUTAZIONE Questionario “considerazioni dell’alunno dopo l’inserimento in azienda”. Scheda di valutazione del tutor aziendale. Relazione individuale. Effetti Voti nelle singole discipline, riportati da ogni docente nel proprio registro. Certificazione delle competenze nell’ambito del CdC di fine anno scolastico. (file)
PUNTI DI FORZA AREE DI MIGLIORAMENTO Livello di condivisione dei docenti adesione alla formazione sull’ASL all’unanimità, Partecipazione agli incontri territoriali (90%) N° docenti del CdC coinvolti nell’UdA Valutazione del contributo individuale alla realizzazione del prodotto comune Analisi in CdC delle attività in azienda e delle valutazioni del tutor aziendale (file) Trasferibilità UdA ad altre classi e con quali cambiamenti Valutazione delle aziende (Sistema Qualità) Essenzialità della documentazione UdA Motivazione alunni e consapevolezza riguardo alla scelta dell’indirizzo di studi Uso di linguaggi comprensibili alle aziende