La comunicazione nelle organizzazioni

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Advertisements

SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO
I RISCHI DA UFFICIO: IL MOBBING
Il modello organizzativo della scuola: aspetti essenziali
il senso delle nostre azioni
Funzionalismo.
Dalla gerarchia alla rete
Le organizzazioni come sistemi cooperativi
Le organizzazioni come sistemi cooperativi. Chester Barnard ( )
Concetto di Strategia L'etimologia della parola "strategia" è greca e significa "l'arte del generale", intesa come la capacità di arrivare ad una visione.
L’ascolto Sapere ascoltare e un fatto psicologico diverso dall’udire, che è invece un fenomeno fisiologico. È la prima competenza comunicativa che apprendiamo,
Associazione Eduraduno Seminario di Formazione
Lezione N° 6 L’organizzazione
L’organizzazione corso di Gestione e controllo imprese di servizi - prof Bronzetti Giovanni Corso di E.A. - prof Bronzetti Giovanni.
Azione - Relazione - Interazione
Corporeità: aspetti fisici delle risposte dell’organismo
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
Prof BrunoTellia Università degli studi di Udine
“STAR BENE MANGIANDO” UN PERCORSO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALLA CULTURA ALIMENTARE Anno scolastico 2007/08 Dott.ssa N. Fascella Dott.ssa G. Cinà Cinà-Fascella.
Centro Oncologico “ Ettore M.S. Conti” di Terracina e di Gaeta
Il conflitto è uno stato della relazione caratterizzato dalla presenza di un problema a cui si associa un disagio.
L’organizzazione scientifica del lavoro:
Gli elementi di base della progettazione organizzativa
La formazione del gruppo
18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 1 Sé, esperienza ed identità in un mondo mediato.
Master in Cure Palliative Biella 20 aprile 2004
Relazioni tra i gruppi e identità sociale
Il Gruppo di Lavoro. Le 7 variabili del modello OBIETTIVO METODO RUOLI LEADERSHIP COMUNICAZIONE CLIMA SVILUPPO.
PROSPETTIVA ECOLOGICA
Orientamento e life skills
Parrocchia Santa Lucia – Ruvo PFR neo-educatori.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
IL GRUPPO e LA RETE 16 FEBBRAIO 2013.
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
Il Gruppo di Lavoro.
3. LE DINAMICHE DI GRUPPO.
Come si sviluppa un team
dalle abilità alle competenze
Le teoriche del nursing
Educazione Emotiva Dott.ssa Antonella De Luca
Corso di Sociologia Generale
Facoltà Medicina e Chirurgia “Medicina e Chirurgia”
LA TEORIA DELL’ORGANIZZAZIONE
PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche Sociali PERCORSO SUL BULLISMO
Tecniche e strumenti per il lavoro di gruppo Marina Scipione.
FORME DI COOPERAZIONE E RAPPORTI TRA SOGGETTI NELLE ORGANIZZAZIONI Prof. Roberto Cavarra FORME DI COOPERAZIONE E RAPPORTI TRA SOGGETTI NELLE ORGANIZZAZIONI.
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Il gruppo di lavoro Prof. Barbara Pojaghi Università di Macerata
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Il gruppo come strumento di formazione complessa Il farsi e il disfarsi delle idee.
1  Aree di attività in cui i contributi individuali non sono discernibili;  Situazioni di produzione di gruppo o di squadra.
Storia e politiche del territorio Modulo I Luca Verzichelli a.a Analisi dinamica delle politiche pubbliche: modalità di interazione, arene.
LE MOTIVAZIONI A FONDAMENTO DEL PROPRIO LAVORO Cfr - Materiale tratto dal corso di formazione aziendale dott. Stefano Colferai.
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
L’Organizzazione come sistema
L’Organizzazione come sistema
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Qualità Definizione: grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti.
= socializzazione+relazione+comunicazione+ sviluppo.
lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune.
Il gruppo di lavoro Prof. Barbara Pojaghi Università di Macerata.
R.S.P.P. Alessandro Maianti STRESS LAVORO - CORRELATO Ministero del lavoro e delle politiche sociali, prot.15segr./00236)92 del 18/11/2010 Accordo Europeo.
Corso di comunicazione efficace Carlo Bosna
Il gruppo come strumento di formazione complessa Il farsi e il disfarsi delle idee.
Il gruppo di lavoro Prof. Barbara Pojaghi Università di Macerata.
26 novembre 2014 Giornata della Trasparenza Indagine sul benessere 2014 Università degli Studi di Pavia.
ANNAMARIA CAMPANINI UNIVERSITÀ MILANO BICOCCA L’ORGANIZZAZIONE COME SISTEMA.
Organizzazioni e soggetti. Le organizzazioni come sistemi cooperativi Unità didattica 1 - Formazione, strutture e configurazioni delle organizzazioni.
L’analisi dell’esperienza: alcuni concetti chiave Competenze emergenti e occupazione nel turismo A.A
L’intervento di rete. mamma Bimbo Assistente sociale scuola Compiti : Trasporto scolastico Conciliare tempi di cura e tempi di lavoro Assistente sociale.
Transcript della presentazione:

La comunicazione nelle organizzazioni

Organizzazione come sistema L’organizzazione è un sistema che include sottosistemi, è inclusa in sovrasistemi e comunica con altri sistemi L’organizzazione differisce da altri tipi di aggregati umani perché ha uno scopo L’organizzazione può anche essere considerata un insieme di relazioni interpersonali Un’organizzazione può nascere per motivi lavorativi, affettivi, supportivi ecc. Anche nascendo per un solo motivo, non è detto che gli altri aspetti non entrino a far parte dell’organizzazione I membri di un’organizzazione percepiscono sé stessi come “parte di un’unità durevole nel tempo e nello spazio” ed aventi un destino comune I membri di un’organizzazione sono interdipendenti Ciò che all’interno di un’organizzazione accade a un membro influenza anche tutti gli altri

La cultura dell’organizzazione Ogni organizzazione ha una sua cultura (“locale”) Per “cultura” s’intende l’insieme degli assunti e dei valori che contraddistinguono uno specifico gruppo e ne orientano le scelte In ogni organizzazione esistono ruoli formali e informali La cultura organizzativa si traduce spesso in norme e regole esplicite o implicite

Le ragioni per cui si entra in un’organizzazione Fondamentalmente per trovare calore e sostegno Per raggiungere obiettivi che non si possono raggiungere da soli L’esperienza in un’organizzazione può essere sia positiva che negativa L’esperienza è tanto più positiva quanto più l’organizzazione è “coesa”, quanto più, cioè, i suoi membri provano attrazione reciproca

Come si aumenta la coesione interna? La coesione interna a un’organizzazione è aumentata: Da qualsiasi fattore in grado di innalzare il valore del gruppo agli occhi del singolo componente Quando i membri capiscono che i guadagni del singolo dipendono dal contributo di tutti Quando il gruppo si sente minacciato da un nemico esterno Quando il gruppo si sente sfidato da un rivale esterno Quando il gruppo è vittima di una disgrazia che riguarda tutti i membri

Cosa minaccia la coesione interna? La coesione interna a una organizzazione può essere minacciata: Dalla nascita di sottogruppi in competizione tra loro Quando tra i membri dell’organizzazione o tra i sottogruppi interni manca totalmente comunicazione o avviene in forma disfunzionale Quando tra alcuni membri dell’organizzazione nasce simpatia spontanea Quando l’organizzazione è troppo grande. In questo caso sarà favorita la nascita di sottogruppi, il che diminuirà la coesione generale

I frutti della coesione A) maggiore produttività dell’organizzazione B) maggiore soddisfazione della propria mansione C) minore assenteismo D) minori richieste di cambiamento di mansione o di turno

Gli effetti nefasti della coesione “modello di pensiero dell’organizzazione”: un modo di pensare in cui il bisogno di anonimato, determinato dalla necessità di mantenere la coesione dell’organizzazione, finisce per impedire ogni realistica valutazione di ciò che è salutare per il gruppo

Gli effetti nefasti della coesione Il modello di pensiero dell’organizzazione causa una vera e propria distorsione dei processi decisionali secondo determinati schemi: A) le discussioni sulle possibili soluzioni ai problemi vertono su un numero rigidamente limitato di opzioni, di solito solo quelle prospettate originariamente B) nessuno dei membri dell’organizzazione vuole che gli altri vengano messi in cattiva luce, quindi non si prendono in considerazione proposte diverse da quelle già fatte C) non si ricorre alle opinioni di esperti esterni, a meno che non siano simili a quelle già espresse in seno all’organizzazione

L’importanza sociale delle organizzazioni La vita dell’intera società dipende dalle decisioni di alcune organizzazioni

I livelli di funzionamento di un’organizzazione Sono fondamentalmente due: Quello costituito dal “compito”, cioè dal problema da affrontare in gruppo, dallo scopo da perseguire Quello costituito dalle “emozioni”, cioè dagli aspetti socio-affettivi, legati al benessere dei membri e alle relazioni tra loro

Quando un’organizzazione è più efficace di un’altra? A) quando i suoi scopi sono chiari, espliciti, rilevanti per tutti i membri B) quando i membri comunicano le loro idee, le loro opinioni, le loro informazioni in modo chiaro e non ambiguo C) quando vengono definiti e condivisi i ruoli e distribuiti i compiti a ciascun membro in modo da assicurare un’equa partecipazione di tutti D) quando i conflitti si evolvono in maniera costruttiva E) quando la coesione è elevata

Bion e gli “assunti di base” Bion individua l'esistenza di una realtà fantasmatica che catalizza la vita emotiva del gruppo stesso, si ripete in modo caratteristico e si estrinseca attraverso tre "assunti di base“ Gli assunti di base sono processi psicologici osservabili e descrivibili, stereotipi, comportamenti e sentimenti che indicano l'esistenza di materiale inconscio che il gruppo va elaborando nella prospettiva comune e illusoria di trasformare gli oggetti in conflitto in alleati Gli assunti di base sono i meccanismi di difesa del gruppo, tesi a tenere sotto controllo le angosce primitive scatenate dal partecipare al gruppo stesso; dunque sono inconsci e spesso appaiono contrari alle idee razionali dei partecipanti

Bion e gli “assunti di base” Bion indica tali fenomeni come importanti organizzatori della vita di relazione e delle forme sociali: - l'assunto di base di accoppiamento, che si ritrova nelle formalità esteriori dell'aristocrazia, nel cerimoniale rappresentativo delle istituzioni e nella ricerca del consenso (attesa del Messia, esempio estremo: le sette suicide) - l'assunto di base di attacco-fuga, che organizza le forme e i comportamenti finalizzati ad aggredire e a difendersi, dell'organizzazione armata e dell'esercizio diretto dell'azione da parte di un aggregato di individui - l'assunto di base di dipendenza, che riguarda l'attesa che i bisogni siano soddisfatti per un potere esterno al gruppo, attraverso la delega, con la rinuncia all'esercizio di un diritto o per passività verso un ente superiore reale (ad es. lo Stato) o immaginario (ad es. attraverso la Fede). La combinazione di questi tre fenomeni estremi dà luogo a forme più equilibrate osservabili nella normalità, il prevalere di uno di essi è sintomo di una condizione di disturbo, disadattamento o alienazione