BASKET AUT Gioco, Sport e… Autismo Io gioco a basket e tu? dr.ssa Antonella Pitanti 29 gennaio, Marina di Massa
Io gioco a basket e tu? Andrea 8 anni “ mamma non voglio più andare a nuoto, non mi piace andare avanti e indietro nella vasca da solo, mi annoio, voglio andare a basket, giocare e divertirmi con altri bambini…….”
Io gioco a basket e tu? Quale ipotesi ? Il bambino ricerca nella pratica sportiva una dimensione ludica dimensione del gruppo dimensione sociale dimensione del rispetto dell’altro
Io gioco a basket e tu? il bambino è interessato al basket perché questo tipo di sport permette di: giocare insieme per raggiungere un unico obiettivo, il canestro avere ognuno un proprio ruolo in campo raggiungere la vittoria solo se c’è la collaborazione di tutti
Io gioco a basket e tu? imparare ad accettare la sconfitta quando l’avversario è più forte e soprattutto perché il divertimento è assicurato quando la palla si libera dalle mani per volare in alto…...
Io gioco a basket e tu? Il basket, infatti, è un gioco di squadra che richiede una forte integrazione tra i suoi membri movimento. “Tutti devono essere attivi, per smarcarsi e poter ricevere passaggi, per tirare e realizzare tiri al canestro”
Io gioco a basket e tu? “gesti coordinati, calibrati, tempestivi e sincroni, eseguiti con armoniche geometrie dai componenti di una squadra”. E’ un gioco in cui il singolo è al servizio del gruppo
Io gioco a basket e tu? l’apprendimento avviene nel gruppo dei pari e attraverso il gruppo il rispetto dei compagni e degli avversari è d’obbligo l’allenamento è una forma di istruzione organizzata, orientata all’incremento delle capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche del soggetto
l’esperienza dello stare insieme è divertente. Io gioco a basket e tu? l’educazione degli stili e delle scelte è costante l’esperienza dello stare insieme è divertente. Il basket non ha stagioni : si gioca di’inverno (campionato) si gioca d’estate…..stagione del "gioco per il gioco“…
Io gioco a basket e tu? ..della libertà sia nel gioco che nella composizione delle squadre (ragazzi e ragazze, adulti e ragazzi) favorendo l'amicizia tra le persone. Può essere praticato nel cortile, nel parco, in parrocchia, ovunque quando diventa il gioco del campetto (play-ground ).
Io gioco a basket e tu? Francesco 9 anni È attratto dalla palla…. la lancia….la insegue con lo sguardo la lancia di nuovo….. non l’afferra se gliela tirano…. osserva la traiettoria della palla quando un bambino la lancia
Io gioco a basket e tu? quando vede i bambini giocare con la palla sfarfalla, saltella, ride contento, a volte corre a prenderla e la rilancia lontano. Non tiene conto del turno Il suo sguardo quando non insegue la palla è rivolto altrove.
Io gioco a basket e tu? Quali ipotesi? Francesco è attratto dal movimento: il proprio quello della palla quello degli altri bambini. Attraverso il movimento F. si provoca delle stimolazioni propriocettive (è un bambino iporeattivo).
Io gioco a basket e tu? Attraverso l’inseguimento della palla con lo sguardo si provoca stimolazioni visive. Quando corre a prendere la palla per lanciarla e osservare il suo movimento la stimolazione propriocettiva si integra con quella visiva. Non è presente la dimensione dell’intersoggettività primaria e secondaria
Io gioco a basket e tu? Perché? Francesco come tutti i bambini con Disturbo Autistico ha difficoltà : a comprendere in maniera immediata le intenzioni altrui ad organizzare in modo spontaneo sequenze intenzionali
Io gioco a basket e tu? a sviluppare “modelli anticipatori” che rendano prevedibile l’esperienza ad empatizzare con gli stati mentali altrui. ha cioè un deficit di "funzioni esecutive“ , "chaining intenzionale” "coerenza centrale”, "teoria della mente" capacità imitative .
Io gioco a basket e tu? Questo gli impedisce di sviluppare in modo coerente e integrato la sua esperienza. E’ possibile aiutare Francesco? Sì, se si introduce nei suoi contesti di vita coerenza, stabilità, comprensibilità, prevedibilità laddove queste non sono "naturalmente" evidenti;
Io gioco a basket e tu? costruiscono contesti di vita organizzati e con specifiche caratteristiche; presta un’attenzione e una cura costante alla soggettività; riconosce un ruolo centrale alla motivazione e alla affettività nel sostegno alla sua intenzionalità fragile e disfunzionale.
L’inclusione sociale, nel caso dell’autismo va governata: Io gioco a basket e tu? Deduzioni: L’inclusione sociale, nel caso dell’autismo va governata: le condizioni per favorire la socialità vanno cioè facilitate e costruite continuamente le coordinate spazio temporali devono essere integrate e costantemente monitorate Un inserimento generico può essere non utile se non addirittura dannoso .
Io gioco a basket e tu? Il basket è uno sport che può rispondere ai criteri di coerenza, stabilità comprensibilità, prevedibilità di cui i soggetti autistici sembrano avere tanto bisogno? integrare le conoscenze tecniche con quelle del funzionamento motorio, cognitivo, sociale affettivo emotivo dei soggetti che lo praticano?
Io gioco a basket e tu? Definizione Pallacanestro Integrata : “la pallacanestro si definisce integrata proprio perché l’allenatore deve possedere conoscenze e competenze non solo in ambito tecnico-tattico, ma anche riguardo al settore della preparazione atletica, ai processi cognitivi che incidono nelle scelte dei piani di azione, ai processi affettivi emotivi che sottendono la motivazione e le dinamiche di gruppo”.
Si basa su tre dimensioni fondamentali : lo spazio verso il tempo Io gioco a basket e tu? Un giocatore potrà quindi definirsi completo solo quando abbia sviluppato adeguate capacità sotto i profili tecnico, fisico e cognitivo e affettivo emotivo. Si basa su tre dimensioni fondamentali : lo spazio verso il tempo l’autonomia verso la collaborazione l’equilibrio
Io gioco a basket e tu? e cioè il rispetto delle distanze tra un giocatore è l’altro; Il rispetto dei tempi di esecuzione in modo coordinato; lo sviluppo del maggior grado di autonomia senza perdere di vista la collaborazione tra i compagni.
Io gioco a basket e tu? Nei soggetti autistici può favorire : l’interazione, sollecitata costantemente ma anche agevolata dal ruolo di mediazione costituito dalla palla (che si utilizza rigorosamente con le mani) l’esercizio dell’ attenzione l’ideazione di schemi motori che permettano l’esecuzione di movimenti finalizzati a fare canestro o a manipolare la palla in modo fine.
Io gioco a basket e tu? Crediamo che la particolare atmosfera affettiva, Il divertimento nello stare insieme l’esperienza di far parte di un gruppo costituiscono la base affinché un’ interazione diventi efficace e fondamentale per il benessere della persona.
Io gioco a basket e tu? L’esperienza di stare insieme divertendosi, giungere ad uno scambio ludico passando la palla ad un compagno, essere sostenuto dai compagni quando si fa canestro son tutti elementi preziosi per Francesco in cui l’accesso all’ esperienza della condivisone è fragile e precario.
Io gioco a basket e tu? Andrea incontra Francesco al campetto……. Francesco insegue la palla Andrea prova a interagire con lui attraverso la palla…è difficile….. incrocia il suo sguardo solo quando lancia la palla verso il canestro Francesco afferra la palla e la lancia verso il canestro.
Io gioco a basket e tu? Andrea timidamente dice “ Io gioco a basket e tu?” Francesco stringe forte la palla contro il petto sorride e rilancia la palla alta verso il cielo…… E’ un desiderio? E’ una richiesta di scambio interattivo? Possiamo integrandoci insieme dare una risposta?