Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Unità, Nazione, Costituzione. Liceo Classico Statale Giuseppe La Farinadi Messina Anno Scolastico 2010/2011.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La riforma del Titolo V della Costituzione
Advertisements

La Costituzione italiana
APPUNTI DI STORIA DELLA CLASSE II A
Modulo I di Storia Il nuovo modello politico liberale e il Romanticismo L’età dei Risorgimenti Unificazione politica e formazione del mercato nazionale.
Lo Stato Lo Stato e i suoi elementi costitutivi Il territorio
Prof. Bertolami Salvatore
Prof. Bertolami Salvatore
ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA
BIENNIO SUPERIORI ASSE STORICO-SOCIALE DIRITTO-ECONOMIA
L’ORGANIZZAZIONE DELLO STATO
Oggi nel mondo ci sono 195 Stati indipendenti
Articolo 5 Cost. “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali...”
IL GOVERNO DELLO STATO.
I principi fondamentali (artt. 1-5)
LE ISTITUZIONI Con il termine stato si intende l’organizzazione di un popolo che riconosce un’unica autorità e vive su un territorio ben definito. Gli.
L’amministrazione nella Costituzione
Lo Stato autonomistico: le Regioni e gli Enti locali
LA COSTITUZIONE ITALIANA
CORSO DI ISTITUZIONI di DIRITTO PUBBLICO a.a Docente Luigi Cozzolino Argomento n. 4 La forma di governo della Repubblica italiana.
CORSO DI ISTITUZIONI di DIRITTO PUBBLICO a.a Docente Luigi Cozzolino Argomento n.3 La forma di Stato della Repubblica italiana.
competenza esclusiva statale competenza residuale regionale
Dipartimento di Economia Lezione n.2. Economia delle Aziende Pubbliche I VINCOLI DI SISTEMA PUBBLICO CHE INFLUISCONO SULLA GESTIONE: COMPETENZE DELIMITAZIONE.
Modulo di Storia Patrizia Fornaciari.
Il 17 marzo 2011 lItalia unita ha compiuto 150 anni.
Titolo V della nostra Costituzione
Le Costituzioni e limitare i poteri degli Stati.
La Costituzione Italiana
LA COSTITUZIONE ITALIANA
ITALIA A nord confina con le Alpi, quelle francesi, svizzere, austriache e slovene. È una penisola circondata dai mari Adriatico, Tirreno e Ionio. Comprende.
Giuseppe Mazzini Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NELLA COSTITUZIONE
Lo Stato.
Associazione Codici Sicilia
Le autonomie territoriali
LA COSTITUZIONE ITALIANA
LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Lezione n. 3 La repubblica delle autonomie
Gli Enti Locali Le Province Cenni Storici Le Regioni I Comuni
REFERENDUM 25 e 26 GIUGNO 2006 I cittadini controlleranno di più i politici, che dovranno essere necessariamente più responsabili. Le Regioni potranno.
Le forme di Stato con riferimento al principio dell’autonomia territoriale In realtà nell’esaminare questo argomento sarebbe più corretto parlare di variabili.
Lezione 15 La politica locale.
LA COSTITUZIONE ITALIANA.
IL GOVERNO LOCALE.
Il Risorgimento © Pearson Italia spa.
La Costituzione.
DECENTRAMENTO DELLE FUNZIONI E SCUOLA Accentramento delle funzioni in capo all’amministrazione dello Stato. Esigenza di un intervento del legislatore che.
Costituzione e forma di Governo.
LE AUTONOMIE TERRITORIALI
La riforma del Titolo V° parte II^ della Costituzione
Profili istituzionali degli enti locali
Capitolo 9 Elementi per un percorso interpretativo
La Costituzione italiana
Modulo di Storia Unificazione italiana e tedesca Patrizia Fornaciari.
Sviluppo locale e sociologia del Welfare. Livelli di governo Regioni (20) Province (109) Comuni (8101) Squilibri popolazione tra comuni e Regioni (10.
Economia politica per il quinto anno
Diritto Stato, servizi, imprese.
LE AUTONOMIE LOCALI 1 1.
l’attività di uno Stato
Diritto pubblico l-z Prof. Davide Galliani.
LO STATO E LA SOCIETA’.
REGIONI-PROVINCIE-COMUNI
Gli Enti Locali: il quadro normativo Insegnamento “Diritto degli Enti Locali” a.a. 2007/2008 Dott. Giovanni Di Pangrazio.
La Costituzione Italiana. Cos’è la Costituzione? La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale della Repubblica Italiana. Approvata.
Pluralismo istituzionale e sussidiarietà
La scuola nella Costituzione Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 2.
11 LE AUTONOMIE LOCALI. 22 LE REGIONI 33 Lo stesso articolo 5 della Costituzione stabilisce che “la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove.
Torna alla prima pagina Parte II - Capitolo 5 LE FONTI DELLE AUTONOMIE R. Bin - G. Pitruzzella Diritto Pubblico, Giappichelli Editore, Torino, 2002.
La Costituzione italiana 2 giugno 1946 Assemblea costituente Caratteri di fondo –Lunga e rigida –Democratica –Principi (lavorista, personalista, pluralista)
TEMATICA GLI OBIETTIVI, GLI STRUMENTI E LE FUNZIONI DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMATORE : RITA GAETA Formazione Personale ATA.
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI (artt.13-54) Titolo I Rapporti civili (artt ) Sono qui specificate le fondamentali libertà civili e i limiti di esse.
Transcript della presentazione:

Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Unità, Nazione, Costituzione. Liceo Classico Statale Giuseppe La Farinadi Messina Anno Scolastico 2010/2011

Autonomia La Costituzione italiana fa esplicito riferimento allautonomia nellart. 5 che recita: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dellautonomia e del decentramento.

Fa parte deiSi ispira al Principi fondamentali Principio autonomistico Principio pluralista Sono i principi a cui si ispira e a cui si conforma il testo costituzionale e di conseguenza a cui debbono attenersi tutte le leggi dello Stato I principi fondamentali sono espressi nei primi 12 articoli della Costituzione Sono i principi da cui deriva il principio di sussidiarietà

La Seconda Sottocommissione Si occupò dellordinamento dello Stato Concentrò lattenzione sullistituzione delle Regioni Le diverse voci politiche si espressero a favore del Regionalismo e dellautonomia degli Enti Locali Autonomia concepita da tutti come antidoto al ricostituirsi dei regimi totalitari

Costituzione rigida lunga scritta votata B) A favore della persona Riconoscimento di diritti e di doveri C) Riconoscimento e tutela del decentramento Perché favorendo la partecipazione attiva, i cittadini sono educati ai principi fondamentali della democrazia

Quali alternative? Stato federale era considerato, prima dellUnità, la più concreta possibilità di garantire il progresso del Paese Stato accentrato fu la scelta che venne concretamente fatta allindomani dellUnità Stato regionale fu la forma di organizzazione statale per cui si optò dopo la seconda guerra mondiale

Contrapposto allo Stato unitario, è considerato forma di Stato capace di contenere le spinte separatistiche, rafforzatesi in seguito al processo di italianizzazione forzata imposto alle comunità alloglotte presenti in regioni come la Valle dAosta e il Trentino-Alto Adige. Questa prospettiva istituzionale non ha una grande rilevanza in seno ai lavori della Costituente.

In Italia il pensiero federalista ha una lunga e considerevole tradizione. Gioberti – monarchie confederate sotto la presidenza del Pontefice (neoguelfismo) Durando – federazione di tre stati italiani retti da regimi costituzionali: quello settentrionale, con a capo i Savoia, quello meridionale, con a capo i Borbone, quello centrale, con a capo i Lorena Balbo - lega doganale e militare fra gli Stati italiani Cattaneo – confederazione di repubbliche (federalismo moderato) Ferrari- federazione di repubbliche (federalismo rivoluzionario)

In Italia la scelta accentratrice è quella dominante sin dalla nascita del Regno dItalia. Il Parlamento ratifica disposizioni che rafforzano laccentramento, nonostante le molte voci discordi. LUNITA si garantisce attraverso lUNIFORMITA degli interventi

Si sviluppa in Italia dopo lUnità, quando tramonta lipotesi federalista. Apprezzato modello organizzativo ( es. Minghetti) si adotterà solo con lavvento della Repubblica. È considerato modello intermedio tra federalismo e accentramento

centralismo Governo forte Scarso riconoscimento delle autonomie locali regionalismo Governo centrale con funzioni di indirizzo generale Riconoscimento di una certa autonomia alle Regioni federalismo Governo con poche materie residue Ampio riconoscimento delle autonomie locali

Con la Legge cost. 3/2001, che è intervenuta sul titolo V della parte seconda, dove si parla delle Regioni, delle Province e dei Comuni, sono state apportate modifiche rilevanti alla Costituzione Le modifiche servono ad adattare il dettato costituzionale a particolari esigenze a cui non è possibile dare risposte attraverso le leggi ordinarie

1997: Avvio del Decentramento amministrativo – Leggi Bassanini, per la semplificazione amministrativa 1999: Legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1: Disposizioni concernenti l'elezione diretta del Presidente della Giunta regionale e l'autonomia statutaria delle Regioni 2001: Legge cost. del 18 ottobre 2001, n. 3: Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione 2001: Legge cost. del 31 gennaio 2001, n. 2: Disposizioni concernenti l'elezione diretta dei presidenti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano.

I bisogni dei cittadini devono trovare risposte grazie agli interventi degli enti pubblici più vicini ai cittadini o per azione dei cittadini stessi. Quando intervengono gli enti pubblici abbiamo Quando intervengono i cittadini abbiamo Sussidiarietà verticale Sussidiarietà orizzontale Afferma che è formalmente riconosciuto dallart. 118 della Costituzione dopo la riforma intervenuta con Legge cost. n. 3/2001 Riconoscimento del principio di solidarietà comporta Maggiore partecipazione dei cittadini alla vita pubblica

Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Immanuel Kant, Risposta alla domanda: che cosè lIlluminismo?