Scuola Primaria “Montessori”

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Transcript della presentazione:

Scuola Primaria “Montessori” 9° Circolo “Manzoni” Scuola Primaria “Montessori” Foggia Classe 2^ B Progetto di Circolo sull’educazione alla legalità 2007/2008

un mondo di regole per star egalità icurezza: bene insieme

Legalità: si parte SICUREZZA La presentazione del progetto legalità è avvenuta con una conversazione partendo da due parole legalità illegalità Abbiamo scoperto che nessuno di noi conosceva il significato di queste parole. La maestra, allora, ha preso il vocabolario e ci ha letto il significato di legalità: comportamenti rispettosi delle leggi - conformità alle leggi. Da qui la conversazione è andata avanti facilmente e ognuno di noi ha individuato quali comportamenti corretti - scorretti si tengono nella vita di tutti i giorni. Siamo stati bravissimi! Legalità e illegalità hanno dato la mano a un altro nome: sicurezza, e a due verbi: rispettare e infrangere. per strada a scuola SICUREZZA negli spazi esterni a casa legalità illegalità

sicurezza rispetto infrangere le regole legalità illegalità

Quando si infrangono le regole: per strada quando si parcheggia davanti a un passo carrabile. Martina quando sei in macchina e non ti fermi allo stop Luca quando si passa con il rosso al semaforo.. Arianna quando in macchina si utilizza il cellulare. Francesco

armi: MANI Anche così si infrangono le regole A proposito di… La maestra, durante la conversazione, ci ha detto: “Sapete che tutti noi possediamo un’arma?” Giulio ha subito risposto “le ” MANI quando si usano le armi. Benito quando si ruba una qualsiasi cosa. Giulio È vero, le nostre mani possono far male come un’arma vera. Per questo dobbiamo usare la testa e non le mani quando ci capita di litigare con un compagno.

Infrangere le regole a scuola quando si rovinano i libri e i quaderni degli altri. Alice quando si spinge un compagno. Andrea C. quando si parla mentre la maestra spiega. Giulia quando si prende in giro un compagno. Andrea G.

quando si buttano le carte per terra. Camilla

Le regole che devo rispettare a casa Rebecca: non disturbare gli altri durante il pomeriggio e non sbattere le sedie sul pavimento Luca: non buttare l’acqua per terra e non avvicinarsi ai fornelli Francesco: non fare rumore con i mobili, di notte Beatrice: non svegliarsi la notte per andare da mamma e papà, perché mi dicono che sono grande, ormai. Marco: non palleggiare, la sera, sul pavimento Andrea C.: non devo correre per non rompere qualcosa Andrea R.: si aiuta la mamma ad apparecchiare e sparecchiare la tavola Fabiana: non tenere il televisore ad alto volume Jacopo: non giocare a pallone Giulio: non gridare, la mattina, a mamma e papà “ Vi svegliate?” perché poi loro si arrabbiano Alice: non avvicinarsi ai fornelli Desirè: tenere le luci spente in tutte le stanze Samuele: non si danno gli schiaffi ai cugini Andrea G.: non saltare sul divano nuovo Arianna: non far piangere i fratelli e le sorelle Gianna: non camminare scalzi Martina: non sbattere gli oggetti sul tavolo Camilla: non giocare a pallone e non rompere gli oggetti di vetro Benito: non si gioca con le pentole Giulia: non sporgersi dal balcone perché posso cadere Maria: non devo litigare con mio fratello Giorgia: non devo stare vicino al fornello quando è acceso Noemi: devo stare attenta a non rompere gli oggetti

Muoversi in sicurezza in un mondo pieno di regole Abbiamo già visto alcune delle regole che vengono infrante. INFRANGERE una regola significa mettere a rischio la nostra sicurezza e quella degli altri. Lo sperimentiamo già nelle piccole cose in classe: Beatrice mentre terminava un lavoro di geografia, ha regalato alla classe un suo pensiero ad alta voce “come è bello lavorare in questo silenzio armonico”. È vero, la regola del silenzio e della concentrazione durante il lavoro, porta ad una serenità interiore che aiuta la nostra mente.

armonia 2 Andrea R.

Io un po’ le rispetto le regole e un po’ no Io un po’ le rispetto le regole e un po’ no. Quando non le rispetto è qualche volta che faccio un dispetto a mio cugino. Se il mondo fosse senza regole, credo che sarebbe brutto. Rebecca Io e le regole

Io a volte le regole non le rispetto Io a volte le regole non le rispetto. Ci sono certi giorni che mio fratello non me le fa rispettare, perché studia sempre in camera mia, invece mia madre quando mi dice di andare a lavare i denti io non vado e a scuola chiacchiero sempre. Per me le regole sono una cosa fondamentale perché se non ci fossero vivremmo in un mondo volgare e con persone litigiose. A volte quando non ci penso proprio alle regole, dico che non mi piacciono. Alice

Sono più le volte che rispetto le regole Sono più le volte che rispetto le regole. Non le rispetto quando infastidisco mio fratello e faccio arrabbiare papà. Per me un mondo senza regole è un mondo distrutto e io penso che le regole sono importanti per la vita. Giorgia Io qualche volta le regole le rispetto, altre no. Mamma mi dice di non giocare a pallone in casa e io lo faccio: però sono più le volte che le rispetto altrimenti sarei brutto, cattivo e il mondo sarebbe un caos. Jacopo

Io le regole, certe volte, non le riesco a rispettare, come quando la notte mi sveglio perché faccio i sogni brutti e vado nel letto da mamma e papà e li disturbo e non li faccio dormire. Oppure guardo troppa tv. Però so che le regole sono la cosa più importante perché se non ci fossero il mondo sarebbe maleducato. Beatrice Io le regole le rispetto quando faccio vedere a mamma i canali che piacciono a lei, e non rispetto le regole quando tiro di mano un giocattolo a mia sorella e la faccio piangere. Per me un mondo senza regole sarebbe un mondo pieno di Camilla caos

Io certe volte rispetto le regole e certe volte no Io certe volte rispetto le regole e certe volte no. Non le rispetto quando mamma mi dice che non devo mangiare tanti dolci e, invece, io di nascosto li mangio. Le rispetto quando papà dice che non devo vedere troppi cartoni e io non ne vedo tanti e vado a giocare. Arianna A volte non rispetto le regole come quando mamma mi dice di non infastidire mia sorella che deve studiare e io, invece, lo faccio. Con le regole si vive meglio. Giulia

Io le regole non le rispetto sempre Io le regole non le rispetto sempre. Le regole però, devono essere rispettate perché sono importanti e ci aiutano a non fare confusione. Marco Sono più le volte che rispetto le regole, come quando mamma mi dice di andare dal dottore e io ci vado, mentre non le rispetto quando papà mi dice di non mangiare subito e, invece, mia sorella mi dà le merendine. Fabiana

Le regole le rispetto sempre, perché quando mamma mi dice che devo andare in cameretta io lo faccio e quando lei deve fare dei servizi, io vado da nonna. Il mondo sarebbe brutto senza le regole. Maria

Quando tutti rispettano le regole il mondo è più colorato. Gianna

I dubbi di un vecchio LUPO

Un vecchio lupo molto malato, prima di morire chiamò intorno a sé tutti i lupi del branco e disse loro: “Sapete, io ho un dubbio sulle nostre leggi; secondo voi sono giuste?” I lupi ci pensarono un po’ su e, infine, il capobranco rispose che secondo lui le loro leggi erano giuste, però sarebbe stato meglio confrontarle con quelle umane e divine. Così il capo scese giù al paese che era ancora buio.

Tutti dormivano solo la porta della chiesa era socchiusa e vi entrò Tutti dormivano solo la porta della chiesa era socchiusa e vi entrò. Si nascose nel confessionale per non essere visto dal sacrestano ma, dopo un po’, arrivò il prete che cominciò la confessione, non vedendo che si trattava di un lupo. Il lupo disse al sacerdote che non aveva commesso peccati, aveva ucciso, però, poco prima, una pecora di colore scuro, impigliata nella trappola di un cacciatore.

Il prete gli chiese se quella pecora fosse di sua proprietà ma il lupo non conosceva il significato di quella parola, soprattutto per quello che riguardava le creature di Dio. Egli, infatti, disse che si poteva essere padroni di qualcosa che si poteva creare da soli, non di quello che aveva fatto Dio.

Il prete uscì dal confessionale, urlando che quella pecora era la sua e, scoprendo che stava confessando un lupo, urlò ancora di più, chiamando aiuto. Il lupo fu arrestato, portato in tribunale e condannato a morte.

Per fortuna riuscì a scappare rompendo il vetro della finestra e a tornare nel bosco. Ai suoi amici disse: ”Ho capito solo una cosa, la nostra legge è in regola con la grande legge della natura. Perciò rispettiamola, perché nessuno possa dirci qualche volta “CI SIAMO COMPORTATI DA UOMINI E NON DA LUPI”. Ho capito solo una cosa, la nostra legge è in regola con la grande legge della natura.

I pericoli che non derivano da nostri comportamenti incendi aiuto Andrea C. Samuele

terremoti ecc.

Il piano di emergenza Proprio per aiutarci in caso di gravi pericoli in ogni classe è affissa la piantina del piano dove si trova l’aula e, segnalata in rosso, la via di fuga. 2^ B

I simboli della sicurezza nella nostra scuola estintore idrante

Uscita di sicurezza n. 2 1° piano Quadro elettrico Uscita di sicurezza n. 2 1° piano Qui ci si riunisce in caso di emergenza Attacco per i vigili del fuoco

Punto di raccolta Facciamo l’ appello

Al punto di raccolta si arriva ordinatamente, in fila, a passo svelto e si attende, vicino alla maestra, che l’emergenza sia finita.

Dai Vigili del fuoco 21/04/’08 Noemi

Quello che ci ha colpito di più, della visita al Comando dei Vigili del fuoco, è stato scoprire tutte le attrezzature sistemate nei loro camion e, poi, che meraviglia, lassù nel cestello! Giulio Andrea R.

Marco

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Rispettare le regole vuol dire una vita migliore per tutti sicurezza sicurezze Rispettare le regole vuol dire una vita migliore per tutti

FINE laura sabatino bina russolillo stefania bruno Coordinamento multimediale: bina russolillo laura sabatino bina russolillo stefania bruno Progetto didattico: FINE