Pontificia Università Lateranense Facoltà di Teologia IL LETTORATO NELLA STORIA E NELLA PRASSI DELLA CHIESA Tavola Rotonda, 18 marzo 2010 R. Gerardi,

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La Santa Messa.
Advertisements

È ancora una porta per aprire alla fede?
La Messa.
PARROCCHIE S. MARTINO E S. ROSALIA
I SACRAMENTI.
1 LETTURA DAGLI ATTI.
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
PERCHÉ FACCIAMO QUESTO? Quando il rito dà forma alla vita
La comunità cristiana delle origini
L’aspetto liturgico della spiritualità orientale
La Liturgia della Parola Presentazione a partire dal Vaticano II, dal Messale Romano e dalla prassi liturgica.
Chi appartiene alla Chiesa
1.Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata vana. 2 Ma dopo avere prima sofferto e subìto oltraggi a Filippi,
Prima Lettura Dal libro del Levìtico Lv 13,
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA
Arredi della Messa. Arredi della Messa L’ACQUASANTIERA E’ un recipiente, di pietra o di marmo, posto all'entrata della Chiesa, che contiene acqua benedetta.
Corso per Ministranti I MINISTRI (Tot. 31 pagine).
La celebrazione liturgica
Testimoni di Cristo, oggi.
15 aprile 2012 Domenica II di PASQUA Canto Gregoriano.
Il Sacramento è: L’AZIONE DI CRISTO NELLA CHIESA
La SETTIMANA SANTA e il TRIDUO PASQUALE.
La Messa è una festa. La Messa è una festa AD UNA FESTA C’E’ MUSICA, SI CANTA AD UNA FESTA C’E’ MUSICA, SI CANTA. ECCO PERCHE’ LA MESSA COMINCIA CON.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XX Domenica del Tempo Ordinario.
la catechesi dell’iniziazione cristiana oggi?”
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella IV b domenica di Pasqua.
Incontro Operatori Pastorali della Val Freddana Sud-Est 14 Febbraio 2013 Essere Cristiani e Chiesa in un Territorio: Insieme LObbiettivo: Fare Comunità
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico in piazza San Pietro nella Solennità dei santi Pietro.
Martin Lutero e la Riforma Protestante
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXIX a domenica del Tempo.
SESTA DOMENICA DI PASQUA
Seconda domenica di Pasqua
Come partecipare alla liturgia
La Parola di Dio, fonte e contenuto della catechesi
Catechesi 5 LA “LECTIO DIVINA”.
13.00.
Hai invitato anche me! Festa di Prima Comunione.
LE PRIME COMUNITA’ CRISTIANE
“IL CAMMINO DI DIO CON L’UOMO”
L’ecclesiologia cristiana A SSEMBLEA DI C IRCUITO Felonica Po – 22 Marzo 2014 Chiesa Metodista di Parma-Mezzan i.
Fratelli Cristiani: Cattolici e Ortodossi.
14.00.
Chi? Dove? Quando? Alla «Cena del Signore» fin dai primi tempi del Cristianesimo vi si radunava tutta la comunità dei cristiani allo scopo di “rendere.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennità della Santissima.
11.00.
11.00 IV Domenica di Pasqua Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro.
Celebrare l’Eucaristia
9.00.
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella Festa della Dedicazione della.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella III c Domenica del Tempo.
La liturgia della Messa
Le parole e la Parola CSG 3 tappa dal Messaggio finale della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi 5/26 ottobre 2008 Quando le parole.
6.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella III a domenica del Tempo.
IL MINISTERO DIACONALE A 50 ANNI DAL CONCILIO I PARTE
In coena Domini Parrocchia “Madonna di Pompei”
14.00.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal sagrato di Piazza San Pietro nella XXX Domenica del Tempo Ordinario / B 25.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennità del Santissiomo.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXVIII c Domenica del Tempo.
La chiesa.
11.00 Solennità dei santi Pietro e Paolo apostoli.
Anno A Quinta Domenica di PASQUA Quinta Domenica di PASQUA 22 maggio 2011.
Le tre consegne L’eredità di Giovanni Paolo II all’Azione Cattolica Contemplazione, Comunione, Missione.
I Sacramenti. Sacramento Da dove viene la parola sacramento? Cosa è un sacramento? Quanti e quali sono i sacramenti? Quali sono gli effetti dei sacramenti?
Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello Il Concilio Vaticano II Lumen gentium Una Chiesa “mistero”, perciò profetica Porto Ercole, 8 aprile 2013 Roberto.
L’Ambone luogo proprio della Parola di Dio
 La preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio o la domanda a Dio di beni conformi alla sua volontà. Essa è sempre un dono di Dio che viene ad incontrare.
transizione manuale costituisce la sintesi della vita di Gesù l’anticipazione rituale della sua morte imminente un avvenimento preparato da lungo tempo.
I SACRAMENTI.
La Veglia Pasquale Fratelli, in questa santissima notte, nella quale Gesù Cristo nostro Signore passò dalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa su tutta.
Transcript della presentazione:

Pontificia Università Lateranense Facoltà di Teologia IL LETTORATO NELLA STORIA E NELLA PRASSI DELLA CHIESA Tavola Rotonda, 18 marzo 2010 R. Gerardi, A. Lameri, S. Lanza, A. Montan, R. Nardin, G. Tangorra, G. Tani

IL LETTORATO NELLA STORIA DELLA CHIESA Dalle origini al concilio Vaticano II Roberto Nardin

Fondamento teologico Lettore Prospettiva storica (biblico-tipologico) Epoca patristica Prospettiva storica Epoca medievale XX secolo

IN CHIAVE BIBLICO-TIPOLOGICA FONDAMENTO TEOLOGICO IN CHIAVE BIBLICO-TIPOLOGICA

NT typos Archetypos Prototypos antitypos AT Evento CRISTO Esodo Diluvio Evento CRISTO antitypos Battesimo (1Pt 3, 21) NT Salvezza della Chiesa (1Cor 10, 6)

NT AT Evento CRISTO Tempio Sacerdozio Regno: terra d’Israele … Circoncisione Legge di Dio Evento CRISTO Vero Tempio Vero Sacerdote Compimento dell’Alleanza Verbo di Dio Autobasileia Circoncidere il cuore Agape NT Corpo: tempio dello Spirito Santo Sacerdozio: offrire il proprio corpo Regno: cuore dell’uomo

Lettore NT AT Evento CRISTO Ez 2, 9 - 3, 4 Ne 8, 1-12 Dn 12, 4.9 Lc 4, 16-24 Lc 24, 27.30-33 Ap 5, 1-10 NT Ap 5, 11-14 Ap 10, 8-11

«Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte. Perché il tempo è vicino». Ap 1, 3

PROSPETTIVA STORICA

Epoca patristica

Giustino (+ 165) «Nel primo giorno chiamato “del sole”, si fa una riunione in uno stesso luogo di tutti quelli che abitano sparsi per le città o le campagne, e vengono lette le memorie degli apostoli o gli scritti dei profeti, finché il tempo lo consente. Quando il lettore ha terminato, colui che è preposto alla comunità, mediante un discorso, ammonisce ed esorta all’imitazione di queste belle cose». I Apologia, 67, 3-4 Il lettore è ben individuato: legge ma non esorta. Chi presiede ammonisce ed esorta.

Cipriano di Cartagine (+ 258) «A Saturo infatti nel giorno di Pasqua avevamo affidato per due volte l’incarico della lettura [anche se non era ancora stato istituito lettore], […] quando di recente abbiamo esaminato diligentemente i lettori da affiancare ai presbiteri maestri per accertarci se avessero tutti i requisiti richiesti in coloro che si preparano a entrare nel clero». Lettera, 29 Il lettore è istituito ed esaminato diligentemente dal vescovo. Possono leggere (supplenza) anche lettori non istituiti.

Cipriano di Cartagine (+ 258) Lettorato ad Aurelio «Nel conferimento degli uffici (ordinatio) ecclesiastici, fratelli carissimi, siamo soliti sentire in anticipo il vostro parere e soppesare con comune deliberazione la condotta e i meriti dei singoli. Ma non è necessario attendere umane testimonianze quando queste sono precedute dall’approvazione divina». Lettera, 38 Il lettore è istituito dal vescovo: - dopo aver consultato la comunità - ci possono essere delle motivate eccezioni

Cipriano di Cartagine (+ 258) «Il nostro fratello Aurelio, è stato già provato dal Signore ed è caro a Dio […]: qui ha sostenuto un duplice combattimento, per due volte chiamato a confessare la fede e per due volte gloriosamente vittorioso con la sua confessione». Lettera, 38 L’istituzione del lettorato da parte del vescovo ha nella cristallina e coraggiosa testimonianza della vita il criterio che solo può esonerare dall’altro criterio di discernimento, ossia dalla consultazione della comunità.

Cipriano di Cartagine (+ 258) «abbiamo deciso di farlo [Aurelio] iniziare dall’ufficio del lettorato. Niente infatti è più consono alla voce che ha confessato Dio con gloriosa testimonianza che risuonare nella proclamazione delle divine letture, e dopo le parole sublimi che hanno professato la testimonianza di Cristo, leggere il vangelo di Cristo su cui si formano i martiri; e dopo il palco del tribunale, salire sull’ambone (pulpitum), là esposto allo sguardo di una turba di pagani, qui allo sguardo dei fratelli, là ascoltato con diffidenza dalla folla che lo circondava, qui ascoltato con gioia dalla comunità dei fratelli». Lettera, 38

Proclamazione del Vangelo al Diacono Svolta costantiniana Grandi basiliche Evangelario solenne Proclamazione del Vangelo al Diacono Sinodo di Roma, 595 (Gregorio M.)

Epoca medievale

Isidoro di Siviglia (+ 633) De ecclesiasticis officiis Gli ordines sono nove: Episcopato o sommo sacerdozio o pontificato Presbiterato o sacerdozio Diaconato Suddiaconato Salmistato Lettorato Esorcistato Accolitato Ostiariato maggiori Lettori quasi esclusivi minori

Isidoro di Siviglia (+ 633) De ecclesiasticis officiis Raccoglie e sistematizza l’eredità patristica Ignazio di Antiochia (tripartizione) Influenza il Medioevo teologico Pietro Lombardo Alberto Magno Tommaso

Tommaso «La funzione principale di ciascun ordine è quella che più immediatamente è ordinata all'Eucaristia, poiché la consacrazione conferita nell’ordinazione ha come scopo il sacramento dell'Eucaristia, come si è detto [a. 2]. Per questo un ordine è superiore all’altro a seconda che la sua funzione è più o meno connessa con tale sacramento». STh. Suppl., q. 37, a. 4; Cf. In IV Sent. d. 24, q. 2, a. 2

Presbiterato o sacerdozio Diaconato Suddiaconato Salmistato Accolitato Tommaso (STh. Suppl., q. 37, a. 2) Gli ordini sono sette: Episcopato Presbiterato o sacerdozio Diaconato Suddiaconato Salmistato Accolitato Ostiariato Lettorato Esorcistato Corpus Christi mysticum Corpus Christi verum A Distribuzione dell’Eucaristia B Coloro che ricevono l’Eucaristia

Tommaso (STh. Suppl., q. 37, a. 2) Diacono: (legge il Vangelo) Distribuisce l’Eucaristia Suddiacono: (legge l’epistola) Prepara i vasi (calice vuoto) destinati a contenere l’Eucaristia Accolito: Prepara la materia dell’Eucaristia nelle ampolle A

Tommaso (STh. Suppl., q. 37, a. 2) Ostiario: Allontana chi non può partecipare all’eucaristia Lettore: (legge l’AT) Istruisce i catecumeni Esorcista: Allontana l’ossessione diabolica dai credenti B

Tommaso (STh. Suppl., q. 37, a. 3) Gli ordini sono sette: Presbiterato Diaconato Suddiaconato Accolitato Ostiariato Lettorato Esorcistato Rapporto ‘diretto’ con l’Eucaristia Ordini sacri Rapporto ‘indiretto’ con l’Eucaristia Ordini minori

Ignazio di Antiochia (I millennio) Eucaristia al centro Celebrata dal vescovo che presiede la comunità: l’eucaristia fonda la comunità il vescovo è il primo ministro dell’eucaristia - l’episcopato come sacramento originario dell’Ordine Tommaso (II millennio) Eucaristia al centro Celebrata dal singolo presbitero che consacra: l’eucaristia “indipendente” dalla comunità l’eucaristia questione “privata” del presbitero - l’episcopato non è un sacramento

C. Giraudo, La parola di Dio risuona nella Chiesa: Un bilancio, «Mentre nella Chiesa del primo millennio i tre segni sacrali di prima grandezza, cioè la cattedra, l’ambone e l’altare, erano percepiti nel loro naturale ordine gerarchico, successivamente, forse a causa dell’impiego di una lingua sempre meno compresa, forse in seguito a una invadente clericalizzazione dei ruoli, forse in conseguenza del fatto che l’altare finì per imporsi come polo d’attrazione unico, le funzioni sacrali della cattedra e dell’ambone risultarono drasticamente ridimensionate. In particolare, l’ambone si vide privato della prima delle sue due finalità. Infatti, pur mantenendosi come ambone della predicazione nel pulpito, invece come ambone della proclamazione della Parola migrò sull’altare, fino a identificarsi con il piccolo leggio. Privato del suo naturale supporto, pure il lezionario migrò sull’altare, anzi dentro il messale, fino a fondersi nel messale plenario». C. Giraudo, La parola di Dio risuona nella Chiesa: Un bilancio, in Lateranum 74 (2008) 91-114, qui 100

II millennio Le letture sono monopolizzate dagli ordini sacri: Anche la prima lettura è proclamata dal presbitero, dal suddiacono nelle solennità. Il Vangelo, nelle solennità, è proclamato dal diacono. Il lettore ha una valenza poco più che decorativa nel cerimoniale delle cattedrali.

Il lettorato, come ogni “ordine” (ordo), II millennio Il lettorato, come ogni “ordine” (ordo), è visto in funzione dell’Eucaristia (Tommaso), poiché l’Eucaristia è strettamente legata al sacerdozio Il lettorato è visto in funzione (un gradino per) dell’ordine sacro. Il concilio di Trento si limiterà a stabilire i tempi di “attesa” tra un ordine e un altro in vista del sacerdozio.

XX secolo

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947) Partecipazione dei fedeli - Importanza dell’anima (soggettivo) - Auspicato il parallelismo partecipativo (cf. n. 90)

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947) Positiva la prospettiva unitaria del rapporto spiritualità oggettiva e soggettiva. Negativa la sottolineatura della soggettiva Partecipazione dell’anima (devozione) Rito non coincidente, ma parallelo, con la devozione Ascolto il mio cuore, poco importante ascoltare la Parola

Concilio Vaticano II (1962-1965) Sacrosanctum concilium (1963) Confronto con Mediator Dei Ripresentata la partecipazione dei fedeli alla liturgia: Non solo la “disposizione dell’anima”, ma tutto l’uomo Non solo il singolo fedele, ma anche la comunità Non solo il sacerdote, ma anche l’assemblea Non solo la comunione spirituale, ma sacramentale - Non ascolto soprattutto il mio cuore, ma la Parola

La valenza teologica della liturgia: «Per realizzare un’opera così grande [cf. SC 6] Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, e in modo speciale nelle azioni liturgiche. [...] È presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura». SC 7 La valenza teologica della liturgia: Cristo è presente nella parola proclamata

«Nella celebrazione liturgica la sacra Scrittura ha una importanza estrema. Da essa infatti si attingono le letture che vengono poi spiegate nell’omelia e i salmi che si cantano; del suo afflato e del suo spirito sono permeate le preghiere, le orazioni e i carmi liturgici; da essa infine prendono significato le azioni e i simboli liturgici. Perciò, per promuovere la riforma, il progresso e l’adattamento della sacra liturgia, è necessario che venga favorito quel gusto saporoso e vivo della sacra Scrittura, che è attestato dalla venerabile tradizione dei riti sia orientali che occidentali». SC 24

- Il sacerdozio battesimale (SC 14; LG 10) La rivalutazione del laicato (LG 31) - L’universale chiamata alla santità (LG 40) Preparano la riscoperta del lettore laico “istituito” Paolo VI, Ministeria quaedam (1972) “Ministero” “istituito” sul fondamento del battesimo Non più un “ordine” (minore) in vista del sacerdozio.