LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Venezia, 12 dicembre 2003.
Advertisements

Alessandra Risso Project Cicle Management Il ciclo di vita del progetto europeo Etica e metodologia della progettazione europea.
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
COME COSTRUIRE LA PARTNERSHIP Unità formativa 3.2 Reti locali, nazionali e transnazionali.
Cosa è stato fatto? Quali i risultati raggiunti? Quali gli stimoli e i suggerimenti che ne derivano? Quali le azioni in svolgimento? Stato dellarte.
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
1 Il Gruppo Autostrade opera nella convinzione che ladozione di politiche ambientali e sociali responsabili costituisca un investimento strategico per.
Mantova 15 ottobre 2012 Provincia di Mantova Il coordinamento provinciale servizi per la prima infanzia Ipotesi di progetto Ettore Vittorio Uccellini1.
Il profilo di salute del Piemonte
Evoluzione del ruolo delle Camere di Commercio nel mondo della scuola Legge Delega per la Riforma della scuola (n. 53 del art. 4) Le Camere.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
I nuovi modelli di governance locale: I Sistemi turistici locali
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
Sociologo Zygmunt Bauman) Nel mondo interdipendente la dimensione locale assume un nuovo ruolo nei processi internazionali (concetto di glocale - sociologo.
Il contesto della formazione in Lombardia: una rete di reti Gallarate – 3 aprile 2009 Mauro Riboni: Ufficio Formazione USRL.
Il bilancio di sostenibilità della Camera di Commercio di Milano
Progetto Integrato Territoriale n. 4 Area della Murgia Promozione dell internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali Incontro di partenariato per.
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
Progetto INTRAPRENDERE : 4 finestre sul mondo del lavoro per i giovani Venerdì 14 dicembre 2012.
PISL n. 8 - La Via del ferro e percorsi storico naturalistici Seminario: Capacity building e sviluppo locale Milano 9 marzo 2006.
1 Seminario Strumenti per la Cooperazione transnazionale del FSE Roma, 4 dicembre 2008 Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Coordinamento.
Azione H.1 Interventi formativi sugli strumenti e sulle strutture di governo del sistema per promuovere la capacity building delle istituzioni scolastiche.
Progetto ALI - MIUR obiettivi Obiettivi generali: Generalizzare la formazione del personale delle scuole, individuando localmente le modalità ritenute.
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
UNA RETE PER LA COOPERAZIONE TERRITORIALEUROPEA Dolores Deidda Catanzaro 15 dicembre 2008.
LA DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA Comunicazione, Formazione e Ricerca nel sistema formativo dellEmilia Romagna 5 novembre 2009 Claudia Vescini.
Sarajevo, 16 Ottobre L'istituzione di questa Unità è frutto di una precisa strategia dell'Italia nella regione e completa un network di unità
Limpegno di Federparchi – Europarc Italia per la Cets Domenico Totaro Commissario straordinario Parco Nazionale Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese.
Programma LEONARDO DA VINCI Progetto n° I/04/B/F/PP Competenze professionali e crediti formativi Nelle imprese artigiane e nelle pmi I PARTNERS:
Rete dei saperi e delle competenze degli attori locali dello sviluppo IL PROGETTO CENTRO-NORD RAP 100 PROGETTO CENTRO NORD – RAP 100 II BIENNIO.
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
Area Innovazione Sociale 1 1 IV ConferenzaPAR Bologna, 20 gennaio 2012 Raffaele Tomba Il Bilancio sociale di ambito distrettuale Agenzia sanitaria e sociale.
LE POLITICHE GIOVANILI La Valle dAosta per i giovani.
La partecipazione pubblica e il Patto per l’acqua
APERTURA DEL FORUM INTERCOMUNALE LA COSTRUZIONE DI UNA VISIONE CONDIVISA PER IL FUTURO DEL TERRITORIO Ing. Emilio Di Cristofaro 20 Ottobre 2006 AGENDA.
RETE REALSAN RETEdi AUTORITA e ATTORI LOCALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE.
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
Tavolo «organizzazione» 12 dicembre Agenda dei lavori I.I risultati dellultima sessione II.Il lavoro svolto nel frattempo III.I risultati ad oggi.
Direzione centrale relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali Servizio rapporti internazionali e partenariato territoriale Interventi regionali.
- Secondo quanto previsto nel Manuale per la gestione dei Siti Natura 2000, a cura del Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Un Piano Strategico per lo Sviluppo dei Sistemi ITS in Italia ROMA 13 Dicembre 2007 Prof. Giovanni Tesoriere I SISTEMI ITS A SUPPORTO DELLE POLITICHE SULLA.
1 Tavolo Politico Istituzionale: sintesi delle funzioni essenziali Ambiti Territoriali di Ivrea e Caluso 13 APRILE 2010 a cura di Franco Vernò e Gianluigi.
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
Strasbourg 05/06/07 Strasbourg 31/07/ ASSOCIAZIONE DELLE AGENZIE DELLA DEMOCRAZIA LOCALE Focus sui progetti di cittadinanza attiva.
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
Sfide 2004 Buone prassi e trasferibilità nelle politiche di sviluppo del territorio Maurizio Sorcioni Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a.
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
Laboratorio Intercomunale di Serracapriola e Chieuti Per la pianificazione partecipata del processo di rigenerazione territoriale e di rivitalizzazione.
Il Documento Unico di Programmazione
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
INTERREG III B - Medocc Napoli, 27/28 novembre 2002.
LA PROPOSTA SEAV A BRESCIA Servizi Europei di Area Vasta
Fondi strutturali e Strategia Europa 2020 EuroMigMob – 1° Evento
Le politiche di integrazione sociale dei minori stranieri
1 “Luoghi di bene e bambini vulnerabili: l’accoglienza che educa e sostiene” Dr.ssa Daniela Piscitelli.
Piano Territoriale degli Orari L.53/2000 L.R. 28/2004 Piano Territoriale degli Orari L.53/2000 L.R. 28/2004 IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DEL P.T.O. COMUNE.
Linee strategiche per il futuro: programmazione Giovanna Indiretto – Unità Pari Opportunità.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
COOPERAZIONE TERRITORIALE La “Cooperazione territoriale europea” si pone l’obiettivo di rafforzare -la cooperazione transfrontaliera mediante.
Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese POR FSE FESR Lucia Barberis.
Azioni per lo sviluppo e la riconversione industriale di Porto Marghera Venezia, 25 gennaio 2011.
Transcript della presentazione:

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI PROGETTO INTEGRATO RIVA Progetto per la riqualificazione ambientale del bacino di Scutari Seminario di Torino, ottobre 2009

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Indice della presentazione Sintesi del progetto integrato Obiettivi e risultati attesi Strategia di intervento I soggetti coinvolti I sottoprogetti Il piano finanziario Considerazioni finali: sostenibilità e prospettive

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Sintesi del Progetto Integrato Il Contesto Il Lago di Scutari è un patrimonio naturale, storico e culturale comune alla Repubblica albanese e a quella montenegrina di rilevanza mondiale. Esso costituisce, infatti, la più grande zona umida abitata di cui 2/3 appartengono al Montenegro e il rimanente 1/3 allAlbania. Il Montenegro nel 1983 riconobbe il Lago di Scutari come Parco Nazionale e ne affidò la gestione allente pubblico Parco Nazionale del Montenegro. Dal 2005 anche il governo albanese ha riconosciuto il Lago come una riserva naturale e istituito delle misure protettive. Attualmente la riserva è gestita dal Ministero dellAmbiente, dei Boschi e dellAcqua. Larea di Scutari rappresenta oggi, sia da un punto di vista economico-politico che ambientale, unarea altamente strategica e quindi ideale per localizzare un intervento di cooperazione internazionale su scala regionale. La fragilità strutturale ed un passato periodo di scarsa tutela ambientale del territorio unitamente alle potenzialità turistiche dellarea ne fanno un territorio di grande attenzione dove la Regione ha posto alcuni esigenze di interventi prioritari. La rilevanza e la autorevolezza delle cooperazioni internazionali attualmente coinvolte in progetti nel settore specifico della tutela e gestione ottimale della risorsa idrica nellarea di Scutari ne è infatti una valida testimonianza; ma gli scarsi risultati ottenuti richiedono un intervento strutturato in modo diverso da quelli in corso. E emersa quindi dai partner locali la necessità di strutturare sia da un punto di vista formale che metodologico, uno strumento pianificatorio in grado di supportare lamministrazione locale in primis ma anche quella centrale preposta (Ministero Ambiente e quello Delle Autorità locali) nellazione di coordinamento e monitoraggio degli interventi in corso e previsti. Le azioni di seguito proposte si inseriscono quindi in una esigenza espressa a livello locale di mettere a sistema gli interventi di cooperazione e non, in tema di riqualificazione e salvaguardia della risorsa ambientale anche con lintendo d valorizzazione larea dal punto di vista turistico e promuovere in questo modo anche nel versante albanese la realizzazione di attività che mirino a proteggere larea.

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Inquadramento geografico dellintervento

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Carta idrogeologica Lago di Scutari (Fonte Ufficio G.I.S. Regione di Scutari)

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Immagini aree di intervento del progetto integrato - Lago di Scutari

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI La logica dintervento La base e il motore della presente proposta progettuale è stata ed è la convinzione che i processi di sviluppo economico che stanno investendo lAlbania non possono prescindere da un appropriato sviluppo sostenibile e adeguamento degli strumenti politici di tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale. Gli obiettivi generali del progetto sono di migliorare le condizioni ambientali e socio-economiche delle popolazioni residenti nellarea del bacino idrografico di Scutari e di migliorare le competenze delle Regioni italiane nel quadro della Cooperazione decentrata, rafforzando la cooperazione istituzionale e le partnership internazionali e attivando le competenze regionali. Lobiettivo specifico della proposta progettuale è quello di migliorare gli strumenti di gestione e tutela ambientale. Per il raggiungimento degli obiettivi sopradescritti, il progetto prevede la realizzazione delle attività pianificate secondo una logica di intervento trasversale e una metodologia integrata. Il progetto, infatti, mira a strutturare interventi ed attività in tre macro settori tematici che costituiscono la base per uno sviluppo sostenibile: a) ecologia e ambiente; b) governo del territorio; c) normativo-regolamentare. Localizzazione Regione di Scutari - Albania

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Attività programmate Attività 1 - Coordinamento Sottoattività 1.1 Progettazione esecutiva Descrizione dettagliata delle azioni di progetto e relativo budget e costituzione dei gruppi di lavoro Sottoattività 1.2 Gestione tecnica e amministrativa Pianificazione e coordinamento tecnico ed amministrativo. Incontri di coordinamento. Sottoattività 1.3 Coinvolgimento delle parti interessate Messa in rete degli attori italiani con i referenti locali e coinvolgimento delle parti interessate. Sottoattività 1.4 Reporting Reporting, monitoraggio e rapporto con APQ Attività 2 - Analisi conoscitiva Sottoattività 2.1 Raccolta dati Raccolta ed integrazione dei dati paesaggistico-ambientali e di pressione antropica a scala di bacino e locale focalizzata allarea di Shiroka e Zogaj rilevanti per lo svolgimento del progetto. Raccolta dati relativi alle principali grandezze ambientali disponibili e relative elaborazioni statistiche sia sulle disponibilità idriche sia sugli afflussi al lago e sui regimi idrogeologici della zona, al fine di identificare la climatologia della zona Sottoattività 2.2 GIS/Web Realizzazione di un sistema cartografico e database su base GIS con interfaccia Web. Sottoattività 2.3 Confronto settoriale programmi in corso Attività di confronto settoriale con i progetti e programmi in corso nellarea da parte di enti di cooperazione e sviluppo internazionali. Realizzazione di archivio. Realizzazione di un database di tutti gli studi e progetti fatti sul lago di Scutari Sottoattività 2.4 Analisi critica Analisi critica dei punti di forza e debolezza del sistema ambientale sia in ambito locale, al fine di individuare ipotesi e/o scenari di sviluppo. Approfondimento uso suolo sulla base del progetto URBalk. Sottoattività 2.5 Analisi amministrativa e di regolamentazione Analisi degli aspetti di natura amministrativa e legislativa che concorrono a definire il quadro di gestione e tutela del territorio.

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Attività 3 - Elaborazione di strategie prioritarie di sviluppo Sotto attività 3.1 Elaborazione di un piano pluriennale di strategie per un corretto uso e gestione della risorsa idrico-potabile Misure di risanamento delle zone umide. Ipotesi di sviluppo zone umide. Valutazione delle disponibilità idriche in base a scenari di sviluppo futuri per lelaborazione di strategie di utilizzo e gestione. Sotto attività 3.2 La variazione imposta dalla venuta meno della necessità della Municipalità di Scutari di elaborare un piano territoriale già realizzato, fa sì che gli interventi siano mirati alle zone umide del lago. Dettaglio del piano territoriale della Regione di Scutari con riferimento alle zone umide adiacenti al lago. Sotto attività 3.3 Elaborazioni di normative Valutazione dei protocolli esistenti e loro eventuali modifiche per ladozione di un protocollo unico per la realizzazione di una ottimale gestione del bacino. Affiancamento all Autorità Albanese per la gestione delle aree protette del bacino idrografico di Scutari. Attività 4 - Realizzazione di interventi specifici Sotto attività 4.1 Interventi di risanamento Studio di valutazione di impatto ambientale per la valorizzazione turistica dellarea di Shiroka e Zogaj. Sotto attività 4.2 Progetti pilota Progettazione di un intervento pilota per la valorizzazione turistica del bacino di Scutari. Sotto attività 4.3 Autorità di gestione locale Affiancamento ed assistenza tecnica al Comune ed alla Regione di Scutari per la salvaguardia, la gestione e la valorizzazione delle risorse naturali e turistiche del lago. Attività 5 - Attività trasversali di supporto Sotto attività 5.1 Si realizzeranno attività di formazione ed assistenza tecnica a funzionari e dirigenti delle Amministrazioni nazionali e locali Realizzazione di due eventi formativi in Italia della durata di 5 giorni ciascuno che riguarderanno le tematiche ambientali. Sotto attività 5.2 Campagne di sensibilizzazione e CEA Realizzazione di campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte a bambini, ragazzi, adulti e imprese. Educazione alla prevenzione dei rischi naturali. Realizzazione di un Centro permanente di Educazione Ambientale a Scutari (CEA).

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI I beneficiari del progetto sono primariamente i soggetti locali responsabili della gestione amministrativa ed ambientale a ridosso dei bacini idrografici. Il progetto si pone infatti tra i primari obiettivi il potenziamento delle capacità locali di gestire le risorse ambientali in modo da favorire uno sviluppo sostenibile dellarea, nonché la capacità di sfruttare le risorse ambientali e naturali presenti per lo sviluppo di particolari settori economici, quali il turismo. Beneficiari diretti del progetto sono: Amministrazione comunale; Tecnici dellUfficio Urbanistico del Comune di Scutari, e altri soggetti istituzionali coinvolti nella pianificazione e gestione dei bacini idrografici; Amministrazione del Governatorato di Scutari; tecnici dellUfficio Urbanistico del Governatorato di Scutari; Amministrazioni locali del Montenegro che beneficeranno dellazione di coordinamento con le autorità locali albanesi; Le popolazioni residenti a ridosso dei bacini idrografici oggetto degli interventi di pianificazione a livello gestionale e di azioni di riqualificazione ambientale, la comunità di Shiroka e di Zogaj che beneficeranno delle attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale. Beneficiari indiretti sono: La popolazione della città di Scutari che conta abitanti, che beneficeranno dellaumento del flusso turistico, commerciale artigianale ed economico e di migliorate condizioni ambientali.

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Obiettivi e risultati attesi Obiettivi generali Il progetto mira a migliorare le condizioni ambientali e socio-economiche delle popolazioni residenti nellArea del bacino idrografico di Scutari. Il progetto mira a migliorare le competenze delle Regioni italiane nel quadro della cooperazione decentrata, rafforzando la Cooperazione istituzionale e le partnership internazionali e attivando le competenze regionali. Obiettivo specifico Il progetto mira a migliorare gli strumenti di gestione e tutela ambientale, attraverso la realizzazione di interventi sui seguenti aspetti: a) ecologia e ambiente; b) territorio e sviluppo sostenibile; c) normativo-regolamentare. Risultati attesi Aumentate capacità di coordinamento e integrazione degli interventi in unottica di rete delle regioni Italiane e delle istituzioni albanesi coinvolte. Aumentate conoscenze sullo stato del territorio, con particolare riferimento a (a) condizioni ecologiche e ambientali del bacino idrico di Scutari, (b) stato del territorio in oggetto, (c) framework normativo e regolamentare in materia di ambiente e territorio. Aumentate capacità di elaborazione di strategie relative agli aspetti (a) ecologici-ambientali, (b) di pianificazione territoriale, (c) normativo-regolamentari. Progettazione di interventi di (a) riqualificazione e di recupero ambientale, (b) riqualificazione ambientale e paesaggistica, (c) affiancamento e assistenza tecnica al Comune ed alla regione di Scutari per la salvaguardia, la gestione e la valorizzazione turistica del lago Aumentata conoscenza e competenza in materia di tutela e salvaguardia del territorio da parte di funzionari e dirigenti delle amministrazioni nazionali e locali. Aumentata sensibilità delle comunità locali e delle imprese sui temi della tutela ambientale.

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Strategia di intervento Il progetto prevede lattuazione delle seguenti metodologie: Approccio graduale Le attività progettuali sono concepite secondo un approccio graduale. Ciò non significa solo che ciascuna fase progettuale è conseguente alle altre ma soprattutto che ciascuna fase costituisce una progressione logica del precedente step. Grazie allattuazione di questo metodo. I partner coinvolti avranno la possibilità di valutare al termine di ciascuna fase progettuale gli obiettivi raggiunti, avendo, inoltre, la possibilità di ridefinire e ripianificare le attività nel caso in cui insorgano problemi o difficoltà. Approccio multidisciplinare Lapproccio multidisciplinare riconosce il valore aggiunto delle diverse esperienze e expertise portato da ciascun partner. Inoltre, lapproccio multidisciplinare garantisce la possibilità di fornire risposte ad una molteplicità di esigenze dei beneficiari e degli attori locali. Networking Il carattere multiregionale ed internazionale del progetto include la presenza di differenti competenze e risorse messe in campo per la realizzazione delle attività. Mettendo in atto tale metodologia si intende massimizzare e condividere la pluralità delle competenze del partenariato. Inoltre, il carattere sinergico della gestione del progetto, la capacità di istituire una rete stabile di soggetti istituzionali Attivi per il raggiungimento di obiettivi condivisi costituisce una importante base di supporto alle istituzioni albanesi (centrali e locali), relativamente alla loro capacità di mettere in rete e di coinvolgere tutti i soggetti che compongono la catena della processo di decentramento delle responsabilità dai governi centrali a quelli locali. Approccio partecipativo Uno degli elementi chiave per la realizzazione del progetto è lapproccio partecipativo. Esso assicura, infatti, la risposta concreta agli attuali bisogni e condizioni in cui gli enti locali e la popolazione albanese operano.

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Sostenibilità Lintero progetto mira a rafforzare le autorità locali albanesi nella gestione del territorio e dellambiente creando nuovi servizi, Incrementando competenze e conoscenze, elaborando strategie e realizzando interventi specifici. Da questo punto di vista, il supporto del partenariato istituzionale italiano e lo scambio di esperienze potrebbe essere interpretato come uno strumento. A garantire la sostenibilità dellintervento saranno: a) creazione di un Comitato di Pilotaggio che coinvolga anche i partner locali; b) creazione di un comitato di monitoraggio, composto da partner italiani e albanesi; c) progressiva acquisizione da parte dei partner albanesi di responsabilità strategiche nellimplementazione del progetto; d) best practices; e)sviluppo di ulteriori progetti condivisi sulla base delle strategie elaborate e dei piani di azione pluriennali. Comunicazione interna La comunicazione interna sarà garantita attraverso le attività del Comitato di Pilotaggio, del Comitato Esecutivo e del Gruppo Tecnico. La necessità di strutturare strumenti adeguati per la comunicazione interna deriva dalla consapevolezza della necessità di informare costantemente i partner sullo stato avanzamento delle attività. Inoltre, nel caso in cui insorgessero difficoltà nellattuazione delle attività pianificate, una corretta comunicazione interna deve essere garantita al fine di risolvere rapidamente ed efficientemente il problema insorto. Livello di coinvolgimento e partecipazione attiva dei partner Le Regioni italiane coinvolte nel progetto hanno svolto un ruolo attivo nella pianificazione della presente proposta progettuale e svolgeranno un ruolo attivo nella realizzazione delle attività. Il livello di integrazione delle proposta progettuale e delle singole attivò pianificate garantisce un alto grado di integrazione del partenariato. -

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI I soggetti coinvolti Motivazioni sul ruolo attribuito ai singoli partner La Regione Puglia, coordinatrice del PI, attraverso lARPA sarà coinvolta sia nelle fasi II, IV e V riguardanti le tematiche della tutela della risorsa idrica che nello specifico nella azioni puntuali di progettazione degli interventi e di realizzazione degli stessi ivi compresi le attività di capacity bulding, formazione e diffusione dei risultati; La Regione Basilicata, attraverso lUniversità di Basilicata, sarà coinvolta sia nelle fasi II,III,IV e V, collaborerà alla realizzazione delle attività relative allaspetto ecologico-ambientale e di pianificazione territoriale e di sviluppo sostenibile nonché in attività di formazione ed assistenza tecnica finalizzate allazione di capacity building; La Regione Toscana attraverso lIstituzione Centro Nord Sud parteciperà alla realizzazione delle attività di concertazione con i soggetti internazionali operanti nel bacino idrografico di Scutari unitamente a i partners locali, in particolare al Governatorato di Scutari; predisposizione e realizzazione delle attività previste (II, III, IV) relative allaspetto (b)Territorio e sviluppo sostenibile. Inoltre lIstituzione Le amministrazioni nazionali e locali albanesi dovranno assicurare: la messa a disposizione dei dati esistenti, il collegamento e dialogo con tutte le amministrazioni locali il cui coinvolgimento è elemento essenziale per la buona riuscita del progetto, la messa a disposizione di funzionari e dirigenti per il coordinamento in area delle attività, lorganizzazione. La Regione Calabria collaborerà alla realizzazione delle attività relative allaspetto ecologico-ambientale e di pianificazione territoriale e di sviluppo sostenibile, nelle fasi II, III e IV; alle attività di Capacity Building e sensibilizzazione nella fase V. La Regione Sicilia collaborerà nelle fasi di analisi conoscitiva e di (II e V) e alle attività di sensibilizzazione. La Regione Sardegna collaborerà alla realizzazione delle attività di analisi conoscitiva ed elaborazione di strategie (fasi II e III), con particolare riferimento agli aspetti ecologico-ambientali e di pianificazione territoriale e di sviluppo sostenibile e alla fase IV di progettazione di interventi specifici.

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI ENTI LOCALI. Gli enti locali del Distretto di Scutari rilevanti per la realizzazione delle attività progettuali sono rappresentati dalla Regione di Scutari e dalla Comune di Scutari. Tali attori rappresentano il primo livello di stakeholders da coinvolgere nella preparazione e implementazione delle attività progettuali. Tali enti locali sono responsabili per la preparazione della pianificazione territoriale, gestione delle misure economiche e sociali della regione. La preparazione e la realizzazione di un Progetto Integrato per la Gestione dellecosistema del Lago di Scutari sono coerenti con gli obiettivi e le strategie degli enti locali coinvolti. Gli enti locali non esercitano una rilevante influenza sullarea amministrativa di pertinenza. Il decentramento amministrativo in Albania è ancora lontano da divenire una realtà. Le principali cause dellincapacità di amministrare realmente il proprio territorio da parte degli enti locali è da imputare: (i) carenza di comunicazione tra il governo centrale e gli enti locali; (ii) scarse conoscenze delle normative vigenti; (iii) scarsa conoscenza delle strutture statali esistenti. Risulta essenziale, infatti, implementare le conoscenze e competenze degli enti locali coinvolti fruendo assistenza tecnica e momenti formativi ad hoc che mirino a una miglior applicazione della normativa vigente in materia di gestione del territorio e delle risorse ambientali; GOVERNO CENTRALE. I Ministeri direttamente collegati con la realizzazione e pianificazione delle attività progettuali sono: Ministero dellAmbiente e il Ministero dellEconomia. I ministeri, in qualità di enti politici e legislatori, costituiscono gli interlocutori privilegiati al fine di: (i) raggiungere un accordo al fine di evitare sovrapposizioni di ruoli e competenze; (ii) formulare una strategia chiara per limplementazione di un ente amministrativo direttamente responsabile per la gestione dellarea protetta; CITTADINANZA. Il coinvolgimento della cittadinanza nelle attività progettuali e lincremento delle sensibilizzazione sulle tematiche di tutela del territorio e ambientale risulta uno degli obiettivi trasversali del progetto, in grado di garantire una sostenibilità temporale delle attività progettuali. Il rapporto tra gli enti locali e i cittadini risulta totalmente insoddisfacente. Il progetto mira a rafforzare tale relazione e ad aumentare la responsabilità civile dei cittadini della Regione di Scutari nella gestione del proprio territorio e nella tutela dellambiente. Il coinvolgimento della cittadinanza nelle attività progettuali si concretizzerà nella realizzazione di campagne di sensibilizzazione, nellistituzione di un Centro di Formazione ambientale.

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI I Sottoprogetti Titolo Sottoprogetto Localizzazione Attività programmate Stato di avanzamento Termine previsto RIVA Progetto per la riqualificazione del bacino idrico di Scutari Regione di Scutari Albania Attività 1 Coordinamento Sottoattività 1.1 Progettazione esecutiva Sottoattività 1.2 Gestione tecnica e amministrativa Sottoattività 1.3 Coinvolgimento delle parti interessate Sottoattività 1.4 Reporting Attività 2 Analisi conoscitiva Sottoattività 2.1 Raccolta dati Sottoattività 2.2 GIS/Web Sottoattività 2.3 Confronto settoriale programmi in corso Sottoattività 2.4 Analisi critica Sottoattività 2.5 Analisi amministrativa e di regolamentazione Attività 3 Elaborazione di strategie prioritarie di sviluppo Sotto attività 3.1 Elaborazione di un piano pluriennale di strategie per un corretto uso e gestione della risorsa idrico-potabile Sotto attività 3.2 La variazione imposta dalla venuta meno della necessità della Municipalità di Scutari di elaborare un piano territoriale già realizzato, fa sì che gli interventi siano mirati alle zone umide del lago, in particolare Sotto attività 3.3 Elaborazioni di normative Attività 4 Realizzazione di interventi specifici Sotto attività 4.1 Interventi di risanamento Sotto attività 4.2 Progetti pilota Sotto attività 4.3 Autorità di gestione locale Attività 5 Attività trasversali di supporto Sotto attività 5.1 Si realizzeranno attività di formazione ed assistenza tecnica a funzionari e dirigenti delle Amministrazioni nazionali e locali Sotto attività 5.2 Campagne di sensibilizzazione e CEA Avviato febbraio 2009 Dicembre 2010

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Il piano finanziario

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Considerazioni finali: sostenibilità e prospettive Sostenibilità Attraverso lo scambio di competenze tra regioni italiane e soggetti albanesi e la messa a disposizione da parte dei soggetti italiani di risorse e competenze tecniche si garantisce un accompagnamento che ottimizzi le risorse in loco ed il monitoraggio dei lavori. La creazione di tavoli di concertazione partecipativi è finalizzato a creare sinergie e scambi di competenze e know-how per una crescita reciproca che contribuirà alla sostenibilità del progetto. Il miglioramento delle capacità di gestione del territorio da parte dellamministrazione locale, contribuiranno infatti ad un generale aumento del turismo, del commercio e della promozione dellartigianato locale. Il governo albanese sta investendo considerevoli sforzi nello sviluppo di leggi e regolamentazioni che abbiano ad oggetto la gestione dellambiente. Contemporaneamente questi sforzi si collegano allobiettivo di ambiziose riforme economiche per ridurre il livello di povertà del paese. Il progetto rimane in linea con queste esigenze e si pone quale possibile risposta come esempio di potenziamento delle capacità di gestione dellambiente e dellincentivazione di attività economiche attraverso la cooperazione tra Italia ed Albania. Ladesione del Comune di Scutari e la buona collaborazione con la prefettura di Scutari rendono possibile una buona sinergia per la pianificazione, realizzazione dei lavori e successivo controllo e programmazione territoriale. Il progetto, grazie alla forte componente di formazione, creerà le basi per una gestione delle risorse naturali ad opera degli attori locali e quindi duratura nel tempo. Il miglioramento generale delle condizioni ambientali delle aree coinvolte nel progetto produce impatto positivo sul piano delle relazioni sociali e sull integrazione delle comunità interessate dagli interventi. Il progetto prevede una forte componente di sensibilizzazione e coinvolgimento delle popolazioni locali in modo che queste divengano soggetti primari dello sviluppo della aree di intervento del progetto. Linterazione tra i soggetti di entrambi i paesi mira a potenziare le capacità di interscambio e di ricezione di best practices per valorizzare e costruire percorsi futuri improntati sulla coesione sociale e culturale. Le attività del progetto sono in linea con alcune azioni già intraprese dal Governo Italiano e dalle Regioni Italiane nella Repubblica di Albania nellambito della cooperazione alla ricostruzione ed alla realizzazione di interventi di miglioramento ambientale ed ecosistemici con ricadute sul piano economico, sociale e della salute della popolazione già attuate in altre aree del Paese.

LINEA DI INTERVENTO 2.3 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTO INTEGRATO: RIVA Regioni Partner ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE PAESI DEI BALCANI Prospettive Per le regioni italiane coinvolte, il progetto rappresenta lopportunità di consolidare dei rapporti di partenariato in territori già in parte presidiati. In particolare, il sistema delle regioni coinvolte nel progetto potrà acquisire, anche attraverso le attività di networking e di raccordo, previste per la gestione del Progetto Integrato, una valida metodologia di lavoro per la trasferibilità delle esperienze. La proposta progettuale, sviluppata attraverso un lungo lavoro di concertazione tra le Regioni italiane pone le basi per avviare attività di sistema dei partner istituzionali. Tale processo di coordinamento, condotto allinterno del quadro di Riferimento stabilito dal MAE, garantirà la coerenza degli interventi di cooperazione decentrata con le priorità e le strategie di politica estera bilaterali e multilaterali del Governo italiano. Le esperienze maturate dalla regioni per la realizzazione del progetto potranno successivamente essere travasate da una realtà allaltra laddove si manifestano condizioni similari, valorizzando appieno il tema della integrazione contenutistica e metodologica. Lesigenza di avviare un processo di riqualificazione del territorio in aree duramente colpite da gestioni inadeguate, affrontata in modo trasversale ed integrato, aprirà la strada alla definizioni di future azioni di maggiore estensione territoriale e di maggiore complessità, in risposta a quelle che sono da una parte le richieste di partner locali e dallaltra le priorità espresse dai donors internazionali, Banca Mondiale, Unione Europea, ecc nei loro documenti strategici. Si potranno inoltre creare opportunità finanziarie per progetti futuri finanziati dallUnione Europea coinvolgendo anche altri soggetti pubblici e privati italiani (amministrazioni locali, enti di formazione, imprese di progettazione) che avranno la possibilità di entrare in contatto con territori a valenza prettamente turistica. La partecipazione al progetto da parte delle regioni del Sud rappresenta un rafforzamento della capacità di cooperazione e la ricaduta sui territori è data dalla creazione di una rete di collaborazione in ambiti internazionali costituita sia dai propri enti strumentali, sia da istituzioni accademiche capaci di apportare le proprie competenze in settori specifici e di favorire lo scambio di esperienze, di buone pratiche, di proporre strategie innovative di sviluppo su problematiche di rilevanza regionale comuni nellarea di cooperazione.