La celebrazione liturgica

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La Santa Messa.
Advertisements

Rispondere a Messa.
Il Miracolo Eucaristico di Lanciano
La Messa.
RITO DELLA CRESIMA.
il progetto di Dio sugli uomini
La cresima Per te ragazzo/a è giunto il momento di affrontare quello
I SACRAMENTI.
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
PERCHÉ FACCIAMO QUESTO? Quando il rito dà forma alla vita
Esequie e pastorale Seconda Parte La partecipazione della comunità
Chi appartiene alla Chiesa
Cosa celebrano i cristiani quando si riuniscono
Beati gli invitati alla Cena del Signore
Quando e dove si fa la Comunione?
Parola di Vita Gennaio 2006.
Arredi della Messa. Arredi della Messa L’ACQUASANTIERA E’ un recipiente, di pietra o di marmo, posto all'entrata della Chiesa, che contiene acqua benedetta.
Corso per Ministranti I MINISTRI (Tot. 31 pagine).
Parola di Vita Maggio 2009 "Usate bene i vari doni di Dio: ciascuno metta a servizio degli altri la grazia particolare che ha ricevuto" (1 Pt 4,10).
ASSEMBLEA DIOCESANA Sant’Andrea di Conza 22 giugno 2013.
Parrocchia S. Erasmo _ Corso di cresima 2012/2013
Unitatis Redintegratio
LA LITURGIA DELLA PAROLA
La Messa è una festa. La Messa è una festa AD UNA FESTA C’E’ MUSICA, SI CANTA AD UNA FESTA C’E’ MUSICA, SI CANTA. ECCO PERCHE’ LA MESSA COMINCIA CON.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XX Domenica del Tempo Ordinario.
Incontro Operatori Pastorali della Val Freddana Sud-Est 14 Febbraio 2013 Essere Cristiani e Chiesa in un Territorio: Insieme LObbiettivo: Fare Comunità
ANDIAMO ALLA CENA DI GESÚ
SESTA DOMENICA DI PASQUA
Riscoprire il senso della festa/domenica
Partecipare con gli atteggiamenti del corpo
Come partecipare alla liturgia
La PREGHIERA EUCARISTICA
13.00.
Hai invitato anche me! Festa di Prima Comunione.
Il titolo che unifica tutte le letture, secondo me è …
Sposarsi in chiesa vuol dire avviare - iniziare una nuova vita?
Qual è la casa di Dio? La chiesa? oppure l'uomo? by Martina Ciabatti.
Il Matrimonio nel disegno di Dio
11.00.
Celebrare l’Eucaristia
Momenti significativi della celebrazione eucaristica
Parrocchia Immacolata Concezione Capodrise – Ce - IL VENERDI’ SANTO e LA VIA CRUCIS Per contatti - posta elettronica : -
9.00.
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella Festa della Dedicazione della.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella III c Domenica del Tempo.
La liturgia della Messa
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico in piazza San Pietro nella IV a domenica di Pasqua.
Il rito della CRESIMA.
I sacramenti Attraverso i Sacramenti siamo accompagnati da Gesù e dalla Chiesa a prendere parte all’edificazione del regno di Dio.
LETTERA NUMERO 2 Cari fratelli operatori della liturgia, vi benedico e vi ringrazio del servizio che svolgete all’interno della vostra comunità. Ricordate.
La Messa per bambini.
6.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella III a domenica del Tempo.
13.00.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXXIV Domenica del Tempo.
Il sacramento Della confessione.
In coena Domini Parrocchia “Madonna di Pompei”
LA MESSA.
14.00.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennità del Santissiomo.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXVIII c Domenica del Tempo.
Dopo l’ascensione di Gesù al cielo gli apostoli furono invitati da un angelo a riprendere la loro vita quotidiana. “Uomini di Galilea, perché state.
DIOCESI DI NARDO’ – GALLIPOLI ASSOCIAZIONE DIOCESANA MINISTRANTI
GUSTATE E VEDETE QUANTO E’ BUONO IL SIGNORE. scuola permanente di formazione attorno al Signore risorto, «luogo educativo e rivelativo» in cui la fede.
LA CELEBRAZIONE CRISTIANA IL LUOGO DOVE DIO AGISCE OGGI.
11.00 Cibavit eos ex adipe frumenti, alleluia. Li hai nutriti con fiore di frumento, allelúia Et de petra melle saturavit eos, alleluia. e li hai saziati.
ANDIAMO ALLA CENA DI GESU'
transizione manuale costituisce la sintesi della vita di Gesù l’anticipazione rituale della sua morte imminente un avvenimento preparato da lungo tempo.
La Cresima.
I SACRAMENTI.
Transcript della presentazione:

La celebrazione liturgica

La celebrazione La liturgia è più vasta della celebrazione; tuttavia, il mistero pasquale di Cristo si rende presente e operante nella celebrazione, che è un’azione rituale-sacramentale, per poter passare nella vita dei credenti, i quali a loro volta offrono se stessi per mettere in pratica la Parola di Dio. La celebrazione liturgica è una mediazione, un modo con cui il mistero pasquale di Cristo si incontra con il culto spirituale dei fedeli.

Chi celebra È tutta la comunità, il Corpo di Cristo (Chiesa intesa nella sua pienezza, terrestre e celeste) unito al suo Capo, che celebra. La liturgia è sempre azione di Cristo e del popolo, per cui è tutta la comunità radunata che celebra, nessuno escluso.

Naturalmente, si tratta di una comunità gerarchicamente ordinata, cioè un organismo dove ognuno fa la sua parte; è formata dai ministri ordinati, che lo Spirito Santo ha scelto e resi idonei ad operare nella persona di Cristo Capo per il servizio di tutte le membra della Chiesa, e da tutti i cristiani che hanno ricevuto i sacramenti d’iniziazione (che hanno il diritto e il dovere di partecipare), i quali esercitano il sacerdozio comune dei fedeli. Tutto il popolo di Dio è coinvolto e tutti devono sentirsi parte attiva della celebrazione.

L’assemblea è il primo segno liturgico che rende presente il Cristo secondo le sue parole: Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro (Mt 18,20). Manifesta pure il popolo di Dio radunato per rendere grazie a Lui, per offrire la vittima immacolata e se stessi in unione con lei. Da ciò nasce il bisogno di formare un solo corpo evitando ogni forma di individualismo.

L’unità dell’assemblea non dice, tuttavia, uniformità, ma essa si realizza nella molteplicità dei servizi che alcune persone svolgono per il bene di tutti; tali compiti specifici vengono chiamati ministeri e vanno svolti con gioia e disponibilità. Da ciò consegue che ognuno svolge il compito che gli è affidato evitando di dare alle stesse persone più mansioni. Infatti quanto più numerose sono le persone coinvolte nella liturgia, tanto più si evidenzia la partecipazione attiva dei fedeli.

Cristo è sempre presente nella Chiesa e nelle azioni liturgiche: - è presente nel sacrificio della Messa, nella persona del ministro e soprattutto sotto le specie eucaristiche (è una presenza reale per antonomasia, per eccellenza, perché è una presenza che permane, in quanto c’è una trasformazione degli elementi); - è presente nei sacramenti, di modo che è lui stesso che li amministra; - è presente nella Parola, perché è Lui stesso che parla quando si legge la Sacra Scrittura; - è presente nella Chiesa riunita che prega e loda.

I ministeri nella celebrazione Il presidente è colui che presiede l’Eucaristia. Di per sé è il vescovo, quale successore degli apostoli; infatti ogni legittima eucaristia è presieduta da lui. Poiché, tuttavia, non è possibile farlo in tutte le comunità, il vescovo associa a sé i presbiteri quali collaboratori. Entrambi presiedono in Persona Christi rendendolo presente quale capo del Corpo che è la Chiesa. La presidenza liturgica non è segno di potere, di dominio, ma di umile e limpido servizio a imitazione di Cristo.

Poi c’è il diacono che, sebbene non presiede mai l’Eucaristia, ha in essa un compito particolare; innanzitutto il suo è un duplice servizio: verso chi presiede e verso il popolo. In modo particolare, poi, proclama il Vangelo, svolge il servizio al calice e, stando accanto a chi presiede, lo aiuta intervenendo in alcuni momenti quali il segno della pace dove propone l’invito a scambiarselo.

L’accolito è istituito per il servizio all’altare collaborando con il presbitero o il diacono nel preparare la mensa. Come ministro straordinario può distribuire pure l’eucaristia qualora ci fosse una partecipazione talmente elevata di fedeli che si rischia di prolungare il momento della comunione in modo esagerato.

Il lettore è il più antico dei ministeri liturgici; esso è deputato alla proclamazione delle letture bibliche, eccetto il Vangelo; in assenza del salmista può proporre anche il salmo responsoriale. Tale servizio è di una grande importanza per cui chi lo svolge, oltre ad essere preparato spiritualmente, deve avere pure una competenza tecnica per veicolare la Parola di Dio in modo tale da farla capire all’assemblea. Non deve disturbare una buona comunicazione; ne va di mezzo la qualità del suo servizio.

Opportuna è anche una formazione biblica per conoscere i diversi generi letterari delle pagine bibliche e proporle in modo conveniente; infatti un testo poetico si proclama diversamente da uno storico; così come un oracolo profetico va letto in maniera diversa da una parabola. Date tali premesse, il Messale condanna ogni improvvisazione nella proclamazione della Parola di Dio perché sarebbe mancanza di rispetto verso di essa e addirittura un danno spirituale per i fedeli; non ci si può, dunque, limitare solo alla buona volontà da parte di chi si mette a disposizione per leggere. Poiché il lettore ha un suo ufficio proprio, deve esercitarlo anche se sono presenti ministri di ordine superiore.

Il salmista è stato definito un lettore specializzato deputato al canto o alla proclamazione del salmo responsoriale. Si tratta di una figura diversa dal lettore e da lui si richiede l’arte del salmodiare, una buona pronuncia e una buona dizione (PNMR 67). E’ ormai il tempo di capire che il salmo non è la cosa più facile da leggere per cui può essere affidato, come spesso capita, anche alla persona più timorosa o meno capace di proporre una lettura. Al contrario, dovrebbe essere affidato a chi ha una maggiore predisposizione al senso poetico, musicale e artistico.

SCHOLA CANTORUM o CORO: Il Messale propone altri ministeri che, di fatto, sono presenti nell’assemblea liturgica. SCHOLA CANTORUM o CORO: il suo compito è quello di eseguire a dovere le parti della celebrazione che vanno cantate; inoltre ha il dovere di aiutare e sostenere la partecipazione dell’assemblea che ha il diritto di cantare, diritto che spesso le viene negato. Dal confronto con questa affermazione dipende la bontà o meno di un coro che vuole svolgere bene il suo servizio liturgico. ACCOGLIENZA si tratta di un gesto di ospitalità e fraternità reso da alcune persone a ciò deputate soprattutto nei confronti di coloro che non partecipano abitualmente a quell’assemblea e che potrebbero sentirsi un po’ estranei. Tale servizio aiuterebbe, in certi casi, anche una ordinata disposizione dei fedeli nell’aula liturgica.  MINISTRI PER LA RACCOLTA DELLE OFFERTE raccolgono le offerte in denaro che servono per le necessità della comunità e dei poveri. E’ bene che tale raccolta termini prima della preghiera eucaristica.

Il ruolo dello Spirito Santo Generata dal soffio potente della Pentecoste, la Chiesa si lascia condurre per mano da Colui che le pone sulle labbra le parole della lode e del ringraziamento, della supplica e della benedizione. Ogni azione liturgica è un incontro tra Cristo e la sua Chiesa, e lo Spirito Santo aiuta l’assemblea a prepararsi a questo incontro.

Inoltre, le ricorda il senso dell’evento della salvezza dando vita alla Parola di Dio, che viene proclamata per essere accolta e vissuta. Lo Spirito vive poi nella risposta di fede dell’assemblea e, sotto la sua azione, la preghiera si fa universale. Lo stesso Spirito che viene invocato per trasformare il pane e il vino nel Corpo e nel Sangue di Gesù salda anche l’unità del suo Corpo mistico, facendo dei molti un solo corpo e un solo spirito. Infuso come dono di Dio nel cuore dei fedeli, è Lui che li conduce sulle vie del mondo, perché vi compiano la missione che è stata loro assegnata. È lo Spirito che attualizza il mistero pasquale e permette alla Parola di diventare «carne».

La pietà popolare I pii esercizi del popolo cristiano (rosario, via crucis, tridui, novene, ecc.) sono molto raccomandati, purché conformi alle disposizioni della Chiesa. Essi devono essere ordinati tenendo conto dei tempi liturgici ed essere in armonia con la liturgia, la quale è di gran lunga superiore alla pietà popolare. D’altro canto, tra le due esiste anche una relazione, ossia i pii esercizi posso trarre in qualche modo ispirazione dalla liturgia (proprio perché è superiore) e, se ben ordinati, possono condurre ad essa il popolo cristiano.

“Modalità, tempi e luoghi della celebrazione ” Arrivederci al prossimo incontro su “Modalità, tempi e luoghi della celebrazione ”