La battaglia di Lèpanto La battaglia di Lèpanto, è uno storico scontro avvenuto tra le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane. La battaglia avvenne il 7 Ottobre del 1571, per la conquista dell’Isola di Cipro.
Il contesto di questo scontro è finalizzato al controllo economico del Mediterraneo.
Tra Oriente e Occidente gli scambi di persone, merci, denaro e tecniche non cessarono mai e anzi furono sempre intensissimi, il crescente espansionismo ottomano in quegli anni preoccupava sempre più i governi dell'occidente mediterraneo.
L'occupazione ottomana dell'isola fu legittimata dai turchi con la necessità di bloccare gli scali portuali da cui i pirati cristiani erano soliti salpare per saccheggiare le navi Turche dirette a Costantinopoli.
L’impero ottomano possedeva flotte molto vaste consapevole di questo il Papa Pio V , decise di coalizzare le flotte Cristiane sotto il simbolo della Lega Santa .
Le forze della lega risultavano così composte: 12 galere del papa armate dal granduca di Toscana di cui 5 equipaggiate dai Cavalieri di Santo Stefano, 10 galere di Sicilia, 30 galere di Napoli, 14 galere di Spagna, 3 galere di Savoia, 4 galere di Malta, 27 galere di Genova (di cui 11 appartenenti a Gianandrea Doria), 109 galere e 6 galeazze di Venezia (di cui 60 galere giunte da Candia).
La battaglia di Lepanto fu la prima grande vittoria di un'armata o flotta cristiana occidentale contro l'Impero ottomano. La sua importanza fu perloppiù psicologica, dato che fino a quel momento i turchi erano stati per decenni in piena espansione territoriale e avevano precedentemente vinto tutte le principali battaglie contro i cristiani d'oriente.
La battaglia di Lepanto ebbe anche importanti conseguenze all'interno del mondo musulmano, gli Hafsidi e le varie Reggenze barbaresche governavano il Maghreb in nome del Sultano ottomano e sotto il suo protettorato, soprattutto perché costretti dalla sua potente flotta e desiderosi di ottenere protezione contro la Spagna.
Dopo questa battaglia fu chiaro che la flotta turca non era invincibile, mentre la Spagna, pur vittoriosa, era troppo impegnata a reprimere la rivolta dei Paesi Bassi spagnoli, e quindi le Reggenze barbaresche "rialzarono la testa", guadagnando spazi d'autonomia, o dedicandosi nuovamente alla guerra di corsa, anche contro gli interessi del Sultano.
Gruppo di lavoro : Olivieri Anna, Caucci Raffaele, Guaccio Roberto.