Una sostanza per la Terra Una sostanza per la vita!! Acqua fonte di vita… Una sostanza per la Terra Una sostanza per la vita!!
Che cos’è l’acqua? L’acqua è una sostanza composta la cui molecola è formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno: H20 L’acqua presenta le seguenti proprietà: ha un volume proprio e non è comprimibile Assume la forma del recipiente che la contiene Presenta debole forze di coesione Ha un elevato calore specifico e un alta capacità termica Passando dallo stato liquido allo stato solido il suo volume aumenta circa del 10% Esercita una pressione, la pressione idrostatica Mantiene la sua superficie libera piana e orizzontale
L’ acqua: il migliore solvente La mescolanza di due sostanze,di cui una sia l’acqua,prende il nome di soluzione acquosa. L’acqua si dice solvente e l’altra si dice soluto. Il soluto determina la concentrazione che in una soluzione è la quantità espressa in grammi di un soluto disciolto in 100 grammi di soluzione
L’acqua obbedisce al principio dei vasi comunicanti L’acqua obbedisce al principio dei vasi comunicanti, cioè raggiunge sempre lo stesso livello in una serie di vasi comunicanti , anche se essi sono diversi per forma e dimensione.
Il principio dei vasi comunicanti viene sfruttato dall’uomo in varie applicazioni:pozzi artesiani,chiuse,acquedotti e sifoni È possibile condurre l'acqua potabile negli edifici sfruttando il principio dei vasi comunicanti perché il serbatoio generale dell'acqua nelle città e nei paesi è situato in posizione elevata e collegato, mediante i tubi della rete di distribuzione, con tutti i punti di utilizzo. In questo modo l'acqua scende dal serbatoio e si innalza spontaneamente fino ai piani alti delle case, almeno fino ad un'altezza uguale a quella del serbatoio. Impianti idrici
Travaso per sifonamento Pozzo artesiano Nel caso di falde racchiuse tra strati superiori e inferiori impermeabili a forma di conca, la falda acquifera artesiana si trova imprigionata in pressione. Scavando un pozzo nell'area di maggiore avvallamento, l'acqua zampilla in superficie. Travaso per sifonamento I liquidi si possono travasare da un recipiente all'altro per sifonamento. Si colloca il recipiente pieno a un livello superiore a quello da riempire. I due recipienti si mettono in comunicazione per mezzo di un tubo (il sifone), si fa in modo che il tubo sia pieno di liquido, si immette il tubo nel recipiente da cui prelevare liquido e avviene il travaso perché il liquido nel recipiente posto più in basso cerca di raggiungere lo stesso livello di quello posto più in alto. L'applicazione ha un uso che molti avranno osservato nel travaso del vino, ma viene sfruttato nel funzionamento dello scarico dei bagni e nel rifornimento delle auto di Formula 1.
La capillarità La capillarità è un fenomeno che permette all'acqua di salire in tubicini molto sottili. Questo fenomeno è spiegato dall'esistenza di forze di attrazione tra le molecole dell'acqua e le pareti del tubicino: tali forze sono dette forze di adesione. Anche tra una molecola d'acqua e l'altra esistono forze di attrazione dette forze di coesione. Quando l'acqua è contenuta in un tubo dal diametro grande, il numero delle molecole d'acqua a contatto con il vetro è relativamente piccolo. Quando invece si tratta di un tubo capillare, il numero di molecole dell'acqua a contatto con il vetro è molto più grande, quindi prevalgono le forze di adesione sulle forze di coesione. L'acqua sale per un certo tratto lungo il tubo di vetro, mentre la superficie del liquido non si presenta piana ma curva, con la concavità verso l'alto. Acqua = forze di coesione < forze di adesione Mercurio = forze di coesione > forze di adesione L'acqua forma un menisco concavo mentre il mercurio forma un menisco convesso. Le forze di adesione son le forze tra le particelle del liquido e la superficie del recipiente.
Ciclo dell’acqua
Il ciclo dell’acqua prevede tre fasi Evaporazione l’acqua presente allo stato liquido evapora costantemente per effetto dell’energia termica del sole Condensazione Precipitazione
INQUINAMENTO DELLE ACQUE Numerose attività umane influiscono sulla qualità dell’acqua, provocando un’alterazione delle sue caratteristiche, questa modificazione è detta inquinamento idrico. Le principali cause di inquinamento idrico sono: - scarichi delle fogne urbane , delle barche e delle navi - uso di prodotti chimici e di escrementi animali nell’agricoltura (nitrati e fosfati) - attività industriali che scaricano nell’ambiente le acque residue delle diverse lavorazioni - attività delle centrali termoelettriche e nucleari che immettono nei fiumi acque a temperatura superiore a quella normale provocando danni agli organismi acquatici - scarichi delle raffinerie di petrolio.
Scarichi urbani Le fogne cittadine spesso scaricano nei fiumi,nei laghi e nei mari la maggior parte delle loro acque inquinata da batteri e virus; esse sono quindi estremamente pericolose per la salute dell’uomo in quanto fonti di malattie infettive quali il tifo,il colera,l’epatite virale la salmonellosi. Pericoloso anche lo scarico nelle acque dei detersivi sintetici non biodegradabili o che contengono fosfati. I primi riempiono di schiuma le acque, ne ostacolano l’ossigenazione e ne causano la morte. I secondi immettono nelle acque grandi quantità di fosfati,causando il pericoloso fenomeno dell’eutrofizzazione (un aumento eccessivo della flora contenuta nell’acqua),estremamente nocivo per fiumi,laghi e mari.
Scarichi industriali Le industrie utilizzano una grande quantità di acqua e, spesso, la riscaricano direttamente nei fiumi,nei laghi o nel mare senza averla prima depurata. Queste acque sono altamente e pericolosamente inquinate perché ricche di agenti chimici,metalli pesanti e veleni provenienti da industrie chimiche,cartiere,stabilimenti tessili e metallurgici. Esaminiamo alcune sostanze nocive che inquinano le nostre acque. Il mercurio arreca gravi danni,talvolta mortali,al sistema nervoso e si accumula nella catena alimentare dell’uomo attraverso un cibo molto comune:il pesce Alcune industrie inoltre, causano un inquinamento termico scaricando acque magari pulite, ma calde, perché usate nei processi di raffreddamento degli impianti
Scarichi agricoli Un’altra causa di inquinamento delle acque è l’uso eccessivo, in agricoltura, di alcuni prodotti quali fertilizzanti, gli insetticidi, i diserbanti e gli anticrittogramici. Sono tutte sostanze altamente tossiche e cancerogene, che si depositano sul terreno e che la pioggia convoglia nei corsi d’acqua. L’atrazina è un potente erbicida molto tossico che si è accumulato nelle acque del Po inquinando falde acquifere, tra cui le falde di approvvigionamento di numerosi acquedotti.
Inquinamento per scorie radioattive Oggi scopriamo, grazie alla rivelazione di un pentito , che tonnellate e tonnellate di scorie radioattive sono sepolte in fondo al mare, provenienti , con molta probabilità , dall’attività produttiva di industrie farmaceutiche e , chissà , magari un giorno scopriremo, anche dall’ attività produttiva di centrali nucleari . Si parla di 30 navi affondate qua e là a largo delle coste della Calabria, ma anche, secondo le più recenti rivelazioni, a largo delle coste della Toscana, per non parlare, poi, dei traffici verso alcuni paesi dell’ Africa. Chissà se avremo la capacità e le risorse necessarie per individuare e recuperare tali veleni in fondo al mare, tutti lo auguriamo e ringraziamo quanti si stanno adoperando per verificare e far venire alla luce tutto questo. Ma questo disastro ecologico che , a quanto pare, è solo la punta dell’ iceberg, non può che farci riflettere sull’adeguatezza o meno di alcune scelte di sviluppo economico varate dal Governo, come la reintroduzione per legge del nucleare , che un referendum popolare aveva bandito. Non c’ è dubbio che la costruzione di nuove centrali nucleari (la prima entro il 2013 ) potrà attenuare la nostra dipendenza energetica dagli altri paesi e forse ci farà raggiungere più facilmente gli obbiettivi di riduzione di Co2 previsti dal protocollo di Kyoto, ma , tale scelta, al di là delle disastrose conseguenze che potrebbero verificarsi in caso di incidente nucleare sempre possibile, riproporrà il grosso problema dello stoccaggio e della messa in sicurezza delle scorie radioattive prodotte che, come si sa, nessuno vuole e che, forse, per questo motivo gente senza scrupoli occulta anche in fondo al mare. Questo è uno scotto che il nostro Paese non può permettersi di pagare. O si trova una soluzione sicura e condivisa a quest’incognita (e al momento non c’è), o è meglio aspettare i reattori del futuro che saranno in grado di risolvere questo problema . Nell’attesa il divario energetico potrebbe essere colmato implementando ulteriormente le fonti rinnovabili, che la tecnologia degli ultimi anni ha reso competitive in termini di resa e di costi, anche nei confronti del nucleare. E chissà che tale scelta, se intrapresa, non potrebbe rappresentare anche la panacea del grosso male della disoccupazione.
Inquinamento da petrolio L'inquinamento marino principalmente di origine terrestre, in particolare una conseguenza dell'immissione di acqua di scarico e di affluenti industriali nei fiumi, che poi portano le sostanze inquinanti al mare. La principale fonte di inquinamento di origine marina quello da idrocarburi, in particolare delle petroliere, che alcune volte riversano grandi quantità di petrolio nelle acque. Un esempio il recente disastro ecologico provocato dall'affondamento della nave Prestige, carica di petrolio, vicino alle coste della Spagna e della Francia e quello della petroliera Jessica, lungo le coste delle isole Galapagos. Queste hanno provocato gravi problemi ambientali e molti danni all'uomo e alla sua salute a causa dell'arrivo sulle coste delle sostanze inquinanti che provocano varie malattie infettive, come ad esempio il tifo, il colera la salmonellosi.
PIOGGE ACIDE Il fenomeno delle piogge acide, che consiste nella contaminazione dell'acqua piovana da parte delle sostanze tossiche presenti nell'atmosfera (anidride carbonica, anidride solforosa, biossido di azoto, ecc..), ha effetti devastanti su foreste, che possono manifestare una riduzione dell'attività di fotosintesi, e su strutture edili, che si deteriorano più rapidamente.
SOLUZIONI Vi sono due tipi di soluzioni al problema dell'inquinamento: NATURALI: ad esempio i fiumi che sono sempre stati in grado di depurarsi autonomamente perché contengono dei batteri che decompongono le sostanze organiche provenienti dai resti di esseri viventi morti. UMANE: ad esempio i moderni depuratori, nei quali i liquami passano attraverso tre fasi distinte di trattamento. La prima, detta trattamento primario, comprende una serie di processi fisici o meccanici di rimozione dei detriti più grossolani, di sedimentazione delle particelle in sospensione e di separazione delle sostanze oleose. Nella seconda fase, detto trattamento secondario, si ossida la materia organica dispersa nei liquami. La terza fase, detta trattamento terziario, ha lo scopo di rimuovere i fertilizzanti per mezzo di processi chimico-fisici. Ci sono altre soluzioni come la riduzione della concentrazione di inquinanti sottoponendo il materiale ad un trattamento preventivo prima di scaricarlo nella rete fognaria e l'uso di bacini di decantazione o di vasche per la depurazione dei liquami.
ALLORA PERCHE’ ROVINARE TUTTO QUESTO ………………………………………….. ?
SPRECATE PURE LE PAROLE MA NON L’ACQUA QUINDI ……… SPRECATE PURE LE PAROLE MA NON L’ACQUA
Creato da Valenti Giuseppe e Alfieri Giacomo