Istituto Comprensivo di Teggiano Scuola Secondaria di I grado Classe 2°B (Tempo Prolungato ) Attivita’ didattica:Storia Realizzato da: D’Alto Valentina.

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Transcript della presentazione:

Istituto Comprensivo di Teggiano Scuola Secondaria di I grado Classe 2°B (Tempo Prolungato ) Attivita’ didattica:Storia Realizzato da: D’Alto Valentina D’Elia Alex Di Sarli Giuseppe Spinelli Antonio Rosario Trezza Valentina Docente : Pappafico Silvia

Le Scoperte Geografiche

Gli strumenti astronomici Adesso vi parleremo degli strumenti astronomici che l’uomo utilizzava per orientarsi. Come già sappiamo e sapete, nella preistoria l’uomo non utilizzava nessun tipo di strumento ma si orientava in base alla posizione degli astri;era utile,ma non era un sistema di misura molto preciso.

Gli strumenti antichi Per individuare la posizione degli astri,gli egiziani utilizzavano il merkhet,costituito da due fili a piombo retti da due osservatori.In alcune isole indonesiane,per individuare il periodo della semina,si puntava una mano colma di riso alla sera in direzione della cintura di Orione e se cadevano alcuni chicchi,allora era il periodo giusto.Nel Borneo,i Daiacchi usavano lo stesso metodo soltanto che,al posto della mano con il riso,riempivano d’acqua una canna di bambù e,quando l’acqua raggiungeva un determinato livello,era giunto il momento per seminare.

Il merkhet egiziano

La bussola La bussola è stato uno dei primi strumenti di orientamento usato dall’uomo.Essa fu inventata dai cinesi per individuare i quattro punti cardinali.E’provvista di un ago magnetico che ha la proprietà di allinearsi lungo le linee magnetiche del campo magnetico terrestre indicando così la direzione nord-sud.La bussola è uno strumento che però si usa in spazi ampi,privi di ogni punto di riferimento.Questo strumento ha anche migliorato la navigazione facilitando i commerci marittimi.Il nome bussola deriva dalla scatola in legno,il bosso,in cui erano contenuti questi strumenti.

L‘astrolabio L’astrolabio è un antico strumento astronomico attraverso il quale è possibile calcolare la posizione dei corpi celesti come il sole, la luna , le stelle e i pianeti. Può anche determinare l’ora locale conoscendo la longitudine o viceversa.Per molti secoli,fino all’invenzione del sestante,fu il principale strumento di navigazione.Un rudimentale astrolabio fu introdotto in Grecia nel I secolo a.C. Si pensa che ad inventare lo strumento sia stato Ipparco di Nicea, un grande astronomo che contribuì allo sviluppo della teoria degli epicicli. L’astrolabio si diffuse poi anche in Egitto,in Arabia e nel bacino del Mediterraneo. Questo strumento venne perfezionato dal geografo arabo Leone L’Africano.

Che svolse un importante ruolo di mediazione tra l’islam e il mondo occidentale.

Parti di un astrolabio Un astrolabio è composto da diverse parti: un cerchio graduato,come un goniometro,chiamato madre;.2)Un braccio rotante chiamato alidada.3)Una lamina,un sottile disco all’interno della madre su cui è incisa la proiezione di punti della sfera celeste ad una determinata latitudine.4)Una rete,una struttura ruotabile che si sovrappone alla lamina e indica la posizione delle stelle.

Le carte nautiche(i portolani) Altri utili e importanti strumenti sono le carte nautiche,i cosiddetti portolani. I portolani (il cui nome deriva dal fatto che indicavano soprattutto i porti)sono dei manuali adatti alla navigazione costiera, portuale o aereonautica basati sull’esperienza e l’osservazione.Essi furono introdotti per la prima volta nel XIII secolo prima in Italia e poi in Spagna. Un portolano riporta informazioni necessarie al riconoscimento dei luoghi tramite descrizioni testuali, disegni o carte geografiche; esso contiene informazioni sulla normativa locale, sui pericoli e ostacoli alla navigazione come secche e relitti; indicazioni per l’accesso nei porti, per l’ancoraggio e ogni altra informazione indispensabile alla navigazione.

I portolani indicavano anche delle rotte particolari come Liguria-Corsica,Sicilia e Creta,Rodi,Cipro e Malta. I più antichi,risalenti al Medioevo,discendevano dai peripli di origine greca e latina:nell’epoca classica,non essendoci vere e proprie carte nautiche,la navigazione veniva effettuata con l’ausilio di particolari libri che descrivevano le coste.A differenza delle carte nautiche, di cui non si hanno tracce in epoca greca o romana e di cui i primi esemplari risalgono al XIII secolo, i peripli e, successivamente, i portolani si avvalgono di una tradizione immutata. L’esemplare più antico di portolano è il Compasso da navegare, realizzato da un italiano, scritto in vernacolo.

Compasso da navegare Il Compasso da navegare è il più antico portolano medievale. Qui raffigurato.

La clessidra La clessidra è un dispositivo per la misura del tempo basata su un flusso costante d’acqua in uscita da un contenitore. Il nome clessidra deriva dal greco Klepsydra, che significa ruba-acqua. Altre clessidre sono costituite da due bulbi di vetro collegati tra loro attraverso un piccolo forellino, dove all’interno c’è della sabbia, chiamata clepsamie. Siccome il flusso d’acqua non era molto controllabile, la clessidra non era uno strumento preciso e accurato.

In Grecia l’uso della clessidra fu introdotto nel 325 a. C In Grecia l’uso della clessidra fu introdotto nel 325 a.C.,sotto forma di contenitori in pietra che facevano fuoriuscire l’acqua da un foro.Altre clessidre erano a forma a coppa o cilindro e venivano riempiti da un flusso costante d’acqua. Altre ancora erano costituite da un contenitore di metallo forato sul fondo. Queste clessidre erano tipiche fino al XX secolo in Africa.

Questi strumenti erano,di solito,impiegati durante la notte,non di giorno,quando erano disponibili le meridiane più precise.Verso il III secolo,Ctsebio costruì i primi orologi ad acqua. Lui ne inventò tantissimi come tanti altri vennero realizzati da Archimede e Erone di Alessandria. L’astronomo macedone Andronico di Cirro costruì L’Horologion,conosciuto ad Atene come Torre Dei Venti

Nell’epoca imperiale erano molto usati gli orologi ad acqua Nell’epoca imperiale erano molto usati gli orologi ad acqua.In estremo oriente furono realizzati orologi meccanici tra il 200 e il 1300.Uno dei più elaborati è la torre orologio alta dieci metri e realizzata da Su Song nel 1088.

Il sestante Il sestante è uno strumento utilizzato per misurare l’angolo di elevazione di un oggetto celeste sopra l’orizzonte.La misura si effettua facendo collimare l’ oggetto con l’orizzonte. L’ora e la data sono usati per calcolare una specifica posizione su una carta nautica o aeronautica e si usa,ad esempio,considerando a mezzogiorno il Sole per trovare la latitudine.Il nome sestante deriva dalla sua scala pari a 60°,cioè 1/6 di circonferenza.Questo dispositivo venne usato fino al 1767 e proprio in quell’anno fu pubblicata la prima edizione dell’almanacco nautico su cui erano riportate le distanze lunari con cui i navigatori potevano trovare sole e luna.